Archivio per aprile 2015

Felice notte con la bella minipoesia… Quando… di Almudena Grandes   1 comment

 
 
 
 
Gregory Frank Harris 
 
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QUANDO
Almudena Grandes
 
 

Quando si svegliava pensava

ad Anita che si svegliava,

prima di addormentarsi pensava

ad Anita che si addormentava

e ad ogni passo vedeva

Anita che camminava,

si fermava, girava per casa

e quell’immagine dava un peso,

un senso al suo tempo.

 

 

 

James Tissot

 

 

 

 
 
 
 
 
da Tony Kospan
 
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La storia.. la leggenda e la tradizione del donare il mughetto alle signore il 1° Maggio   Leave a comment

 
 
 



Origine, storia e leggenda,
della bella tradizione di donare
il mughetto il 1° Maggio
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
Però prima appare opportuno
innanzitutto rivolgere il nostro pensiero alla
Festa del Lavoro
ed a tutti coloro che si sono battuti perché esistesse
un giorno dedicato alla dignità del lavoro.





 
 
Ed un altro bisogna rivolgerlo a tutti quelli che lavorando
perdono la vita o si feriscono gravemente
Ed infine, a tutti coloro che
cercano davvero un lavoro senza però riuscirci
con la speranza che questa difficoltà possa presto ridursi per tutti
nonostante l’attuale tremenda situazione.
 
 
 
 



 


  



Ma veniamo a questa storica e suggestiva tradizione,
diffusa in varie parti d’Europa,
di regalare il 1° maggio dei mughetti alle signore.
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
IL MUGHETTO
LEGGENDA… STORIA E…1° MAGGIO
a cura di Tony Kospan
 
 
 
 
 

 
 
 
 

LA LEGGENDA DEL MUGHETTO



Il  Mughetto è considerato sinonimo di felicità che ritorna e di portafortuna.
Secondo la leggenda San Leonardo dovette combattere contro il demonio con le sembianze del diavolo.
Egli vinse, ma il combattimento fu difficile e le gocce del suo sangue sul terreno si trasformarono in bianchi campanellini.
In Francia durante la festa del primo maggio si offre mughetto per buon augurio. 
 

 
 
 
 
 

 

 
 
LA STORIA DEL “LEGAME”
TRA IL MUGHETTO
ED IL 1° GIORNO DI MAGGIO
 
 

 


Il primo maggio del 1561, Carlo IX introdusse la tradizione d’offrire un rametto di mughetto come porta fortuna.

Tradizione ancora più antica… e del tutto pagana… era poi il celebrare l’arrivo della primavera offrendo tre rami di mughetto alla persona amata, agli amici, ed alle donne come segno d’amicizia.

 

 

 

 

 

 

Nei tempi antichi poi questa era la data in cui i naviganti uscivano in mare.

Per i Celtici, il 1° maggio era poi l’inizio della prima metà del loro anno.

Nel Medio Evo col 1° maggio iniziava il mese dei fidanzamenti.

 
 
 
 

 
 
 
Nel Rinascimento, il mughetto era un amuleto portafortuna associato alla celebrazione del Primo giorno di Maggio.
Tenere in grande considerazione il primo giorno di Maggio dunque risale ad ancor prima che diventasse la festa del lavoro e dei lavoratori.

 
 
 
 

 


 
  
 

IL MUGHETTO IL 1° MAGGIO
E LA FESTA DEL LAVORO

 
 
 
Dal 1889 infine il 1° maggio è stato universalmente conosciuto come il Giorno della Festa del Lavoro.

Il primo maggio del 1895, al cantante Mayol fu presentato un mughetto dalla sua amica Jenny Cook, e quella sera lo mise all’occhiello al posto della tradizionale camelia.
Nel 1900, il primo maggio, il capo delle sartine offrì ai suoi clienti e lavoratori dei mughetti.
Da allora la tradizione di associare mughetto,  1° maggio e Festa del Lavoro si è estesa in diversi paesi occidentali… ma resta diffusissima soprattutto in Francia… e nei paesi francofoni.

 

 

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PERCHE’ IL MUGHETTO?

 


Perché è sinonimo di ritorno della felicità e di portafortuna.

