Archivio per 20 febbraio 2015

Buonanotte in minipoesia con… Sognare… di Fernando Pessoa   1 comment

 
 
 
 
 
 
 
SOGNARE
Fernando Pessoa

Dicono?
Dimenticano.
Non dicono?
Hanno detto.
Fanno?
E’ fatale.
Non fanno?
E’ uguale.
Perché
aspettare?
Tutto è
sognare.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
da Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
 
 

LA TUA PAGINA DI SOGNO

 
 

Pubblicato 20 febbraio 2015 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA

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Bella riflessione sui danni che la stupidità causa alla società… con vignette ed immagini in tema   1 comment

 
 
 
  
 


Una simpatica (e precisa) riflessione  sulla stupidità
e sull’influenza altamente negativa degli stupidi nella nostra vita.

 
 
 
 
 
 
 
 
 

LE LEGGI FONDAMENTALI DELLA STUPIDITA’
Carlo Maria Cipolla

 
 
 
 
1. Sempre ed inevitabilmente ognuno di noi sottovaluta il numero di individui stupidi in circolazione.

2. La probabilità che una certa persona sia stupida è indipendente da qualsiasi altra caratteristica della persona.

3. Una persona stupida è una persona che causa un danno ad un’altra persona o gruppo di persone senza nel contempo realizzare alcun vantaggio per sé o addirittura subendo una perdita.








4. Le persone non stupide sottovalutano sempre il potenziale nocivo delle persone stupide. In particolare i non stupidi dimenticano costantemente che in qualsiasi momento e luogo, ed in qualunque circostanza, trattare e/o associarsi con individui stupidi si dimostra infallibilmente un costosissimo errore.






5. La persona stupida è il tipo di persona più pericolosa che esista. Non è difficile comprendere come il potere politico o economico o burocratico accresca il potenziale nocivo di una persona stupida. Ma dobbiamo ancora spiegare e capire cosa essenzialmente rende pericolosa una persona stupida; in altre parole in cosa consiste il potere della stupidità.

 
 
 

 

 

 


Essenzialmente gli stupidi sono pericolosi e funesti perché le persone ragionevoli trovano difficile immaginare e capire un comportamento stupido. Una persona intelligente può capire la logica di un bandito. Le azioni del bandito seguono un modello di razionalità. Il bandito vuole un “più” sul suo conto. Dato che non è abbastanza intelligente per escogitare metodi con cui ottenere un “più” per sé procurando allo stesso tempo un “più” anche ad altri, egli otterrà il suo “più” causando un “meno” al suo prossimo. Tutto ciò non è giusto, ma è razionale, e se si è razionali lo si può prevedere. Si possono insomma prevedere le azioni di un bandito, le sue sporche manovre e le sue deplorevoli aspirazioni e spesso si possono approntare le difese opportune.
Con una persona stupida tutto ciò è assolutamente impossibile.Come è implicito nella Terza Legge Fondamentale, una creatura stupida vi perseguiterà senza ragione, senza un piano preciso, nei tempi e nei luoghi più improbabili e impensabili.
Non vi è alcun modo razionale per prevedere se, quando, come e perché, una creatura stupida porterà avanti il suo attacco.
 
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Di fronte ad un individuo stupido, si è completamente alla sua mercé.
Poiché le azioni di una persona stupida non sono conformi alle regole della razionalità, ne consegue che:
a) generalmente si viene colti di sorpresa dall’attacco;
b) anche quando si acquista consapevolezza dell’attacco, non si riesce ad organizzare una difesa razionale, perché l’attacco, in se stesso, è sprovvisto di una qualsiasi struttura razionale.


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Il fatto che l’attività e di movimenti di una creatura stupida siano assolutamente erratici ed irrazionali, non solo rende la difesa problematica, ma rende anche estremamente difficile qualunque contrattacco – come cercare di sparare ad un oggetto capace dei più improbabili e inimmaginabili movimenti.
Questo è ciò che Dickens e Schiller avevano in mente quando l’uno affermò che “con la stupidità e la buona digestione l’uomo può affrontare molte cose” e l’altro che”contro la stupidità gli stessi Dei combattono invano”.



 

Occorre tener conto anche di un’altra circostanza.

La persona intelligente sa di essere intelligente.

Il bandito è cosciente di essere un bandito.

Lo sprovveduto è penosamente pervaso dal senso della propria sprovvedutezza.

