Archivio per 9 giugno 2016

Felice notte con la bella minipoesia “Vado alle mie solitudini” di Lopez De Vega   1 comment

 
 
 
 
 
 Alfred Stevens – Violetta
 
 
 


VADO ALLE MIE SOLITUDINI
Lopez De Vega
 
Vado alle mie solitudini,
 dalle mie solitudini vengo,
 perché per stare con me
 mi bastano i miei pensieri.

 
 
 

 
 
 
 

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 by Tony Kospan 
 
 



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UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA (E NON SOLO)
NELLA PAGINA FB
 
 
 
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 William Vincent Cahill – Pensieri guardando il mare



 
 

Ilaria del Carretto.. “sposa d’Italia” – Un monumento magico ed amatissimo.. la sua storia e la poesia di Pasolini   Leave a comment


 

Un'eccezionale opera d'arte,
vero bellissimo inno alla maternità
trasferito nel marmo,
che emoziona da secoli.
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ILARIA DEL CARRETTO
 LA VITA – L'OPERA D'ARTE – LA POESIA
a cura di Tony Kospan

 
 
 
 
 
 
 
 
 
LA STORIA D'ILARIA
 
 


Ilaria ha lasciato questo nostro mondo parecchi secoli fa ed ora le sue ceneri riposano tranquille in un grande sarcofago di marmo posto nella sacrestia del Duomo di San Martino a Lucca… una delle più belle città medievali della Toscana.

Ilaria nacque nel 1379 in una nobile famiglia… il padre, Carlo, era Marchese della Liguria Occidentale.

 

Gian Galeazzo Visconti signore di Milano per rinforzare l'alleanza contro la Signoria  di Firenze propose all’amico Guinigi di risposarsi con la marchesina Ilaria.

Di lei si diceva che era di grandissima bellezza e molto ben educata ed inoltre il matrimonio giovava a stabilizzare i rapporti politici dell'epoca.

Il padre accettò con piacere ed a 24 anni Ilaria lasciò il natio castello per sposarsi a Lucca in modo sfarzosissimo…

Dopo un viaggio di nozze nei vasti possedimenti del marito si stabilirono a Lucca e qui Ilaria alla vigilia di Natale del 1404 diede alla luce il primogenito Ladislao.

L'anno dopo però, nel dicembre 1405, nel dare alla luce Ilaria Minor, morì tra indicibili dolori.

 

 

 

 

Anche i figli non ebbero vita lunga per tragiche, ma ahimè classiche, vicende degli intrighi dell'epoca… così come lo stesso marito di Ilaria che fu deposto da una rivolta dei notabili di Lucca ed a cui non solo fu tolto tutto ma furono anche distrutti tutti i suoi beni e perfino le tombe di famiglia…

Ma… ma i rivoltosi si fermarono, per fortuna, dinanzi alla sacralità ed alla bellezza del sarcofago contenente le spoglie di Ilaria… che però vennero disperse.

Benché gli storici dell'arte siano divisi su quest'opera in ogni caso questo monumento funebre, davvero unico per magnificenza e bellezza, è lì a testimoniare e ricordare in modo sublime il senso della caducità della vita ed il silenzio eterno della morte… ma anche il grande amore che doveva albergare in chi volle commissionare un simile gioiello marmoreo.


 

 

Ed infatti è impossibile non emozionarsi… non commuoversi…

nell'osservar quest'opera

che da secoli è universalmente ammirata (ed amata).



L'OPERA D'ARTE


 
 
 
Sopra il sarcofago c’è la statua con la sua immagine, che pur nella tranquillità del sonno perenne, esprime sia una dolce sofferenza di madre che non ha potuto veder crescere la propria creatura ma anche tanta serenità per averle donato la vita in cambio della sua.



L'opera marmorea affascina non solo per la bellezza del viso o per l’armonia del corpo modellato dal vestito, ma anche e soprattutto per quella nobiltà d’animo e quel profondo senso di maternità che emana in un modo che colpisce ed emoziona.
 
 
 

Il sarcofago (particolare)

 
 

 
Jacopo della Quercia, autore di quest’opera commissionata dal marito, è stato veramente grande non solo nel ricostruire l’aspetto fisico , ma soprattutto nel dare a questo freddo marmo davvero un’anima.
 
