Archivio per 6 novembre 2015

UOMINI SOLI – Una delle più belle canzoni-poesie dei mitici Pooh   Leave a comment



Il poetico testo e la mitica canzone

 
 
 
 
 
 
 
Stavolta la canzone poesia
ci viene dal notissimo gruppo dei Pooh…
 
 
Scritta da Roby Facchinetti e Valerio Negrini,
fu presentata dallo storico gruppo
al Festival di Sanremo del 1990,
e vinse quella manifestazione canora.
 
 


 
 
 
 
 
Il tema, la solitudine,  
è stupendamente raccontato in poesia e musica…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
IL TESTO
 
 
Li incontri dove la gente viaggia, e va a telefonare,
col dopobarba che sa di pioggia, e la ventiquattro ore,
perduti nel corriere della sera,
nel va e vieni di una cameriera,
ma perché ogni giorno viene sera?
A volte un uomo è da solo perché ha intesta strani tarli,
perché ha paura del sesso o per la smania di successo.
Per scrivere il romanzo che ha di dentro,
perché la vita l’ha già messo al muro,
o perché in un mondo falso è un uomo vero.
Dio delle città
e dell’immensità,
se è vero che ci sei
e hai viaggiato più di noi,
vediamo se si può imparare questa vita,
e magari un po’ cambiarla,
prima che ci cambi lei.
Vediamo se si può,
farci amare come siamo,
senza violentarci più,
con nevrosi e gelosie.
Perché questa vita stende,
e chi è steso o dorme o muore,
oppure fa l’amore.
Ci sono uomini soli per la sete d’avventura,
perché han studiato da prete o per vent’anni di galera,
per madri che non li hanno mai svezzati,
per donne che li han rivoltati e persi,
o solo perché sono dei diversi.
Dio delle città
e dell’immensità,
se è vero che ci sei
e hai viaggiato più di noi,
vediamo se si può
imparare queste donne
e cambiare un po’ per loro,
e cambiare un po’ per noi.
Ma Dio delle città
e dell’immensità,
magari tu ci sei
e problemi non ne hai.
Ma quaggiù non siamo in cielo,
e se un uomo perde il filo,
è soltanto un uomo solo.











 
 
 
 
 
 
IL VIDEO
 
 
Ed ora ascoltiamola con la mente e…

con il cuore se ci va….
 
 
 
 
 
 
 
 
Orso Tony
 
 
 
 


POESIE E CULTURA VARIA
NELLA PAGINA FB

 







 
 

Enzo Biagi – Breve ricordo di un grande giornalista…   1 comment

Pubblicato 6 novembre 2015 da tonykospan21 in Senza categoria

Buon W. E. in poesia “Vuoi chiamarmi gioia” di S. Aleramo – arte.. Monet – canzone.. Se piangi se ridi   1 comment

 
 
 

Bianca Monet che dipinge – Monet
 
 
 
 
 
 


Ci sono solo quattro domande
che contano nella vita, Don Octavio.

Cosa è sacro?
Di cosa è fatto lo spirito?
Per cosa vale la pena vivere?
E per cosa vale la pena morire?

La risposta a ognuna è sempre la stessa:
solo l'amore.

Dal film – Don Juan De Marco maestro d'amore

 

 
 
 
 
Donna che legge – Monet
 
 
 
VUOI CHIAMARMI GIOIA
Sibilla Aleramo
 
Vuoi chiamarmi Gioia
poi che non sai il mio nome.
E io ti rispondo come ti rispose quel fanciullo
a cui lodasti i lucenti occhi
laggiù nel paese caldo e colorato,
ti rispondo che sei tu ad avere nel forte cuore
la virtù della gioia,
tu ad investire il cuore mio.
Tanto sei forte o signore
che di me cogli solo ciò che t’incanta
e mi ravvivi il sorriso,
e fai che a me stessa più non importi il mio nome
il mio nome che non è Gioia,
fai che ogni oscura imminenza della mia sorte
io alteramente allontani.
– per un attimo?-
e a fine del tuo il mio sorriso ravvivi.
Ravvivi il mio canto,
ed è come se laggiù chiusa nella tua mano
tu mi portassi, nel paese caldo e colorato,
in un avvampante aurora,
là dove ogni cosa si chiama Gioia.
 
 
 
 
Il prato – Monet
 

 
 
 
 
 
 
 
 
a tutti da Tony Kospan
 
 
 

 

PER LE NOVITA' DEL BLOG

SE TI PIACE – ISCRIVITI

 

 

 

Monet – La passeggiata

 

Breve ricordo di Amedeo Nazzari.. mito del cinema italiano del dopoguerra.. anche con 2 video   1 comment

 
 
 
 
Amedeo Nazzari e la moglie Irene Genna
 
 
 
 
 
Tratteggerò qui un breve ricordo
del grande attore Amedeo Nazzari,
(nome d’arte di Amedeo Carlo Leone Buffa)

 
 
 
 
 
(Cagliari 10 dicembre 1907 – Roma 6 novembre 1979)
 
 
 



Ricordo, ancora con stupore,
la sua forte ed imponente presenza scenica
e l’incredibile… profonda voce.



Amedeo Nazzari nel film “Le notti di Cabiria” di Federico Fellini



E’ stato un vero e proprio mito cinematografico italiano
nell’immediato dopoguerra…

Fu il film di  Alessandro Blasetti “La cena delle beffe“,
un dramma in costume che si svolge nella Firenze dei Medici,
che lo consacrò come “
divo” del cinema.
 
 
 
 

 

 
 
 

Questo film è ricordato nella storia del cinema
tra l’altro anche perché:






 
– c’è la prima (piccola) scena di nudo con grande scandalo…
(
Clara Calamai a seno nudo per pochi secondi)
 
– Amedeo Nazzari recita, gigioneggiando alla grande,
recita la celebre battuta che poi divenne mitica…

«… e chi non beve con me, péste lo colga! »

Eccola in questo micro video
 
 .

.
.

.

.

.
 
Ed ora ecco ora alcuni titoli dei suoi film di maggior successo:
I figli di nessuno, Chi è senza peccato, Catene,
Angelo bianco, Malinconico autunno, Torna!

In questi ed altri egli ha recitato con Yvonne Sanson
che divenne la sua compagna d’arte..

.

Yvonne Sanson e Amedeo Nazzari


Erano infatti una coppia cinematograficamente perfetta
ed amatissima dagli spettatori…
(
e lei corteggiatissima negli ambienti del cinema).

Lei, greca, formosa, sensuale e con occhi languidi
entusiasmava il pubblico maschile
e lui, il grande divo, era eccezionale nei ruoli
di militare, pilota, amante, aristocratico etc.

 
 

  Qui con è con Yvonne Sanson in una scena del film Catene

 
  
 
Infine possiamo vedere una scena de “I figli di nessuno
in cui possiamo ammirare lo stile della sua recitazione
e nel contempo conoscere quale era il genere cinematografico
in voga in quegli anni… quello…
sentimentale e melodrammatico.
 
 
 
 
 


 
 
  
Tony Kospan
 
 
 
 
 
 69x6969x6969x6969x6969x6969x6969x6969x6969x69



 PER CHI AMA LA STORIA.. I RICORDI E LE ATMOSFERE DI UN TEMPO
 




Amedeo Nazzari


%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: