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Non tutti sanno che i Moai
nascondono sotto il terreno un enorme corpo scolpito!
L'ISOLA DI PASQUA… ED I SUOI MISTERI
Tony Kospan
Ma cosa sono i Moai e perché è interessante quest'Isola?
Cerchiamo però prima di conoscere, in breve, l'isola in cui si trovano
L'ISOLA DI PASQUA
In verità l'isola ha altri 2 nomi…
– Rapa Nui (isola di roccia) e
– Te Pito o Te Henua (ombelico del mondo)
E' un'isola più piccola dell'Elba con i suoi 171 kmq…
situata in pieno
OCEANO PACIFICO
ed è anche uno dei luoghi più isolati del mondo….
dato che la località più vicina si trova a circa 2000 km…
Ha forma triangolare, presenta diversi vulcani
ed ha un clima subtropicale.
Al momento della sua scoperta
vi vivevano circa 4000 abitanti…
e non c'era alcun albero… ma solo arbusti…
Gli abitanti, di origine polinesiana,
si nutrivano di polli e praticavano il cannibalismo…
e per questo diversi esploratori preferirono non esplorarla…
Ma l'isola ha avuto nei secoli precedenti alla sua scoperta
una fase di grande splendore ed una civiltà abbastanza evoluta
Poi però una serie di errori (disboscamento insensato),
guerre interne e forse altre cause ancora ignote…
portarono alla scomparsa degli alberi
e dunque alla rovina dell'ecosistema dell'isola.
La conseguenza fu che la popolazione dell'Isola
era quasi estinta quando, nel 1722, Jacob Roggeveen,
un ammiraglio olandese, superato lo sconcerto
per le incredibili abitudini degli isolani
decise di esplorarla…
Dopo una serie di varie vicende storiche
oggi l'isola fa parte del Cile…
Quello che però rende affascinante quest'isola
è la presenza di poco meno di un migliaio di Moai…
oltre al mistero della scomparsa degli alberi.
I MOAI
Sono statue monolitiche,
cioè ricavate e scavate da un unico blocco di pietra.
Di essi sono visibili solo le teste…
LA PARTE INTERRATA DEI MOAI
Contrariamente a quanto si pensava,
i Moai presentano interrato anche un corpo altrettanto scolpito
che rende queste statue altissime (in media 10 metri)
e pesantissime (in media dalle 75 alle 86 tonnellate).
Sui corpi che recenti scavi hanno portato alla luce
sono stati rintracciati dei simboli in “rongorongo”.
IL SIGNIFICATO DEI MOAI
Il loro significato è ancora incerto e ci sono diverse teorie .
La più diffusa è che i Moai sono stati scolpiti tra il XII e il XVII secolo,
come omaggio verso gli antenati, in modo che il loro potere soprannaturale
fosse di aiuto ai loro discendenti.
I MISTERI DELL'ISOLA
In ogni caso…,
nonostante la scoperta dei geroglifici e dei disegni
nelle parti interrate dei Moai…
e diverse altre nuove scoperte,
i misteri di quest'isola sono più fitti che mai.
Tony Kospan
FONTI: VARI SITI WEB
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se mi chiamassi.
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i telegrammi vecchi
ed un amore.
Tu, che non sei il mio amore,
se mi chiamassi!
E ancora attendo la tua voce:
giù per i telescopi,
dalla stella,
attraverso specchi e gallerie
ed anni bisestili
può venire. Non so da dove.
Dal prodigio, sempre.
Perché se tu mi chiami
– se mi chiamassi, sì, se mi chiamassi –
sarà da un miracolo,
ignoto, senza vederlo.
Mai dalle labbra che ti bacio, mai
dalla voce che dice: “Non te ne andare”.
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Sandro Botticelli, ma il suo vero nome era Sandro Filipepi,
è stato uno degli artisti più emblematici del Rinascimento.
Alcune sue opere non è difficile definirle fantastiche,
soprattutto quelle, ancor oggi ammiratissime,
del cd. “Primo Periodo Mediceo“.