Narra Sgarbi che Ilaria è stata la prima donna che ha amato… ma non so proprio se lei poi avrebbe contraccambiato.
 
Ai piedi del sarcofago c'è un cane e penso che sia stato posto lì perché simbolo della fedeltà.

 
 
 
 
Il cane – dal sito… Stilearte.it
 
 
 
 
LA POESIA
 
 
 
Anche Pasolini dedicò dei versi
(come aveva già fatto D'Annunzio)
 a quella che per la sua storia e la sua bellezza
è considerata la… Sposa d’Italia”.

Eccoli…
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Dentro nel claustrale transetto
Come dentro un acquario, son di marmo
Rassegnato le palpebre, il petto
dove giunge le mani in una calma
lontananza. Lì c’è l’aurora
e la sera italiana, la sua grama
nascita, la sua morte incolore.
Sonno, i secoli vuoti: nessuno
Scalpello potrà scalzare la mole
tenue di queste palpebre.
Jacopo con Ilaria scolpì l’Italia
perduta nella morte, quando
la sua età fu più pura e necessaria



 
 

 

 

  


L'OPERA IN VIDEO


 

Possiamo infine ammirare quest'opera eccezionale

insieme alla Cattedrale di San Martino a Lucca,

in modo ancor più approfondito grazie a questo video.

 

 

 


FINE

 

 

FONTI VARI SITI WEB – COORDIN. E IMPAGINAZIONE TONY KOSPAN
 
 
 
 
 

IL GRUPPO DI CHI AMA L'ARTE
IN SENSO LATO
Ripped Note
 
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Dal sito… “Dovealucca.it”



 

Buon giovedì pomer. in poesia “I tuoi occhi” di Hikmet – arte.. De Blaas – canzone “Amore scusami”   Leave a comment


 
Eugene de Blaas

 
 
 
 
 
 

 

 

 

Tutti gli uomini sanno dare consigli e conforto
al dolore che… non provano
William Shakespeare
 
 
 
Eugene de Blaas – La corte
 
 


I TUOI OCCHI
– Nazim Hikmet –

 
I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
che tu venga all’ospedale o in prigione
nei tuoi occhi porti sempre il sole.
I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
questa fine di maggio, dalle parti d’Antalya,
sono cosi, le spighe, di primo mattino;
i tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
quante volte hanno pianto davanti a me
son rimasti tutti nudi, i tuoi occhi,
nudi e immensi come gli occhi di un bimbo
ma non un giorno han perso il loro sole;
i tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
che s’illanguidiscano un poco, i tuoi occhi
gioiosi, immensamente intelligenti, perfetti:
allora saprò far echeggiare il mondo
del mio amore.

I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
Così sono d’autunno i castagneti di Bursa
le foglie dopo la pioggia
e in ogni stagione e ad ogni ora, Istanbul.

I tuoi occhi i tuoi occhi i tuoi occhi
verrà giorno, mia rosa, verrà giorno
che gli uomini si guarderanno l’un l’altro
fraternamente
con i tuoi occhi, amor mio,
si guarderanno con i tuoi occhi.

 
 
 
 
 

 

 

 

 

 

 

Eugene de Blaas – Momenti di riflessione



 



 
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 



 

 POESIE E CULTURA?
NELLA PAGINA…

 




Eugene de Blaas – Serenata



 
 
 

Il pozzo e la pozzanghera – Un saggio raccontino con una bella morale   2 comments

 
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UN SIMPATICO… SAGGIO RACCONTINO
CHE PUO' RALLEGRAR IL NOSTRO CUORE…
E CONSIGLIARCI DI VEDER LE COSE
ANCHE DA UN ALTRO PUNTO DI VISTA
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IL POZZO E LA POZZANGHERA
Stefano Lovecchio
 
 
 
 
 
 
 