Trasmette un messaggio d’amore perché fiorisce all’inizio della primavera e l’atto di cercarlo nelle foreste ombreggiate è un’opportunità per le prime passeggiate dell’anno per i boschi ed all’aperto.

Ha un profumo così delizioso che è anche usato per creare profumi.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

L’OMAGGIO DI ORSO TONY

 
 
L’Orso quindi non può non offrire,
per la festa del 1° Maggio
come ogni anno, un bel mazzo di mughetti,
benché virtuali, a tutte le signore,
amiche o meno, reali o virtuali
che leggeranno questo post.
 
 
 
 
 
 
 
 
AUGURO ANCORA A TUTTI…

 
 
 


TONY KOSPAN
 
 
 
 
 
   

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Nora… sorprendente gatta… pianista… in video…   1 comment

 
 
 

A volte i nostri amici a 4 zampe
ci sorprendono davvero…
 
 
 
 
 
 

 
 
 
L’ORIGINALE MA VERA STORIA
DI NORA GATTA PIANISTA
 
 

 
 
Il talento di Nora, una gatta Grey Tabby di cinque anni che vive a Filadelphia,  non nasce per caso.
 
La sua padrona, Betsy Alexander, tiene lezioni di piano e la gatta ama imitare gli studenti.
 
Tuttavia Betsy non ha mai cercato di addestrarla.
 
Si accorse che sapeva suonare una sera di quattro anni fa, quando sentì qualcuno al piano e trovò Nora che accarezzava i tasti con le zampine.
 
 
I padroni di Nora non hanno perso tempo a farne un fenomeno anche commerciale.
 
Su YouTube il suo nome, «Nora the Piano Cat»,
è accompagnato dal marchio «trademark»
e con le sue foto sono stati realizzati un calendario e un manuale di musica.
 
 
Il video sta spopolando nel web…

 

 

 
   
 
 
 
 
 
Merita…….
 
Ciaooooooooooooooo
 
Tony Kospan
 
 
 
 
 

LA PAGINA DI SOGNO DI FB?
PSICHE E SOGNO



Buon pomeriggio in poesia.. Cosa avvenne? di J. Donne – arte.. E. Vernon – canzone.. Il cielo in una stanza   4 comments

 
 
 
 
Emile Vernon
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 

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Dobbiamo abituarci all'idea:

ai più importanti bivi della vita,

non c'è segnaletica.

Ernest Hemingway

 

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Emile Vernon – Giovane donna con cucciolo birichino

 

 

COSA AVVENNE?
John Donne
 
 
Cosa avvenne del mio cuore quando
la prima volta ti vidi?
Portavo un cuore entrando nella stanza,
ma uscendo più non l'avevo…
L'amore, ahimè,
al primo soffio l'aveva infranto come vetro.
Così come gli specchi infranti
mostrano centinaia di piccoli volti,
così i frammenti del mio cuore
possono scegliere, desiderare, adorare,
ma dopo un tale amore
non posso più amare.
 
 
 
 
 
 
Emile Vernon
 
 
 
 
 

 
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LA POESIA (E NON SOLO)
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Felice notte con la bella poesia… Il signore sognato… di Vivian Lamarque   4 comments

 

 

 

 

 

IL SIGNORE SOGNATO

Vivian Lamarque

 

Splendidissima era la vita accanto a lui sognata.

Nel sogno tra tutte prediletta la chiamava.

E nella realtà?

La realtà non c'era, era abdicata.

Splendidissima regnava la vita immaginata.

 

 

 

Gregory Frank Harris 

 

 

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DA TONY KOSPAN
 
 
 
 
 
 
 
 
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I sentimenti – La bella canzone di Francoise Hardy.. la sua storia e l’atmosfera del ’67   Leave a comment





ATMOSFERE E NOTE… D’UN TEMPO…

by Tony Kospan


 






Sembra ieri… eppure son passati 49 anni
in cui sono avvenute davvero


grandi trasformazioni epocali…
La dolcissima canzone di Francoise Hardy
è sì del 1966 ma giunse in Italia nel 1967 




 
 
  
 
