La storia comincia nella capanna il cui Pierino vive con il nonno. Il ragazzino sogna di catturare un feroce lupo che si aggira nella foresta, terrorizzando gli abitanti del villaggio, ma naturalmente il nonno glielo impedisce, cercando di spaventarlo.
Pierino però non si arrende e, approfittando che il nonno si è appisolato davanti al fuoco, esce di soppiatto nella neve, armato del suo fucile giocattolo.
Camminando circospetto, si imbatte in Sasha, un uccellino piuttosto intraprendente, che decide di accompagnarlo. I due procedono, addentrandosi sempre più nella foresta, quando improvvisamente avvertono un rumore…sarà il lupo? Per fortuna è solo Sonia, un’anatra un po’ svanita che subito decide di unirsi a loro nella battuta di caccia.
Avanzano in fila indiana nella neve che si fa sempre più alta e fitta e ogni ombra attorno si agita minacciosa, ma i tre compari proseguono coraggiosamente il loro cammino. Mentre costeggiano un tetro canneto, l’erba alta ondeggia con un fruscio sospetto e improvvisamente quatto quatto appare…Ivan il gatto, che sta facendo la posta all’uccellino svolazzante! Visto che gli amici gli impediscono di acchiapparlo per trasformarlo in un gustoso spuntino, decide anch’egli di seguirli alla ricerca del feroce lupo.E improvvisamente…se lo trovano davanti, con le terribili fauci spalancate!!!!Sonia, svanita come sempre, non si accorge del pericolo e il lupo decide di farne la sua prima preda; la insegue nella neve fin sul lago ghiacciato e quando la poveretta si rifugia nel cavo di un albero…è subito raggiunta dal lupo famelico! Sasha allora lo affronta infuriato per dargli una lezione e solo l’intervento tempestivo di Pierino e Ivan riesce a salvarlo dal fare la stessa fine della sua amichetta Sonia.
Ma adesso il lupo è proprio arrabbiato e punta deciso verso Pierino; per lui non c’è più scampo!
Proprio quando ormai tutto sembra perduto, ecco dei colpi di fucile che si avvicinano; sono i cacciatori che accorrono appena in tempo per aiutare Pierino ed Ivan a catturare il loro lupo. Oh che giorno felice!!! Pierino e Ivan vengono accolti nel villaggio come eroi, tutti sono felici…tutti meno Sasha, che sta pensando con grande tristezza alla sua amichetta Sonia, sbranata dal lupo. Sbranata? Ma no, eccola che sbuca dal tronco cavo come se niente fosse successo; il lupo era riuscito solo a strapparle qualche penna della coda!!Adesso sì che tutti sono felici e i festeggiamenti nella piazza del villaggio possono continuare!!
Ora potremo veder un altro video
nella simpatica interpretazione del Quartetto Cetra
in cui appaiono anche scene
del cartoon musicale di Disney.*
VIDEO – QUARTETTO CETRA
Ciao dall’Orso…
*Purtroppo per motivi di copyright la Disney non consente di vedere in Italia scene del mitico cartoon musicale.
Scrittore, giornalista e poeta, è considerato colui che ha rivoluzionato la letteratura per ragazzi.
I suoi racconti ed i suoi versi sono ancor oggi amatissimi ed hanno anche tanta diffusione nel web.
Le sue poesie affrontano quasi tutti i temi della vita con soavità e leggerezza contenendo però sempre insegnamenti e conoscenze utili ai ragazzi.
(Omegna 23.10.1920 – Roma 14.4.1980)
BREVE BIOGRAFIA
Nato ad a Omegna sul Lago d’Orta da genitori originari del Varesotto a seguito della precoce morte del padre a 10 anni segue la madre a Gavirate.
Da ragazzo ha difficoltà a fare amicizie ed ha come punti di riferimento i fratelli.
A 11 anni entra in Seminario per frequentare il Ginnasio ed a 15 è già un dirigente dell’Azione Cattolica.
Resta comunque un ragazzo molto riservato e dedica molto tempo a leggere molti libri soprattutto di carattere politico, ed a studiare il violino.
Iscrittosi a Lingue nell’Università cattolica di Milano non si laurea anche perché l’Italia entra in guerra anche se lui fu dichiarato rivedibile alla leva.
Iscrittosi al Partito Fascista per vivere lavora alla Casa del Fascio… ma poi a seguito della morte di alcuni suoi amici ed all’internamento del fratello Cesare in un campo di concentramento si avvicina al Partito Comunista e partecipa alla Resistenza.
Alla fine della guerra inizia a svolgere la sua attività di giornalista ma ad essa ben presto associa la sua passione per i racconti per bambini.
Scriverà infatti sia per l’Unità che per Paese sera ma anche per “Il Pioniere” settimanale per bambini e pubblica il suo libro “Il Romanzo di Cipollino”.
