Archivio per 30 marzo 2016
David Ligare
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Arricchiamoci delle nostre reciproche differenze.
Paul Valery
David Ligare – 3 donne dell'antica Grecia
HO SCELTO TE
~ S. Lawrence ~
Nel silenzio della notte,
io ho scelto te.
Nello splendore del firmamento,
io ho scelto te.
Nell’incanto dell’aurora,
io ho scelto te.
Nelle bufere più tormentose,
io ho scelto te.
Nell’arsura più arida,
io ho scelto te.
Nella buona e nella cattiva sorte,
io ho scelto te.
Nella gìoia e nel dolore,
io ho scelto te.
Nel cuore del mio cuore,
io ho scelto te.
David Ligare – Summa
A TUTTI… DA ORSO TONY



PER CHI AMA VIVER L'ARTE INSIEME

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Approfondiamo la conoscenza di Van Gogh,
universalmente riconosciuto
come uno dei più grandi pittori di sempre.
Ne traccerò qui un profilo umano ed artistico
in modo sintetico ma auspicabilmente
abbastanza completo e chiaro.
(Zundert 30 3 1853 – Auvers sur Oise 29 7 1890)
L'ARTISTA
Vincent Van Gogh è proprio il prototipo dell'artista maledetto… dalla breve e tormentata vita conclusasi con un suicidio.
Sue costanti amiche sono angosce ed emarginazione… che lo avvicinano ad artisti e poeti del suo tempo come ad esempio Toulouse-Lautrec e Rimbaud.
Questa tradizione “nera” era nata già col romanticismo ma si era ampliata nel mondo artistico di fine '800.
Eppure da queste sofferenze psicologiche per la non accettazione delle realtà sociali sono nate opere immortali…
Notte stellata sul Rodano
BREVE BIOGRAFIA
Figlio di un pastore protestante dopo svariati lavori ebbe ad un certo punto anche lui una vocazione religiosa e divenne un predicatore.
Nello svolger la sua missione girando per poveri villaggi di minatori si appassionò alle loro lotte per migliorar le loro tremende condizioni di vita.
Questo però lo fece ritenere un soggetto socialmente pericoloso e fu licenziato.
Dopo un periodo di crisi e di sofferenze psicologiche ormai 27enne iniziò a dipingere.
La sua attività di pittore durò 10 anni scanditi da momenti di depressione ed altri di esaltazione.

Autoritratto
Innamoratosi di una prostituta nel 1882 andò a convivere con lei poi la lasciò e si trasferì nel nord dell'Olanda sempre consigliato ed assistito dal fratello Theo sia in campo artistico che economico.
Il miglior risultato di questo primo periodo è “I mangiatori di patate” del 1885 che vediamo qui giù.

L'anno dopo raggiunge il fratello a Parigi che si trovava lì per lavoro e qui frequenta l'atelier Cormon, dove conosce altri giovani pittori come Toulouse – Lautrec ed incontra artisti come Pissarro, Gauguin, Seurat, Signac etc.
Questo gli consentì di approfondire la tematica dell'evoluzione dell'impressionismo e di affinare la sua arte soprattutto nell'uso del colore e nel contempo gli diede nuovi entusiasmi.

La taverna – Paris – 1886
Dopo 2 anni si trasferì in una cittadina del sud della Francia… Arles dove lo raggiunse Paul Gauguin.
Qui dopo un breve periodo d'intensa e favolosa (dal punto artistico) collaborazione Gauguin andò via ed in quell'occasione accadde la controversa storia del taglio del lobo di Van Gogh.

L'orecchio tagliato
Dopo la partenza di Gauguin entrò di nuovo in una grave crisi psicologica alternata da momenti di euforia ed altri di depressione che ebbero fine col suo suicidio con un colpo di pistola.
I suoi quadri più famosi furono realizzati in pochissimi anni ed in vita non ebbe alcun riconoscimento tranne un articolo di giornale.
Subito dopo la morte però la sua arte fu riconosciuta e lui divenne un vero e proprio mito.
Autoritratto
LE OPERE
Il suo primo significativo periodo definito di Nuenen è contaddistinto dal grande interesse per la pittura sociale nella quale il tema principale è quello del mondo degli umili.
Significativa in tal senso è, come si diceva su, la tela “I mangiatori di patate“. che abbiamo visto su.