La calunnia
BOTTICELLI
ARTISTA GENIALE DEL RINASCIMENTO
LA FAMA.. L’OBLIO E LA RISCOPERTA
a cura di Tony Kospan
Buona parte del fascino delle sue opere
nasce anche dalla constatazione che egli ha inteso,
attraverso l’affascinante bellezza dei suoi dipinti,
anche donarci dei messaggi, culturali e non solo,
grazie ad allegorie più o meno nascoste.
E’ considerato il pittore più vicino
agli ideali neoplatonici molto “sentiti”
negli ambienti intellettuali ed artistici dell’epoca.
Eppure, anche se vi sembrerà incredibile,
le sue opere,
nonostante la loro stupefacente bellezza,
erano quasi completamente sconosciute
fin quasi alla fine dell’ ottocento,
forse (o soprattutto?)
per il giudizio freddino del Vasari.
Poi grazie alla loro riscoperta nell’800
da parte del critico inglese John Ruskin,
e per l’innamoramento dei Preraffaelliti,
il loro successo non è più tramontato
ed ancor oggi i suoi dipinti sono amatissimi nel web.
Firenze 1.3.1445 – Firenze 17.5.1510 (Autoritratto)
BREVE BIOGRAFIA
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Fin da piccolo iniziò a frequentare la bottega del Pollaiolo
che gli instillò il senso della pennellata elegante
che sarà una delle sue più belle caratteristiche.
A 25 anni si stacca dal maestro ed inizia la sua carriera
che subito appare di successo dato che riceve incarichi importanti
come quello di realizzare il ritratto di Giuliano de’ Medici.
Giuliano de’ Medici (partic.)
Grazie a questi lavori viene preso a benvolere
dalla grande famiglia fiorentina
che fu, in questo periodo (1478 e segg.),
la grande committente di suoi dipinti
come le mitiche “Primavera” e “Nascita di Venere“.
Nascita di Venere
In entrambe le opere su citate è presente Simonetta Vespucci
la donna più bella del Rinascimento
amata da Giuliano de’ Medici e dipinta più volte dal Botticelli
Simonetta Vespucci
Entrambe vengono chieste al Botticelli per “tirar su” lo spirito
di un rampollo mediceo, Lorenzo di Pierfrancesco, affetto
da disturbi mentali che potremmo definire depressivi ed infatti
entrambe queste opere avranno quale prima sistemazione
Villa del Castello dove questi abitava.
(clicca qui giù se desideri conoscere i segreti della mitica Primavera)
Primavera
Entrambe queste opere rivelano anche lo spirito libero,
curioso, colto ed estroverso
del Botticelli insieme al suo amore per le allegorie.
Botticelli – Madonna dei 6 angeli
Chiamato a Roma, su consiglio di Lorenzo il Magnifico,
è poi incaricato di affrescare 3 episodi biblici
nella Cappella Sistina “Prove di Mosè”, “Prove di Cristo”
e “La Punizione di Qorah, Dtham e Abiram”.
(clicca qui giù se desideri conoscerne i segreti di Marte e Venere)
Marte e Venere – 1483
Dagli anni ’90 in poi, a seguito della cacciata dei Medici,
cambia il suo stile, quasi certamente per l’influenza
della severa predicazione del Savonarola
contemporaneamente ad una sua forte crisi spirituale.
Sant’Agostino nello studio
Alla fine del ‘400 dipinge 100 pergamene
sui vari temi della Divina Commedia
commissionategli da Lorenzo di Pierfrancesco de’ Medici
cugino di Lorenzo il Magnifico e suo amico.
Divina Commedia – La voragine infernale
Abbandona allora il tratto elegante e figurativo
per riavvicinarsi con estremo misticismo alla pittura medievale
dipingendo figure più filiformi e chiaroscuri più densi.
Madonna della melagrana
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Tra i più noti dipinti di questo periodo possiamo elencare
“La calunnia”, “Natività mistica”, e “Compianto sul Cristo morto”.
Tondo Raczynski – 1477
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La sua fama però ormai inizia a declinare inesorabilmente
mentre nel cielo dell’arte fiorentina trionfa Leonardo
e si fa largo prepotentemente il genio di Michelangelo.
Muore povero e solo nel 1510, a Firenze, dopo grave malattia.
F I N E
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La nascita di Venere
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