Archivio per 16 ottobre 2015

NOI – Questo il pensiero di Biagio Pascal sulla condizione umana – Cosa ne pensiamo?   Leave a comment

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Questo,  di Pascal,  è un interessantissimo pensiero

a mio parere, sulla condizione umana.




Biagio Pascal




Lo sottopongo pertanto alla nostra riflessione

e, perché no, alle nostre considerazioni.







N O I

Biagio Pascal

“Rendiamoci dunque conto delle nostre possibilità:
noi siamo qualcosa, ma non siamo tutto;
quel tanto di essere che possediamo ci nasconde la vista dell’infinito. […]
Questa è la nostra vera condizione,
la quale ci rende incapaci di sapere con certezza
e di ignorare assolutamente.
Noi navighiamo in un vasto mare, sempre incerti ed instabili,
sballottati da un capo all’altro.
Qualunque scoglio a cui pensiamo di attaccarci e restare saldi,
viene meno e ci abbandona e, se l’inseguiamo,
sguscia alla nostra presa, ci scivola di mano e fugge in una fuga eterna.
Per noi nulla si ferma.
Questa è la nostra naturale condizione, che tuttavia è la più contraria
alla nostra inclinazione: desideriamo ardentemente trovare un assetto stabile
e una base ultima per edificarvi una torre che si levi fino all’infinito,
ma ogni nostro fondamento si squarcia e la terra s’apre in abissi”
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Che ne pensate?



Ciao da Orso Tony




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Frecce (51)




 




Breve biografia del Manzoni anche con la mitica poesia “Il 5 Maggio”   Leave a comment

 

Breve ricordo di Alessandro Manzoni,

il più grande scrittore italiano dell'800.






BREVISSIMA BIOGRAFIA


Nato a Milano in una nobile ed agiata famiglia milanese

(Il padre era un ricco proprietario terriero

e la madre era la figlia di quel noto illuminista italiano, Cesare Beccaria,

 autore del libro, all'epoca rivoluzionario… “Dei delitti e delle pene”)

visse un'infanzia ed un'adolescenza difficili

per le conseguenze del fallimento del matrimonio dei genitori.






A 17 anni la sua prima pubblicazione grazie

ad un esule della sfortunata esperienza della

“Repubblica Napoletana”  che inserì un suo sonetto

dedicato a Dante come prefazione in un suo libro.





Dalla frequentazione con alcuni poeti dell'epoca, tra cui il Foscolo,

egli inizia a ritenere che sia un dovere per il poeta

esprimere sempre, o quasi, concetti di alto valore morale

ed a studiare i grandi autori classici e contemporanei.




Nel 1802 sposa la sedicenne protestante Enrichetta Blondel

che in seguito si convertirà al Cattolicesimo insieme al marito,

prima molto indifferente sul punto,

dopo un lungo periodo di riflessioni e studi.





Egli è tra gli esponenti principali della cultura

dell'epoca ed è molto attivo nello scrivere opere di vario genere.


Ma i momenti più importanti della sua attività letteraria

e/o quelli che ancor oggi sono letti ed amati  

sono quelli in cui scrive la poesia il 5 MAGGIO

ed il notissimo romanzo I PROMESSI SPOSI

considerato un'opera fondamentale per la diffusione

della lingua italiana in una nazione in cui

i dialetti (o lingue locali) erano preponderanti.





Ora per non tediare il lettore e per penetrare nel suo animo

penso sia utile ricordarlo


con questa sua mitica poesia dalle tante valenze…

 


 
 
 
Questa poesia, oltre ad esser nota a tutti
perché ce la fanno studiare a scuola
è certamente anche di grande valenza storica…
e non solo perché ci parla di Napoleone…
ed inoltre è densa di significati spirituali.

Il Manzoni, la scrisse quasi di getto (4 o 5 gg)
dopo aver saputo che Napoleone era morto
ma soprattutto perché commosso dal fatto
che si era convertito poco prima di morire…

 
 
 


 
 
 
Infatti il Manzoni, quando il Bonaparte dominava l'Europa
non era stato tra i suoi ammiratori…,
per cui appare chiaro che questa poesia
in cui ne riconosce comunque la grandezza
(all'epoca Napoleone era amatissimo o odiatissimo)
ormai non poteva certo portargli vantaggi…
 
 
 

Questo il foglio su cui fu scritta

 

 

In realtà egli si astiene
da un preciso formale giudizio storico
limitandosi a dire… con i mitici versi…

“Fu vera Gloria?

