Archivio per 5 Maggio 2016

Rob Gonsalves – Biografia ed opere del noto pittore del realismo magico   4 comments



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Rob Gonsalves è stato un pittore canadese della corrente detta “realismo magico”, ma definibile anche come “surrealismo moderno”.

In più questo artista si è distinto sia per la sua grande capacità di creare precise ed originali “prospettive” che per lo stile.

Egli dipingeva quadri singoli ma anche stampe in numero limitato ed illustrazioni per libri.

Molte sue opere sono ancora amatissime e diffusissime nel web e certamente ne riconoscerete alcune.



Rob Gonsalves (Toronto 10.7.1959 – 14.6.2017)



Fin da piccolo Gonsalves mostrò grande capacità di crear, con ogni mezzo, opere di fantasia.

A dodici anni iniziò ad approfondire lo studio dell’architettura e delle tecniche prospettiche.

Nel contempo nascevano i suoi primi dipinti aventi come oggetto… edifici immaginari.








Dopo la conoscenza delle opere di artisti come Dalí e Tanguy, Gonsalves iniziò a creare i primi dipinti surrealisti.

Ma furono il “Realismo Magico”, il surrealismo di Magritte e le famose illusioni prospettiche di Escher, che ebbero la massima influenza sul suo modo di vedere e di vivere la pittura.

In gioventù Gonsalves lavorò a tempo pieno come architetto, come artista di murales “trompe-l’oeil” e nella creazione di scenografie teatrali.







Dopo il grande succcesso che nel 1990 alla Mostra di Toronto “Outdoor Art”, Gonsalves si dedicò alla pittura a tempo pieno.

Anche se le opere di Gonsalves sono certamente classificabili come surreali, in realtà esse sono sempre frutto di un progetto e di un pensiero consapevole.

Le idee gli venivano dal mondo reale e dalle concrete attività umane ma poi egli vi iniettava magiche emozioni in scenari apparentemente “realistici”.








Con la sua arte egli intendeva esprimere il desiderio degli esseri umani di sognare la realizzazione dell’impossibile.

Le sue opere sono state collezionate da ammiratori di tutto il mondo e egli vinse anche un premio istituito come illustratore di libri per bambini.

Nel suo lavoro era noto per il gran tempo e la gran cura che impiegava nella preparazione delle sue opere per cui ne creava davvero pochissime all’anno.








Tra i tanti video presenti su Youtube ho scelto questo per la bella musica e perché ci consente di conoscere parecchie altre opere di questo artista contemporaneo di recente scomparso.






Ciao da Tony Kospan





IL GRUPPO DI CHI AMA L’ARTE

Ripped Note







Quando 40 inverni – Il sonetto di Shakespeare ed i 40 anni delle donne di oggi   1 comment




Questa volta la poesia di cui desidero parlare,
e che propongo anche alla vostra riflessone,
è del sommo Shakespeare.

Leggiamola prima.



Elizabeth Sonrel


QUANDO QUARANTA INVERNI
~  Sonetto 2° ~ William Shakespeare ~


Quando quaranta inverni assedieranno la tua fronte
e profonde trincee solcheranno il campo della tua bellezza,
l’orgoglioso manto della gioventù, ora ammirato,
sarà a brandelli, tenuto in nessun conto.
Allora, se richiesto dove la tua bellezza giace,
dove il tesoro dei tuoi gagliardi giorni,
rispondere ch’essi s’adagiano infossati nei tuoi occhi
per te vergogna bruciante sarebbe e ridicolo vanto.
Quanta più lode meriterebbe la tua bellezza,
se tu potessi replicare: “Questo mio bel bambino
pareggia il conto e fa perdonare il passare degli anni”,
dando prova che la sua bellezza da te fu data.
Sarebbe questo un sentirsi giovane quando sei vecchio,
mirare il tuo sangue caldo quand’esso nelle tue vene è freddo.




Elizabeth Sonrel




Il grande William consiglia dunque alla donna ultraquarantenne
di non preoccuparsi per lo sfiorir “di sua giovanile gran beltà”
ma anzi d’esser felice dato che la sua grazia
sta passando al/la figlio/a.


Però il Sommo, anche stavolta,
nonostante i 40 inverni ormai non siano più validi
ci dona un esempio di profondità di pensiero.








Non possiamo non scorgere in questi versi infatti
il consiglio d’accettar lo scorrer del tempo
in modo sereno… anche perché diversamente
vivremmo molto male gli anni
pochi o molti…che ci restano.


Infatti se ci fermassimo a rimpianger
la bellezza e la forza della nostra gioventù
che giorno per giorno s’allontana sempre più
rischieremmo di cadere nella depressione.



Elizabeth Sonrel



UNA PICCOLA RIFLESSIONE 
E LE QUARANTENNI DI OGGI

Dando uno sguardo al significato del sonetto,
possiamo subito osservare come l’idea di una donna quarantenne 
piena di rughe (e forse di acciacchi) oggi stride e stupisce
anzi ci appare quasi incomprensibile.



Elizabeth Sonrel


Oggi la donna quarantenne è poco più che giovanetta…
e dunque opterei in questo caso,
date le modifiche avvenute nel corso degli ultimi secoli
riguardo alla durata e tenuta della nostra vita,
per una diversa rappresentazione,
delle immagini poetiche del Sommo.

La donna di cui parla il Sommo William
oggi non sarebbe quarantenne ma settantenne
ed il piccolo sarebbe… il nipotino… eh eh.

Se ci guardiamo intorno, anche nel nostro mondo web,
il numero di nonne giovani e pimpanti
è in incredibile e costante aumento…
(ma in verità anche di nonni)






Come sempre, cari amici,
la mia è una opinabilissima interpretazione
e come sempre sono curioso di legger
vostre diverse impressioni e valutazioni.


Tony Kospan

F I N E 





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G. G. Savoldo


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