Archivio per 9 marzo 2015
Felice notte con la bella minipoesia… Notturno… di Juan Ramon Jimenez 1 comment
La speranza di pure rivederti – In questi versi non facili di Montale… l’ambivalente ricordo di un amore 5 comments
Piccola… criptica… ma famosissima e davvero sublime
è questa poesia…
L'autore anche qui utilizza una forma scarna ed essenziale
per manifestare con forza quel fondo di angoscia verso la vita
che lo caratterizza apparendogli essa sempre nemica ed oscura…
Eugenio Montale – Genova 12.10.1896 – Milano 12.9.1981
Poesia dunque non facile ma profonda,
Ma preferisco rimanere nell'ambito
delle mie prime ed immediate sensazioni…
chiedendo a voi aiuto
nel caso abbiate colto invece
significati ed aspetti diversi…
Le mie sensazioni sono che il poeta
parli di un amore passato…
e del conflitto che in lui esiste
tra desiderio e paura di riviverne qualche aspetto.

LA SPERANZA DI PURE RIVEDERTI
Eugenio Montale (da “Le Occasioni”)
La speranza di pure rivederti
m’abbandonava;
e mi chiesi se questo che mi chiude
ogni senso di te, schermo d’immagini,
ha i segni della morte o dal passato
è in esso, ma distorto e fatto labile,
un tuo barbaglio:
(a Modena, tra i portici,
un servo gallonato trascinava
Magritte – La memoria
Spero di legger anche un vostro parere…
CIAO DA TONY KOSPAN

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Charles Bukowski… mito della trasgressione – Breve biografia… alcune poesie e qualche aforisma 1 comment
non manca alcun genere…
illustre antesignano il nostro Cecco Angiolieri

Charles Bukowski poeta e scrittore
mito della letteratura statunitense del 900…
(soprattutto riguardo al mondo underground e alla beat generation)
ma i cui dissacranti versi
sono ancor oggi letti in ogni parte del mondo.


nasce da un mix di simpatia, sarcasmo, sberleffi e…
opposte visioni della consueta e spesso banale realtà.
per la sregolatezza in campo sessuale,
alcoolico, nel gioco (scommesse ippiche)
e nei rapporti interpersonali…



Io ho preso parecchie lauree.
Chiamatemi dottore.
Mostratemi un uomo che abita solo e ha la cucina perpetuamente sporca e,
5 volte su 9, vi mostrerò un uomo eccezionale.
Mostratemi un uomo che abita solo e ha la cucina perpetuamente pulita e,
8 volte su 9, vi mostrerò un uomo detestabile sul piano spirituale.

Ovviamente è possibile amare un essere umano,
se non lo si conosce abbastanza bene.
Eterna risorge sempre la speranza, come un fungo velenoso.
L’anima libera è rara ma quando la vedi la riconosci:
soprattutto perché provi un senso di benessere quando le sei vicino.
QUALCHE SUA POESIA
si sono incontrati
in un sushi bar
Io gli auguro la morte
come lui si augura la mia.
Impugno i bastoncini
sorrido
e prendo un
California roll
che tutto può sparire molto
in fretta:
il gatto, la donna, il lavoro,
la ruota davanti,
il letto, le pareti, la
stanza; tutte le nostre necessità
amore compreso,
poggiano su fondamenta di sabbia,
e ogni causa determinata,
per sconnessa che sia:
la morte di un ragazzo a Hong Kong
o una tormenta a Omaha…
può essere la tua rovina.
sul pavimento della cucina, la tua ragazza entra
e tu sei là, ubriaco,
in mezzo alla stanza e lei domanda:
“Mio dio, cosa succede?”,
e tu rispondi: “Non so,
non so”…
piena di santi, eroi, mendicanti, pazzi,
piena di banalità e roba da bere,
piena di pioggia e di tuono e di periodi
di siccità, una poesia è una città in guerra,
una poesia è una città che chiede a una pendola perché,
una poesia è una città che brucia,
una poesia è una città sotto le cannonate
le sue sale da barbiere piene di cinici ubriaconi,
una poesia è una città dove Dio cavalca nudo
per le strade come Lady Godiva,
dove i cani latrano di notte, e fanno scappare
la bandiera; una poesia è una città di poeti,
per lo più similissimi tra loro
e invidiosi e pieni di rancore…
una poesia è questa città adesso,
cinquanta miglia dal nulla,
le 9.09 del mattino,
il gusto di liquore e delle sigarette,
né poliziotti né innamorati che passeggiano per le strade,
questa poesia, questa città, che serra le sue porte,
barricata, quasi vuota,
luttuosa senza lacrime, invecchiata senza pietà,
i monti di roccia dura,
l’oceano come una fiamma di lavanda,
una luna priva di grandezza,
una musichetta da finestre rotte…
una poesia è il mondo…
perché lo veda il pazzo direttore,
e la notte è altrove
e signore grigiastre stanno in fila,
un cane segue l’altro fino all’estuario,
le trombe annunciano la forca
mentre piccoli uomini vaneggiano di cose
che non possono fare.
appena resta poca
carta igienica
tolgo il rotolo
e
ne rimetto uno ben pieno
non vivo
solo
e sono cosciente
che un´improvvisa ricerca nervosa
di quel rotolo
di carta
può mandare in malora
i più teneri umori
o scagliare maledizioni
sulle piastrelle
del bagno
bravi ragazzi come me
servono a qualcosa
in questo mondo difficile
soffiando nei fischietti
e strillano
sei in arresto!
sei ubriaco!
e cominciano
a picchiarmi sulle gambe
con i loro manganelli di plastica.
uno ha addirittura
il distintivo. un altro ha
le manette ma le braccia sono levate al cielo.
quando entro nel negozio di liquori
piroettano sul marciapiede
come api
chiuse fuori dall’arnia.
compro una bottiglia di whisky
scadente
e
3 stecche di zucchero candito.



Buona settimana in poesia.. Afferro le sue mani di Tagore – arte.. C. C. Curran – canzone.. Nessuno mi può giudicare 2 comments







l'amore non ha reso gli innamorati… poeti
– Voltaire –






e la stringo al mio petto.
Tento di riempire le mie braccia
della sua bellezza,
di depredare con i baci
il suo dolce sorriso,
di bere i suoi bruni sguardi
con i miei occhi.
Ma dov’è?
Chi può spremere l’azzurro dal cielo?
essa mi elude
lasciando soltanto il corpo
nelle mie mani.
Stanco e frustrato mi ritraggo.
Come può il corpo toccare
il fiore che soltanto
lo spirito riesce a sfiorare?

