Archivio per luglio 2015

Breve ricordo di Primo Levi che seppe descrivere l’orrore dei lager anche con un suo mitico brano   Leave a comment

 

 

Doveroso ritengo, nell'anniversario della sua nascita,

tracciare un breve ritratto dell'uomo e dello scrittore che,

più e meglio di ogni altro,

è stato capace di narrare la tragica realtà dei lager

trasmettendola alla memoria nostra e delle future generazioni.

 

 

 

(Torino 31.7 .1919 – Torino 11.4.1987)

 

 

 

PRIMO LEVI…
TESTIMONE… SCRITTORE E… VERO UOMO

 

 

 

 

 
 
 
Nato a Torino da genitori di religione ebraica, fu brillante studente del liceo classico Massimo D’Azeglio e si laureò in modo encomiabile in Chimica con una tesi però di Fisica per l'ostracismo dei professori nei suoi confronti a seguito delle famigerate e vergognose Leggi Razziali.
 
 
 

Primo Levi giovane chimico al lavoro

 
 

Lavorava a Milano come chimico quando nel '43 fu catturato dai Tedeschi che dopo un  pò lo trasferirono ad Auschwitz… luogo di cui lui (come gli altri prigionieri) ignorava tutto…

 
 
«Avevamo appreso con sollievo la nostra destinazione.
Auschwitz: un nome privo di significato, allora e per noi»
(P. Levi – Se questo è un uomo)
 
 
 


Primo Levi giovane con amici (ultimo a dx)

 

Essendo giovane e valido non scomparve subito nel nulla come i vecchi… le donne ed i bambini… ma assegnato ad una fabbrica di gomma.
 
Nonostante fosse rasato a zero, con vestito a righe, costretto a rigidissime regole e con un numero cucito sulla giacca…, il suo era 174517,  all'inizio non capiva quel che davvero stava accadendo.
 
In breve tempo però la tremenda realtà gli apparve chiara…
 
 
 

Primo Levi con la sorella Anna Maria nel 1947


 
 
 
Le sue conoscenze di tedesco e di chimica… gli consentirono però di evitare lavori troppo duri… ma l'esperienza vissuta nei campi di concentramento tra rapporti di grande amicizia tra prigionieri e per converso di incredibile violenza fisica e spirituale lo segnarono profondamente.
 
Fu liberato il 27 gennaio 1945 dai Russi, anche grazie a circostanze fortunate, (era stato spostato nel campo di Buna-Monowitz perché ammalato di scarlattina) ma riuscì a tornar in patria solo nell'ottobre successivo.
 
Primo Levi è stato dunque tra i pochissimi a tornare dai campi di concentramento.
 
 
 

 
 
 
In Italia, essendo stato testimone di tanta assurda e cieca violenza, sentì l'obbligo di rivelare al mondo quel che nessuno poteva immaginare e quindi nemmeno credere.
 
In questo modo poteva poi anche elaborare l'immenso dolore da cui non riusciva a liberarsi.
 
 
 

Primo Levi e Philip Roth


 
 
 Da ciò nacque l'ormai mitico libro  “Se questo è un uomo” che in un primo tempo piacque solo ai critici ma poi pian piano venne tradotto in diverse lingue ed apprezzato in tutto il mondo.
 
Con il libro “La Tregua” vinse la prima edizione del Premio Campiello.

Seguì negli anni la pubblicazione di tante altre sue opere.

 
Morì l'11 aprile del 1987.
 
Dirà di lui il letterato Claudio Toscani:
«L’ultimo appello di Primo Levi non dice… non dimenticatemi, bensì non dimenticate».
 
 
 
 

 
 
Infine, come omaggio al suo ricordo, ecco questo notissimmo suo poetico brano…
 
 
 

 

 
 
 
SE QUESTO E’ UN UOMO
Primo Levi
 
«Voi che vivete sicuri
Nelle vostre tiepide case,
Voi che trovate tornando a sera
Il cibo caldo e visi amici:
Considerate se questo è un uomo
Che lavora nel fango
Che non conosce pace
Che lotta per mezzo pane
Che muore per un sì o per un no.
Considerate se questa è una donna,
Senza capelli e senza nome
Senza più forza di ricordare
Vuoti gli occhi e freddo il grembo
Come una rana d’inverno.
Meditate che questo è stato:
Vi comando queste parole.
Scolpitele nel vostro cuore
Stando in casa andando per via,
Coricandovi, alzandovi;
Ripetetele ai vostri figli.
O vi si sfaccia la casa,
La malattia vi impedisca,
I vostri nati torcano il viso da voi».

 

 

 

 

 

Grazie… Primo…

 

Tony Kospan

 
 
 

Buon pomeriggio estivo in poesia “Se solamente” di Neruda – Arte.. M. Shasha – Canzone.. Acqua e sale   1 comment

 
 
Mark Shasha
 
 
 

Dovunque voi siate vi giunga il mio più affettuoso
augurio di un bel pomeriggio estivo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 

I dipinti sono quindi tutti… d'ambiente estivo e marino…

 
 

 
 
 
 
 
 

 

Il tempo è una scusa.

Quando si ama una cosa il tempo lo si trova.

Dacia Maraini

 

 

 

Mark Shasha – Vento d'estate

 

 

 

 

clicca per vedere l'immagine a dimensioni normali (Acqua e sale)

 
 
 
SE SOLAMENTE
Pablo Neruda

Se solamente mi toccassi il cuore,
se solamente mettessi la tua bocca sul mio cuore,
la tua bocca sottile, i tuoi denti,
e mettessi la tua lingua come una freccia rossa
lì dove il mio cuore polveroso martella,
se soffiassi nel mio cuore, vicino al mare,
piangendo,
suonerebbe con rumore scuro,
con suono di ruote di treno assonnate,
come acque vacillanti,
come l’autunno in foglie,
come sangue,
con un rumore di fiamme umide che bruciano il cielo,
suonando come sogni o rami o piogge
e sirene di un porto triste,
se tu soffiassi nel mio cuore vicino al mare,
come un fantasma bianco,
al bordo della schiuma,
in mezzo al vento,
come un fantasma scatenato,
in riva al mare,
piangendo…

 
 
 

Mark Shasha

 

 

 

 

A TUTTI…

DA TONY KOSPAN

 

 

 

 

 

 

Emily Bronte.. poetessa e scrittrice inglese dell’800 – Breve ricordo con poesie ed un accenno a “Cime tempestose”   Leave a comment

Oggi è l’anniversario della sua nascita…

IL MONDO DI ORSOSOGNANTE

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Pubblicato 30 luglio 2015 da tonykospan21 in POETI E SCRITTORI GRANDI

Felice notte con l’originale minipoesia con “Mi hai dato 2 incarichi” di V. Sklovskij   Leave a comment

 
 
 
Alice X. Zhang

 
 
 
MI HAI DATO 2 INCARICHI
Viktor šklovskij
 
Mi hai dato due incarichi.
Non telefonarti.
Non vederti.
Adesso sono un uomo occupato.
C’è anche un terzo incarico:
non pensare a te.
Ma tu non me l’hai affidato.

 

 

 
 
 
 
 
 
 
 
par Tony Kospan
 
 
 
 
 



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UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA (E NON SOLO)
NELLA PAGINA









 
 
 
 
 
 

Pubblicato 29 luglio 2015 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA

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Buon pomeriggio in poesia “Vorrei sedermi” di Lorca – arte.. W. M. Casel – canzone.. Se stasera..   1 comment

 
 

 

 

Wilhelm Menzler Casel

 

 

 

Il riso sulla sua bella faccia
pareva l'arcobaleno…
e io la baciai ancora.
Italo Svevo

 

 

(Se stasera sono qui – Tenco)

Wilhelm Menzler Casel

 

 

 

 

VORREI SEDERMI VICINO A TE…

Garcia Lorca

 

Vorrei sedermi vicino a te in silenzio,

ma non ne ho il coraggio: temo che

il mio cuore mi salga alle labbra.

 

 

Ecco perché parlo stupidamente e nascondo

il mio cuore dietro le parole.

Tratto crudelmente il mio dolore per paura

che tu faccia lo stesso.

 

 

Il mio cuscino mi guarda di notte

con durezza come una pietra tombale;

non avevo mai immaginato

che tanto amaro fosse essere solo

e non essere adagiato nei tuoi capelli.

 

 

 

Wilhelm Menzler Casel – Donna tra fiori

 

 
 

da Orso Tony

 



 
 
IL GRUPPO IN CUI VIVER L'ARTE…
INSIEME

 

 

 

 

Wilhelm Menzler Casel –  Ricordi di un giardino



Con la bella minipoesia “Scriverò un libro” di W. Blake.. felice notte a tutti   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
 
SCRIVERO' UN LIBRO
W. Blake
 
Ridendo mi rispose:
 
Scriverò un libro su foglie di fiori
se mi nutrirai di pensieri d'amore
e mi darai di tanto in tanto
una coppia di spumeggianti
fantasie poetiche.
Così quando sarò ubriaca,
canterò per te,
accompagnandomi con questo liuto
e ti mostrerò il mondo vibrante di vita.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
BY TONY KOSPAN
 
