Archivio per marzo 2015

LA STORIA (IN BREVE).. LE IMMAGINI ED IL FASCINO
DI QUESTO STORICO EDIFICIO DI SOGNO
Quest’anno la Torre Eiffel ha compiuto 129 anni.
Fu inaugurata il 31.3.1889 ed anche Google
spesso ha festeggiato questo anniversario con un suo doodle.
La Torre… è considerata il simbolo della Francia.
Fu costruita per l’Esposizione Universale
che si tenne quell’anno a Parigi per il centenario
della Rivoluzione Francese.
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Ma fu anche il modo per esaltare il progresso
e le scoperte scientifiche che allora si susseguivano
e che consentivano al Mondo d’avere grande fiducia
nella possibilità che il futuro risolvesse
quasi tutti i problemi umani.
In fondo siamo in piena Belle Époque…
Jean Beraud
Fu costruita dall’ingegnere Alexandre-Gustave Eiffel
(da cui prende il nome) in 26 mesi utilizzando 26.000 barre di ferro.
Gustave Eiffel (Digione, 15.12.1832 – Parigi, 27.12.1923)
La costruzione fu possibile soprattutto per la precisione
degli studi sulla combinazione di ferro e ghisa…
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La Torre doveva durare solo il tempo dell’Esposizione
ma, nonostante fosse criticata, con violenza,
dai grandi intellettuali francesi dell’epoca
essa fu subito amata dalla maggioranza dei Francesi
ed è ancora lì a svettare nel cielo di Parigi.
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La Torre, alta 300 mt (324 con l’antenna) fu utilizzata anche
per le comunicazioni telegrafiche prima e radiotelevisive poi
e, fino al 1930, è stata l’edificio più alto al mondo.
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Ancor oggi è uno dei luoghi più visitati di Parigi…
anche per l’eccezionale veduta che offre dalla sommità.
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Tony Kospan
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Siamo abituati a veder le opere d’arte immutabili nella loro fissità
ma ecco che un regista, Rino Stefano Tagliafierro,
ha avuto l’idea
di intervenire con delicatezza su alcuni capolavori
creando un video che dona ad essi una nuova magica dimensione
mostrandoceli in dolce movimento.
William-Adolphe Bouguereau
Egli ha infatti agito con movimenti minimi quasi impercettibili
riuscendo così a non “violentare” il cuore dei dipinti
ed anzi a donare ad essi un ulteriore sognante fascino.
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Mi rendo conto che ai puristi dell’arte la cosa possa
non piacere e possa lasciarli sconcertati
ma penso che il video in fondo non tolga nulla
a quei capolavori… anzi.
William-Adolphe Bouguereau – Ammirazione – 1897
Questa animazione d’autore si chiama “Beauty”
ed ha anche un sito…
Questo è un video che non è stato facile trovare
ma che comunque è assolutamente da vedere
non fosse altro perché è davvero sorprendente e gradevole.
William-Adolphe Bouguereau – Donna con bambino – 1881
Ma ora è giunto il momento di vederlo
con diversi capolavori dell’arte classica
in versione morbidamente ed elegantemente animata.
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Gli incredibili dipinti classici in movimento di R. S. Tagliafierro
William-Adolphe Bouguereau, 1892 – Le Guêpier
CIAO DA TONY KOSPAN
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Jack Vettriano


Amore e tosse non si possono nascondere.
Ovidio
Jack Vettriano – La lettera
CI SONO DUE UOMINI
Tove Ditlevsen
Ci sono due uomini nel mondo, che
costantemente m'incrociano la strada,
l'uno è colui che amo,
l'altro colui che mi ama.
L'uno è un sogno notturno
e abita nella mia mente buia,
l'altro sta alla porta del mio cuore
ed io mai gli apro.
L'uno mi ha dato un primaverile soffio
di felicità che subito dispariva,
l'altro mi ha dato tutta la sua vita
e non è stato mai ripagato di un'ora.
L'uno freme del canto del sangue
dove l'amore è puro e libero,
l'altro ha a che fare con il triste giorno
in cui affogano i sogni.
Ogni donna si trova tra questi due,
innamorata e amata e pura…
una volta ogni cent'anni può succedere
che essi si fondano in uno.
Jack Vettriano – Sguardo d'amore
da Tony Kospan
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IL MIO AMORE ERA COSI’ UNICO
Juan Ramon Jimenez
Il mio amore era così unico
come il cielo iridato di una goccia
di rugiada, in un fiore dell’alba.
Il tuo sole mi colpì nel sangue,
evaporò la rugiada,
e restai senza cielo.
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Conosceremo ora delle opere davvero fantastiche,
le mitiche UOVA D'ORO di Fabergé,
vere e proprie opere d'arte che uniscono fantasia,
bellezza della lavorazione e… pietre preziose…
e di cui ci sono pochissimi esemplari al mondo.

