Archivio per 4 giugno 2016

Con “A te si giunge solo attraverso te”… Salinas ci fa comprendere cosa sia l’amor sublime   1 comment

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Questa poesia di Salinas,
un altro dei grandissimi poeti del ventesimo secolo,
ha molti contatti con la poesia Sufi

SIAMO UNA SOLA ANIMA TU ED IO*
di cui abbiamo parlato non molto tempo fa.






Anche questa è infatti una poesia
molto intensa e densa di contenuti simbolici…
in quanto riconosce anch’essa il mescolamento,
nel sentimento d’amore
dell’IO e del TU per divenire una cosa sola.





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Sembra dirci infatti che,
dopo la prima nascita, noi ne viviamo una seconda…
che è quella che avviene
attraverso l’incontro con il vero grande amore.

Essa dunque ci fa conoscere e penetrare
il senso più intimo dell’amore…
che si manifesta in uno “stupore” senza fine e mai uguale…
nell’esser vicini alla persona amata…






Questa poesia l’ho conosciuta come altre…
nella trasmissione notturna ormai scomparsa
INCONSCIO E MAGIA di Gabriele La Porta e,
come sempre,
mi piacerebbe conoscere il vostro pensiero…

Se ci va possiamo leggerla
ascoltando questa musica new age…



A TE SI GIUNGE SOLO ATTRAVERSO DI TE
Pedro Salinas

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A te si giunge solo
attraverso di te. Ti aspetto.
Io certo so dove sono,
la mia città, la strada, il nome
con cui tutti mi chiamano.
Ma non so dove sono stato
con te.
Lì mi hai portato tu.
Come potevo imparare il cammino
se non guardavo altro che te,
se il cammino erano i tuoi passi,
e il suo termine
l’istante che tu ti fermasti?
Cosa ancora poteva esserci
oltre a te che mi guardavi?
Ma ora,
quale esilio, che assenza
essere dove si è!
Aspetto, passano treni,
il caso, gli sguardi.
Mi condurrebbero forse
dove mai sono stato.
Ma io non voglio i cieli nuovi.
Voglio stare dove sono già stato.
Con te, tornare.
Quale immensa novità
tornare ancora,
ripetere, mai uguale,
quello stupore infinito!
E finchè tu non verrai
io rimarrò alle soglie
dei voli, dei sogni,
delle scie, immobile.
Perchè so che là dove sono stato
nè ali, nè ruote, nè vele
conducono.
Hanno tutte smarrito il cammino.
Perchè so che là dove sono stato
si giunge solo
con te, attraverso di te.






CIAO DA TONY KOSPAN





* Se ti fa piacere legger la poesia Sufi
di cui parlavo in alto clicca qui giù
SIAMO UNA SOLA ANIMA TU ED IO*




Se ami anche tu il mondo della poesia…
vieni… nel
FANTASTICO MONDO DELLA CULTURA







Anche i nostri gesti più naturali hanno un significato e parlano per noi…   2 comments

  

 

  

 

 

Tra i tanti mezzi di comunicazione tra noi umani (e non solo)

ce n’è uno a cui diamo poco peso, ma che risale alla notte dei tempi,

ed è quello che utilizziamo attraverso la nostra semplice gestualità.



 

 

 

 

I SIGNIFICATI
DELLA COMUNICAZIONE GESTUALE
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 

La comunicazione gestuale è utilizzata da tutte le comunità e viene facilmente compresa da tutti.


Un gesto può sostituire una parola oppure, come nella maggior parte dei casi, può accompagnarla; a volte però i gesti espressivi rappresentano l’esatto contrario di quello che si vuol far intendere.

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I gesti si possono suddividere in: formali, informali, volgari e sociali; essi esprimono opinioni, descrizioni, stati d’animo, sentimenti.

In alcune circostanze sono condizionati o fraintesi e in quest’ultimo caso possono provocare dei malintesi.

I gesti sono molto importanti nella comunicazione di ogni persona ed a volte vengono utilizzati anche inconsapevolmente.

 

 

 
 
 
 
 

 

 SIA NELL’UOMO SIA NELL’ANIMALE
LA GESTUALITA’ HA IMPORTANZA RILEVANTE
NEI RAPPORTI SOCIALI.
 
 
 
 


L’efficacia tranquillizante del contatto corporeo si conserva anche nella vita adulta.

 

 

 

 

 

SITUAZIONI CHE POTREBBERO DAR LUOGO A TENSIONI

AD ESEMPIO SONO ALLENTATE DA ATTEGGIAMENTI AMICHEVOLI,

IL CONTATTO CORPOREO RAFFORZA I LEGAMI

E TRASMETTE SENSO DI SICUREZZA, DI PROTEZIONE, DI CONFORTO.

