Il grande pianista italiano, naturalizzato francese, Aldo Ciccolini iniziò a soli 9 anni a studiare pianoforte e composizione a Napoli e successivamente completò i suoi studi a Parigi.
La sua prima esecuzione assoluta avvenne nel 1950 a Parigi eseguendo il “Concerto de mai” di Marcel Delannoy.
Seguirono grandi e memorabili esecuzioni alla Scala, alla Fenice ed in altri grandi teatri italiani e non solo.
Nel 1969 divenne cittadino francese e dal 1970 si dedicò anche, e con passione e successo, all'insegnamento al Conservatorio di Parigi.
Ha ricevuto numerosi riconoscimenti ed onorificenze sia in Francia che in Italia e comunque possiamo dire che,
pur avendo avuto una carriera artistica soprattutto francese,
tuttavia è stata una nobilissima espressione
della grande scuola della musica classica italiana.
E' stato anche molto apprezzato per aver, con i suoi studi e le sue esecuzioni, fatto conoscere la musica per pianoforte di compositori francesi famosi come
Maurice Ravel, Claude Debussy ed Eric Satie
ma anche di diversi altri meno noti.
Uno dei modi migliori per ricordar un grande pianista
è quello di ascoltar una sua brillante performance
ed è quel che il video che segue ci consente di fare.
Childe Hassam – Colazione in camera una mattina d'inverno
L'amore è l'unica cosa bella che ci sia nella vita,
e noi la sciupiamo pretendendo l'impossibile.
– Guy De Maupassant –
Childe Hassam – Improvvisazione
EMOZIONI
Gino Rodi
Nell’acquario siderale dello sguardo frammenti d’immagini azzurre. Attraverso cristalli di lacrime ho visto la grandezza del cielo e la luce delle parole mai dette. La speranza mi vestì da maschera a camminare il credo del cuore, ma nelle fiamme, abbandonate dal sole, le vibrazioni raschiavano il silenzio per la cieca libertà del vivere. Poi, vidi la verità. Stava seduta sulla nuda roccia come un’amante segreta a tracciare sentieri d’infinito. Il cielo, aperto al nuovo domani, m’apparve con i colori dell’arcobaleno, si soffermò nel vento dell’ignoto e incominciò a ricacciare le paure per abbracciare la purezza e l’ingenua incoscienza degli eroi. Chimiche reazioni si fecero insistenti per divenire sabbia già caduta dalla parte più bassa della clessidra.
Childe Hassam – Gruppo di carrozze al Madison Square di New York
Questo grande poeta e scrittore irlandese è considerato il creatore della letteratura moderna
.
.
.
.
James Augustine Aloysius Joyce
(Dublino 2.2.1882 – Zurigo 13.1.1941)
JAMES JOYCE
L’UOMO – LE OPERE – L’ULISSE…
ED ALCUNE POESIE
a cura di Tony Kospan
Cercare adagio, umilmente, costantemente di esprimere, di tornare a spremere dalla terra bruta o da ciò ch’essa genera, dai suoni, dalle forme e dai colori, che sono le porte della prigione della nostra anima, un’immagine di quella bellezza che siamo giunti a comprendere: questo è l’arte. J. J.
.
.
.
BREVE BIOGRAFIA
Nato in una famiglia cattolica con problemi economici studiò presso i Gesuiti per esser avviato al sacerdozio…
Non solo non divenne sacerdote ma fu sempre molto critico nei confronti della Chiesa e degli ambienti cattolici…
Abbandonati gli studi universitari, girò dedicandosi a diversi lavori e soprattutto insegnando l’inglese, vivendo un pò qua ed un pò là, l’Europa con Nora, la donna irlandese che l’accompagnò per tutta la vita.
.
.
J. J. da giovane
Da lei ebbe 3 figli… tra cui Lucia che s’ammalò di mente influenzando così in vario modo sia la vita di Joyce che della sua famiglia.
Visse a Trieste, a Roma a Parigi ed infine dopo l’inizio della guerra, a Zurigo dove morì…
Non trascurò di tornare diverse volte a Dublino…
L’UOMO
Durante la sua vita fu sempre in compagnia dell’alcool, del suo spirito anticonformista ed in difficoltà economiche… anche quando raggiunse il successo, a causa della sua leggerezza nello spendere il denaro.
INFLUENZA SULLA LETTERATURA DEL 900
ED IL MODERNISMO
E’ considerato il padre del modernismo in letteratura. Il modernismo fu una delle tante correnti d’avanguardia (futurismo, dadaismo, cubismo, surrealismo etc.) dell’inizio del secolo scorso. Essa si caratterizzava per l’ampio svecchiamento degli anchilosati stili ottocenteschi. In particolare ricercava: l’avvicinarsi alla lingua parlata, l’uso di simboli anche psicoanalitici, la riscoperta dei miti, la trattazione di temi tabù… soprattutto sessuali (Joyce per “Nausicaa” fu oggetto di un processo a New York e l’opera fu condannata per oscenità), e la sperimentazione di nuove tecniche espressive.
Il carattere delle sue opere fu insieme profondamente irlandese ma nel contempo anche veramente europeo.
LE OPERE PRINCIPALI
Poesie: Musica da camera, Poesie da un soldo, Collected Poems
Racconti: Gente di Dublino Teatro: Esuli
Romanzi: Ritratto dell’artista da giovane o Dedalus, Ulisse, Finnegans Wake, Stefano eroe
L’ULISSE
E’ la sua opera principale… Si tratta di una reinterpretazione della vicenda omerica nella Dublino del 900… L’opera presenta un linguaggio pressoché rivoluzionario per l’epoca, come il monologo interiore, l’esame di coscienza, enigmi nascosti, la parodia etc… Ma non basterebbero queste tecniche a farne un capolavoro, infatti a ciò si aggiunge la verità e vivacità dei personaggi, dei paesaggi e delle vicende narrate in un’atmosfera che genialmente crea tensione, inquietudine perché porta alla luce l’immensa varietà dei sentimenti umani dai più nobili ai più perversi.
ALCUNE SUE POESIE
Infine ricordiamolo con 3 sue poesie…
Jan Van Beers
NELLA BUIA PINETA
Nella buia pineta
Vorrei con te giacere,
Nella frescura dell’ombra densa
A mezzogiorno.
Là com’è dolce distendersi, Soave baciarsi, Della vasta pineta Sotto le navate.
Jan Van Beers
NEL CREPUSCOLO SOAVE
Nel crepuscolo soave, ascolta il canto del tuo amante, ascolta la chitarra.
Bella, bella signora, raccogli in fretta il tuo mantello, perché il tuo amante possa gustare la dolcezza dei tuoi capelli…