


Nato il 21 marzo 1938 a Cassine (Alessandria) crebbe artisticamente a Genova frequentando grandi cantautori come Bruno Lauzi, Gino Paoli e Fabrizio De André.
Il suo grande amore musicale era il jazz… ed infatti la sua prima band si chiamava “Jelly Roll boys jazz band”.
I suoi esordi con il nome d'arte Gigi Mai (ne userà poi diversi altri) non furono baciati dal successo nè di pubblico nè di critica.
Dal 1959 iniziano i suoi successi soprattutto con “Mi sono innamorato di te” e “Io sì”… poi nel 1964 con “Ho capito che ti amo” e nel 1966… con “Un giorno dopo l'altro” e “Lontano, lontano”
Nel 1967 partecipa al festival di Sanremo già attanagliato da problemi psicologici con “”Ciao amore, ciao” cantata in coppia con Dalida e nel vederla bocciata dalla giuria a favore di altre canzoni di scarso valore si tolse la vita…
E' stato un cantautore davvero “autentico” in quanto non cedette mai a pressioni commerciali o si abbassò a volgarizzazioni della sua vena poetico-musicale.
Milioni di giovani dell'epoca (tra i quali il sottoscritto) lo amavano per questo e rimasero sconvolti quando appresero della sua morte.
In Germania ebbe modo di conoscere
Aggiungo 2 parole a quelle del noto esperto musicale.
Mino è stato uno di quegli artisti che con le sue canzoni, la maggior parte di successo, e per il suo stile popolare, ci ha accompagnati nel corso della vita (ovviamente ciò vale per coloro che hanno qualche anno in più).
Di lui ho sempre apprezzato la serietà professionale, la grande passione, la correttezza e la gentilezza verso tutti.
Alcune sue canzoni hanno un importante posto nel patrimonio musicale italiano.
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Chiudo questo breve ricordo con questa sua nota canzone che sembra quasi parlarci del suo cuore.
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Testo di Mario Luzzatto Fegiz scritto in occasione della morte di Mino ed adattato ora per l’anniversario.