Archivio per 30 Maggio 2016
Felice notte con la bella minipoesia “Sera” di R. Tagore 1 comment
Il Pinocchio… opera teatrale di Carmelo Bene… è lo spettacolo teatrale di stanotte 1 comment
Torniamo a proporre, in video,
uno spettacolo integrale
da gustare prima di andare a dormire…
Lo spettacolo intero di stanotte è
il Pinocchio di Carmelo Bene
che è tra le opere teatrali più riuscite
di quel genio scatenato.
Questo, ripreso da RaiDue Palcoscenico,
è del 1998…
ma ci sono state ben 3 versioni precedenti.
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In esso trionfa tutto il suo fantastico, favoloso
ed oserei dire.. lunare.. immaginario
Prevale nella recitazione certo la sua vocalità
ma lo spettacolo è super godibile anche
per l'esplosione caricaturale ed illusionistica…
nonché per la notevole bravura degli altri interpreti
Non da meno poi è l'accompagnamento musicale.
Da non perdere in particolare
la gara di fandonie tra Pinocchio e Geppetto.
Si apra il sipario e… buona visione
Ciao da Tony Kospan
Paesaggi naturali sorprendenti ed affascinanti… ma difficilissimi da vedere da vicino – Immagini e video Leave a comment




Appena sposata fugge con l’autista delle nozze!!!! Matrimonio davvero brevissimo!!!! 2 comments


Sembra il perfetto copione per un film (della serie ”Se scappi ti sposo” o meglio ”Se ti sposo io scappo”), ma la realtà a volte è meglio – o peggio – della fiction. A restare con un pugno di confetti è capitato ad Andrea, un impiegato di banca triestino. Di Sara, la sposa mancata, non ne vuole più sapere. I cognomi li abbiamo volutamente omessi.
«Ha trasformato un sentimento d’amore in odio», ammette Andrea con comprensibile imbarazzo ma grande dignità. «Poteva pensarci prima, almeno non spendevamo tutti quei soldi per una messa in scena. Mi rivolgerò a un avvocato per essere risarcito materialmente e moralmente. Sono rientrato a lavorare con una settimana d’anticipo – spiega – e ringrazio tutti i colleghi che invece di prendermi in giro mi stanno aiutando a ricominciare».
Il matrimonio naufragato a tempo di record è stato celebrato con rito civile il 16 maggio di qualche anno fa nella saletta che si affaccia su piazza dell’Unità. «è stato un loro conoscente a celebrarlo», osserva il consigliere comunale Salvatore Porro.Lui 34 anni, lei quasi coetanea, si erano conosciuti appena dieci mesi fa. Lui impiegato, lei lavora in una finanziaria di Monfalcone: vivevano insieme a casa di lui nella zona di San Luigi. Un colpo di fulmine, come fulminea è stata la decisione di sposarsi. E fulminea è stata anche la fine.Il giorno del matrimonio Sara era arrivata puntuale sfoggiando un abito color avorio. «Era tutto perfetto – racconta Paolo, amico dello sposo – ci lamentavamo solo per il trambusto creato dal palco allestito per il concerto di Mtv. Sono dispiaciuto per Andrea. Meno male che ha un carattere forte: un altro uomo avrebbe potuto fare anche una follia».Alla cerimonia hanno preso parte solo una trentina di invitati. Da quanto raccontano gli amici l’intenzione dei due non era quella di fare le cose in pompa magna. Non avevano previsto nemmeno il viaggio di nozze. Almeno lui.
Finito il rito nuziale, mentre gli invitati raggiungevano il ristorante Sardoc, Andrea e Sara si sono prestati al classico servizio fotografico. Ad accompagnarli, con una Bmw addobbata di tutto punto, un amico della coppia che da alcuni mesi giocava anche a calcio con lo sposo.
Dopo l’ultimo scatto la sposina ha espresso il desiderio di andare a cambiarsi. «Andrea ci ha raggiunto subito al ristorante – riportano gli amici – spiegandoci che, siccome il vestito era molto voluminoso, stile “meringa”, Sara aveva preferito andare a mettersi in tailleur».
è da quel momento che la storia prende una piega surreale. Prima un brindisi, poi un secondo e ancora un terzo per ingannare il tempo. Ma la sposa non arriva. «Abbiamo capito anche noi che c’era qualche problema – spiega il personale del ristorante – ma siamo discreti e tuteliamo la privacy dei nostri clienti…».
(Da il Piccolo di Trieste – Impaginazione Tony Kospan)
CIAO DA TONY KOSPAN