Al contrario di tutti questi personaggi, lo stupido non sa di essere stupido. Ciò contribuisce potentemente a dare maggior forza, incidenza ed efficacia alla sua azione devastatrice.

Lo stupido non è inibito da quel sentimento che gli anglosassoni chiamano self-consciousness.





Col sorriso sulle labbra, come se compisse la cosa più naturale del mondo, lo stupido comparirà improvvisamente a scatafasciare i tuoi piani, distruggere la tua pace, complicarti la vita ed il lavoro, farti perdere denaro, tempo, buonumore, appetito, produttività – e tutto questo senza malizia, senza rimorso, e senza ragione.
Stupidamente.


 

 


CIAO DA TONY KOSPAN

 
  
PER LE NOVITA’ DEL BLOG

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Test velocissimo e simpaticissimo – Scegli la porta e ti dirò chi sei!   56 comments



Un test simpatico e veloce…

Anche il colore della porta che vi piacerebbe aprire…
può rivelar diversi aspetti della nostra personalità.

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SCEGLI LA PORTA CHE APRIRESTI…
E…
TI DIRO’ CHE SEI!

 
  Da sempre, la porta rappresenta il passaggio, il varco
che ci porta in un posto dove potrebbe esserci,
qualcosa che ci attira.
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Allora proviamoci per rilassarci un po’…
e scegliamo la porta che ci piacerebbe aprire…
e avremo delle risposte sul nostro IO
che conosciamo o che non vogliamo riconoscere.







Ricordiamoci sempre però che si tratta solo di un gioco
anche perché mentre si fa un test
si può esser influenzati da fattori esterni o.. interni.


Allora perché non divertirci con questo gioco?

Ogni porta rivela una personalità, scoprite la vostra.




SCEGLIAMO QUINDI UNA DI QUESTE PORTE QUI GIU’



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ANNOTATE ORA IL NUMERO CORRISPONDENTE



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Piano… piano. Pensateci bene.

I test se fatti per caso (ovvero a casaccio) non servono a nulla.
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Molte mie amiche, nei responsi di questo test,
mi hanno riferito di essersi ritrovate alla grande.
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Fatto?

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Siete sicure/i?

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Allora procediamo!

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Ecco i responsi per le 10 porte.

Basta leggere ora qui giù quello relativo
al numero della vostra porta.

Andiamo.

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PORTA N°1
 
Siete una persona che sa divertirsi e che ama l’atmosfera leggera e rilassata, apprezzate le cose semplici della vita e vi circondate di bellezza e raffinatezza. Vi piace l’idea di usare il “servizio bello” per i pranzi normali o il vostro oggetto preferito. Amate viaggiare ed entrare in contatto con altre culture, cercate di dare il meglio agli altri e vi piace creare l’atmosfera giusta per mettere a proprio agio qualcuno. Ricordate: se avete bisogno di un consiglio o un conforto non abbiate paura di chiedere agli altri.



PORTA N°2

Siete una persona semplice e pulita che non ama troppo i fronzoli, la vostra vita e ciò che ci circonda deve essere nitida e perfetta. Ma non è che vi state perdendo qualcosa? Mettete molti sforzi nella vostra carriera e nel lavoro di cui siete orgoglioso, ma dovreste impegnarsi anche di più sotto l’aspetto personale. Ricordatevi di voi stessi. La vita sta nel creare il giusto equilibrio di colori tra voi e ciò che vi circonda. Vivete avventure memorabili, lasciate la strada sicura ogni tanto e non ve ne pentirete.



PORTA N°3

Siete una persona eccentrica ed estroversa, avete tante doti, siete brava un po’ in tutto ed vi sapete esprimere in tanti modi; sapete rinnovarvi come persone. Ricordatevi ogni tanto di scendere dalle nuvole e di passare più tempo nella natura che spesso non considerate importante.



PORTA N°4

Siete persone passionali e con animo artistico. passate da un estremo all’altro con facilità, sapete essere cordiali e socievoli e subito dopo impenetrabili ed introversi. Credete che nessuno possa davvero capirvi ma se riuscite ad esprimervi e ad aprirvi potreste sentirvi meglio. Gli altri magari non aspettano altro che voi.




PORTA N°5

Sentite il bisogno di sentirvi indispensabili e a vostro agio in ogni situazione, dovete sentirvi costantemente impegnati a fare qualcosa per stare bene. Correte il rischi odi perdere di vista i vostri obiettivi e priorità. Prendetevi il tempo per rilassarvi e per capire cosa vi piace davvero.



