Archivio per 23 febbraio 2015

Omaggio al Sommo Shakespeare con poesie.. aforismi.. dipinti ed il video di Giulietta al balcone   2 comments

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E' doveroso, a mio parere,
per chiunque ami, anche solo un po', la cultura
rendere omaggio ad uno degli uomini
che ha maggiormente inciso nella storia
del teatro, della poesia e del pensiero umano.



Frank Dicksee – Romeo e Giulietta
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Shakespeare sarebbe nato e morto il 23 aprile (1564 e 1616)
ma in verità la biografia del sommo William da Stratford-upon-Avon
è molto… molto… controversa.

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(William Shakespeare – Stratford-on-Avon 23 .4.1564 – 23 .4.1616)

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Non essendo possibile parlare in un solo post,
anche solo parzialmente, delle sue opere
e di tutto quanto lo riguarda…
mi limiterò a proporre, per conoscerlo almeno in sintesi,
alcune sue creazioni poetiche e teatrali.






Lo farò quindi con 2 sue poesie, 2 mitici aforismi
e 2 video… il primo da… GIULIETTA E ROMEO
ed il secondo dal MERCANTE DI VENEZIA
ed il tutto l'assocerò a dipinti classici…
dedicati a personaggi delle sue opere teatrali.

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Alexandre Cabanel – Ophelia 1883

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IL MIO OCCHIO SI E’ FATTO PITTORE
William Shakespeare
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Il mio occhio si è fatto pittore e ha tracciato
la forma della tua bellezza sulla tavola del mio cuore.
Il mio corpo è la cornice in cui essa è tenuta,
e, fatta in prospettiva, essa è la migliore arte del pittore:
perché attraverso il pittore devi vedere la sua maestria,
per scoprire dove sia la tua fedele immagine dipinta,
che sempre pende nella bottega del mio petto,
nelle cui finestre si specchia il vetro dei tuoi occhi.
Ora vedi che bei servigi gli occhi hanno reso agli occhi:
i miei hanno ritratto la tua figura, e i tuoi per me
sono finestre sul mio petto, attraverso cui il sole
si diletta a sbirciare, per ammirare, là dentro, te.
Ma agli occhi manca l’abilità che dia grazia alla loro arte:
ritraggono solo ciò che vedono, non conoscono il cuore.

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Francesco Hayez – Ultimo bacio tra Romeo e Giulietta

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TU SEI PER LA MIA MENTE
William Shakespeare

Tu sei per la mia mente, come cibo per la vita.
Come le piogge di primavera, sono per la terra.
E per goderti in pace, combatto la stessa guerra
che conduce un avaro, per accumular ricchezza.
Prima, orgoglioso di possedere e, subito dopo,
roso dal dubbio, che il tempo gli scippi il tesoro.
Prima, voglioso di restare solo con te,
poi, orgoglioso che il mondo veda il mio piacere.
Talvolta, sazio di banchettare del tuo sguardo,
subito dopo, affamato di una tua occhiata.
Non possiedo, nè perseguo alcun piacere,
se non ciò che ho da te, o da te io posso avere.
Così ogni giorno, soffro di fame e sazietà,
di tutto ghiotto, e d'ogni cosa privo.

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Daniel Maclise – Scena dell'Amleto


Ora due suoi celebri citazioni che adoro

Ma tu chi sei
che avanzando nel buio della notte
inciampi nei miei più segreti pensieri?

….

Se per baciarti dovessi poi andare all'inferno,
lo farei.
Così potrò poi vantarmi con i diavoli
di aver visto il paradiso senza mai entrarci.

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In questo primo video, vedremo la famosa scena* del balcone,
di una delle sue opere più note, e certo più amate,
GIULIETTA E ROMEO



* dal film di Zefffirelli


Video


ed in quest'altro, il breve monologo
di Shilock (Al Pacino) nel Mercante di Venezia



Video
Al Pacino nel Mercante di Venezia


Ciao da Tony Kospan



PER LE NOVITA'
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I S C R I V I T I

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Tutta la storia del caschetto… il taglio di capelli… simbolo della donna emancipata   Leave a comment

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E' il taglio di capelli che ha accompagnato
l'emancipazione femminile nel secolo scorso

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Louise Brooks



LA STORIA DEL… CASCHETTO
a cura di Tony Kospan



La nascita ufficiale del caschetto risale al 1909.
Ma nell’immaginario collettivo, e sulla base di dipinti di varie epoche, il primo taglio a caschetto potrebbe essere stato quello di Cleopatra un paio di millenni fa.

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Non potendo però inoltrarci con precisione nella moda dei millenni passati ci atterremo alla storia moderna di questo che è stato considerato un taglio rivoluzionario.

Siamo nel 1909 a Parigi, ed il famosissimo coiffeur Antoine crea questa pettinatura chiamandola “à la garçonne” ispirandosi, secondo alcuni, a Giovanna D’arco.






Giovanna D'Arco




La sua intenzione, in quei primi convulsi anni del '900 così pieni di fermenti industriali, artistici e culturali, è quella di presentare, per il nuovo secolo, un’immagine di donna del tutto nuova e volitiva.
Tuttavia il caschetto non si affermò subito.
Forse proprio perché i capelli corti e la frangetta sembravano, alle persone del tempo, un segno di eccessiva mascolinità…





Signora con caschetto nel 1920 circa

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Dopo un decennio però diventò un taglio di capelli diffuso in tutto il mondo.



Si era ormai nei bollenti e ruggenti anni 20 e la grande diffusione fu dovuta sia ad una maggior libertà raggiunta dalle donne che al successo nel cinema muto della famosa star Louise Brooks.





Louise Brooks




Il taglio netto sulla fronte con le estremità a punta, la nuca scoperta gli occhi truccatissimi e la bocca a cuore di Louise, prima scandalizzò e poi entusiasmò la società dell’epoca.
Louise diventò quindi il simbolo delle donne moderne ed emancipate, ed il suo successo, insieme a quello del suo caschetto, fu davvero enorme.





Louise Brooks


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Nei decenni successivi tuttavia questo taglio cadde nel dimenticatoio e solo nel 1963 tornò di moda grazie a Mary Quant, la famosa creatrice della “minigonna”,  ed a tante altre donne di successo.





Mary Quant




Però in questo periodo diviene, grazie ai Beatles che ne fecero quasi una bandiera, anche unisex.





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Da noi simboli del caschetto, negli anni 60, furono Caterina Caselli che fu definita “Caschetto d’oro




Caterina Caselli




e “Valentina” creata dalla matita del grande fumettista Crepax.



Valentina



Negli ultimi anni infine, pur senza dominare, la moda del caschetto non è mai scomparsa e di recente si segnalano quali “sfoggiatrici”… Victoria Beckham,




Victoria Beckham
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la cantante Rihanna ed in ultimo la “first lady” d’America… Michelle Obama.




Michelle Obama

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Il caschetto (chiamato anche “carré” o “bob”) è stato, e resta, comunque la pettinatura simbolo dell’emancipazione femminile.
A mio parere è un taglio davvero carino e sbarazzino legato alla visione di una donna moderna e conscia dei suoi diritti ed è per questo che ritengo giusto pertanto ricordarne la storia.

Ciao da Tony Kospan









Una notizia sorprendente! Scoperte le migliori posizioni! (Per sorridere)   2 comments

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FINALMENTE SCOPERTE LE MIGLIORI POSIZIONI!!!!







MA PER NON FARVI EMOZIONARE TROPPO…
AVVICINIAMOCI PIAN PIANO…

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ECCOLE
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CIAO DA TONY KOSPAN







SCAPPOOOOOOOO









IL SALOTTO DI SOGNO DI FB?


APRI LO SCRIGNO




Pubblicato 23 febbraio 2015 da tonykospan21 in BUONUMORE

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TEST – Siamo empatici? Siamo cioè capaci d’entrar in sintonia con gli altri?   29 comments

 

 

Ecco un test che affronta un particolare aspetto


del nostro essere, quello del nostro rapporto con gli altri.

 

 

 




 

 

 

TEST – SIAMO EMPATICI O NO?

 


MA PRIMA… DOMANDIAMOCI…

 

COS'E' L'EMPATIA?

 

 

 

 

 

 

L'empatia è la capacità di comprendere cosa un'altra persona sta provando

ed entrare in sintonia con lei…

 

Non è facile esser davvero “vicini” agli altri, saper ascoltarli,

capirli e far sì che loro lo percepiscano.


Questo test ci dirà se e quanto siamo empatici
e cioè in sintonia con il prossimo.

 

 

 


Un po' di musica mentre rispondiamo alle domande…?


(Love key… mp3)

 

 


Si risponde in questo modo ad ogni affermazione per dichiararsi:

 

0 se si è  POCO D'ACCORDO

1 se si è  D'ACCORDO COSI' COSI'

2 se si è  MOLTO D'ACCORDO

 

 

 

 

 


 

Al termine bisogna sommare tutti i numeri delle risposte ed indicare il totale.

 

Si parte…

 

a. Penso di riconoscere i miei sentimenti e di saperli esprimere, se sono turbato so perché: 0 – 1 –  2

b. Riesco ad immedesimarmi nella persona con cui parlo, a capire il suo punto di vista: 0 – 1 –  2

c. So riconoscere se una persona vicina attraversa momenti difficili: 0 – 1 –  2

d. Apprezzo i diversi i modi con cui le persone guardano alla realtà: 0 – 1 –  2

e. Quando parlo con gli altri mi sintonizzo sui loro stati d'animo, mi contagiano gioia, malumore o tristezza: 0 – 1 –  2

f. Mi sento spinto ad aiutare gli altri (chi soffre, chi è in pericolo, chi è in difficoltà): 0 – 1 –  2

g. Mi commuovo se una persona vicina sta soffrendo: 0 – 1 –  2

h. Non esprimo valutazioni, approvazioni i giudizi sui sentimenti degli altri: 0 – 1 –  2

