Archivio per 11 dicembre 2015

Rodin e CLaudel – Arte e amore – Grande passione e grande dolore tra grandi scultori – II PARTE   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

RODIN E CLAUDEL
– STORIA… D’ARTE D’AMORE E DI DOLORE –
a cura di Tony Kospan
 
 
 
II PARTE
 
 
 
 
 
 
Camille Claudel e Auguste Rodin
 
 
 
 
INIZIO DELLE DIFFICOLTA’ TRA I 2
 
 
 
 
Camille inizia a percepire qualche mancanza.
 
E lo afferma in una lettera ad un’amica: “C’è sempre qualche cosa di assente che mi tormenta…”.
 
Le sembra di non riuscire ad emergere dalla dolce ombra in cui la tiene, seppur amorevolmente, Rodin…
 
Siamo ormai nel 1891 e Claudel sente di non riuscire ad esprimere tutta la sua modernità di donna e tutta la sua genialità d’artista.
 
 
 
 
 

Claudel… all’opera

 
 
Arriva a sentirsi quasi una “favorita“ del sultano e non riesce a non trattenere il suo orgoglio quando scrive parlando di alcune opere del Maestro…
Queste mani, questi piedi, questi fianchi, questa sensualità straziante è tutta opera mia”!
 
 
 
 
 
La mano di Dio – Rodin
 
 
 
 
Ormai l’intensa passione tra i due, artisticamente espressa con l’opera “La Valse” di Camille (una coppia che balla un valzer appassionatamente), inizia a vivere sempre maggiori difficoltà.
 
 
 
 

Camille Claudel – La Valse – 1891
Coppia in bronzo, avvinghiata in un walzer trascinante
in cui non solo i loro corpi, ma anche le loro anime
si fondono in un movimento che sembra sfidare le leggi della gravità.
 
 
 
 
Camille arrivò ad avere una breve relazione col celebre compositore Claude Debussy (incontrato nel salotto del poeta Mallarmé), forse anche per ingelosire Rodin.
 
 
 
 
 
 
Claude Debussy
 
 
 
 
LA ROTTURA
 
 
 
Nel 1892 arriva la rottura finale… causata forse da un aborto a cui Rodin la costringe e dal fatto che lui non si decide a lasciare la convivente… “la vecchiaccia“… (così Claudel definiva la convivente di Rodin) mentre contemporaneamente la sua arte, sempre più indipendente, viene scoperta dai critici che si accorgono delle differenze tra i loro stili….
 
Suo fratello Paul definì l’opera di Camille “la scultura dell’interiore”.
 
 
 
 
 
Auguste Rodin
 
 
 
 
La separazione però dal “grande Rodin”, ahimè,  la allontana anche dagli ambienti artistici “à la page” e dai grandi collezionisti.
 
Tuttavia questi anni di fine 800 sono gli anni dei suoi più grandi grandi capolavori… ed infatti oltre alla “Valse“… ci fu “Sakuntala” o Vertumne et Pomone
 
 
 
 
 
 
Claudel – Vertumne et Pomone 
 
 
 
 
Questo gruppo in bronzo,  opera sensuale ispirata al poema indiano del V° secolo, che narra le vicende della ninfa Sakuntala alla ricerca dell’amato sposo scomparso per un sortilegio, le fruttò il primo grande riconoscimento pubblico..
 
 
E poi un’altra famosa opera  “La piccola castellana“.
 
 
 
 
 
 
Claudel – La petite Châtelaine – 1892-98
 
 
 
 
Con quest’opera in marmo, che ritrae la piccola Therese Courcelles, Claudel trasfigura il suo desiderio di maternità.
 
C’è poi… un altro suo capolavoro… l’AGE MUR
 
 
 
 
 
Camille Claudel – L’Age mur (L’’età matura)
Una vera e propria opera narrativa in bronzo,
realizzata tra il 1894 e il 1900.
 
 
 
 
Quest’altra scultura narra, con accenti drammatici, proprio la sua tremenda storia d’amore sconfitta dalle avversità del destino.
 
Benché il numero e la qualità dei suoi capolavori insieme all’interesse dei critici stiano diventando molto elevati, Camille inizia ad isolarsi sempre di più.
 
Il suo grande amore per Rodin diventa acceso risentimento, quasi una fissazione che esprime pubblicamente ed in ogni modo.
 
Iniziano anche le difficoltà economiche unite al ricorso all’alcool ed ad una certa instabilità psicologica.
 