Google ha ricordato alla grande, l'anno scorso,
il centenario del creatore delle famosissime “uova d'oro”
Peter Carl Fabergé
grandissimo orafo d'arte russo
dedicandogli l'immagine che vediamo qui su.
(San Pietroburgo 30 maggio 1846 – Losanna il 24 settembre 1920)
BREVE STORIA DI FABERGE'
E DELLE SUE UOVA
Fabergé operava a San Pietroburgo e la bellezza
delle sue lavorazioni suscitò l'interesse dello Zar…
che nel 1887 gli chiese di creare
un uovo di Pasqua d'oro con… sorpresa.
Il risultato fu così affascinante che da allora ogni anno…
fino alla rivoluzione d'ottobre lo zar gli commissionò
2 uova all'anno.
La lavorazione era così complessa e minuziosa
che per ciascun uovo necessitava moltissimo tempo.
Inutile dire che la sua gioielleria divenne
la più famosa di Russia… e che i suoi gioielli
vinsero premi internazionali
Con la rivoluzione sovietica… però…
fu costretto a fuggire all'estero con il figlio Eugéne.
Visse in diversi paesi europei
ma alla fine si stabilì col figlio in Svizzera
a Losanna dove morì…

LA NASCITA DELLE MITICHE UOVA
Ecco come iniziò, in particolare,
la bella storia delle Uova Matrioska d'oro…
Il primo uovo matrioska
Il primo uovo conteneva un tuorlo tutto d'oro,
contenente a sua volta una gallinella d'oro e smalti,
con gli occhi di pietre rubino che racchiudeva
a sua volta una copia in miniatura
della corona imperiale russa,
che ancora a sua volta aveva al suo interno
un piccolo uovo di rubino.
ALCUNE TRA LE UOVA PIU' BELLE
Vediamo ora alcune che, a mio avviso,
sono davvero fantastiche…
L'uovo recentemente ritrovato
LE UOVA IN VIDEO
Infine ecco un video che ci mostra
queste ed altre preziosissime
rarissime fantastiche ed artistiche uova…
Ciao a tutti da Tony Kospan
LA POESIA… LA CULTURA…
ED IL LORO FANTASTICO MONDO…
LE LORO SUBLIMI EMOZIONI…
NELLA PAGINA FB
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Emile Friant
L’Amore immaturo dice:
“Ti amo perché ho bisogno di te”.
L’Amore maturo dice :
“Ho bisogno di te perché ti Amo”
Erich Fromm
Emile Friant
IN PENA Paul Eluard
In pena per un cielo infranto per la pioggia che ci bagnerà vado pensando alla gioia grande che se vorremo ci prenderà.
Tra dovere ed inquietudine esita questa vita rude. (E’ una molto grande pena confessarlo, ora)
Qui ogni cosa odora d’erba. Su tutto il cielo, in cielo, il volo delle rondini ci distrae, ci fa pensare… Io penso una speranza quieta.
Emile Friant – Innamorati
à tout le monde par Ours Antoine

ARTE MUSICA POESIA
E TANTO ALTRO
NEL GRUPPO DI FB
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MAI A PAROLE
Emily Bronte
Mai a parole gli mostrai
il mio amore,
ma se gli sguardi parlano,
il più grande idiota avrebbe capito
che avevo perso la testa.
Josephine Wall
da Orso Tony
IL SALOTTO CULTURALE DI FB
CON PIU' DI 400.000 FANS
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Un attacco divertito e divertente, ma deciso,
a quelli che si credono, ostentando una ridicola prosopopea,
perfetti conoscitori di tutti i “segreti” del vino.
Penso che tutti noi ne conosciamo qualcuno eh eh
Ma leggiamolo.