Buona settimana in poesia “Camminando” R. Perin – arte.. Fragonard – canzone “Pazzo di lei” 2 comments
Fragonard











~ Roberto Perin ~
ho incontrato riflessi
di sole ridenti.
arcobaleni radiosi.
sfiorato sassi di cuore,
perle scappate dalla
loro prigione
per cavalcare l’onda
della libertà.
che dipingeva sorrisi,
imbottigliava profumi
di pelle innamorata.
ho incontrato vecchi
ricordi di fanciulla,
legati con fiocchi rosa,
profumati di verginità.
fra i capelli,
note di una ninna nanna
intonata da voci sicure.
Ho visto un cappello,
con una tesa seria ma orgogliosa.
con una bimba felice.
bruciate sul rogo della libertà,
racchiuse dai muri dei ricordi,
in celle buie e segrete.
colorate di giallo grano,
di verde cespuglio,
di rosso papavero.
Ho visto uno spazio
libero per l’amore.
Ho visto te.
Fragonard – La bella lettera
La sfida del Re ai suoi 3 figli – La saggia favola di Osho e qualche riflessione 5 comments

Il re tornò a palazzo e convocò i tre figli.
Il primo figlio pensò: “Cosa dovrei fare con questi semi?”
Il secondo pensò: “Se li rinchiudo come ha fatto mio fratello, moriranno. E un seme morto non è affatto un seme. Mio padre potrebbe obiettare: “Io ti ho dato dei semi vivi, che potevano crescere, mentre questi sono morti:ora non potranno più crescere” Per cui andò al mercato e li vendette, e conservò il denaro, pensando: “Quando mio padre tornerà, andrò al mercato, comprerò nuovi semi e gliene ridarò di migliori.”
Ma fu il terzo a fare la cosa migliore. Andò in giardino e li seminò.
Tre anni dopo, quando il padre tornò, il primo figlio aprì lo scrigno. Quei semi erano tutti morti, puzzavano, e il padre disse: “Cosa? Sono forse questi i semi che ti ho dato? Avevano la possibilità di fiorire e donare una fragranza squisita, mentre questi puzzano; no, questi non sono i miei semi!”
Andò dal secondo figlio che si precipitò al mercato, comprò semi nuovi e tornò a casa, dicendo: “Ecco i tuoi semi!.” E il padre commentò: “La tua idea è migliore di quella di tuo fratello, ma non sei ancora abile come io vorrei che fossi!”
Quando andò dal terzo, il padre sperava e trepidava al pensiero di ciò che aveva potuto fare. E il terzo figlio lo condusse in giardino dove erano spuntate milioni di piante, e milioni di fiori. Il figlio disse: “Questi sono i semi che mi hai dato. Non appena le piante saranno adulte, li raccoglierò e te li restituirò. Adesso stanno ancora crescendo!“
Il re disse: “Tu sei il mio erede. Ecco come ci si deve comportare con i semi!” .
UNA PICCOLA RIFLESSIONE
Il seme non è mai in pericolo. Che pericolo potrà mai esserci per il seme? E' assolutamente protetto dalla natura.
Viceversa, la pianta è sempre in pericolo, perché è delicata e soggetta alle intemperie, alle malattie.
Il seme è simile a una pietra, è duro, è nascosto all'interno di una scorza.
Viceversa la pianta deve superare mille rischi mille prove per arrivare a fiorire.
E non tutte le piante ce la faranno!
Questo vale anche noi.
Solo se, uscendo dal nostro guscio,
sapremo usare le nostre qualità, le nostre capacità e sapremo combattere contro le avversità…
avremo la posssibilità di raggiungere la nostra meta…
Questa mia però è solo una delle diverse riflessioni possibili ricavabili da questo racconto in quanto ce ne sono altre più… esoteriche… ma ho preferito rimanere nell'alveo della natura…
Ciascuno quindi potrà ricavarne il messaggio che vorrà…
RACCONTO DAL WEB – RIELABORAZ. IMPAGIN. E COMMENTO T.K.
CIAO DA TONY KOSPAN
riflessioni, test, video… etc…
Vieni… nel nostro gruppo di
![Immagine ridotta [Gif-Animate-Frecce (62).gif - 0kB]](https://i0.wp.com/digilander.libero.it/netnick/Gif-Animate-Frecce/Gif-Animate-Frecce%20(62).gif)
Peter Carl Fabergé – Il mitico orafo russo e le sue fantastiche uova matrioska d’oro 1 comment








contenente a sua volta una gallinella d’oro e smalti,
con gli occhi di pietre rubino che racchiudeva
a sua volta una copia in miniatura
che ancora a sua volta aveva al suo interno