 
 
 
 
Camille Claudel
 
 
 
 
La sua intransigenza nel non voler scendere ad alcun compromesso, in nome del suo genio, insieme all’alcool ed ad una vita sbandata aggraveranno le sue condizioni psicologiche al punto che in nome del “rispetto” la madre ed il fratello (diplomatico e rappresentante dell’intellighenzia cattolica francese), pochi giorni dopo la morte del padre, suo strenuo paladino, la fecero rinchiudere, nel marzo del 1913, nel manicomio di Ville-Evrard.
 
 
 
 
– CONTINUA –
 
 
copyright t.k.
 
 
TONY KOSPAN
 
 
 
 
 
 
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SE DESIDERI LEGGERE LA PRIMA PARTE
DI QUESTA INTENSA STORIA D’ARTE E D’AMORE
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Rodin – Il pensiero (Camille Claudel)
 
 
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Buon W. E. in poesia “La vita è la tua vita” C. Bukowski – arte.. J. Tissot – canzone.. Il faut savoir   1 comment

 

 

James Tissot – Camera con vista sul porto 1876

 

 

 
 
 
 
 

 
 
 
 
   (Il faut savoir – Aznavour)

  

 

 

 

L'amore dovrebbe rendere liberi, non schiavi,
è una distorsione psicologica e morale
pensare che l'amore consista nel possedere e dominare l'altro.
Dacia Maraini

 
 
 
 
 

James Tissot – Ballo sulla nave

 
 
 

LA TUA VITA E’ LA TUA VITA 

Charles Bukowski
  
  
La tua vita è la tua vita. 
Non lasciare che le batoste
la sbattano nella cantina dell’arrendevolezza. 
Stai in guardia. 
Ci sono delle uscite. 
Da qualche parte c’è luce. 
Forse non sarà  una gran luce
ma la vince sulle tenebre. 
Stai in guardia. 
Gli dei ti offriranno delle occasioni. 
Riconoscile, afferrale. 
Non puoi sconfiggere la morte
ma puoi sconfiggere la morte in vita,
qualche volta. 
E più impari a farlo di frequente,
più luce ci sarà . 
La tua vita è la tua vita. 
Sappilo finché ce l’hai. 
Tu sei meraviglioso gli dei
aspettano di compiacersi in te. 
 
  
 
 

James Tissot – Aspettando il traghetto

 
 
 

 
 
 
 

 

 

 

 
 
 

 

A TUTTI

DA ORSO TONY

 

 

 

AMANTI DELL'ARTE ED ARTISTI…
I N S I E M E
 
 
 
 
James Tissot – La lettera
 
 
 

Il Pinturicchio… notevole artista del ‘400… breve ricordo con dipinti e video   Leave a comment

Pubblicato 11 dicembre 2015 da tonykospan21 in Senza categoria

La lunga storia del Presepe da San Francesco ad oggi – Religiosità e piccoli capolavori   Leave a comment

IL MONDO DI ORSOSOGNANTE

di far rivivere in uno scenario naturale coinvolgendo il popolo nella rievocazione che ebbe luogo , episodio rappresentato poi magistralmente da nell’affresco della Basilica Superiore di Assisi.
scolpir nel legno nel e del quale oggi si conservano le statue residue nella cripta della Cappella Sistina di S. Maria Maggiore in Roma.







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Pubblicato 11 dicembre 2015 da tonykospan21 in Senza categoria

Il muro – Le distanze che si creano tra noi e gli altri in questo raccontino di saggezza   1 comment

  
 
 
Noi ed i muri intorno a noi….

Un interessante raccontino sulle chiusure nostre
e su quelle degli altri intorno a noi…

 
 
 
 



IL MURO
Bruno Ferrero
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In un deserto aspro e roccioso vivevano due eremiti.

Avevano trovato due grotte che si spalancavano vicine, una di fronte all'altra.

Dopo anni di preghiere e feroci mortificazioni, uno dei due eremiti era convinto di essere arrivato alla perfezione.
L'altro era un uomo altrettanto pio, ma anche buono e indulgente.

Si fermava a conversare con i rari pellegrini, confortava e ospitava coloro che si erano persi, e coloro che fuggivano; tutto tempo sottratto alla meditazione e alla preghiera, pensava il primo eremita, che disapprovava le frequenti, anche se minuscole, mancanze dell'altro.

