Archivio per 23 giugno 2016

Le belle ed eteree bolle di sapone.. uniscono con leggerezza Trilussa e Mina.. in una canzone ed una poesia   Leave a comment




 
 
 
 

Una poesia di Trilussa… leggera… eterea…
proprio come una bolla di sapone…
ma come tutte le sue… bella… ed originale…
e la nota simpatica canzone di Mina
altrettanto impalpabile…

 
 
 
   
 
   
   
 
  
 
 
LE BOLLE DI SAPONE

Trilussa e… Mina
 
 
 
 

 
 
 
 
  
  
 
 
 

BOLLA DI SAPONE
Trilussa
 
  
Lo sai ched’è la bolla di sapone?
L’astuccio trasparente d’un sospiro.
Escita da la canna vola in giro,
sballottolata senza direzzione,
pe fasse cunnolà come se sia
dall’aria stessa che la porta via.
  
Una farfalla bianca, un certo giorno,
ner vede quella palla cristallina
che rispecchiava come una vetrina
tutta la roba che ciaveva intorno,
j’agnede incontro e la chiamò: “Sorella,
fammete rimirà! Quanto sei bella!
  
Er celo, er mare, l’aberi, li fiori
pare che t’accompagnino ner volo:
e mentre rubbi, in un momento solo,
tutte le luci e tutti li colori,
te godi er monno e te ne vai tranquilla
ner sole che sbrilluccia e sfavilla.”
  
La Bolla de Sapone je rispose :
“So bella, sì, ma duro troppo poco.
La mia vita, che nasce per un gioco
come la maggior parte delle cose,
sta chiusa in una goccia…Tutto quanto
finisce in una lagrima de pianto.”

  
 
 
 
  
 
 
 
 

 

 
 
 
Ed ora… sempre in tema… la nota canzone…
LE MILLE BOLLE BLU di Mina

 
 
 


  


 


 


Ciao da Orso Tony 


 



 


 


 


 


 


 

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Buon giovedì pomer. in poesia “Lasciami libere le mani” Neruda – arte.. A. J. Moore – canzone “Luce”   1 comment

 

 

Albert Joseph Moore

 

 

 

 

 

Lily Cole – 2005

 

 

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 Il corpo e l’anima abbisognano sempre di nuove sfide

~ Paulo Coelho ~

 

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Albert Joseph Moore – Omaggio alla musica

 

 

 

Image du Blog mamietitine.centerblog.net

 

 

 

 
 
 
 
 
LASCIAMI LIBERE LE MANI…
Pablo Neruda
 
 
Lasciami libere le mani
e il cuore, lasciami libero!
Lascia che le mie dita scorrano
per le strade del tuo corpo.
La passione – sangue, fuoco, baci –
m’accende con tremule fiammate.
Ahi, tu non sai cos’è questo!
è la tempesta dei miei sensi
che piega la selva
sensibile dei miei nervi.
è la carne che grida
con le sue lingue ardenti!
è l’incendio!
E tu sei qui, donna,
come un legno intatto
ora che tutta la mia
vita fatta cenere vola
verso il tuo corpo pieno,
come la notte, d’astri!
Lasciami libere le mani
e il cuore, lasciami libero!
Io solo ti desidero,
ti desidero solamente!
Non è amore, è desiderio
che inaridisce e s’estingue,
è precipitare di furie,
avvicinarsi dell’impossibile,
ma ci sei tu,
ci sei tu per darmi tutto,
e per darmi ciò che possiedi
sei venuta sulla terra –
com’io son venuto
per contenerti,
desiderarti,
riceverti!
 
 
 
 
Albert Joseph Moore – Modella sdraiata

 

 
 

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da Tony Kospan

 
 
 
 
 
 
 

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 Albert Joseph Moore – Sogni





Breve ricordo della Lira e la mitica canzone Mille lire al mese   Leave a comment




.

I ricordi addolciscono la realtà del suo percorso di vita,

che non fu affatto sempre cosparso di rose e fiori…, anzi,

ma in ogni caso le vogliamo bene,

perché è stata nostra compagna di vita

fin dalla nostra nascita… per diversi decenni…








La lira è stata la nostra moneta ufficiale
dal conseguimento dell'unità nazionale nel 1862
fino all'introduzione dell'euro nel 1999.


Il suo simbolo era e le sigle erano L. o Lit

.


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Ma veniamo alla mitica canzone… 

di cui è lei la grande protagonista…

.

.



“Se potessi avere mille lire al mese”


cantava Umberto Melnati nel film omonimo…


– Mille lire al mese – del 1939




Alida Valli nel film..




MILLE LIRE AL MESE

ATMOSFERE E NOTE… D’UN TEMPO…

a cura di Tony Kospan



La canzone ebbe gran successo…

Successo che è poi proseguito fino ai nostri giorni…






Oggi certo non ci bastano neanche lontanamente…

1000 lire al mese…

(poco di più di cinquanta centesimi attuali)

anzi non ci bastano per nulla

nemmeno 1000 euro al mese…






Questa qui giù è l'ultima versione della banconota

di mille lire prima dell'avvento dell'euro..







Oggi questa simpatica canzone rimane

piacevole e storico simbolo dell’aspirazione…

dell’italiano medio…

ad una vita di tranquillo… benessere… 







Ascoltiamola… ora qui nella versione originale

cantata da Natalino Otto potendo nel contempo

leggere il testo…






Se si vuole… poi… possiamo ascoltarla anche qui…

in questo video… dove vi sono

anche diverse bellissime immagini di quel tempo…

e… della mitica… Mille Lire






Ciao da Tony Kospan





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Montale e Spaziani – Storia del sodalizio tra questi grandi poeti ed alcune belle poesie   Leave a comment


 
 
 
 

Appare sempre interessante… affascinante…
l’incontro… il feeling… la forte intesa…
 tra 2 grandi poeti…

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

IL SODALIZIO TRA M. L. SPAZIANI E MONTALE
 
 

 
 
M. L. Spaziani  (Torino 7.12.1922 – Roma 30.6.2014)
 
.
 
