Archivio per 23 febbraio 2016

Uomini e donne… eterne reciproche incomprensioni… solo per… sorridere   2 comments

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Sono certo dei luoghi comuni… senza importanza…
ma il tema delle secolari reciproche prese in giro tra maschi e femmine
è in grado, a mio parere, di strapparci qualche sorriso…






 
 
Il tutto va preso con leggerezza e senza alcuna seriosità…
ricordando che l'ironia e l'autorironia ci aiutano a vivere meglio…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 MASCHI E FEMMINE
RECIPROCHE INCOMPRENSIONI
PER SORRIDERE
 
 
 
 
 



 
 
 
 
 
MA CHI CAPISCE VERAMENTE QUESTE DONNE?
 
 
Se sei tenero con loro… sei un idiota.
Se non lo sei… sei un’insensibile.
 
Se non lavori… sei un nullafacente.
Se lavori (e per questo non sei mai a casa)…s’incavolano.
 
Se devono sempre pulire loro la casa (perché tu sei al lavoro)…
ti sei fatto la serva.
Se vuoi dare una mano… “Levati che faccio da sola!”
 
Se qualche volta pagano loro… te ne stai approfittando.
Se paghi tu… poi pretendono di fare le mantenute
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Se vuoi andare a letto con loro… sei un porco.
Se non ci provi… sei gay.
 
Se loro fanno carriera… è per le loro capacità.
Se la fai tu… è perché viviamo in un mondo maschilista.
 
Se loro escono con altri… è perché sono amici.
Se tu esci con altre… sei infedele.
 
Se esci con una donna senza soldi… sei un opportunista.
Se esci con una ricca… sei un cercatore di dote.
 
Se a 30 anni non si sposano…
 la vita è appena iniziata.
Se tu a 30 anni non ti sei sposato…
sei uno attaccato alla gonna della mamma.
 
Se sei di cattivo umore… sei stronzo.
Se lo sono loro… poverine, hanno il mal di pancia!
 
Se sei brutto… non ti degnano di uno sguardo.
Se sei bello e intelligente… sei sicuramente un’incallito playboy.
 
Se hanno un’amante… è perché tu non hai mai prestato
tutte le attenzioni e le cure che ti chiedevano.
Se l’amante è tua… sei un bastardo!
 
Se sono insopportabili… cerca di capirle,
hanno avuto una pessima giornata!
Se lo sei tu… “Non mi vuoi più bene!”
 
 
 
 
 

  



MA CHI LI CAPISCE GLI UOMINI? 



Se sei tenera con loro…. sei una stupidina.
Se non lo sei… sei un insensibile.

Se non ti curi del tuo aspetto… sei trasandata.
Se ti curi troppo… vuoi far la civetta con un altro.

Se non lavori… sei una semplice casalinga.
Se lavori (e guadagni più di loro)… si incavolano.
 


Se devono sempre pagare loro… è un approfittarsene.
Se paghi tu…. si sentono sminuiti.


Se vai a letto con loro…. sei poco seria.
Se non ci vai… non li ami.


Se loro fanno carriera… è per le loro capacità.
Se la fai tu… è perché sei andata a letto con il capo.


Se loro escono con altre… fa parte della loro natura.
Se tu esci con altri… sei infedele.


Se esci con un uomo senza soldi… sei una stupida.
Se esci con un miliardario… sei un’interessata.

Se a 30 anni non si sposano…. sono dei single ricercatissimi.
Se tu a 30 anni non sei sposata… ormai hai perso il treno.
Se sei di cattivo umore… sei una nevrotica.
Se lo sono loro… poverini, non li capisci!


Se sei brutta… non ti degnano di uno sguardo.
Se sei bella e intelligente… ti temono.


Se ti fanno le corna e stai ancora con loro…
più stupida non potresti essere.
Se te ne vai e li prendi a calci… non hai pazienza.

Se hanno un amante… è perché a casa loro non trovano
ciò di cui hanno bisogno.
Se l’amante è il tuo… sei una puttana!
 


Se loro vanno in giro con una più giovane…
 bravo, bravo, bravo!
Se lo fai tu… è perché hai bisogno che ti facciano il favoretto…


Se sono insopportabili… cerca di capirli,
hanno avuto una giornataccia!
Se lo sei tu… hai di sicuro le mestruazioni!
 




 
 
 
 
 
VIVE LA DIFFERENCE…
(DICONO I FRANCESI)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN CON UN SORRISO…
RICORDANDO CHE NON POSSIAMO COMUNQUE
FAR A MENO (RECIPROCAMENTE) GLI UNI DELLE ALTRE




 
 
 
 

LA TUA PAGINA DI SOGNO?