Ai posteri l'ardua sentenza” (vv 31-32),
frase poi entrata a far parte del nostro comune dire…
 
 
 
 
 
 
 
 
La poesia fu censurata dalle Autorità Austriache
che governavano all'epoca la Lombardia
ma, grazie a Goethe, che la fece pubblicare
su una rivista tedesca,
ebbe un'eco immediata in tutta Europa
 
 
Ma ora leggiamola… rileggiamola…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
IL CINQUE MAGGIO
Alessandro Manzoni
 
 
 Ei fu. Siccome immobile,
dato il mortal sospiro,
stette la spoglia immemore
orba di tanto spiro,
così percossa, attonita
la terra al nunzio sta,
muta pensando all'ultima
ora dell'uom fatale;
né sa quando una simile
orma di pie' mortale
la sua cruenta polvere
a calpestar verrà.
Lui folgorante in solio
vide il mio genio e tacque;
quando, con vece assidua,
cadde, risorse e giacque,
di mille voci al sònito
mista la sua non ha:
vergin di servo encomio
e di codardo oltraggio,
sorge or commosso al sùbito
sparir di tanto raggio;
e scioglie all'urna un cantico
che forse non morrà.
Dall'Alpi alle Piramidi,
dal Manzanarre al Reno,
di quel securo il fulmine
tenea dietro al baleno;
scoppiò da Scilla al Tanai,
dall'uno all'altro mar.
Fu vera gloria? Ai posteri
l'ardua sentenza: nui
chiniam la fronte al Massimo
Fattor, che volle in lui
del creator suo spirito
più vasta orma stampar.
La procellosa e trepida
gioia d'un gran disegno,
l'ansia d'un cor che indocile
serve, pensando al regno;
e il giunge, e tiene un premio
ch'era follia sperar;
tutto ei provò: la gloria
maggior dopo il periglio,
la fuga e la vittoria,
la reggia e il tristo esiglio;
due volte nella polvere,
due volte sull'altar.
Ei si nomò: due secoli,
l'un contro l'altro armato,
sommessi a lui si volsero,
come aspettando il fato;
ei fe' silenzio, ed arbitro
s'assise in mezzo a lor.
E sparve, e i dì nell'ozio
chiuse in sì breve sponda,
segno d'immensa invidia
e di pietà profonda,
d'inestinguibil odio
e d'indomato amor.
Come sul capo al naufrago
l'onda s'avvolve e pesa,
l'onda su cui del misero,
alta pur dianzi e tesa,
scorrea la vista a scernere
prode remote invan;
tal su quell'alma il cumulo
delle memorie scese.
Oh quante volte ai posteri
narrar se stesso imprese,
e sull'eterne pagine
cadde la stanca man!
Oh quante volte, al tacito
morir d'un giorno inerte,
chinati i rai fulminei,
le braccia al sen conserte,
stette, e dei dì che furono
l'assalse il sovvenir!
E ripensò le mobili
tende, e i percossi valli,
e il lampo de' manipoli,
e l'onda dei cavalli,
e il concitato imperio
e il celere ubbidir.
Ahi! forse a tanto strazio
cadde lo spirto anelo,
e disperò; ma valida
venne una man dal cielo,
e in più spirabil aere
pietosa il trasportò;
e l'avvïò, pei floridi
sentier della speranza,
ai campi eterni, al premio
che i desideri avanza,
dov'è silenzio e tenebre
la gloria che passò.
Bella Immortal! benefica
Fede ai trïonfi avvezza!
Scrivi ancor questo, allegrati;
ché più superba altezza
al disonor del Gòlgota
giammai non si chinò.
Tu dalle stanche ceneri
sperdi ogni ria parola:
il Dio che atterra e suscita,
che affanna e che consola,
sulla deserta coltrice
accanto a lui posò.
 