Il titolo originale è “ET MEME”


e gli autori sono Pallavicini e la stessa cantante…


La canzone fu presentata su RAI 1


ed ebbe gran successo…
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Personalmente rimasi molto colpito dalla bellezza della voce
della cantante francese e da quella del testo.
Prima di ascoltarla in 2 versioni, una solo audio ma con testo,
e l’altra in video dell’epoca…
immergiamoci con alcune immagini nel clima di quell’anno…
 
 

 L'ATMOSFERA DEL 1967
 

 
 
 



Viene ucciso Che Guevara
 
 
 
 
 
Il dr Barnard esegue il primo trapianto di cuore
 
 
 
 




1967 – Giro d’Italia
 
 
 
 
Infuria la guerra in Vietnam

 
 




Pablo Neruda a Barcellona nel 1967
 
 
 
 
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LA CANZONE
 
 
Ma ora veniamo alla canzone


che possiamo ascoltare qui


 leggendo anche il testo…

 
 



 
 
 
 
e poi, se ci va, qui in questo video…
dell'epoca…
 
 


Ciao da Tony Kospan


POESIE?
UN MODO DIVERSO DI VIVERLE??
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Buon mercoledì in poesia.. Se solamente di Neruda – arte.. E. Sonrel – canzone.. Infiniti noi   2 comments

 

 

 

 

Elisabeth Sonrel

 

 

 

 
 
Il ballo è un ricamo… è un volo…
è come intravedere l’armonia delle stelle…
è una dichiarazione d’amore…
Il ballo è un inno alla vita.
La voce della Luna – Fellini
 

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Elisabeth Sonrel
 
 
 
 
SE SOLAMENTE
Pablo Neruda
 
 
Se solamente mi toccassi il cuore,
se solamente mettessi la tua bocca sul mio cuore,
la tua bocca sottile, i tuoi denti,
e mettessi la tua lingua come una freccia rossa
là dove il mio cuore polveroso martella,
se soffiassi nel mio cuore, vicino al mare,
piangendo,
suonerebbe con  rumore scuro,
con suono di ruote di treno assonnate,
come acque vacilllanti,
come l’autunno in foglie,
come sangue,
con un rumore di fiamme umide che bruciano il cielo,
suonando come sogni o rami o piogge
e sirene di un porto triste,
se tu soffiassi nel mio cuore vicino al mare,
come un fantasma bianco,
al bordo della schiuma,
in mezzo al vento,
come un fantasma scatenato,
in riva al mare,
piangendo…
 
 
 
 

Elisabeth Sonrel

 

 

 
 
 
 

 
a tutti da Orso Tony

 

 

 

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Felice notte con la bella minipoesia… Il mio cuore… di Else Lasker-Schuler   Leave a comment

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Irene Sheri
 

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IL MIO CUORE
Else Lasker-Schuler
 
Forse il mio cuore è il mondo.
Batte
e cerca ancora te.
Come ti devo invocare?
 

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DA TONY KOSPAN
 
 
 
 
 

Buonanotte con la bella minipoesia… Il mio cuore… di Else Lasker-Schuler   1 comment

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Irene Sheri
 

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IL MIO CUORE
Else Lasker-Schuler
 
Forse il mio cuore è il mondo.
Batte
e cerca ancora te.
Come ti devo invocare?
 

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by Tony Kospan
 
 
 
 
 

Buon pomeriggio in poesia.. Fiore di luce di Ruben Dario – arte.. P. T. Quidley – canzone.. Caruso   1 comment

 
 

 
 

Peter Taylor Quidley

 

 

 

 

 

Abbiamo tutti le nostre macchine del tempo:
quelle che ci riportano indietro
chiamate… ricordi
e quelle che ci spingono avanti
chiamate… sogni.
 
Jeremy Irons

 

 

 

 

 

     

 
 
 

 Nota 
Peter Taylor Quidley
 
 
FIORE DI LUCE

 Ruben Dario

 
Si levò la mia anima come dalla corolla
di un giglio.
Sapeva restare nuda e sola.
Sola, come nell’acqua o nel vento.
Leggera,trasparente, sottile, meravigliosa.
Era quasi un divino fiore di luce,
o un divino uccello
che nell’aria appare all’improvviso.
Non sapeva ascoltare, comprendere, vedere;
non sapeva ove andava,
nè qual’era la materia qua in basso,
lassù in alto…
 
 
 
 

Peter Taylor Quidley

 
 
 
 
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