PORTA N°6

Esternamente date l’impressione di essere una persona sicura e tutta d’un pezzo ma dentro avete molta confusione; la vostra personalità può essere anche autodistruttiva perché se qualcosa va male ve la prendete con voi stessi in modo molto violento. Non date peso a cosa gli altri pensano di voi e alle apparenze. Prendetevi il tempo per respirare e riflettere.



PORTA N°7

Avete un carattere minimalista e sentimentale, vi circondate di ricordi e conservate tutto; la famiglia e gli amici sono importanti per voi, farete qualsiasi cosa per loro e spesso vi dimenticate di voi stessi. Ricordate che per amare gli altri dovete anche amare voi stessi. Prendetevi un po’ di tempo per decidere del vostro futuro. Non è brutto pensare di voler bene anche a voi.



PORTA N°8

Avete un carattere gioviale e giocherellone che porta sempre in un clima un po’ goliardico, ma avete una scarsa autostima e molte ansie. Siete persone solitamente poco organizzate e non siete in grado di risolvere situazioni problematiche. Cercate di essere meno orgogliosi, lasciate entrare nella vostra vita le persone che vi vogliono bene e vi possono aiutare.



PORTA N°9

Siete persone pratiche che cercano di risolvere i problemi in modo sorprendente, vi piace farli anche per gli altri e per i vostri amici. La vita per voi è speciale e lo siete anche voi, sapete trasmettere entusiasmo e ne dovete esser fieri.




PORTA N°10

 Amate la tranquillità e la stabilità, siete una persona affidabile che ama la qualità dei dettagli, anche se qualcuno vi può definire un po’ pedanti. Amate la sicurezza delle cose, anche facendo la spesa non azzardate mai. Non volete eccessi e non amate le cose inutili. Sapete anche costruirvi un lato creativo: amate fare schizzi, canticchiare, suonare, anche se sapete che non ne farete mai un lavoro. Non vi esponete troppo con gli altri pensando di apparire deboli, ma ricordate che siamo tutti esseri umani.


Fonti: I siti Vitadadonna.com e donnaweb.net








Se vi va… raccontate la vostra… porta.


Ciao da Tony Kospan



Gif Animate Frecce (117)












La nascita del FUTURISMO – Il Manifesto di Marinetti e le idee guida della corrente   Leave a comment


 
 
A partire dal MANIFESTO DEL FUTURISMO…,
approfondiremo la conoscenza di questa corrente,
unica corrente artistica tutta italiana,
tra le tante avanguardie internazionali del primo ‘900



 
 
 
 
 
 



Come altre correnti, 
anche quella futurista con le sue luci e le sue ombre,
investì tutti i campi dell’Arte come avremo modo
di vedere, di leggere e di… ascoltare.


 
 
 
 
 
 



 
 

LA NASCITA DEL FUTURISMO
 IL MANIFESTO E LE IDEE GUIDA DELLA CORRENTE
a cura di Tony Kospan



Come accadeva a quasi tutte le altre correnti d’avanguardia degli inizi del ’900,
il Futurismo ha una data di nascita precisa, grazie al suo “manifesto”,
e un padre ufficiale, con tanto di nome e cognome, Filippo Tommaso Marinetti,
ed anche una culla… il giornale parigino LE FIGARO.





Filippo Tommaso Marinetti
(Alessandria d’Egitto 21/12/1876 – Bellagio 02/12/1944


 


Ma in realtà cosa annuncia questo manifesto?








Leggiamolo bene…


 

IL MANIFESTO DEL FUTURISMO

LE FIGARO DEL 20.2.1909



 

1-Noi vogliamo cantare l’amor del pericolo, l’abitudine all’energia e alla temerità.

2-Il coraggio, l’audacia, la ribellione, saranno elementi essenziali della nostra poesia.

3-La letteratura esaltò fino ad oggi l’immobilità penosa, l’estasi ed il sonno. Noi vogliamo esaltare il movimento aggressivo, l’insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo ed il pugno.

4-Noi affermiamo che la magnificenza del mondo si è arricchita di una bellezza nuova: la bellezza della velocità

5-Noi vogliamo inneggiare all’uomo che tiene il volante, la cui asta attraversa la Terra, lanciata a corsa, essa pure, sul circuito della sua orbita.

6-Bisogna che il poeta si prodichi con ardore, sfarzo e magnificenza, per aumentare l’entusiastico fervore degli elementi primordiali.

7-Non vi è più bellezza se non nella lotta. Nessuna opera che non abbia un carattere aggressivo può essere un capolavoro.

8-Noi siamo sul patrimonio estremo dei secoli! poichè abbiamo già creata l’eterna velocità onnipresente.

9-Noi vogliamo glorificare la guerra-sola igene del mondo-il militarismo, il patriottismo, il gesto distruttore

10-Noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d’ogni specie e combattere contro il moralismo, il femminismo e contro ogni viltà opportunistica o utilitaria

11-Noi canteremo le locomotive dall’ampio petto, il volo scivolante degli areoplani. E’ dall’Italia che lanciamo questo manifesto di violenza travolgente e incendiaria col quale fondiamo oggi il Futurismo


 

 

Boccioni –  Visioni simultanee – 1912

 

 

 

IL PADRE DEL FUTURISMO

Filippo Tommaso Marinetti… l’uomo e le idee

 

Leggiamo ora, per inquadrar il momento socio-culturale della nascita della corrente e la sua principale idea ispiratrice, questo interessante passo trovato nel web sul suo fondatore:

 

 “Marinetti, nato ad Alessandria d’Egitto da genitori italiani, si forma alla luce della cultura francese di fine Ottocento. Nell’ultimo decennio del secolo è a Parigi, in contatto con il mondo della letteratura; amico di Gustave Kahn (uno dei primi proclamatori del verso libero), Moréas e Samain, tra i maggiori protagonisti di quel filone simbolista decadente, che in Francia resisterà fino all’inizio del Novecento. Nel 1886 Moréas aveva pubblicato il Manifesto del Simbolismo nel supplemento de Le Figaro, dove venivano spiegate le nuove finalità della poesia, che non doveva più essere descrittiva, ma «rivestire l’Idea di una forma sensibile… L’Idea non deve vedersi privata dei sontuosi paramenti delle analogie esteriori». Si cercava un allontanamento dal verismo dei Zola e dei Goncourt; tendenza questa che prevale in un folto gruppo di letterati della fine del secolo, da Huysmans a Mallarmé a Rimbaud, solo per citare i più famosi. Marinetti partecipa, invece, a quella tendenza del primo decennio del Novecento che avvia il simbolismo verso la sua dissoluzione alla ricerca di nuove espressioni; ma pur combattendo si appoggia ancora ai suoi valori. Nel Manifesto del Futurismo, il linguaggio è costellato di metafore, assonanze, immagini che evocano il piacere individuale della sensazione. è lo stesso stile che ritroviamo ancora in un altro testo di Marinetti, Uccidiamo il chiaro di luna dell’aprile 1909: «Noi insegniamo il tuffo nella morte tenebrosa sotto gli occhi bianchi e fissi dell’Ideale… E noi stessi daremo l’esempio abbandonandoci alla furibonda Sarta delle battaglie, che, dopo averci cucita addosso una bella divisa scarlatta, sgargiante al sole, ungerà di fiamme i nostri capelli spazzolati dai proiettili… Così appunto la calura di una sera estiva spalma i campi di uno scivolante fulgore di lucciole. Bisogna che gli uomini elettrizzino ogni giorno i loro nervi ad un orgoglio temerario!… Bisogna che gli uomini giuochino d’un tratto la loro vita, senza spiare i biscazzieri bari e senza controllare l’equilibrio delle roulettes, stando chini sui vasti tappeti verdi della guerra, covati dalla fortunosa lampada del sole. Bisogna — capite? — bisogna che l’anima lanci il corpo in fiamme, come un brulotto, contro il nemico, l’eterno nemico che si dovrebbe inventare se non esistesse!…». 

Il racconto, pubblicato nella rivista Poesia, diretta dallo stesso Marinetti, si snoda in una trama che, attraverso simbolismi e allegorie, viene a creare le basi della nuova poetica. Marinetti, nello slancio di liberazione dagli stilemi e dalle trasposizioni simboliste sulle quali si è lungamente formato ed educato negli anni dei suoi studi, ritorna a quel linguaggio come punto di partenza per fondare la nuova estetica della vita moderna e della macchina «adorata e considerata come simbolo, fonte e maestra della nuova sensibilità artistica». Già nel Manifesto de Le Figaro viene designato tutto ciò che rientra nella volontà di distruzione. Musei, biblioteche, «città venerate», accademie fanno da freno e ostacolano ogni nuova creazione o azione nata dalla «bellezza della velocità». Il passatismo, termine opposto a Futurismo, contro il quale inizia la sua battaglia Marinetti, rappresenta tutto quello che è stato prodotto dalla cultura tradizionale, accademica, del passato.”