 
 

IL LORO INCONTRO

NEL RACCONTO DELLA SPAZIANI

 

 

 

 

 

 

 

“Pur conoscendo ‘Ossi di Seppia’ ed il suo grande valore, non desideravo incontrare Montale.

Ne avevo sentito parlare male: dicevano che fosse misantropo, misogino, scostante, che non sorridesse mai.

Ma poi un angelo me l’ha spedito a Torino e per curiosità sono andata a una sua conferenza al Teatro Carignano il 14 gennaio 1949.

Mentre stavo per uscire, la direttrice mi dice: ‘Si fermi che vogliamo presentare i giovani poeti torinesi a Montale.’

Io non mi sentivo poeta, perché non avevo pubblicato niente e poi ero molto intimidita.

 

 

 

Eugenio Montale (Genova 12.10.1896 – Milano 12.9.1981)

 

 

 

Eravamo sei persone in fila.

Montale passava, ad occhi bassi, senza guardare in faccia nessuno.

Dava la mano a tutti e diceva: ‘Piacere, piacere.’

Stavo per scappare quando lui arrivò davanti a me e appena sentì il mio nome alzò gli occhi e disse: ‘Ah, è lei.’

Rimasi senza fiato e dissi la prima banalità che mi venne in mente per vincere l’imbarazzo:

‘Viene a pranzo da me domani?’

E lui: ‘Sì’.”

 

 

 

 

 

 

 

Testo dal Blog di Nicla Morletti

 

 

IL “SODALIZIO”

 

“Sodalizio è una bella parola un po’ vecchia che vuol dire un’unione profonda di due creature, sulla base di cose comuni. Questa base di fondo tra me e lui è stata sempre poesia

Maria Luisa Spaziani -.

 

 

 

 

Spaziani e Montale

 

 

E LUI MI ASPETTERA'

E lui mi aspetterà nell’ipertempo,
sorridente e puntuale, con saluti
e storie che alle poverette orecchie
dell’arrivata parranno incredibili.

Ma riconoscerà, lui, ciò che gli dico?
In poche note o versi qui raccolgo
i messaggi essenziali. Un altro raggio,
aria diversa glieli tradurrà.

M. L. Spaziani
(Viaggio Verona – Parigi 1987 – 1990, da “I fasti dell’ortica, 1996”)

 

 

 

 

M. L. Spaziani

 

 

LA STORIA DEL LORO SODALIZIO

 

 

Poco tempo dopo il primo incontro, Maria Luisa trova lavoro nell’ufficio stampa di una ditta anglo-cinese a Milano.

Anche Montale si è trasferito di recente a Milano, dove lavora per il «Corriere della Sera».

Iniziano a vedersi ogni giorno, avendo anche un’altra complicità: quella del canto. «Io avevo una voce discreta, e lui sognava — avendo perduto la possibilità di diventare un baritono — di avere un’allieva. è nata così un’amicizia quasi amorosa, che non è paragonabile però a una storia d’amore.

Ci vorrebbe una lunga analisi per dire che cosa è stato questo legame, testimoniato da 360 lettere di lui che sono state date, dopo la sua morte, all’archivio di Maria Corti, presso l’Università di Pavia».

 

 

 

Eugenio Montale

 

 

QUANDO TI AMAVO

Quando ti amavo sognavo i tuoi sogni.
Ti guardavo le palpebre dormire,
le ciglia in lieve tremito.
Talvolta,
é a sipario abbassato che si snoda
con inauditi attori e luminarie,
 – la meraviglia.

M. L. Spaziani

 

 

 

L’amicizia dura per oltre quindici anni, più o meno fino al ’65-’66.
 
I rapporti si allentano un poco a seguito del trasferimento di Maria Luisa a Roma.
 
 

 

Una delle ultime immagini della Spaziani

 

 

IL RICORDO

 

Mi ha lasciato il ricordo di undici anni bellissimi, di allegria, di confidenza, di studio, di ispirazione.

E' stato veramente una figura grandiosa vicino a me, ed è stato molto bello tutto quello che ho vissuto con lui.

E soprattutto il piacere di far parte del suo lavoro, perché moltissime cose le abbiamo fatte insieme e allora l’idea di aver messo una piccolissima cellula del mio talento, delle mie capacità in quello che era il lavoro, magari anche soltanto giornalistico di Montale, è per me fonte di grandissimo orgoglio. – 

Maria Luisa Spaziani

 

 

Christian Schloe

 

 

A GIORNI ALTERNI

A giorni alterni sono io la luna
e tu l'immensa terra che mi attira,
e questa notte tu, tu sei la luna
– io ti tengo al guinzaglio –

so che mi stai sognando, mi accarezzi,
i globuli lo sanno del mio sangue,
ogni mio nervo teso come un arco
o un'arpa eolia che vibra al respiro.

 

 

 

Ubaldo Oppi

 

 

 

Testi e poesie da vari siti web – impaginazione  e coordinamento di Tony Kospan 


  

Tony Kospan





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Felice notte con la bella minipoesia “Poesia” di Garcia Lorca   1 comment

 
 
 
 
 
Alfred Stevens
 
 
 
 
POESIA
Garcìa Lorca
 
 
Poesia è l'impossibile
reso possibile.
Arpa
che invece di corde
ha cuori e fiamme.
 

 
 
 Charles Sprague Pearce
 
 

 
 
 
 
 
par Tony Kospan



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