Archivio per 7 febbraio 2015

Il faro maledetto di Tevennec.. il suo fantasma ed il video di una delle tremende tempeste   2 comments



Ci sono luoghi poco noti
che però hanno delle particolari caratteristiche
e delle storie davvero strane…

Uno di questi è il faro di Tevennec col suo isolotto
situato in un mare spesso enormemente tempestoso
che sarebbe abitato da un fantasma.


 
 





La piccolissima isoletta su cui si trova il faro
è situata sulla punta occidentale della Bretagna (FR)
in una zona di mare che, per la sua configurazione
ed i vari stretti tra diverse altre isolette,
è quasi sempre schiaffeggiata da onde molto alte.





  






L'isolotto gode da sempre di cattiva fama
per i molti naufragi avvenuti sulla sua costa
e gli anziani marinai della zona narravano che
quando guidavano la barca nei suoi paraggi
essa non teneva più la direzione
e si trovavano spesso in grosse difficoltà.




Ma il motivo per cui l'isolotto 
si rovinò definitamente la sua reputazione
ha origine da un fatto davvero tragico.



.
.
.
.
 

Un naufrago, che era riuscito a salvarsi approdando lì,
vi morì però di fame e stenti dopo aver tentato inutilmente
per ben 5 giorni d'attirar l'attenzione 
delle imbarcazioni che passava da quelle parti.




Si narra che il suo fantasma ancora infesta il faro
facendo sentire continuamente i suoi lamenti.



 
.


.
.
.
A causa dei continui naufragi in quel tratto di mare allora
le Autorità decisero di costruire un faro anche lì.




Ma la storia “nera” di questo isolotto
continuò anche durante i 5 anni della costruzione del faro
dato che fu funestata da tante anomalie ed incidenti,
nonché dalla morte di diversi operai e dall'impazzimento di altri.



 
.
.
Una volta messo in funzione le cose però non migliorarono
dato che tutti i guardiani poco tempo dopo il loro arrivo
scapparono e per questo l'isoletta prese il nome
 “ Kerz kuit ” (“andare via ” in bretone)
tranne uno che resistette 15 anni dal 1881 al 1896.


Per trattenere i guardiani furono allora offerti permessi,
promozioni, illuminazione dell'isolotto, riscaldamento e
perfino la possibilità di portare con sé moglie e figli,
ma inutilmente, finché si decise,
per la prima volta in Francia,
di render automatico il faro nel 1910.



 


Tornando alla leggenda del fantasma
sembra che in realtà i suoni provengano
da un sifone costituito da una roccia cava
che diventa rumorosa per la marea che l'invade.



IL VIDEO

Ma a parte la storia vera e la leggenda del fantasma
ecco ora un piccolo video davvero affascinante
e davvero emozionante che ci mostra l'isolotto
ed il suo faro alle prese con una tremenda tempesta
e che mi ha dato l'input per questo post.


Buona… visione





 
 
CIAO DA TONY KOSPAN
.
.
.
.
.

.
ARTE MUSICA POESIA ETC…
NEL GRUPPO DI FB
AMICI DI PSICHE E SOGNO
.
.

Omaggio allo splendore di Venezia con dipinti… canzoni… video e non solo   4 comments

 
 
 
 
 
 
 
 
Venezia la bella… dal fascino insuperabile
 
 
La città della storia… del mito… del carnevale
ma anche dell’arte e della musica.
 
 
La città davvero unica al mondo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
OMAGGIO A VENEZIA
CON IMMAGINI… MUSICHE… E NON SOLO
a cura di Tony Kospan 
 
 
 
 

 
 
 
 
E’ a Venezia che questo post è dedicato.

 L’omaggio sarà con tante belle immagini d’arte e non solo,
con bellissime musiche d’autori veneziani 
ed una mitica canzone a lei dedicata.


 
 
 

Canaletto
 
 
 
 
Le musiche sono di Albinoni, Vivaldi e di Alessandro Marcello.