 
 
Alessandro Manzoni
 
 
 
 
Ciao da Tony Kospan
 
 
 
 

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UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA (E NON SOLO)
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Pubblicato 16 ottobre 2015 da tonykospan21 in Senza categoria

Buon pomeriggio e buon W. E. in poesia “La mia fantasia” di G. Bonnin – arte.. Tissot – canzone.. Si è spento il sole   1 comment

 
 
 
James Jacques Tissot
 
 
 
 
 
 

 

 

 
 
 
 

Esistono procedimenti magici
che aboliscono le distanze di tempo e di spazio:
le emozioni
Simone de Beauvoir
 

 
 
 
 
(
James Jacques Tissot – Il saluto
 
 
 
 
LA MIA FANTASIA
Giorgio Bonnin

…e cercavo parole d’Amore
tra i capelli del bosco;
cercavo batuffoli di sole
caldi di verità
imprigionate nel sogno
di un guerriero bambino…
Il sentiero del Tempo
era un ricamo di luce
tra il verde
e le ombre della sera,
colorato di silenzi.
Inchiodai le mie paure,
le mie ansie,
i fantasmi della mia tristezza
alle ali del Sogno,
e la mia fantasìa
ritornò a volare,
leggera,
come volo di farfalla…
 
 
 
James Jacques Tissot
 
 
 
 
 
 
 
 
 
a tutti da Tony Kospan
 
 
 


LA TUA PAGINA DI… SOGNO?

CON OLTRE 700.000 FANS E'…

 

 

 

 

James Jacques Tissot

 

 

 

 

In uno scenario di sogno ecco l’incredibile e fantastica… porta del Paradiso!   4 comments

 


Ci sono al mondo delle bellezze naturali che lasciano a bocca aperta.








LA PORTA DEL PARADISO E’ IN CINA


 

 
 

 
 


Questa di cui vi parlerò, e che si trova in Cina sulla cima del monte Tianmen,
è stata sempre chiamata per la sua spettacolarità Porta del Paradiso
ed è, dopo la Grande Muraglia, uno dei luoghi più visitati della Cina.


 

 
 
 
 
 

 



Però come tutte le cose belle per poterla raggiungere ed ammirare
ci vuole pazienza, forza e coraggio.


 
 

 
 
 
 
 
 




E’ situata infatti a 4700 metri di altezza e per arrivarci
bisogna seguire una strada,a sua volta chiamata Viale verso il Cielo,
con 99 tornanti incredibili e poi salire su di una scala di 999 gradini.


 

 
 
 
 
 
 

 



Tuttavia per chi non vuol stancarsi troppo c’è una funivia,
la più lunga del mondo, di ben 7500 metri.


 
 

 
 
 
 
 

 


Per i più coraggiosi c’è poi un percorso quasi sul vuoto,
cioè su di una passerella di vetro lunga circa 60 mt
ed a strapiombo su 1430 mt di vuoto.


 
 

 
 
 
 

 
 



Alla fine del percorso si può ammirare un antico tempio buddista
e soprattutto il fantastico e sorprendente arco o foro di roccia naturale
diretto verso il cielo ed alto circa 70 mt e largo circa 30 mt
da sempre considerato dai Cinesi l’ingresso del Paradiso.


 
 

 
 
 
 

 
 


Penso che le immagini più delle parole possano darci un’idea
precisa di questi paesaggi mozzafiato e spettacolari
e quindi, oltre alle foto che vedete, non perdetevi il video
che son certo non vi lascerà affatto indifferenti.


 
 
 

 
 
 
 
 
 



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Beh, anche se forse non potremo mai andarci,
direi che ora abbiamo comunque una buona conoscenza
di questo luogo davvero straordinario.







Ciao da Tony Kospan




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Buonanotte con la bella minipoesia… L’amore… di William Shakespeare   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
 
 
L’AMORE
William Shakespeare
 
Non mangia che colombe l’amore,
e ciò genera sangue caldo,
e il sangue caldo genera caldi pensieri
e i caldi pensieri generano calde azioni,
e le calde azioni sono l’amore.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

 

 
 
 
 
 
 
 
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