Archivio per 20 agosto 2016

Ecco il mio modesto ma affettuoso modo di dirvi… GRAZIE PER GLI AUGURI   7 comments

 
 
GRAZIEDICUORE2.jpg
 
 
 
PER GLI AUGURI
RICEVUTI
 
 
IN FB, VIA @, VIA MESSAGGI… VIA GOOGLE +… ETC…
 
 
 
 

 
 
 
 
 

Ma,
dato il loro enorme numero,
come dirvelo?
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Provo… dunque… a farlo
con un piccolo post…
 
 
Alle gentili signore e signorine
porgendo questi fiori…
 
 

 
 
 
 
 
ed ai gentili signori…
stringendo la mano…
 
 
 
 
 
 
 
 
e però a tutti indistintamente
non posso far mancare…
prima un pezzo di torta,
 
 
 
 
 
 
 
 
e poi un bel bicchiere di spumante
per brindare insieme…
anche se ahimè… solo virtualmente…
 
 
 
 
 

 
 
 
Sì lo so che nel reale sarebbe tutta un'altra cosa…
ma in compenso i dolci ed i brindisi virtuali (anche abbondanti )
non sono pericolosi per la dieta e per la guida
e quindi possiamo approfittarne a volontà eh eh
 
 
 
 

 
 
 
 
Infine il mio grazie vi giunga anche
con questo simpatico video…
 
 
 
 

 

 

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ed un ultimo

 

 

 

 
 
a tutti
da Orso Tony ahimè ,
un po' meno… giovane…
 
 
 

 
 
 
 
 
 

Pubblicato 20 agosto 2016 da tonykospan21 in A U G U R I

Taggato con ,

Buon sabato sera in poesia “Nella buia pineta” Joyce – arte.. J. V. Beers – canzone “I have a dream”   1 comment

 

 
 
 
 
 
Jan Van Beers
 
 
 

 
 
 
 
 
 
Una coppia non è un uomo più una donna:
è una terza persona che formano insieme.
Francoise Giroud
 
 
 
 
 
 
 
 
 

  clicca per vedere l'immagine a dimensioni normaliI have a dream – Abba

Jan Van Beers – L'amaca
 
 
 
 
NELLA BUIA PINETA
James Joyce
 
 
Nella buia pineta
Vorrei con te giacere,
Nella frescura dell’ombra densa
A mezzogiorno.
 
Là com’è dolce distendersi,
Soave baciarsi,
Della vasta pineta
Sotto le navate.
 
Più dolce scenderebbe
Il tuo bacio
Nel soffice tumulto
Dei capelli.
 
Oh, vieni con me, ora
A mezzogiorno,
Verso la buia pineta,
Vieni, dolce amore. 
 
 
 
 
 

Jan Van Beers

 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L'ARTE
I N S I E M E
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Jan Van Beers – Sulla scogliera

 

 
 
 

Buon W. E. in poesia “Hai colorato i miei pensieri” di Tagore – arte.. A. Lynch – canzone.. La forza che ci muove   1 comment

 
 
 
Albert Lynch – Signora con cappello verde
 
 
 
 
 
 
 
 
Ma l’Amore è cieco
e gli amanti non vedono
le dolci follie che commettono.
William Shakespeare
 
 

 
 
clicca per vedere l'immagine a dimensioni normali

Albert Lynch – Ballo in maschera

 

 

HAI COLORATO I MIEI PENSIERI
– Rabindranath Tagore –
 
Hai colorato
i miei pensieri
e i miei sogni,
con gli ultimi riflessi
della tua gloria,
Amore,
trasfigurando
la mia vita
per la prossima bellezza
della morte.
Come il sole,
al tramonto,
ci lascia intravedere
un angolo di cielo,
hai mutato il mio dolore
in gioia immensa.
Per incanto, Amore,
vita e morte
sono diventate
per me
la stessa grande
meraviglia.
 