Qui con moglie e figlia
Nel 1953 si sposa con Maria Teresa Feretti da cui avrà una figlia.
Con “Filastrocca in cielo ed in terra” del 1960 inizia a pubblicare per Einaudi e pian piano, con l’aumento degli impegni lavorativi, migliora molto la sua situazione economica.
Nel 1970, unico autore italiano, vince il premio letterario internazionale,
Hans Christian Andersen definito “Il Piccolo Nobel“, che viene assegnato a chi offre un «contributo duraturo alla letteratura per l’infanzia e la gioventù».
Questo Premio gli dona una grandissima popolarità e le sue opere vengono tradotte in tutto il mondo.
Continuerà a scrivere ed a impegnarsi nello scrivere racconti… poesie ed articoli per ragazzi fino alla morte, per problemi circolatori, avvenuta nel 1980.
ALCUNE SUE POESIE
SULLA LUNA
Sulla Luna, per piacere, non mandate un generale: ne farebbe una caserma con la tromba e il caporale. Non mandateci un banchiere sul satellite d’argento, o lo mette in cassaforte per mostrarlo a pagamento. Non mandateci un ministro col suo seguito di uscieri: empirebbe di scartoffie i lunatici crateri. Ha da essere un poeta sulla Luna ad allunare: con la testa nella Luna lui da un pezzo ci sa stare… A sognar i più bei sogni è da un pezzo abituato: sa sperare l’impossibile anche quando è disperato. Or che i sogni e le speranze si fan veri come fiori, sulla Luna e sulla Terra fate largo ai sognatori!
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IL GIORNALE DEI GATTI
I gatti hanno un giornale con tutte le novità e sull’ultima pagina la “Piccola pubblicità”. “Cercasi casa comoda con poltrone fuori moda: non si accettano bambini perché tirano la coda.” “Cerco vecchia signora a scopo compagnia. Precisare referenze e conto in macelleria.” “Premiato cacciatore cerca impiego in granaio.” “Vegetariano, scapolo, cerca ricco lattaio.” I gatti senza casa la domenica dopopranzo leggono questi avvisi più belli di un romanzo: per un’oretta o due sognano ad occhi aperti, poi vanno a prepararsi ai notturni concerti.
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PROMEMORIA
Ci sono cose da fare ogni giorno: lavarsi, studiare, giocare, preparare la tavola, a mezzogiorno. Ci sono cose da far di notte: chiudere gli occhi, dormire, avere sogni da sognare, orecchie per sentire. Ci sono cose da non fare mai, né di giorno né di notte, né per mare né per terra: per esempio, la guerra.
L’ANNO NUOVO
Indovinami, indovino, tu che leggi nel destino: l’anno nuovo come sarà? Bello, brutto o metà e metà? Trovo stampato nei miei libroni che avrà di certo quattro stagioni, dodici mesi, ciascuno al suo posto, un carnevale e un ferragosto, e il giorno dopo il lunedì sarà sempre un martedì. Di più per ora scritto non trovo nel destino dell’anno nuovo: per il resto anche quest’anno sarà come gli uomini lo faranno.
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VIVA I CORIANDOLI DI CARNEVALE
Viva i coriandoli di Carnevale, bombe di carta che non fan male! Van per le strade in gaia compagnia i guerrieri dell’allegria: si sparano in faccia risate scacciapensieri, si fanno prigionieri con le stelle filanti colorate. Non servono infermieri perché i feriti guariscono con una caramella. Guida l’assalto, a passo di tarantella, il generale in capo Pulcinella. Cessata la battaglia, tutti a nanna. Sul guanciale spicca come una medaglia un coriandolo di Carnevale.
…
IL GATTO INVERNO
Ai vetri della scuola stamattina l’inverno strofina la sua schiena nuvolosa come un vecchio gatto grigio: con la nebbia fa i giochi di prestigio, le case fa sparire e ricomparire; con le zampe di neve imbianca il suolo e per coda ha un ghiacciuolo… Sì, signora maestra, mi sono un po’ distratto: ma per forza, con quel gatto, con l’inverno alla finestra che mi ruba i pensieri e se li porta in slitta per allegri sentieri. Invano io li richiamo: si saranno impigliati in qualche ramo spoglio; o per dolce imbroglio, chiotti, chiotti, fingon d’esser merli e passerotti.
Concludo il mio omaggio con questo video che, con bellissima musica, ci offre la possibilità di leggere diverse sue bellissime e simpaticissime poesie.
La tua voce è oscura di baci che non mi hai dato di baci che non mi dai. La notte è polvere di quest’esilio. I tuoi baci appendono lune che raggelano il mio cammino. E tremo sotto il sole.
Josephine Wall
da
Tony Kospan
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