(WEB – filosofico.net)



 Russolo, Carrà, Marinetti, Boccioni e Severini


 

Da quanto letto sopra possiamo dunque ricavar i seguenti aspetti che caratterizzano la corrente..

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– l’amore del pericolo


– l’abitudine all’energia

– il culto per il coraggio e l’audacia

– l’ammirazione per la velocità

– la lotta contro il passato (“noi vogliamo distruggere i musei, le biblioteche, le accademie d’ogni specie“)

– l’esaltazione del movimento aggressivo (” l’insonnia febbrile, il passo di corsa, il salto mortale, lo schiaffo e il pugno“)

– la guerra (“sola igiene del mondo“).

 

 




 


Ecco come questi concetti erano espressi dallo stesso Marinetti:

«Chi pensa e si esprime con originalità, forza, vivacità, entusiasmo, chiarezza, semplicità, agilità e sintesi. Chi odia i ruderi, i musei, i cimiteri, le biblioteche, il culturismo, il professoralismo, l’accademismo, l’imitazione del passato, il purismo, le lungaggini e le meticolosità. Chi vuole svecchiare, rinvigorire e rallegrare l’arte italiana, liberandola dalle imitazioni del passato, dal tradizionalismo e dall’accademismo e incoraggiando tutte le creazioni audaci dei giovani».


 



Luigi Russolo – 1911



 

 

LE MOTIVAZIONI PROFONDE DELLA NASCITA DELLA CORRENTE
 

 
La decadente cultura del tardo ottocento, pesante, seriosa e lontana dai contemporanei fermenti sociali ed industriali creava la necessità di uno svecchiamento assoluto.
 
In verità questa motivazione è identica per tutte le altre avanguardie dell’epoca.
 
In particolare il futurismo si caratterizzò per l’esaltazione della vitalità, del movimento e della modernità, per l’anticipazione del futuro e per l’incessante ricerca di forme artistiche nuovissime ed originali.
 
Come dicevo su il Futurismo non si limitò alla pittura ma “invase” tutti i campi dell’arte dalla poesia alla musica… dalla scultura all’architettura etc.. e per ciascuna forma fu redatto un particolare “manifesto“.


 
 
 

Roberto Marcello Baldessari – Forme simultanee, circa 1915


 

 

Dunque per conoscerlo un po’ meglio dedicherò un post 

a ciascuna delle sue espressioni artistiche più importanti:

 

PITTURA,

SCULTURA,

ARCHITETTURA,

MUSICA,

POESIA


 

Tony Kospan




C O N T I N U A



 

 

IL NUOVO GRUPPO IN CUI VIVER L’ARTE
INSIEME

 






 



 

Buon W. E. in poesia.. In un momento di Dino Campana – arte.. E. Manet – canzone.. Tornerò   2 comments


 
 
 
Edouard Manet
 
 
 
 
 
 
 
L’unica cosa che non riceviamo mai abbastanza è l’amore;
l’unica cosa che non doniamo mai abbastanza è l’amore.
Henry Miller
 
 
 
 
 
 
 
Edouard Manet – Un bar alle Folies-bergère
 
 
 
 
 
IN UN MOMENTO
Dino Campana
 
In un momento
Sono sfiorite le rose
I petali caduti
Perchè io non potevo dimenticare le rose
Le cercavamo insieme
Abbiamo trovato delle rose
Erano le sue rose erano le mie rose
Questo viaggio chiamavamo amore
Col nostro sangue
E colle nostre lagrime facevamo le rose
Che brillavano un momento al sole del mattino
Le abbiamo sfiorite sotto il sole tra i rovi
Le rose che non erano le nostre rose
Le mie rose le sue rose
E così dimenticammo le rose.
 
 
 
 
 
Edouard Manet – Al caffè
 
 
 

 
 

 
 
 
da Orso Tony
 
 
 
 
 
 
 
 
 
PER VIVER L'ARTE
I N S I E M E
 
 
 
 

Felice notte con la bella minipoesia… Così… di A. S. Greer   3 comments

 

 

 

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C O S I '

 

Andrew Sean Greer

 

 

Così comincerò

 

dalla fine

 

dicendovi

 

che siamo tutti

 

il grande amore

 

di qualcuno

 

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Chagall – Sogno d'amore

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Pubblicato 20 febbraio 2015 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA

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