 
 
 

IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L'ARTE
I N S I E M E
Ripped Note

 

 
 
 
 

 

Buon pomeriggio in poesia “Lo troveremo sì..” di Salinas – arte.. Leighton – canzone.. Sigillata con un bacio   2 comments

 

 
Frederic Leighton
 
 
 

 
 

 
 
   
 
 
L'amor mio mi chiede:
“Qual è la differenza tra me e il cielo?
La differenza è che se tu ridi
– amore mio –
io mi dimentico il cielo.
Nizar Qabbani
 
 
 

Acme and Septimus – Frederic Leighton

 
 
 
LO TROVEREMO SI' IL NOSTRO BACIO
Pedro Salinas
 
Lo troveremo, sì.
Il nostro bacio.
Sarà su di un letto di nubi,
di cristalli o di braci?
Sarà
fra un minuto,
o domani,
o nel secolo futuro,
o proprio all'estrema soglia del mai?
Vivi, morti? Lo sai?
Con la tua carne e la mia,
con il mio nome ed il tuo?
O forse dovrà essere con altre labbra,
con altri nomi
e dopo secoli,
ciò che oggi vuole essere,
qui, sin da ora?
Non lo sappiamo.
Sappiamo che sarà.
Che in qualche cosa, sì, e in qualcuno
si dovrà realizzare
questo amore inventato
senza terra nè data
dove posarsi ora:
il grande amore sospeso.
E che forse, dietro
cortine di anni,
un bacio sotto cieli
che mai abbiamo visto,
sarà, senza che lo sappia
chi crederà di darlo,
trasceso alla sua gloria,
il compimento, infine,
di quel bacio impaziente
che ti vedo aspettare,
palpitante sulle labbra.
Oggi
il nostro bacio, il suo letto,
stanno nella fede soltanto.
 
 
 
 
Frederic Leighton – Giugno di fuoco
 
 
 
 
 
 

 

 
 
 

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POESIE? LEGGERLE… SCRIVERLE
NEL TUO GRUPPO DI FACEBOOK
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Frederic Leighton
 

 

I moderni… sorprendenti e geniali dipinti in 3D che furoreggiano nei social network   Leave a comment

Pubblicato 28 luglio 2015 da tonykospan21 in ARTE

Buona settimana in poesia “Penso a te” di Elgreco – arte.. Manet – canzone.. Lei di Adamo   Leave a comment

 
 

 

 

Edouard Manet

 

 

 

 

  

 

 

 

 

 

La felicità?
– disse il bell'uccello
e rise con il suo becco dorato –
la felicità, amico, è ovunque,
sui monti e nelle valli,
nei fiori e nei cristalli.
H. Hesse

 
 
 

 
 

 
 Edouard Manet – Prima colazione in studio in giacca nera
 
 
 
 
PENSO A TE
Elgreco
 
Un refolo di vento porta
le tue lontane parole
mistero del mio andare
verso una terra sconosciuta,
se penso alla parole dette,
scritte, ai pensieri andati,
portati dal vento,
al velo di cipria
con cui la tua voce
accompagnava le parole,
al lieve tocco delle carezze
raccontate, mai sentite.
Adesso resta il refolo di vento,
un pensiero dolce,
e la solitudine
antica compagna
scrive parole gia lette
sul foglio bianco del mio cuore,
vela all’orizzonte scompare
e riappare ondeggiando tra le onde
e poi nulla più.
Solo negli occhi il ricordo
di labbra incise su un
foglio di carta rossa.
 
 
 
 
 Édouard Manet – Il pifferaio – 1866
 
 
 
 
 
 
 

 
 
a tutti… da Orso Tony
 
 
 
 
 

 
 

IL GRUPPO DI CHI AMA VIVER L'ARTE
I N S I E M E

 

 

 

 

 

Edouard Manet – La lettura

 

 

Pubblicato 27 luglio 2015 da tonykospan21 in Senza categoria

Felice notte con la minipoesia… La brezza… di Maram al Masri   Leave a comment

 
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COME BREZZA
Marma al Masri
 
Come brezza
m'intrufolo tra
le labbra della tua porta
come l’ultimo respiro
senza che tu mi
…trattenga…
 

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.
da Tony Kospan
 

 
 
 
 
 

LA POESIA…
IL SUO FANTASTICO MONDO…
LE SUE SUBLIMI EMOZIONI…
NELLA PAGINA FB
 
 

Pubblicato 26 luglio 2015 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA

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