Notte d'inverno
Il periodo parigino segna un totale rinnovamento, come abbiamo accennato su.
Van Gogh modifica la tecnica di stendere i colori con rapide pennellate e li rischiara.
I soggetti diventano per lo più urbani… sia interni che esterni ma anche i paesaggi.

Caffetteria in piazza
La stagione di Arles è quella dei suoi capolavori.
E' il periodo breve ma intenso della completa maturazione in cui lascia libero e totale spazio all'esplosione del colore e che termina con la notissima “Camera da letto“.
Ecco alcuni capolavori di questo periodo partendo dalla mitica “Notte Stellata“.

Notte Stellata
La ronda dei carcerati
Barche di pescatori
Camera da letto
Agostina Segatori al Café du Tambourin – 1887
La casa gialla
Il mandorlo in fiore
Infine in questo bel video possiamo ammirare
una bella carrellata di tanti altri suoi capolavori
ascoltando… la grande musica di Mozart.
F I N E
Chi desiderasse legger
la storia della sua breve…
ma grande.. e difficile amicizia con Gauguin
con le ultime ipotesi sull'orecchio tagliato…
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Passeggiata nei giardinetti di Arles
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Ecco un’altra famosissima
storica, poetica, indimenticabile canzone
che fin da piccolo mi colpiva
per la sua dolcissima profondissima malinconia.

ATMOSFERE E NOTE DI UN TEMPO
a cura di Tony Kospan
COME PIOVEVA
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E' una canzone del 1918…
Sta, finalmente, finendo
la prima tremenda guerra mondiale.
La vita nelle città e nelle campagne
va avanti comunque…
nonostante gli immensi lutti.
Queste immagini ci rendono un po'
l’atmosfera di quell’anno.
La spagnola
Donne nelle fabbriche mentre gli uomini sono in guerra
Modigliani – Fotografia con dedica donata da Amedeo a Jeane Hébuterne, 1918
L’autore della canzone è Armando Gill,
(pseudonimo di Michele Testa Piccolomini)
primo vero cantautore italiano.
Armando Gill (Napoli 23.7.1877 – Napoli 1.1.1945)
“Versi di Armando, musica di Gill,
cantati da Armando Gill”
era il suo simpatico motto.
Fu infatti l'inventore di un linguaggio diretto
anticipatore di un genere che si affermò
solo molti anni dopo.
Donna al lavoro
C'è un simpaticissimo aneddoto
su questa canzone e sullo spirito del suo autore.
Alcuni giorni prima del lancio Gill, non avendo fiducia
nelle capacità promozionali della sua casa discografica,
tappezzò la città di Napoli.
… con manifesti raffiguranti degli ombrelli
e qualche giorno dopo con i manifesti della canzone.
Manifesto della canzone originale dell'epoca
Tornando alla canzone,
a mio parere, essa è viva e bella
oggi come allora… e lo sarà sempre.
Ascoltiamola ora,
cantata da uno dei suoi massimi interpreti,
Achille Togliani…
potendo leggere qui anche il poetico testo.
o se preferiamo… in questo bel video…
che ci consente d'ascoltarla
proprio con la voce di Gill
insieme a bellissime immagini d’epoca.
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Paul Verlaine è uno dei più noti tra i mitici..
“Poeti maledetti”
di cui parlò egli stesso…
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BREVE BIOGRAFIA
Paul Verlaine nasce nel 1844
in una famiglia francese benestante.
Fin da piccolo inizia a scrivere poesie.
Presto mostra una personalità complessa e difficile
fatta di dolcezza e brutalità…
che traspare in modo chiaro, fin dai primi tempi,
anche nella sua poetica.
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(Metz 30.3.1844 – Parigi 8.1.1896)
La madre, per sottrarlo alla sua vita sregolata
lo fa sposare.
Il matrimonio però dopo un breve periodo di tranquillità,
che ritroviamo nei versi della raccolta La bonne chanson,
finisce presto per la sua incostanza e soprattutto
per la relazione con l'altro poeta “maledetto”, Rimbaud.
Anche questo rapporto finisce a sua volta dopo 3 anni
con l'esplosione di alcuni colpi di pistola,
per fortuna non gravi, sparati al suo amico.
Verlaine e Rimbaud
Questo episodio però lo porta in carcere e qui…
ecco una nuova svolta… stavolta religiosa.
Ma di nuovo, dopo un periodo sereno,
ricade nei suoi eccessi di ogni genere.

