Archivio per febbraio 2015

Breve ricordo della nostra vecchia moneta e la mitica canzone.. Mille lire al mese   Leave a comment




Nell’anniversario della cessazione del corso legale della Lira,

il 28 febbraio 2002,

mi fa piacere ricordar la nostra vecchia moneta.








I ricordi addolciscono la realtà del suo percorso di vita,

che non fu affatto sempre cosparso di rose e fiori…, anzi,

ma in ogni caso le vogliamo bene,

perché è stata nostra compagna di vita*

fin dalla nostra nascita… per diversi decenni.

*Ovviamente vale solo per chi è nato nel secolo scorso








La lira è stata la nostra moneta ufficiale
dal conseguimento dell’unità nazionale nel 1862
fino all’introduzione dell’euro nel 1999.

Il suo simbolo era ₤ e le sigle erano L. o Lit








Aggiungo al brevissimo ricordo questo mio post dedicato

alla mitica canzone… Mille lire al mese.


.




La lira è stata la nostra moneta ufficiale
dal conseguimento dell'unità nazionale nel 1862
fino all'introduzione dell'euro nel 1999.

Il suo simbolo era e le sigle erano L. o Lit


.

.





Ma veniamo alla mitica canzone…

scritta da Carlo Innocenzi e Alessandro Sopranzi

di cui è lei… la Lira… la grande protagonista.


.

.



“Se potessi avere mille lire al mese” cantava Umberto Melnati

nel film nato a seguito del successo della canzone

Mille lire al mese – del 1939




Alida Valli nel film




MILLE LIRE AL MESE

ATMOSFERE E NOTE… D’UN TEMPO

a cura di Tony Kospan



La canzone ebbe gran successo…


Successo che è poi proseguito fino ai nostri giorni…







Oggi certo non ci bastano neanche lontanamente 1000 lire al mese

(poco di più di cinquanta centesimi attuali)

anzi non ci bastano per nulla nemmeno 1000 euro al mese…







Questa qui giù è l'ultima versione della banconota


di mille lire prima dell'avvento dell'euro..







Oggi questa simpatica canzone rimane

piacevole e storico simbolo dell’aspirazione dell’italiano medio

ad una vita di tranquillo… benessere.







Ascoltiamola… ora qui nella versione originale

cantata da Natalino Otto potendo nel contempo

leggere il testo…






Se si vuole… poi… possiamo ascoltarla anche qui…

in questo video… dove vi sono

anche diverse bellissime immagini sia di quel tempo…

e… della mitica… Mille Lire






Ciao da Tony Kospan




LA PAGINA DELLA POESIA E DELLA CULTURA VARIA
CON LEGGEREZZA




Buon sabato in poesia.. Piacevole incontro di Goethe – arte.. J. G. Brown – canzone.. Parlami di te   3 comments

 
 
 
John George Brown
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Anche nei cuori dei più sfrenati
ci sono corde che non possono essere toccate
senza dare forti emozioni.
Edgar Allan Poe
 
 
 
 
 
 
(Francoise Hardy – Parlami di te)
John George Brown – Lezione di musica
 
 
 
 
PIACEVOLE INCONTRO
J. W. Goethe
 
 
Nell'ampia cappa avvolto fin al mento,
prendevo la via tra le rocce, aspra e grigia,
e poi giù per i prati invernali,
l'animo inquieto, disposto alla fuga.
 
D'un tratto, il nuovo giorno si spogliò del velo:
giunse una fanciulla, bella come il cielo,
perfetta come quelle donne leggiadre
care ai poeti. La mia ansia s'acquietò.
 
Ma sviai il passo e la lasciai andare,
mi strinsi più forte nelle pieghe,
come per difendermi nel mio calore.
 
Eppure la seguii. Mi fermai. Era accaduto!
Nella mia veste non potei più celarmi,
la gettai via. E ci fu lei tra le mie braccia.
 
