




Albert Joseph Moore
Lily Cole – 2005
Il corpo e l’anima abbisognano sempre di nuove sfide
~ Paulo Coelho ~
Albert Joseph Moore – Omaggio alla musica
|
da Tony Kospan
.
I ricordi addolciscono la realtà del suo percorso di vita,
che non fu affatto sempre cosparso di rose e fiori…, anzi,
ma in ogni caso le vogliamo bene,
perché è stata nostra compagna di vita
fin dalla nostra nascita… per diversi decenni…
La lira è stata la nostra moneta ufficiale
dal conseguimento dell'unità nazionale nel 1862
fino all'introduzione dell'euro nel 1999.
Il suo simbolo era ₤ e le sigle erano L. o Lit
.
.
.
Ma veniamo alla mitica canzone…
di cui è lei la grande protagonista…
.
.
“Se potessi avere mille lire al mese”
cantava Umberto Melnati nel film omonimo…
– Mille lire al mese – del 1939
Alida Valli nel film..
MILLE LIRE AL MESE
ATMOSFERE E NOTE… D’UN TEMPO…
a cura di Tony Kospan
La canzone ebbe gran successo…
Successo che è poi proseguito fino ai nostri giorni…
Oggi certo non ci bastano neanche lontanamente…
1000 lire al mese…
(poco di più di cinquanta centesimi attuali)
anzi non ci bastano per nulla
nemmeno 1000 euro al mese…
Questa qui giù è l'ultima versione della banconota
di mille lire prima dell'avvento dell'euro..
Oggi questa simpatica canzone rimane
piacevole e storico simbolo dell’aspirazione…
dell’italiano medio…
ad una vita di tranquillo… benessere…
Ascoltiamola… ora qui nella versione originale
cantata da Natalino Otto potendo nel contempo
leggere il testo…
Se si vuole… poi… possiamo ascoltarla anche qui…
in questo video… dove vi sono
anche diverse bellissime immagini di quel tempo…
e… della mitica… Mille Lire…
Ciao da Tony Kospan
LA TUA PAGINA DI SOGNO SU FB
CON OLTRE 1.000.000 DI FANS
IL LORO INCONTRO
NEL RACCONTO DELLA SPAZIANI
“Pur conoscendo ‘Ossi di Seppia’ ed il suo grande valore, non desideravo incontrare Montale.
Ne avevo sentito parlare male: dicevano che fosse misantropo, misogino, scostante, che non sorridesse mai.
Ma poi un angelo me l’ha spedito a Torino e per curiosità sono andata a una sua conferenza al Teatro Carignano il 14 gennaio 1949.
Mentre stavo per uscire, la direttrice mi dice: ‘Si fermi che vogliamo presentare i giovani poeti torinesi a Montale.’
Io non mi sentivo poeta, perché non avevo pubblicato niente e poi ero molto intimidita.
Eugenio Montale (Genova 12.10.1896 – Milano 12.9.1981)
Eravamo sei persone in fila.
Montale passava, ad occhi bassi, senza guardare in faccia nessuno.
Dava la mano a tutti e diceva: ‘Piacere, piacere.’
Stavo per scappare quando lui arrivò davanti a me e appena sentì il mio nome alzò gli occhi e disse: ‘Ah, è lei.’
Rimasi senza fiato e dissi la prima banalità che mi venne in mente per vincere l’imbarazzo:
‘Viene a pranzo da me domani?’
E lui: ‘Sì’.”
Testo dal Blog di Nicla Morletti
IL “SODALIZIO”
“Sodalizio è una bella parola un po’ vecchia che vuol dire un’unione profonda di due creature, sulla base di cose comuni. Questa base di fondo tra me e lui è stata sempre poesia”
– Maria Luisa Spaziani -.
Spaziani e Montale
E LUI MI ASPETTERA'
E lui mi aspetterà nell’ipertempo,
sorridente e puntuale, con saluti
e storie che alle poverette orecchie
dell’arrivata parranno incredibili.
Ma riconoscerà, lui, ciò che gli dico?
In poche note o versi qui raccolgo
i messaggi essenziali. Un altro raggio,
aria diversa glieli tradurrà.
M. L. Spaziani
(Viaggio Verona – Parigi 1987 – 1990, da “I fasti dell’ortica, 1996”)
M. L. Spaziani
LA STORIA DEL LORO SODALIZIO
Poco tempo dopo il primo incontro, Maria Luisa trova lavoro nell’ufficio stampa di una ditta anglo-cinese a Milano.
Anche Montale si è trasferito di recente a Milano, dove lavora per il «Corriere della Sera».
Iniziano a vedersi ogni giorno, avendo anche un’altra complicità: quella del canto. «Io avevo una voce discreta, e lui sognava — avendo perduto la possibilità di diventare un baritono — di avere un’allieva. è nata così un’amicizia quasi amorosa, che non è paragonabile però a una storia d’amore.
Ci vorrebbe una lunga analisi per dire che cosa è stato questo legame, testimoniato da 360 lettere di lui che sono state date, dopo la sua morte, all’archivio di Maria Corti, presso l’Università di Pavia».
Eugenio Montale
QUANDO TI AMAVO
Quando ti amavo sognavo i tuoi sogni.
Ti guardavo le palpebre dormire,
le ciglia in lieve tremito.
Talvolta,
é a sipario abbassato che si snoda
con inauditi attori e luminarie,
– la meraviglia.
M. L. Spaziani
Una delle ultime immagini della Spaziani
IL RICORDO
Mi ha lasciato il ricordo di undici anni bellissimi, di allegria, di confidenza, di studio, di ispirazione.
E' stato veramente una figura grandiosa vicino a me, ed è stato molto bello tutto quello che ho vissuto con lui.
E soprattutto il piacere di far parte del suo lavoro, perché moltissime cose le abbiamo fatte insieme e allora l’idea di aver messo una piccolissima cellula del mio talento, delle mie capacità in quello che era il lavoro, magari anche soltanto giornalistico di Montale, è per me fonte di grandissimo orgoglio. –
Maria Luisa Spaziani
Christian Schloe
A GIORNI ALTERNI
A giorni alterni sono io la luna
e tu l'immensa terra che mi attira,
e questa notte tu, tu sei la luna
– io ti tengo al guinzaglio –
so che mi stai sognando, mi accarezzi,
i globuli lo sanno del mio sangue,
ogni mio nervo teso come un arco
o un'arpa eolia che vibra al respiro.
Ubaldo Oppi
Testi e poesie da vari siti web – impaginazione e coordinamento di Tony Kospan
Tony Kospan