 
 
 
 

Soldati americani in Corea.

L’uomo che cerca conforto nasconde la testa sul petto di un suo commilitone come fosse un bambino;
chi dà conforto, abbraccia come una madre.

 

 

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PORRE LA MANO SUL CAPO E’ UN ATTO DI CONSOLAZIONE,

IN ALCUNE CULTURE E’ DIVENUTO ANCHE ATTEGGIAMENTO DI BENEDIZIONE E GUARIGIONE.
 

 
 


Nelle forme più ritualizzate il palmo della mano non viene più appoggiato,
ma solo proteso a mò di benedizione.

 
 
 
 
 


Mano sul capo

 

 

I GESTI DI SALUTO SONO FINALIZZATI A STRINGERE LEGAMI O A CONSERVARLI,

SE NON SI SALUTA SI PUO’ SCATENARE L’AGGRESSIVITA’,
LA RISPOSTA AL SALUTO E’ UN’IMPORTANTE CONFERMA DI UN VINCOLO,
E’ UNA GARANZIA DI SICUREZZA.






 
 

DAL CENNO DEL CAPO FINO ALL’INCHINO E ALLA PROSTRAZIONE,
SI RILEVA CHE I PIU’ SVARIATI MODELLI DI SALUTO SONO SEGNI DI ACQUIESCENZA. 
 
 
 
 
 

 

 


 
Gli scimpanzé di alto rango porgono la mano agli inferiori per incoraggiarli,
gli inferiori talvolta mendicano il contatto, mettendo la mano sulla mano offerta come fanno anche, a tutt’oggi, molti uomini.

 
 
 
 
 

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La mano aperta in segno di saluto è un gesto diffuso..

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 Il gesto è un’evidente espressione di intenzioni amichevoli.


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Dal libro “Amore ed odio – per una storia naturale dei comportamenti elementari”
di EIBL-EIBESFELDT – Edizioni Adelphi – Milano 1971 – web.
 
 

 


Vi saluto con questi gesti… 

 

 

 

 

 

 

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Massimo Troisi.. mito dello spettacolo – Breve ricordo con la poesia di Benigni e 2 mitiche scenette   2 comments








Massimo è stato un artista poliedrico
(attore, regista e sceneggiatore)
davvero grande per genialità ed originalità
dagli anni 70 fino agli anni 90… dello scorso secolo.

Forse per questa ampiezza di interessi artistici
e per l'intelligente e vulcanica spontaneità del suo umorismo
è stato l'unico artista che si è avvicinato un po',
a mio parere, al genio di Totò.









E' noto come la sua carriera artistica sia iniziata in sordina
con il gruppo “I saraceni” e poi con gran successo
con quello della “La smorfia” con Lello Arena ed Enzo Decaro
da cui dopo un po' si separò per girare il suo primo film
Ricomincio da tre” nel 1981 di cui era anche il protagonista.




Il gruppo “La smorfia





La sua comicità, davvero unica e molto originale, ha avuto,

secondo un parere condiviso da molti,

come antesignani ed ispiratori

il grande Eduardo ed il sunnominato Totò.





San Giorgio a Cremano 19.2.1953 – Roma 4.6.1994



La sua fu un'attività molto intensa nel mondo dello spettacolo
anche con frequenti apparizioni televisive ed in altri spettacoli
in cui la sua comicità quasi trasgressiva e controcorrente
si faceva sempre apprezzare per la sua sorprendente finezza.





Da una ricerca fatta nel 1997 Massimo Troisi


risultava essere un vero mito per i giovani italiani.






Benché scomparso molto giovane ci ha lasciato un grande ricordo
soprattutto grazie ai suoi film come regista e/o come attore…








L'ultimo… IL POSTINO
terminato appena 12 ore prima della sua morte,
che era ispirato a Neruda ed era stato girato con Philippe Noiret,
ha avuto la candidatura a 2 Premi Oscar… post mortem.




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Alla memoria di questo mio concittadino…
prematuramente scomparso per una malattia cardiaca congenita,


ma sempre nei cuori di chi ama una comicità non banale,
dedico ora prima una poesia di Benigni 
che ci parla della loro bella amicizia
e poi 2 video… con indimenticabili scenette.




Poesia di Benigni – Omaggio a Troisi



Il primo è tratto dal film
Non ci resta che piangere… proprio con Benigni
e ci mostra il mitico episodio di “Un fiorino






Il secondo ci mostra la famosa scenetta
dell'Annunciazione con Lello Arena ed Enzo Decaro
dei suoi inizi nel gruppo “La Smorfia“.







Grazie Massimo…




Tony Kospan
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