 
 
 
 
John George Brown – Vecchi ricordi
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
a tutti da Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
 
 
LA TUA PAGINA DI SOGNO
 
 

Felice notte con la bella minipoesia… Che follia… di David Pierini   1 comment

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
CHE FOLLIA
Davide Pierini
 
 
Che follia
 
questa primavera eterna del cuore
 
che solo nei sogni
 
mi dischiude i suoi miracoli.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
by Tony Kospan
 
 
 
 

Pubblicato 28 febbraio 2015 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA

Taggato con ,

Il rapporto tra arte e moda… in particolare al tempo dell’Impressionismo   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
 
Il mondo della moda ed il mondo dell’arte
non sono né distanti né antagonisti.
 
 
In generale il rapporto tra arte e moda è biunivoco
nel senso che gli artisti ritraggono quel che vedono
ma nel contempo
diffondono per il mondo stili, tagli, costumi, colori etc…  
 
 
 
 
 
 
 

In questo post osserveremo in particolare come si è svolto
 questo rapporto tra gli impressionisti ed i modi di vestire
e nel contempo ci tufferemo in una bella raccolta di capolavori.
 
 
Lo faremo esaminando questi mitici dipinti con occhio
più attento agli abiti ed agli ambienti ritratti,  
e capiremo, forse meglio che con altri documenti,
i cambiamenti nella moda e nella vita francese
della seconda metà dell’800.
 
 
 
 

 
 
 
 
 ARTE E MODA
L’HAUTE COUTURE E GLI IMPRESSIONISTI
a cura di Tony Kospan
per il blog
IL MONDO DI ORSOSOGNANTE
 
 
 
 
Sappiamo già che l’arte,
oltre ad esser un mezzo di trasmissione
di emozioni, idee, storie, visioni, filosofie (in senso lato) etc., 
spesso svolge anche altre sorprendenti funzioni.
 
 
 
 
Tissot – I Marchesi Miramon con i figli – 1865
 
 
 
 
 
Degas – La toletta

 

 

In questa occasione dunque avremo la possibilità di esaminare con attenzione,
attraverso le pennellate degli impressionisti,
i vestiti delle persone ed i loro accessori, gli spazi esterni ed interni
della vita francese, mondana ma non solo, in quegli anni.

 
 
 
 
Manet – La cappellaia – 1866
 
 
 
 
Bazille – Riunione di famiglia – 1867

 


 

All’epoca non era certo ancora nata l’Haute Couture,
nel significato che oggi diamo a questa parola,
(o se preferite l’Alta Moda, ma parlando di Parigi mi pare più giusta la prima)
eppure i dipinti già mostrano in modo chiaro un avanzare prepotente,
certo più nell’alta società,
della ricercatezza nel vestire e di stili riconosciuti come distintivi
di un elegante modo di apparire e di vivere.

 
 
 
 
Manet – Il balcone – 1868/9
 
 
 
 
 

Giorno di pioggia a Parigi – Gustave Caillebotte – 1877
 
 
 
 

Nasceva, proprio in quel periodo, la moda,
così come l’intendiamo oggi,
benché negli ultimi decenni sembra si sia affermata
(
ma è proprio così?
un’assoluta libertà nel vestire.

 
 
 
 
Manet

 
 
 
 
Edgar Degas – Dalla modista
 
 
 
 
Tornando agli impressionisti essi ci testimoniano quindi,
 persino meglio delle prime immagini fotografiche
nelle quali la posa prevale su tutto oscurando la naturalezza, 
la reale evoluzione del modo di vestire maschile e femminile dal 1860 al 1890.
 
 
 
 

Manet – La ferrovia – 1872

 
 
 
 
Edouard Manet – Il bar alle Folies-Bergère
 
 
 
 

Certo in passato nell’osservare i dipinti quasi tutti ci siamo soffermiati
 su tanti aspetti artistici ed emozionali
tralasciando però di approfondire importanti particolari..
come appunto i vestiti, gli accessori, le scene di vita e gli ambienti rappresentati.

 
 
 
 
Jean Béraud – Une soirée – 1878
 
 
 
 

Albert Bartholomé – Nella serra – 1881

 

 
 
 
Penso però che ora, dopo questa riflessione,
 molti di noi li guarderanno con occhi diversi non trascurando
questi altri interessanti aspetti storici, sociologici e culturali.