Per fargli capire in modo visibile quanto fosse ancora lontano dalla santità, decise di posare una pietra all'imboccatura della propria grotta, ogni volta che l'altro commetteva una colpa.

Dopo qualche mese davanti alla grotta c'era un muro di pietre grigie e soffocante.


E lui era murato dentro.,

,

,

,

 
 
 
 
 
Da   ” A volte basta un raggio di sole” di Bruno Ferrero
 
 
 
 
 
 
UNA BREVE RIFLESSIONE
 
 
 
 
Dobbiamo esser molto attenti quindi a non costruire dei muri intorno al cuore perché potremmo rimaner imprigionati..
 
Sulla stessa  linea anche questo aforisma…

 
 
 
Se alzi un muro, pensa a cosa lasci fuori.
Italo Calvino

 
 
 
 
 
 
 
 
Debbo però rilevare che a volte si vede un muro che sembra costruito da qualcun altro… a volte ciò è vero…
ma in altre non ci accorgiamo che l'abbiamo in verità costruito noi  e l'altro alla fine non ha fatto altro che prenderne semplicemente atto… sigillandolo


 
 
 

 

 

 

Ciao da Tony Kospan… 

 

POESIE E CULTURA VARIA

NELLA PAGINA FB
 

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Il gioiello nascosto – Dall’antica cultura Vedica un raccontino molto saggio   Leave a comment

 

 

 

 

Saggio raccontino tratto dal libro Surangama-sutra


che contiene l'essenza degli insegnamenti del Budda


e rappresenta una delle massime espressioni


della cultura Vedica indiana.

 

 


 

 

 

 

IL GIOIELLO NASCOSTO

BEL RACCONTINO BUDDISTA

 

 

 

 

 
 
«Un giorno un uomo, dopo essersi abbuffato in un abbondante banchetto, cadde in un sonno profondo.
Passò un caro amico, restò un po’ di tempo presso di lui e, quando dovette andarsene – temendo che l’amico potesse trovarsi nel bisogno – gli mise un gioiello nel bavero dell’abito.
Quando l’uomo si risvegliò, ignaro del gesto dell’amico, condusse la sua solita vita errabonda, vivendo nella fame e nella miseria.
Passarono gli anni e i due amici si incontrarono di nuovo.
L’amico gli disse del gioiello e l’uomo, rovistando nel suo abito, subito lo trovò.
Incredulo, si rattristò amaramente riflettendo sul fatto che per tutti quegli anni avesse condotto una vita miserabile avendo con sé un gioiello di tale valore.
Allo stesso modo, gli uomini vagano tra le sofferenze di questo mondo, ignari che tra le pieghe più profonde del proprio essere è nascosto il gioiello del pieno risveglio.»
 
 
 

 

 

 

CIAO DA TONY KOSPAN

 

 

 

 

POESIE E CULTURA VARIA

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Riflessioni divertenti su vizi e virtù di uomini e donne…   Leave a comment

Pubblicato 11 dicembre 2015 da tonykospan21 in Senza categoria

Felice giovedì notte in poesia “Prima di venire” A. Merini – arte.. G. Seignac – canzone.. Si è spento il sole   Leave a comment

 

 

Guillaume Seignac

 

 

 

 

 

 

 
Tra la nostra anima ed il nostro corpo

ci sono tante piccole finestre,

da lì, se sono aperte, passano le emozioni,

se sono socchiuse filtrano appena,

solo l'amore le può spalancare tutte insieme e di colpo

come una raffica di vento.

S. Tamaro

 

 

 

 

 

 

  

Guillaume Seignac – Eros e Psiche
 
 
 
 
 
 

PRIMA DI VENIRE PORTAMI 3 ROSE ROSSE

Alda Merini

 

Prima di venire
 Portami tre rose rosse

Prima di venire
 Portami un grosso ditale
 Perché devo ricucirmi il cuore

E portami una lunga pazienza
 Grande come un telo d’amore

 Prima di venire
 Dai un calcio al muro di fronte
 Perché li dentro c’è la spia
 Che ha guardato in faccia il mio amore

 Prima di venire
 Socchiudi piano la porta
 E se io sto piangendo
 Chiama i violini migliori

 Prima di venire
 Dimmi che sei già andato via
 Perché io mi spaventerei

 E prima di andare via
 Smetti di salutarmi
 Perché a lungo io non vivrei.

 

 

 

Guillaume Seignac

 

 

 

 

 
 
 
 

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Guillaume Seignac
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