i. Le mie relazioni (amici, familiari, partner) sono intense e strette: 0 – 1 –  2

l. Gli altri mi cercano per parlare, sfogarsi, esprimere dolore: 0 – 1 –  2

m. Penso di saper intuire cosa prova la persona con cui parlo, come si sente al di là delle parole: 0 – 1 –  2

n. Gli altri mi considerano una persona sensibile: 0 – 1 –  2

o. Mi capita di soffrire per il dolore delle altre persone: 0 – 1 –  2

p. Penso di capire le persone vicine, partecipo e condivido con loro sentimenti profondi come dolore, gioia, rabbia: 0 – 1 –  2

q. Gli altri si fidano di me, riesco a rassicurarli e a metterli a proprio agio: 0 – 1 –  2

 

 

 

 

 

 

Fatta la somma?


Ora, sulla base del totale, guardate il responso qui giù

 

 

PROFILO 1

 

Meno di 12 punti:

 

 

POCO EMPATICO

 

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Quando non siamo attenti a ciò che gli altri provano probabilmente questa disattenzione è anche verso noi stessi,
una sorta di superficialità, distacco o inesperienza nel percepire ciò che si prova.

Se siamo sordi dal punto di vista emotivo, ci si perde, siamo confusi e lontani dagli altri.

La base dell'interesse per l'altro consiste nell'entrare in sintonia emozionale… in empatia.

Capire cosa prova l'altro è fondamentale in ogni tipo di relazione.

Come essere empatici si apprende in modo implicito da quando si nasce ma è una capacità che si può incrementare per garantire la nostra salute emotiva.

 


PROFILO 2

 

Tra 12 e 24 punti

 

 


EMPATICO

 

 

Se siamo attenti al nostro mondo interiore, percependo e riconoscendo i sentimenti che proviamo, possiamo capire e stare vicino alle persone che ci stanno accanto.

Tra l'altro l'empatia porta simpatia, estroversione, sensibilità, adeguatezza emotiva, stabilità nelle relazioni.

E' una risorsa che si riflette in positivo anche nel lavoro e nel rendimento scolastico.

L'empatia come l'autocontrollo sono 2 competenze sociali che rendono ricca ed emotivamente soddisfacente la vita di relazione che, a sua volta, influenza positivamente il benessere psico-fisico.

 

 



PROFILO 3

 

Oltre 24 punti



MOLTO EMPATICO

 

 

L'empatia si basa sull'autoconsapevolezza, più aperti siamo verso le nostre emozioni più siamo in grado di leggere i sentimenti degli altri, di essere sensibili e profondi.

Riconoscere il proprio stato d'animo è necessario per poi cercare di non esserne…vittima e potersene liberare.

Se siamo attenti a ciò che  gli altri provano possiamo essere possiamo entrare in sintonia con loro, e star vicini nel modo più adeguato.

Tutto questo però se riusciamo a mantenere un dato controllo sulle emozioni e non sfociamo in coinvolgimenti eccessivi che danneggiano il nostro equilibrio senza aiutare le altre persone.

 

 

 

 

 

Se avete dubbi o perplessità scrivete pure…
così pure se vi va di rivelare il vostro responso…


 

Tony Kospan

 

 

 

 

 

ARTE MUSICA POESIA E NON SOLO

INSIEME

 

 

 

Buona settimana in poesia.. T’amo di P. Eluard – arte.. Childe Hassam – canzone.. In assenza di te   1 comment

 
 
 

 

 

 

Childe Hassam

 

 

 

         
 
 
 
 
“Io non amo la gente perfetta,
quelli che non sono mai caduti,
che non hanno inciampato.
La loro è una virtù spenta, di poco valore.
A loro non si è svelata la bellezza della vita.”
Boris Pasternak
 
 
 
Childe Hassam – Suonata al piano
 
 
 
 
 
 
 
 
 
T'AMO
Paul Éluard
 
T'amo per tutte le donne che non ho conosciuto
t'amo per tutte le stagioni che non ho vissuto
per l'odore d'altomare e l'odore del pane fresco
per la neve che si scioglie per i primi fiori
per gli animali puri che l'uomo non spaventa
t'amo per parlare
t'amo per tutte le donne che non amo
sei tu stessa a riflettermi io mi vedo così poco
senza di te non vedo che un deserto
tra il passato e il presente
ci sono state tutte queste morti superate senza far rumore
non ho potuto rompere il muro del mio specchio
ho dovuto imparare parola per parola la vita
come si dimentica
t'amo per la tua saggezza che non è la mia
per la salute
t'amo contro tutto quello che ci illude
per questo cuore immortale che io non posseggo
tu credi di essere il dubbio e non sei che ragione
tu sei il sole forte che mi inebria
quando sono sicuro di me.
 
 
 

Childe Hassam – Pesciolini rossi alla finestra

 
 
 
       
 
 

à tout le monde
par Orso Tony
 
 
 

 

 

 

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