 
 
 
 

 
 
 
 

Proprio sul rapporto tra moda ed arte (in particolare l’impressionismo)
ci sono state recenti mostre a Parigi, al Musée d’Orsay ed a Chicago
a cui hanno partecipato anche case di Alta Moda…
con modelli, documenti, disegni, incisioni, stampe e riviste dell’epoca.

 
 
 
Tony Kospan
 
 
 
 
Copyright Tony Kospan


 
 
 

IL NUOVO GRUPPO IN CUI VIVER L’ARTE
INSIEME


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Ridere è davvero contagioso? Certo! Ma è un contagio bello e… molto utile…   Leave a comment

 


 .


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Lo ha dimostrato uno studio scientifico,
che spiega i meccanismi con cui il cervello
risponde agli stimoli emotivi
provocati da sorrisi e risate.




  

La ricerca pubblicata un po' di tempo fa, da un gruppo di scienziati della “University College e dell’Imperial College di Londra”, su “The Journal of Neuroscience” , sostiene che quando qualcuno ride o scoppia in un sussulto di gioia, nel cervello di chi ascolta si attivano le stesse aree che si “accendono” quando siamo noi stessi a ridere.





 

In pratica, quando vediamo qualcuno che ride il nostro cervello istintivamente lo imita, mettendo in moto i muscoli facciali che permettono il sorriso.

E’ un meccanismo di “specchio”, spiegano.

Ridere è contagioso!

Quando qualcuno inizia, non si può resistere.

Scatta un automatismo in tutti i presenti, ma nessuno era ancora riuscito a capire da che cosa era motivato.

 


 

 

 

Quelli che si attivano sono i centri neurali formati dai “neuroni specchio”, quelli che ci permettono di osservare le azioni degli altri e di imitarle, che svolgono un ruolo chiave nella socializzazione.

SOLO I SUONI “positivi” fanno scattare il meccanismo di imitazione.

E solo la risata, produce nel nostro cervello un effetto così marcato, come se in quel momento fossimo noi in prima persona a ridere.

E’ possibile che questa risposta automatica si sia creata per favorire l’interazione sociale, consentendoci così di capire ed empatizzare con la felicità altrui, quando questa si esprime con una risata.

 

 

 






 
 
 
BEH QUEL CHE E’ CERTO E’ CHE LA RISATA FA BENE…
AL CORPO ED ALLO SPIRITO…
COME ANCHE ALTRI STUDI CI CONFERMANO…
 


 
 


 
 
 
 
ED ALLORA…
SOLI O IN COMPAGNIA… CON O SENZA CONTAGIO…
MOLTIPLICHIAMO LE OCCASIONI…
PER RIDERE… O SORRIDERE…

SICURAMENTE STAREMO MEGLIO…

 
 
 
 






 

 

CIAOOOOOOOO DA TONY KOSPAN

CON UN… SORRISO…

 

 

 

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AMICI DI PSICHE E SOGNO


il tuo salotto culturale di fb

 
 
 

Buon W. E. in poesia.. Quando mi chino.. di J. R. Jimenez – arte.. V. M. Corcos – canzone.. Sognando   Leave a comment

 
 

 

 
 
Vittorio Corcos – Lettura sul mare
 
 
 
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Smetterò di amarti solo quando un pittore sordo
riuscirà a dipingere il rumore di un petalo di rosa
cadere su un pavimento di cristallo
di un castello mai esistito.
Jim Morrison
 
 
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   Vittorio Corcos – Donne
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
QUANDO MI CHINO SULLA TUA ANIMA
Juan Jimenez
 
Quando mi chino sulla tua anima
mentre dormi
e ascolto col mio orecchio sul tuo petto nudo
il tuo cuore tranquillo, mi sembra
di cogliere,
nel suo battito profondo,
il segreto del centro del mondo.
Mi sembra
che legioni d’angeli,
su cavalli celesti
– come quando a notte
fonda ascoltiamo,
senza respiro
e con l’orecchio a terra,
un lontano trotto che mai arriva –
che legioni d’angeli
vengano per te, da lontano
– come i Re Magi
alla nascita eterna
del nostro amore –
vengano per te, da lontano,
a portarmi, nel tuo sogno,
il segreto del centro del cielo.