Ma ci sarà pure quella di Stelvio Cipriani legata ad una scena di
ANONIMO VENEZIANO, famosissimo film del 1970,
ed infine la mitica canzone di Aznavour.. COM’E’ TRISTE VENEZIA.

 
 
 
 
 
 
 

Iniziamo dunque il nostro viaggio virtuale nel cuore
di questa super affascinante città
ammirando quest’altro dipinto del Canaletto
 unito ad una musica di
Vivaldi
 

 
 
fre bia pouce    music+121

Canaletto


 

proseguiamo poi il con il PALAZZO DUCALE,
sempre del Canaletto
che, unito alle note dell’ADAGIO di Albinoni,
ci dona pensieri ed altre immagini dedicate
alla Serenissima.



fre bia pouce    music+121

Canaletto


Non può poi Venezia non meritare
anche una bella poesia a lei dedicata.



OH MIA VENICE
Eufemia Griffo

Oh mia Venice
mai s’estingue l’anima
d’antichi fasti
di maschere e merletti
malinconici istanti
Occhi coperti
di misere esistenze:
lacrime argento
gocciolano sul volto
ombre d’oscura Luna

 

Venezia – Dipinto di Robert Finale

.

.

Passiamo ora ad un video con musica di

Alessandro Marcello

– Adagio dal concerto per oboe e archi –

che ci mostra anche bellissimi scorci di Venezia.

.

.

.

fre bia pouce    music+121




Ed infine possiamo invece ammirare il video
con alcune immagini e musiche, tra le più belle,
tratto dal film ANONIMO VENEZIANO




fre bia pouce    music+121



ed in questo tour paesaggistico, artistico e musicale
non può mancare la mitica canzone
di Aznavour… COM’E’ TRISTE VENEZIA
in un video che associa
alla voce del grande cantante d’origine armena,
diversi dipinti
dedicati a questa che in molti di noi riteniamo
la città più bella del mondo.



fre bia pouce    music+121



Infine vi saluto con questo bel collage
di classiche maschere del carnevale veneziano.







Ciao da Tony Kospan





fiori113blufiori113blufiori113blufiori113blufiori113blu

PER LE NOVITA’ DEL BLOG

Frecce (174)

.
.
.
.
.




Felice sabato in poesia.. Ah silenziosa di Neruda – arte.. E. de Blaas – canzone.. Una canzone per te   1 comment

 
 
 
Eugene de Blaas
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
La vita senza allegria
è come una lampada senz'olio
Walter Scott
 
 
 
 
 
 
 

Eugene de Blaas – Bellezze veneziane
 
 
 
AH SILENZIOSA
~ Pabblo Neruda ~
 
Bianca ape, ebbra di miele, ronzi nella mia anima
e ti avvolgi in spirali lentissime di fumo.
Io sono il disperato, la parola senz'eco,
quegli che ha perso tutto, dopo aver tutto avuto.
Sei la fune in cui cigola la mia ultima brama.
Nel mio deserto vivi come l'ultima rosa.
Ah silenziosa!
Chiudi gli occhi profondi dove aleggia la notte.
E denuda il tuo corpo di statua timorosa.
Possiedi occhi profondi dove aleggia la notte,
fresche braccia di fiori ed un grembo di rosa.
I tuoi seni assomigliano alle conchiglie bianche.
E sul tuo ventre dorme una farfalla d'ombra.
Ah silenziosa!
Con me è la solitudine da cui tu sei lontana.
Piove. Il vento del mare caccia erranti gabbiani.
L'acqua cammina scalza per le strade begnate.
Le foglie di quell'albero gemono come infermi.
Bianca ape assente, ancora ronzi nella mia anima.
Risusciti nel tempo, sottile e silenziosa.
Ah silenziosa!
 
 
 
Eugene de Blaas – Raccoglitrici di cozze
 
 
 
 
 
 
 
 
a tutti da Orso Tony
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
LA TUA PAGINA DI SOGNO?
 
 
 
 
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: