Archivio per 19 febbraio 2016

Breve ma interessante e simpatica la rinascimentale PREGHIERA DEL BUONUMORE!   Leave a comment

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Credevamo che il riconoscimento dell'importanza

del buonumore fosse una conquista moderna ma…

ecco che questo brano d'autore del '500

ci contraddice in pieno ed in modo sorprendente.




 Nicolò dell'Abate


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DAL RINASCIMENTO CI GIUNGE LA…

PREGHIERA DEL “BUON UMORE”

 

 

 

 

Gerard van Honthorst  – Concerto

 

 

L’importanza del buonumore nella nostra vita è ben nota

e non solo per gli effetti benefici sulla salute.


Infatti ci consente anche vivere al meglio i nostri giorni

pochi o molti che saranno.

 

 

 

 

 

 

Ma è sorprendente vedere come già nel ’500

il tema era chiaramente sentito.
Leggiamo quindi come  il buonumore
veniva visto all'epoca… grazie a  questa 

PREGHIERA DEL “BUON UMORE”

di Tommaso Moro,
umanista, scrittore e politico cattolico inglese.
 
 
 
 
Tommaso Moro


 

 

Devo dire che è anche molto simpatica…


ed… attualissima.




Paolo Veronese
 
 


Ma eccola… dunque…
 

 


LA PREGHIERA DEL “BUON UMORE”


 

Dammi, o Signore, una buona digestione ed anche qualcosa da digerire. 
Dammi la salute del corpo, col buon umore necessario per mantenerla. 
Dammi, o Signore, un’anima santa, che faccia tesoro di quello che è buono e puro, affinché non si spaventi del peccato, ma trovi alla sua presenza la via per mettere di nuovo le cose a posto.
Dammi un’anima che non conosca la noia, i brontolamenti, i sospiri e i lamenti, e non permettere che io mi crucci eccessivamente per quella cosa troppo invadente che si chiama: “IO”. 
Dammi, o Signore, il senso del ridicolo. 
Concedimi la grazia di comprendere uno scherzo, affinché conosca nella vita un po’ di gioia e possa farne parte anche ad altri.
Così sia.
 
 

Tommaso Moro (da una pagina del “Libro d’Oro” – Parigi – 1549)
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Ciao da Tony Kospan




 

 

 

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Pierre Puget



Buon W. E. in poesia “In un momento” Dino Campana – arte.. E. Manet – canzone “Tornerò”   2 comments

 
 
 
Edouard Manet
 
 
 
 
 
 
 
L’unica cosa che non riceviamo mai abbastanza è l’amore;
l’unica cosa che non doniamo mai abbastanza è l’amore.
Henry Miller
 
 
 
 
 
 
 
Edouard Manet – La lettura
 
 
 
 
 
IN UN MOMENTO
Dino Campana
 
In un momento
Sono sfiorite le rose
I petali caduti
Perchè io non potevo dimenticare le rose
Le cercavamo insieme
Abbiamo trovato delle rose
Erano le sue rose erano le mie rose
Questo viaggio chiamavamo amore
Col nostro sangue
E colle nostre lagrime facevamo le rose
Che brillavano un momento al sole del mattino
Le abbiamo sfiorite sotto il sole tra i rovi
Le rose che non erano le nostre rose
Le mie rose le sue rose
E così dimenticammo le rose.
 
 
 
 
 
Edouard Manet – Al caffè
 
 
 

 
 

 
 
 
da Orso Tony
 
 
 
 
 
 
 
 
PER VIVER L'ARTE
I N S I E M E
 
 
 
 

Edouard Manet – Un bar alle Folies-bergère

 
 
 

Massimo Troisi – Breve ricordo di un grande artista con poesia di Benigni e 2 mitiche scenette   1 comment








Massimo è stato un artista poliedrico
(attore, regista e sceneggiatore)
davvero grande per genialità ed originalità
dagli anni 70 fino agli anni 90… dello scorso secolo.

Forse per questa ampiezza di interessi artistici
e per l'intelligente e vulcanica spontaneità del suo umorismo
è stato l'unico artista che si è avvicinato un po',
a mio parere, al genio di Totò.









E' noto come la sua carriera artistica sia iniziata in sordina
con il gruppo “I saraceni” e poi con gran successo
con quello della “La smorfia” con Lello Arena ed Enzo Decaro
da cui dopo un po' si separò per girare il suo primo film
Ricomincio da tre” nel 1981 di cui era anche il protagonista.




Il gruppo “La smorfia





La sua comicità, davvero unica e molto originale, ha avuto,

secondo un parere condiviso da molti,

come antesignani ed ispiratori

il grande Eduardo ed il sunnominato Totò.





San Giorgio a Cremano 19.2.1953 – Roma 4.6.1994



La sua fu un'attività molto intensa nel mondo dello spettacolo
anche con frequenti apparizioni televisive ed in altri spettacoli
in cui la sua comicità quasi trasgressiva e controcorrente
si faceva sempre apprezzare per la sua sorprendente finezza.





Da una ricerca fatta nel 1997 Massimo Troisi


risultava essere un vero mito per i giovani italiani.






Benché scomparso molto giovane ci ha lasciato un grande ricordo
soprattutto grazie ai suoi film come regista e/o come attore…








L'ultimo… IL POSTINO
terminato appena 12 ore prima della sua morte,
che era ispirato a Neruda ed era stato girato con Philippe Noiret,
ha avuto la candidatura a 2 Premi Oscar… post mortem.




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Alla memoria di questo mio concittadino…
prematuramente scomparso per una malattia cardiaca congenita,


ma sempre nei cuori di chi ama una comicità non banale,
dedico ora prima una poesia di Benigni 
che ci parla della loro bella amicizia
e poi 2 video… con indimenticabili scenette.




Poesia di Benigni – Omaggio a Troisi



Il primo è tratto dal film
Non ci resta che piangere… proprio con Benigni
e ci mostra il mitico episodio di “Un fiorino






Il secondo ci mostra la famosa scenetta
dell'Annunciazione con Lello Arena ed Enzo Decaro
dei suoi inizi nel gruppo “La Smorfia“.







Grazie Massimo…




Tony Kospan
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Constantin Brancusi – Genio della scultura del ‘900 – Vita… opere ed analisi   1 comment

 

 

 

 

Le cose d’arte sono specchi
nei quali ognuno vede ciò che gli somiglia.
C. Brancusi

 

 

 

 

 

 

CONSTANTIN BRANCUSI
UNA LEGGENDA DELLA SCULTURA

 
 
 
 
Neonato – 1915
 
  
 
 


LA SUA E' UNA SCULTURA… ESSENZIALE
O SECONDO ALTRI
UNA SCULTURA… ASTRATTA

 

MA ANDIAMO A CONOSCERE MEGLIO QUESTO SCULTORE

CONSIDERATO UNO DEI GRANDISSIMI DEL '900
 
 
 
 
 


 Constantin Brancusi (19 febbraio 1876 – Parigi 16 marzo 1957)
 
 
 
 
 
BREVE MA INTERESSANTE BIOGRAFIA
DA… ARTDREAMGUIDE

 
 
 
Nasce a Hobitza (Romania) il 19 febbraio 1876. Compie i primi studi d’arte alla Scuola d’Arte e Mestieri di Craiova (1894-98).
Dal 1898 al 1901 studia all’Accademia di Belle Arti di Bucarest. Ha quindi modo lavorare per qualche anno a Vienna e Monaco.

Nel 1904 quello che diventerà un leggendario scultore attraversa a piedi tutta l’Europa per  trasferirsi a Parigi.

 
Nel 1905 si iscrive all’École des Beaux-Arts. Qui entra in contatto con lo scultore Mercié.
Nel 1906 espone al Salon de la Société nationale des Beaux Arts e al Salon d’Automne.
Entra anche in contatto con il famosissimo Auguste Rodin e inizia un breve periodo di praticantato nel suo atelier.
 
Ma quando lo scultore parigino gli offre di diventare suo allievo, rifiuta obiettando:
«Non cresce nulla sotto i grandi alberi»  e Rodin rispose «Hai ragione! Sei più ostinato di me».

 

 

 

Musa dormiente

 

 

 

Nello stesso periodo comincia a interessarsi alla scultura negra.

Tra il 1907 e il 1908 realizza Il bacio.

La scultura è il primo segnale di una svolta antinaturalistica, tesa alla progressiva stilizzazione delle forme. La stessa ricerca lo porterà, negli anni successivi, a concentrarsi su alcuni temi privilegiati: Teste, Maiastre, Uccelli nello spazio, Pesci.