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Il caschetto… taglio di capelli simbolo dell’emancipazione della donna… e la sua storia   Leave a comment

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E' il taglio di capelli che ha accompagnato
l'emancipazione femminile nel secolo scorso

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Louise Brooks



LA STORIA DEL… CASCHETTO
a cura di Tony Kospan



La nascita ufficiale del caschetto risale al 1909.
Ma nell’immaginario collettivo, e sulla base di dipinti di varie epoche, il primo taglio a caschetto potrebbe essere stato quello di Cleopatra un paio di millenni fa.

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Non potendo però inoltrarci con precisione nella moda dei millenni passati ci atterremo alla storia moderna di questo che è stato considerato un taglio rivoluzionario.

Siamo nel 1909 a Parigi, ed il famosissimo coiffeur Antoine crea questa pettinatura chiamandola “à la garçonne” ispirandosi, secondo alcuni, a Giovanna D’arco.






Giovanna D'Arco




La sua intenzione, in quei primi convulsi anni del '900 così pieni di fermenti industriali, artistici e culturali, è quella di presentare, per il nuovo secolo, un’immagine di donna del tutto nuova e volitiva.
Tuttavia il caschetto non si affermò subito.
Forse proprio perché i capelli corti e la frangetta sembravano, alle persone del tempo, un segno di eccessiva mascolinità…





Signora con caschetto nel 1920 circa

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Dopo un decennio però diventò un taglio di capelli diffuso in tutto il mondo.



Si era ormai nei bollenti e ruggenti anni 20 e la grande diffusione fu dovuta sia ad una maggior libertà raggiunta dalle donne che al successo nel cinema muto della famosa star Louise Brooks.





Louise Brooks




Il taglio netto sulla fronte con le estremità a punta, la nuca scoperta gli occhi truccatissimi e la bocca a cuore di Louise, prima scandalizzò e poi entusiasmò la società dell’epoca.
Louise diventò quindi il simbolo delle donne moderne ed emancipate, ed il suo successo, insieme a quello del suo caschetto, fu davvero enorme.





Louise Brooks


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Nei decenni successivi tuttavia questo taglio cadde nel dimenticatoio e solo nel 1963 tornò di moda grazie a Mary Quant, la famosa creatrice della “minigonna”,  ed a tante altre donne di successo.





Mary Quant




Però in questo periodo diviene, grazie ai Beatles che ne fecero quasi una bandiera, anche unisex.





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Da noi simboli del caschetto, negli anni 60, furono Caterina Caselli che fu definita “Caschetto d’oro




Caterina Caselli




e “Valentina” creata dalla matita del grande fumettista Crepax.



Valentina



Negli ultimi anni infine, pur senza dominare, la moda del caschetto non è mai scomparsa e di recente si segnalano quali “sfoggiatrici”… Victoria Beckham,




Victoria Beckham
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la cantante Rihanna ed in ultimo la “first lady” d’America… Michelle Obama.




Michelle Obama

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Il caschetto (chiamato anche “carré” o “bob”) è stato, e resta, comunque la pettinatura simbolo dell’emancipazione femminile.
A mio parere è un taglio davvero carino e sbarazzino legato alla visione di una donna moderna e conscia dei suoi diritti ed è per questo che ritengo giusto pertanto ricordarne la storia.

Ciao da Tony Kospan









L’abito dei sogni – Piccola incantata e sognante poesia   6 comments



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Questa poesia… di un autore non notissimo,

ma a mio parere bravissimo,
la ritengo davvero molto bella
nell’ambito delle poesie dedicate al
sogno”.







La poesia infatti mi appare come una cascata
di versi sognanti… con i quali l'autore,
attraverso splendide immagini che abitano il suo cuore,
attende il ritorno del suo amore…







I versi, densi di immagini “fantasy” e simboliche,

a mio parere scorrono in modo suggestivo

come un ruscello incantato accanto ad un bel castello.

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abito sogni FONTA august44gy7 medium




Oltre ad avere, a mio parere, una sua intrinseca magia,
la sento molto vicina alla mia idea del rapporto tra sogno e realtà.








L’ABITO DEI SOGNI
Marco Agazzi
 
Nella torre d’avorio
Distillerò in fragili alambicchi
L’essenza dell’immaginario
E dell’imprevedibile
Troverò la magica alchimia
Tra sogno e realtà
Tra sentimento e passione
Tra azione e desiderio
E al paziente telaio
Tesserò per te una veste
Su di una trama romantica
Con ricami di poesia
Per vestire ogni giorno
La tua cruda nudità
Con l’abito dei sogni
Affinché logora, bruciata
A brandelli tu non faccia
Ritorno al mio cuore.






Se vi fa piacere parliamone…


CIAO DA TONY KOSPAN




POESIE E CULTURA VARIA CON LEGGEREZZA




Eva Hollyer

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