2 brevi ma carinissime leggende
degli Indiani d’America
LA CREAZIONE DEL CIELO 
La Prima Donna dispose le stelle per aiutare la Luna a far luce.
Ad una ad una le ordinò per bene, in forma di animali luccicanti appesi alla notte.
Ma il Vecchio Coyote irruppe festoso, e sparse le stelle come oggi le vedi.







(Algonkin Blackfeet) tratta da: Canti degli Indiani d’America
LA CREAZIONE DEGLI ANIMALI 
In origine il Sole aveva un aiutante, che si chiamava Napi.
Un giorno, dopo aver terminato il suo lavoro, Napi trovò un grosso pezzo di argilla cominciò a lavorarla per trarne fuori qualcosa.
Era un bravo artigiano e riuscì a realizzare la prima figurina, con una bella forma simmetrica; successivamente ne realizzò delle altre e così realizzò le figurine di tutti gli animali della Terra.
Appena ne aveva completata una, vi soffiava sopra, le dava un nome e una destinazione.
La figurina si animava e cominciava a popolare la terra.
Con l’ultima rimanenza di argilla realizzò una figura nuova; la chiamò uomo e lo mandò a vivere con i lupi.
Gli animali si lamentarono perché non riuscivano ad adattarsi all’ambiente loro assegnato, perciò Napi assegnò a ciascuno l’habitat ideale.
Tutti gli animali furono soddisfatti, tranne l’uomo, che vaga ancora alla ricerca di un luogo soddisfacente.

(Testo dal web)
Ciao da Orso Tony
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Oggi è l'anniversario della nascita del mitico Pavarotti
grandissimo e famosissimo interprete di tantissime liriche…
orgoglio dell'Italia musicale, e non solo,
scomparso alcuni anni fa.
Non possiamo quindi non dedicargli qualche minuto
per ricordarlo ed omaggiarlo…
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(Modena 12 10 1935 – Modena 6 9 2007)
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Ma lo farò in un modo inconsueto…
che forse deluderà i melomani…
ma che a me piace… per la sua leggerezza e simpatia
anche se alla fine non mancherà il video
di una delle sue più grandi interpretazioni classiche.
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Infatti propongo di ascoltare il mitico Luciano Pavarotti
che canta Chitarra Romana…
mentre dinanzi ai nostri occhi
scorrono tante bellissime immagini del nostro
BEL PAESE…dal nord al sud…
ed alla fine nella sua mitica interpretazione del…
NESSUN DORMA…
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Il tutto ci farà dimenticare per un po'
le bruttezze delle cronache quotidiane…
consentendoci di abbandonarci ad un'atmosfera di sogno.
Il video è opera di stranieri
e questo ci fa comprendere come siano apprezzate
all'estero le nostre bellezze…(forse più che da noi).
Il video è davvero simpatico ed imperdibile…
per chi ama Luciano e l'Italia
Ora invece torniamo al Pavarotti…
simbolo mondiale dell'Italia musicale
con il video di NESSUN DORMA di Giacomo Puccini
che ha superato il numero di 38.000.000 visualizzazioni.
Buon ascolto-visione
Tony Kospan
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E' stato tra i massimi poeti dello scorso secolo
e Premio Nobel per la letteratura nel 1975.

(Genova 12.10.1896 – Milano 12 .9.1981)
EUGENIO MONTALE
IL SUO MONDO POETICO ED ALCUNE SUBLIMI POESIE
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BREVE ACCENNO ALLA SUA POETICA
Consapevole che la conoscenza umana non può raggiungere l'assoluto,
nemmeno tramite l'amata poesia, Montale però a quest'ultima affida un compito
d'analisi della condizione umana in generale.
Egli riconosce solo l'esistenza del dovere e dell'amore
come elementi positivi da perseguire… da vivere…
ma questo nell'ambito di una visione completamente
disillusa ed amara… del senso della vita.