Intorno al 1908 Brancusi conosce Henri Matisse, Amedeo Modigliani, Henri Rousseau e Fernand Léger.

 

 

 

Il bacio – 1907

 

 

 

Due anni dopo diventa amico di Duchamp, che si incarica di promuovere la sua opera negli Stati Uniti.


Mantiene sempre stretti legami con la Romania, dove effettua frequenti viaggi.
Ogni anno espone a Bucarest.
Nel 1912 espone al Salon des artistes Indépendants e vince il Primo premio al Salone di Bucarest.

Nel 1913 partecipa all’Armory Show di New York con 5 sculture. Nel 1914 espone alla Galleria 219 di Alfred Stieglitz, sulla Quinta Strada di New York.

 

 

 

M.me Brancusi

 

 

 

Tra il 1914 e il 1918 si dedica alla scultura in legno, realizzando opere di ispirazione primitivista.

Nel 1918 scolpisce la prima Colonna senza fine, omaggio all’arte popolare rumena e alle figure totemiche primitive.

Sempre più attratto dalle forme pure, studia l’arte egizia, cicladica e messicana.


(DA ARTDREAMGUIDE)

 

 

 

Uccello nello spazio

 

 

 

SINTETICA ANALISI DELLA SUE OPERA

 
 

Nel tessuto dell’arte il suo lavoro si erge in modo autonomo e autorevole per l’originalità e il rigore dello stile, teso alla definizione di una forma essenziale.

La critica ha avuto sempre difficoltà a collocare la figura di Brancusi in un movimento ben determinato.

Oggi, insieme a colleghi-amici come Chagall e Modigliani, viene solitamente incasellato nella cosiddetta

“École de Paris”.

 

 

 

Signorina Pogany

 

 

E' chiaramente una scelta alquanto neutrale, più che altro di comodo.

Ma serve comunque a sottolineare alcuni aspetti della figura di Brancusi:
–  la sua indifferenza nei confronti dei grandi movimenti d’avanguardia,
–  il sostanziale isolamento della sua ricerca,
–  l’importanza dei risultati da lui raggiunti e del suo posto nel clima vitale e cosmopolita della Parigi di inizio secolo.

 

 

 

 

 

 

L’attività di Brancusi si è espressa soprattutto in scultura.

In questo campo i suoi sforzi si sono indirizzati verso un costante processo di semplificazione della forma.

Ricercare un forma essenziale che consentisse di sprigionare la tensione e l’energia della materia.

 

 

 

 

 

Questo è stato lo scopo alla base di tutte le sue opere
sia le più note che le altre.
 
 
 

 

Leda

 

 

 

La maturazione delle sue idee e del suo stile così personale avviene in un momento cruciale della storia dell’arte.


Brancusi vive a Parigi, crocevia di innumerevoli apporti culturali. Trae spunto dall’incontro con la “scultura negra” e la scultura cicladica. Vive a contatto di tanti altri coetanei:
Modigliani, Leger, etc.

 

 

 



Colonna senza fine

 

 

 

In questo contesto Brancusi si rivolge a generi scultorei semplici: la testa, la stele, la cariatide.

Lavora con forme solide elementari: l’uovo, la sfera, il cubo i solidi trapezoidali.

Sperimenta l’interazione di queste forme con vari tipi di materiali, grezzi e lucidati: pietra, legno, bronzo, ottone, marmo.

Ma la sperimentazione tocca anche aspetti più complessi, come la combinazione di elementi diversi, o la moltiplicazione di una forma modulare.

Da cui, ad esempio, la sovrapposizione di una forma principale ad un’altra, che funge da suo basamento.

Oppure lo sviluppo di opere modulari, come nel caso della Colonna senza fine.




Il suo studio di Parigi


 
 
 
 
 
TUTTO BRANCUSI IN VIDEO
 
 
 
 
 
Cliccando qui giù possiamo vedere un’ampia galleria di immagini
sia dello scultore che delle sue opere…

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

mentre qui giù possiamo vedere, sempre in video,
il Brancusi all'opera insieme ad una Biografia 
ed ad un’altra bellissima esposizione di suoi lavori. 
 
 
 
 
 
 

 

 


FONTI VARI SITI WEB – COORDINAM. E IMPAGIN. T.K.

 

 

Tony Kospan




IL GRUPPO DI CHI AMA L'ARTE FIGURATIVA
(PITTURA, SCULTURA, FOTOGRAFIA E CINEMA)








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