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GLI ESPERTI DEL… VINO
by Luciana Littizzetto…
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Io un saltino lì l’avrei fatto.
Giusto così.
Per bermi un bicchiere di vino e godermi lo spettacolo.
Pieno di pubblico e intenditori così.
Tutti a Verona Vinitaly, tutti a dire la loro.
Già, perché i veri intenditori sono pochi.
La maggior parte son gadani che si credono esperti e poi non sanno distinguere una coca da un chinotto.
Però fanno i fighi.
Stan lì a sventolare i polsi, a girare il bicchiere come se dovessero far sciogliere l’aspirina.
Gente che fino ad un giorno prima non distingueva il grignolino dal cherosene, di colpo parla di annate:
«Eh ma quella del 2002 non ha niente a che fare con quella del 1998…»

Ma taci…
Ma che ne sai… io non mi ricordo neanche se nel ‘98 ero già fidanzata!
Ma non hai una mazza, da ricordarti di più sensato?
Sono quelli che per bere un goccio di vino ti fan due sfere dei ching così…
Mettono il canapione dentro e tiran su di narice.
Cosa vuoi che ci sia lì dentro? Pipì?
Son quelli che se ti sbagli a chiedergli: Com’è sto vino?
Loro cominciano: «Dunque… questo Brachetto ha buona personalità e voglia di dimostrare le proprie qualità».
Un bicchiere di Brachetto? Ma si dice una roba così di un vino?
Ma al limite del produttore! E quando il vino non è granché allora cosa devi dire?
’Sto Barbera non si applica, ’sto Grignolino non si impegna, ’sto Zibibbo è distratto e macchia le tovaglie?
«Naso complesso con bouquet di frutti neri e fiori appassiti».
E che gusto sanno i fiori appassiti? Scusa tesoro amore.
Ma secondo te io nella vita passo il tempo ad assaggiare le rose spuflite e poi a chiedermi che gusto sanno?
«Un vino sapido con un finale lunghissimo».
Che finale può esserci dopo un bicchiere di vino?
Un rutto? Stiamo parlando di un vino…
Semplifica ciciu…

Dì che se lo bevi è buono…
Dì che non ti fa venire il mal di testa, che ti resta un buon sapore in bocca e che però devi stare attento al fondo perché viene giù quella segaturina schifida che te lo rovina.
Con quelle manine bianche e curatine che si vede che non fai una mazza dalla mattina alla sera…
Sempre lì tirarti il vino sulla medaglia… a tirar giù golate e a fare sciac sciac sciac con la bocca come paperino…
Sai cosa mi fai venire voglia di fare, tu? Te lo dico. Di bere.
Ma sai cosa? Un bicchiere di coca.
Una media di coca fredda. Con delle bolle grosse come palloni.
E quando annusano il tappo? Io divento matta. T
e lo dico io che odore ha il tappo, amore. Odore di vino.
Pensa un po’. Il tappo sa di vino. Credimi.

Son sicura. Son poche cose sicure al mondo.
Che la macchina di uno che ha il cane sa di selvatico, che i calzini puliti dopo una giornata di Clark san di gorgonzola, e che il tappo di una bottiglia di vino sa di vino, credimi sulla parola..
E poi io mi dico: coi vini non sarà come coi profumi?
Che magari io sento un gusto e tu ne senti un altro?
Come con le ascelle. Ognuno ha le sue. E una diversa dell’altra.
Se su di te il Pico Srabam sta da dio, su di me magari sa odore di margarina rancida.
Se su di me il Fanfaluc sa di bouquet, su di te prende il retrogusto di sgombro sott’olio.

Da La Stampa del 6/4/2007 – Impaginazione t.k.
Ciao da Tony Kospan
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Non so a voi… ma a me fanno davvero sognare
le vere immagini
che ci mostrano le reali atmosfere di un tempo
ed ancor di più se ci giungono da un video.
Fantastico video documento… che ci mostra
come era la città più sognante del mondo nel 1938!
Chi ama le atmosfere di un tempo
ed il fascino di Venezia non può perderselo.
Ciao da Tony Kospan
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Jean-Honoré Fragonard
E’ dolce quello che tu mi dici,
ma più dolce è il bacio che ho rubato alla tua bocca.
H. Heine
Jean-Honoré Fragonard – L'istruzione è tutto
DESIDERI Raffaella Cosentino
Voglio correre oltre il buio e smarrirmi nella luce. Voglio bere la rugiada delle foglie e bagnarmi nell’ebrezza di un sorriso. Voglio ascoltare Brahms e danzare con l’anima in delirio. Voglio raccogliere un grappolo di stelle e appenderlo alla porta del tempo. Voglio scrivere una canzone d’amore e ascoltarla nella voce del silenzio. Voglio rimanere me stessa nella folle corsa dei miei giorni, pagina bianche da riempire a matita…
Jean-Honoré Fragonard – Lettera d'amore
da Tony Kospan
    
PER CHI AMA VIVER L'ARTE
I N S I E M E
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