Raffaello
Uno non può pensare bene,
amare bene,
dormire bene,
se non ha mangiato bene.
Virginia Woolf
Raffaello
ORA CHE SEI VENUTA
Camillo Sbarbaro
Ora che sei venuta,
che con passo di danza sei entrata
nella mia vita quasi folata in una stanza chiusa
a festeggiarti, bene tanto atteso,
le parole mi mancano e la voce
e tacerti vicino già mi basta.
Il pigolio così che assorda il bosco
al nascere dell'alba, ammutolisce,
quando sull'orizzonte balza il sole.
Ma te la mia inquietudine cercava
quando ragazzo nella notte d'estate mi facevo
alla finestra come soffocato:
che non sapevo, m'affannava il cuore.
E tutte tue son le parole
che, come l'acqua all'orlo che trabocca,
alla bocca venivano da sole,
l'ore deserte, quando s'avanzavan
puerilmente le mie labbra d 'uomo
da sè, per desiderio di baciare…
Raffaello
Arte poesia musica humour etc…
insieme… nel gruppo di Fb…
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Ho conosciuto per caso questa poetessa poco nota
omonima della mitica Antonia Pozzi
Mi ha incuriosito il suo mondo
e desidero farla conoscere anche a voi…
con una mini biografia ed una sua poesia.
(Parigi 13 7 1882 – Parigi 3 12 1934)
Catherine Pozzi è stata una poetessa francese di origini italiane.
La sua famiglia faceva parte dell'alta società parigina.
E' stata a lungo ricordata solo per esser stata l'amante
del poeta Paul Valery
(relazione intensa e molto burrascosa).
Pur avendo un carattere solitario ebbe però
molte frequentazioni soprattutto di carattere epistolare
con molti grandi scrittori tra cui Rainer Maria Rilke
il famoso poeta delle rose.
Rainer Maria Rilke
Ora leggiamo questa che fu
la sua unica poesia pubblicata in vita… nel 1929.
Attraverso questi versi potremo
avvicinarci al suo cuore…
AVE
Catherine Pozzi
Altissimo amore, se mai accadesse che io muoia
Senza aver saputo dove vi possedevo,
In quale sole stava la vostra dimora
In quale passato il vostro tempo, in quale ora
Io vi amavo.
Altissimo amore che fuggite la memoria,
Fuoco senza focolare di cui ho fatto tutta la mia luce,
In quale destino tracciavate la mia storia,
In quale sonno si vedeva la vostra gloria,
O mia dimora.
Quando sarò per me stessa perduta
E divisa nell’abisso infinito,
Infinitamente, quando sarò sconfitta
Quando il presente di cui sono rivestita
Avrà tradito,
Per l’universo in mille corpi frantumata
Di innumerevoli istanti non ancora riuniti,
Di cenere setacciata nei cieli fino al nulla,
Rifarete per una strana stagione
Un solo tesoro
Rifarete il mio nome e la mia immagine
Con mille corpi portati alla luce,
Viva unità senza nome e volto,
Cuore dello spirito, oh centro del miraggio
Altissimo amore.
Solo dopo la sua morte furono pubblicate altre sue opere
soprattutto grazie a Jean Paulhan della “Nouvelle Revue Française“
suo amico ed ammiratore della sua poetica raffinata.
Tony Kospan



LA PAGINA DELLA POESIA
IN TUTTE LE SUE FORME
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Le cicatrici sono aperture attraverso le quali
un essere entra nella solitudine dell’altro.
Frida Kahlo
BREVE BIOGRAFIA
Amava dire d’esser nata nel 1910…
perché era l’anno della rivoluzione messicana.
Per tutta la vita ha dovuto combattere con problemi di salute
che però non le hanno impedito di essere una grande pittrice
e di vivere una vita intensa, appassionata ed impegnata.
Coyoacán 6.7.1907 – Coyoacán 13.7.1954
Fin da piccola mostrò un carattere indipendente ed anticonvenzionale.
Rimasta gravemente ferita, da giovane, in un incidente stradale
nei lunghi mesi in cui fu costretta a letto lesse moltissimi libri
ed iniziò a dipingere.
Ristabilitasi si recò da Diego Rivera, mito della pittura messicana,
per avere un parere sulle sue opere.
Rivera rimase colpito dalla loro originalità e modernità
ed accolse Frida sotto le sue ali inserendola negli ambienti
politici e culturali messicani dell’epoca.
Intanto nasceva anche il loro amore ed il 21.8.1929 si sposarono
pur conoscendo il carattere infedele di Diego.
Lei poi lo ripagò d’egual moneta…
Visse col marito tante e diverse esperienze compreso il divorzio,
(Frida non accettò il tradimento del marito con sua sorella Cristina)
il successivo nuovo matrimonio ed un aborto che le impedì d’esser madre
dandole moltissimo dolore.
Morì nel 1954.
LA SUA ARTE
Le sue opere, tanto amate da grandi artisti come Picasso e Breton,
non ebbero molto successo essendo oscurate dalla fama del marito.
Solo recentemente… dopo il 1990… la sua arte è stata
unanimemente riconosciuta.
Nei suoi dipinti lei afferma il suo viscerale legame con la sua terra
e narra le sue vicissitudini personali. d’amore e non,
in una visione insieme tragica ed allegra.
Il suo stile, principalmente Naif ma di una certa raffinatezza,
mostra accenti insieme moderni ed arcaici ed è capace
di suscitare sentimenti e passioni molto forti..

FINE
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IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L’ARTE
I N S I E M E
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