Aleggia, nei suoi versi intrisi di disillusione però,
l'immagine di una donna (reale… irreale?)
che a lui appare come un ponte
tra la dura realtà e la metafisica..
Pur senza essere filosofica, dunque, la sua poesia
appare uno raffinato strumento
di conoscenza ed approfondimento dell'umana realtà…

Ricordiamolo ed omaggiamolo
con alcune sue poesie scelte tra le più note.

ALCUNE POESIE

FELICITA' RAGGIUNTA
Felicità raggiunta, si cammina
per te sul fil di lama.
Agli occhi sei barlume che vacilla
al piede, teso ghiaccio che s'incrina;
e dunque non ti tocchi chi più t'ama.
Se giungi sulle anime invase
di tristezza e le schiari, il tuo mattino
è dolce e turbatore come i nidi delle cimase.
Ma nulla paga il pianto di un bambino
a cui fugge il pallone tra le case.

SPESSO IL MALE DI VIVERE HO INCONTRATO
Spesso il male di vivere ho incontrato:
era il rivo strozzato che gorgoglia,
era l'incartocciarsi della foglia
riarsa, era il cavallo stramazzato.
Bene non seppi; fuori del prodigio
che schiude la divina Indifferenza:
era la statua nella sonnolenza
del meriggio, e la nuvola, e il falco alto levato.

Federico Zandomeneghi – Malinconia
LA BELLE DAME SANS MERCI
Certo i gabbiani cantonali hanno atteso invano
le briciole di pale che io gettavo
sul tuo balcone perché tu sentissi
anche chiusa nel sonno le loro strida.
Oggi manchiamo all'appuntamento tutti e due
e il nostro breakfast gela tra cataste
per me di libri inutili e per te di reliquie
che non so: calendari, astucci, fiale e creme.
Stupefacente il tuo volto s'ostina ancora, stagliato
sui fondali di calce del mattino;
ma una vita senz'ali non lo raggiunge e il suo fuoco
soffocato è il bagliore dell'accendino.

Helen M. Turner – Ora del tè d'estate
RIPENSO IL TUO SORRISO…
Ripenso il tuo sorriso, ed è per me un’acqua limpida
scorta per avventura tra le pietraie d’un greto,
esiguo specchio in cui guardi un’ellera e i suoi corimbi;
e su tutto l’abbraccio di un bianco cielo quieto.
Codesto è il mio ricordo; non saprei dire, o lontano,
se dal tuo volto si esprime libera un’anima ingenua,
vero tu sei dei raminghi che il male del mondo estenua
e recano il loro soffrire con sé come un talismano.
Ma questo posso dirti, che la tua pensata effigie
sommerge i crucci estrosi in un’ondata di calma,
e che il tuo aspetto s’insinua nella memoria grigia
schietto come la cima di una giovane palma…


HO SCESO, DANDOTI IL BRACCIO
Ho sceso, dandoti il braccio,
almeno un milione di scale
E ora che non ci sei
è il vuoto ad ogni gradino.
Anche così è stato breve
il nostro lungo viaggio.
Il mio dura tuttora,
né più mi occorrono
Le coincidenze, le prenotazioni,
le trappole, gli scorni di chi crede
che la realtà sia quella che si vede.
Ho sceso milioni di scale
dandoti il braccio
Non già perché con quattr'occhi
forse si vede di più.
Con te le ho scese
perché sapevo che di noi due
Le sole vere pupille,
sebbene tanto offuscate,
erano le tue.


Qui giù infine in formato video…
la notissima…
MERIGGIARE PALLIDO E ASSORTO


CIAO DA TONY KOSPAN
Foto di Ugo Mulas… per Ossi di seppia
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LA PICCOLA CHIAVE
Autrice tedesca non nota – XII secolo
Tu sei mio, io son tua,
di ciò devi esser convinto.
Sei chiuso nel mio cuore,
perduta è la piccola chiave.
Tu dovrai sempre rimanervi dentro.

Leighton – Tristano ed Isotta








da Tony Kospan
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ED IL LORO FANTASTICO MONDO…
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