Archivio per 3 ottobre 2015
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Sembra assolutamente ovvio che i pesci stiano in acqua
ma ce n'è qualcuno che sta più tempo sulla terra che in mare.
Parlo del Perioftalmo un pesce che vive
presso le coste tropicali occidentali africane,
quelle del sud est asiatico ed australiane
dove vi sono le mangrovie.

Appartiene alla famiglia dei pesci Attinopterigi Perciformi Gobidi,
è in genere (ma ci sono diverse specie)
di colore verdastro ed è grande circa 15 cm..
Ha poi 2 grossi occhi sulla testa
con i quali osserva tutto quello che lo circonda
e 2 pinne robuste.

La sua straordinaria capacità d'esser un pesce… terrestre
deriva da diversi accorgimenti che la specie ha acquisito
durante la sua evoluzione ed il suo adattamento all'ambiente.
In particolare si è notato, come afferma un recente studio
di una nota rivista britannica che si occupa di scienze marine,
che questo pesce è in grado di cibarsi di insetti e vermetti
anche sulla terraferma.

Come fa?
Sappiamo che i pesci introitano il cibo grazie
alla riduzione dell'attrito che l'acqua consente.
Ebbene questo pesce ha escogitato un bel sistema.
Esce dal mare con la bocca piena d'acqua…
che poi butta sulla preda per ingoiarla meglio…
mentre per mangiare in acqua non fa così
perché ovviamente lì l'allontanerebbe
come spiega lo studioso biologo Krijn Michel
dell'Università di Anversa.

Questo sistema definito dagli studiosi
“lingua d'acqua” potrebbe essere uno dei modi
con cui è avvenuto il passaggio
verso la creazione della lingua negli animali.
Ma la straordinarietà di questo pesce non finisce qua…
in quanto riesce a respirare sulla terra
grazie alle mucose della bocca ed attraverso la pelle
che tiene umida rotolandosi sulla riva
per cui non è proprio preciso definirlo anfibio.

Infine questo pesce ha nel tempo irrobustito le sue pinne
al punto che sono diventate delle zampette rudimentali
che gli consentono non solo di camminare ma
anche di saltare in alto per farsi notare ed ammirare
dalle femmine che intende conquistare…
Fonti: Diversi siti web – Coordinam. ed impaginaz. TK
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Sembra che sia passato chissà quanto tempo
eppure è nato solo ieri
ma la sua è stata, ed è, una storia travolgente
che sembra senza fine.

IL TELEFONINO HA 46 ANNI
E' nato infatti il 3 aprile del 1973
ed ha cambiato per sempre la storia della telefonia
e della telecomunicazione in genere.
Quel giorno Martin Cooper
ingegnere della Motorola, settore ricerca,
fece a New York la prima telefonata della storia
con un prototipo di “telefonino” che in realtà,
pur portatile, era enorme rispetto a quelli di oggi.

Infatti pesava 1,1 kg e le sue dimensioni erano
di circa 23 cm x 13 e ci volevano circa 10 ore per caricarsi
mentre la carica durava meno di 30 minuti.

La prima telefonata senza fili la fece, con una certa “cattiveria”,
al suo amico Joel Engel della società concorrente Bell AT&T.
Il primo modello però iniziò ad esser commercializzato
solo 10 anni dopo quando la Motorola decise
di iniziarne la produzione al costo di circa 4000 $.
Quel primo telefonino si chiamava DynaTAC
ed invase subito i negozi
anche se il costo era notevolissimo.

Martin Cooper in una recente immagine col DynaTAC
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Il successo fu comunque enorme e del tutto inaspettato
per cui molte altre aziende di elettronica
si tuffarono per migliorarne le prestazioni e fare affari.
Da allora i miglioramenti sono stati continui ed eccezionali
sia nelle misure che nel design così come pure
nella diminuzione dei prezzi (almeno per quelli “normali”)
e nella sua stupefacente diffusione in tutto il mondo.
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Tre sono stati i momenti salienti della storia del ns inseparabile amico:
1 – quello in cui divenne davvero tascabile,
2 – quello in cui furono rese possibili le connessioni a internet
3 – quello in cui divenne un vero mini pc portatile iperconnesso (smartphone)

Ormai telefonare in senso stretto serve sempre meno
perché le nuove tecnologie o i s.n. (twitter, fb, sms, vhatsapp etc.)
hanno esteso in modo incredibile la possibilità
di interagire con gli altri (di ogni parte del mondo) quasi ad ogni secondo
ma anche di poter utilizzare il telefonino
per leggere il giornale o vedere la tv o fare video… etc…

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Comunque auguriamo lunga vita ai telefonini e chissà quali altre sorprese,
con sempre più evolute tecnologie, essi ci potranno donare…

Se ci va, ora possiamo vedere,
grazie a questo interessante e completo video,
la sua storia anche per immagini.

Grazie di tutto… telefonino
e chissà quali altre gradite sorprese ci farai in futuro!
Tony Kospan
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Silvestro Lega
La sola cosa che si possiede è l'Amore che si dà.
Isabel Allende
Silvestro Lega – La curiosa
A GIORNI ALTERNI…
Maria Luisa Spaziani
A giorni alterni sono io la luna
e tu l’immensa terra che mi attira,
e questa notte tu, tu sei la luna
– io ti tengo al guinzaglio –
so che mi stai sognando, mi accarezzi,
i globuli lo sanno del mio sangue,
ogni mio nervo teso come un arco
o un’arpa eolia che vibra al respiro.
Silvestro Lega – Il pergolato
a tutti da Tony Kospan
LA TUA PAGINA
CULTURALE E DI SOGNO DI FB
Silvestro Lega – La visita
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.jpg/580px-Eleonora_Duse,_by_Vittorio_Matteo_Corcos_(1859-1933).jpg)
Eleonora Duse ritratta da Vittorio Corcos
Ci sono persone che per la loro forte personalità,
la loro arte, la loro avventurosa vita, o altro,
diventano personaggi leggendari.
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UNA DONNA MITICA: ELEONORA DUSE
(Vigevano 3 10 1858 – Pittsburgh 21 4 1924)
Penso che tutti noi, almeno per sentito dire,
sappiamo qualcosa di questo vero e proprio mito
del Teatro Italiano che ha cavalcato le scene
nell'800 e nei primi anni del '900.
E' ancor oggi considerata
l'Attrice per antonomasia
avendo recitato con grande successo
in tantissimi teatri di tutto il mondo.
Sappiamo anche che sognava una famiglia
e/o un rapporto che durasse tutta la vita,
ma ebbe invece sempre storie complicate, amori liberi
e più volte visse il dolore dell’abbandono.
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Tra i suoi tanti e… diversi… amori
spicca quello che riempì migliaia di pagine
dei giornali dell'epoca,
quello con Gabriele D'Annunzio.
Il loro amore, benché anch'esso difficile,
fu però davvero esplosivo e molto passionale,
ma anche diseguale…,
rimanendo lei sempre devota a lui…
che invece scompariva spesso
preso com'era nel turbine di una vita senza freni
benché baciata dal genio poetico e letterario.
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Questo interessantissimo video, con una scena
del film muto “Cenere” del 1916,
ci consente di conoscer meglio, e dal vero,
questa grande “star” ante litteram…
nonché lo stile della recitazione dell'epoca…
Ciao da Tony Kospan





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