 
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Un giorno una pozzanghera disse al pozzo vicino a sé:
“Che vita insignificante la mia!
Nessuno si accorge di me se non che qualche uccellino ogni tanto, per bere un po’ d’acqua.
Tu invece sei ben conosciuto e vengono a te da lontano, ti hanno dato persino un nome”.
Il pozzo le rispose:
“Cara amica mia, è vero che vengono da lontano e che mi hanno dato un nome, ma non vengono per me, vengono tutti a prendere l’acqua che la terra mi dona e se ne vanno felici per l’acqua che possono prendere.
Ma a me va bene così, perché in ogni caso li vedo andar via contenti.
Ma anche tu non devi lamentarti, perché è vero che non hai un nome ma quando la tua acqua è calma, riflette lo stupendo azzurro del cielo sulla terra, mentre la mia acqua non ha che buio attorno a sé.
Pensaci amica mia, ciò che conta sia per me che per te, è permettere all’acqua che ci viene donata di dissetare chi ne ha bisogno.
Tu cara amica, disseti chi non sa più guardare il cielo“.
 
 
 
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Fonte: http://www.qumran2.net/ – impagin. T.K.
 
 
 
 

 
 
 
Orso Tony




LA TUA PAGINA CULTURALE E DI SOGNO

CON OLTRE 1.000.000 FANS


 
 
 
 
 

Augurissimi Paperino! Storia.. video.. ed immagini di un fumetto mitico   Leave a comment




85 CANDELINE
PER IL NOSTRO AMICO PAPERINO





AUGURISSIMI PAPERINO!!!
a cura di Tony Kospan



 

 
 
 

Paperino ha 85 anni.. ma certo non li dimostra.
Aumentano infatti gli anni ma non diminuisce il suo successo.









LA STORIA DI PAPERINO







Non è Paperino (Paolino Paperino) il suo vero nome ma… Donald Duck.
Il simpatico e sempre sfortunato papero disneyano nacque il 9 giugno del 1934 in un cartone animato “Little Wise Hen,” ovvero “La gallinella saggia“.
Il 16 Settembre dello stesso anno uscì poi il primo fumetto che partiva dal cartone su citato…


 





 
 
 

Era nato con il suo caratteristico vestito blu alla marinara, i bottoni dorati ed il perenne cappellino… che sarà sempre la sua “divisa” dalla matita di Al Tagliaferro.
Nei primi tempi fu però solo una delle figure di contorno di Topolino, ma dopo un po' pian piano acquisì un'autonomia tutta sua…

 
 
 




 
 
 
 
In breve divenne una star… conosciuta ed amata ancor oggi in tutto il mondo…


 
 

 
 
 
 

TOPOLINO E PAPERINO



E' strano ma vero, Topolino è più amato del nostro papero negli Usa, mentre in Europa accade proprio il contrario.
 
Il nostro amico con le piume,nemico del lavoro, sempre in bolletta e quasi sempre perdente non ha mai smesso di entusiasmare i suoi lettori.

 
 
 
 

 
 
 
 

Egli è in pratica… nel mondo dei fumetti Disney… l'antieroe.
Forse il suo successo dipende dal suo entusiasmo perenne e dal suo cuore d'oro sempre messi in difficoltà dallo zio super avaro Paperon de' Paperoni… da Paperina e da Qui Quo Qua.


 
 



 
 
 
 

La Disney l'ha così definito:
“E' un perdente ma non si dà mai per vinto e continua a combattere”.

 
 

 

 
 
 

Sono evidenti le differenze con Topolino, il topo più famoso del mondo, l'altro superpersonaggio dei fumetti disneyani… che invece sembra rappresentare una perfezione quasi eccessiva che tra l'altro non ci risulta nella nostra osservazione della realtà…
 
 
 

 

 

Inutile dire che ero e resto un fan di Paperino…




IL VIDEO



 
Concludo mostrandovi questo video… che piacerà a tutti coloro che amano Paperino…

 
 
 
 

 
 
 
 

ed augurando altri 80.000 anni di successo al nostro Papero per antonomasia, amatissimo amico di grandi e piccini per la sua simpatica ma combattiva ingenuità, insieme alla sua Paperina…


 




 

 

 ai suoi nipotini… all'eterno Zio Paperone ed a tutti gli altri personaggi di questo mitico fumetto…

 

 

 
 
 
Grazie di esistere Papero!

 
Tony Kospan
 
 
 
 

(copyright t.k.) 
 

 
 



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