 
 
 

Albert Lynch – Signora elegante

 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L'ARTE
I N S I E M E

 
 
 
 
 
 
 
Albert Lynch – Il nuovo spartito
 
 
 

Salvatore Quasimodo – Biografia.. poetica.. ed alcune belle poesie del grande poeta.. premio Nobel   Leave a comment




E' stato uno dei più noti ed apprezzati
esponenti della corrente poetica
definita dell'ermetismo







BREVE BIOGRAFIA


Dopo esser vissuto in diverse citta siciliane
seguendo il padre capostazione
s'iscrive alla facoltà d'Ingegneria a Roma.

Presto però la lascia per lavorare come tecnico
girando per varie regioni ma è a Firenze
che, grazie al supporto del cognato Elio Vittorini,
pubblica la sua prima raccolta di poesie “Acque e terre”.



Modica 20.8.1901 – Napoli 14.6.1968

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Ciò gli consente d'esser subito riconosciuto
come uno dei maggiori rappresentati dell'Ermetismo.

Trasferitosi a Milano inizia con successo l'attività
di traduttore dei grandi poeti dell'Antica Grecia.







Seguono diversi libri di poesie in cui forte appare
l'omaggio alla Resistenza ed il suo impegno civile.

Nel 1959 riceve il premio Nobel per la letteratura.




Salvatore Quasimodo con la principessa Margaretha di Svezia per il Nobel
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LA SUA POETICA
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I suoi versi, oltre a rievocare i colori mediterranei
della sua gioventù, evidenziano le inquietudini,
le incertezze e le contraddizioni della moderna società.

Le sue poesie, spesso brevi, presentano versi intensi,
forti, decisi ma anche ricchi di metafore e simboli.
In lui appare concreto il desiderio di contribuire,
con le sue opere, ad una nuova società
in cui prevalgano pace e solidarietà umana.







Il suo approdo all'ermetismo non avvenne
a tavolino o per un ragionamento
bensì in modo naturale e spontaneo.

E' considerato tra i grandi poeti italiani del '900.







ALCUNE SUE NOTE POESIE
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ESTATE

Cicale, sorelle, nel sole
con voi mi nascondo
nel folto dei pioppi
e aspetto le stelle.






SPECCHIO

Ed ecco sul tronco
si rompono gemme:
un verde più nuovo dell'erba
che il cuore riposa:
il tronco pareva già morto,
piegato sul declivio
E tutto mi sa di miracolo;
e sono quell'acqua di nube
che oggi rispecchia nei fossi
più azzurro il suo pezzo di cielo,
quel verde che spacca la scorza
che pure stanotte non c'era.






VOGLIO PENSARE AL CUORE CHE HAI

Voglio pensare al cuore che hai mentre danzi,
e scavi le braccia
e il capo sollevi come a donarti intera all’aria.
Quel cuore io cerco;
con esso raggiungerai il gesto preciso
che ti farà alta nell’arte che ami,
e per la quale, come me, consumi ogni fuoco.
Ma come sei distante nel tempo!
Mi pare talvolta,
e lo temo fino all’angoscia nella mia solitudine di uomo,
che tu possa scomparire
come sei apparsa improvvisamente quella sera
con un po’ di fuoco nei capelli e sulla fronte.
Penso anche che andrai ora dove non posso vederti,
ancora più distaccata da me.
La memoria mi aiuterà a soffrire ancor più;
perché in fondo noi siamo della razza di coloro
che hanno per legge questa assidua pena
di cercare armonia
conquistando il dolore.







ALLE FRONDE DEI SALICI

E come potevamo noi cantare
con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull’erba dura di ghiaccio, al lamento
d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.






NON HO PERDUTO NULLA

Sono ancora qui, il sole gira
alle spalle come un falco e la terra
ripete la mia voce nella tua.
E ricomincia il tempo visibile
nell’occhio che riscopre la luce.
Non ho perduto nulla.
Perdere è andare di là
da un diagramma del cielo
lungo movimenti di sogni, un fiume
pieno di foglie.






ED E' SUBITO SERA

Ognuno sta solo sul cuor della terra
trafitto da un raggio di sole:
ed è subito sera



Quasimodo con Neruda
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F I N E

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Copyright Tony Kospan



LA TUA PAGINA DELLA POESIA
 






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