Ciononostante a Parigi iniziano i successi
della sua attività poetica e letteraria
e si inserisce bene nei salotti culturali parigini
mentre però la sua vita continua
in una continua alternanza di povertà e benessere.
Il gruppo dei poeti maledetti (nel cerchio Verlaine e Rimbaud)
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Oltre alle poesie di vario genere scrisse anche un saggio
proprio sui poeti maledetti…
(Rimbaud, Mallarmé, Corbière ed altri)
in cui parla anche di se stesso,
ma con lo pseudonimo di Pauvre Lelian.
Morì povero in un ospedale parigino.
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LA SUA POETICA
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La sua poesia, che predilige la musicalità del verso,
è di tipo evocativo e non descrittiva…
cioè ci fa giungere alla verità delle cose
con visioni illuminanti e suggestive.
I suoi versi scorrono senza vincoli con grande fluidità e semplicità
e mostrano una profonda sensibilità che molti associano
a quella dei pittori Impressionisti.
Considerato ai suoi tempi un maestro dai giovani
è stato un precursore della poesia moderna.
ALCUNE SUE NOTE E BELLISSIME POESIE
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NOI SAREMO
Noi saremo, a dispetto di stolti e di cattivi
che certo guarderanno male la nostra gioia,
talvolta, fieri e sempre indulgenti, vero?
Andremo allegri e lenti sulla strada modesta
che la speranza addita, senza badare affatto
che qualcuno ci ignori o ci veda, vero?
Nell’amore isolati come in un bosco nero,
i nostri cuori insieme, con quieta tenerezza,
saranno due usignoli che cantan nella sera.
Quanto al mondo, che sia con noi dolce o irascibile,
non ha molta importanza. Se vuole, esso può bene
accarezzarci o prenderci di mira a suo bersaglio.
Uniti dal più forte, dal più caro legame,
e inoltre ricoperti di una dura corazza,
sorrideremo a tutti senza paura alcuna.
Noi ci preoccuperemo di quello che il destino
per noi ha stabilito, cammineremo insieme
la mano nella mano, con l’anima infantile
di quelli che si amano in modo puro, vero?
LE CONCHIGLIE
Ogni incrostata conchiglia che sta
in quella grotta
in cui ci siamo amati
ha la sua propria particolarità.
Una dell’anima nostra
ha la porpora
che ha succhiato nel sangue ai nostri cuori
quando io brucio e tu
a quel fuoco ardi;
Un’altra imita te
nei tuoi languori
e nei pallori tuoi di quando,
stanca,
ce l’hai con me perché
ho gli occhi beffardi;
Questa fa specchio
a come in te s’avvolge
la grazia del tuo orecchio,
un’altra invece
alla tenera e corta nuca rosa;
Ma una sola, fra tutte,
mi sconvolge.
VOLA CANZONE RAPIDA
Vola, canzone, rapida
davanti a Lei e dille
che, nel mio cuor fedele,
gioioso ha fatto luce un raggio.
Dissipando, santo lume,
le tenebre dell’amore: paura,
diffidenza e incertezza.
Ed ecco il grande giorno!
Rimasta a lungo muta
e pavida. La senti?
L’allegria ha cantato
come una viva allodola
nel cielo rischiarato.
Vola, canzone ingenua,
e sia la benvenuta
senza rimpianti
vani colei che infine torna.
VIVIAMO IN TEMPI…
Viviamo in tempi infami
dove il matrimonio delle anime
deve suggellare l'unione dei cuori;
in quest'ora di orribili tempeste
non è troppo aver coraggio in due
per vivere sotto tali vincitori.
Di fronte a quanto si osa
dovremo innalzarci,
sopra ogni cosa, coppia rapita
nell'estasi austera del giusto,
e proclamare con un gesto augusto
il nostro amore fiero, come una sfida.
Ma che bisogno c'è di dirtelo.
Tu la bontà, tu il sorriso,
non sei tu anche il consiglio,
il buon consiglio leale e fiero,
bambina ridente dal pensiero grave
a cui tutto il mio cuore dice: Grazie!
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Al lettore – Manoscritto
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Ciao da Tony Kospan
P O E S I E ? C U L T U R A ?
NELLA PAGINA FB
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ANCHE SE IMPAZZISCONO
Dylan Thomas
Anche se impazziscono
saranno sani
Anche se affondano in mare
affioreranno di nuovo
Anche se coloro che si amano si perdono
l'amore non si perderà
e la morte non avrà alcun dominio.

Edward Munch – Il bacio

by Tony Kospan

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