 
 
 

Vittorio Corcos – Sogni

 

 

 

 

 

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a tutti

da Orso Tony

 

 

 

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IL GRUPPO DI CHI AMA
VIVER L'ARTE… INSIEME
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Un mitico chansonnier… Gilbert Bécaud ed una mitica canzone poesia… Et maintenant   Leave a comment

 

 

E’ considerato il più grande chansonnier

ed ha fatto cantare,

a partire dal dopoguerra, tutta la Francia.


Conosciamolo… ascoltiamolo…

 

 

Tolone 24.10.1927 – Parigi 18.12.2001

 

 

BREVISSIMA BIOGRAFIA

 

 

La sua carriera iniziò presto ma ebbe la svolta decisiva agli inizi degli anni 50 grazie alla collaborazione con la mitica Edith Piaf. 

Per le emozioni “elettrizzanti” che dava agli spettatori gli fu dato il soprannome,  dopo uno favoloso spettacolo all’Olimpia, di “monsieur 100.000 volts“.

 

 

 

 

 

 

Ha avuto una lunghissima carriera artistica densa di tantissimi successi e riconoscimenti, sia in Francia che in tutta Europa, come cantante certo… ma anche come attore cinematografico…

 

Nel 1974 gli fu assegnata l’onorificenza della Legion d’onore.

 

A Parigi ha visssuto nella sua casa galleggiante sulla Senna.

 

Si è sposato due volte ed ha avuto cinque figli.

 

La canzone che lo consacrò come un grandissimo artista è certamente “Et maintenant”  del 1961 ed è con essa che mi fa piacere ricordarlo.

 

 

 

 

 

 

ET MAINTENANT 
LA STORIA – IL SIGNIFICATO – IL TESTO E… L’ASCOLTO
 

 

 

Una canzone… una poesia… un mito…

 

Sublime poetica e musicale descrizione

del perdimento di sé per la fine di un grande amore.


 

 

 

 

 

STORIA DELLA CANZONE

 

La canzone è del 1961… autori Pierre Delanoë e Gilbert Bécaud.

E’ stato (ed è ancora) uno dei più grandi successi della storia della musica leggera francese ed è stato interpretato tra gli altri, da Frank Sinatra e Judy Garland nella versione tradotta in inglese di What now my love… ed in italiano soprattutto da Battiato con il testo tradotto da lui.

La passionalità e la durezza quasi drammatica di Becaud nell’interpretazione di Battiato è sostituita da quella malinconica dolcezza che caratterizza il pensiero direi anche filosofico… del nostro grande cantautore…

 

 

 

 

IL SIGNIFICATO DELLA CANZONE

 

Sono magiche le parole disperate di quest’uomo, ormai solo in una Parigi che gli appare estranea.

Parole magiche che insieme alle note parlano ai nostri cuori…

Sente d’aver perso tutto perdendo il suo amore…e si chiede:

E adesso cosa farò?

Notti e giorni si susseguono ormai senza senso…

Gli è rimasto il mondo… tutto il mondo…

Ma tutto il mondo… è nulla senza di lei…

 

 

 

 

IL TESTO

ET MAINTENANT

Traduz. di… Franco Battiato…

 

 

 

 

E ADESSO

E adesso cosa farò
di tutto questo tempo cosa sarà la mia vita
e tutte queste persone che mi sono indifferenti
ora che sei partita.
Tutte queste notti, perchè per chi
e questo mattino che viene per niente
questo cuore che batte, per chi, perchè
e ora cosa farò
verso quale niente scivolerà la mia vita
e tutte queste persone che mi sono indifferenti
ora che sei partita.
Tutte queste notti, perchè per chi
e questo mattino che viene per niente
questo cuore che batte, per chi, perchè
che batte troppo forte, troppo forte.
e ora cosa farò
verso quale nulla scivolerà la mia vita
tu mi hai lasciato tutta la terra
ma la terra senza te è piccola.
Voi, amici miei, siate gentili
sapete bene che non si ci si può far nulla
anche Parigi muore di noia
tutte le strade mi uccidono
e ora cosa farò
riderò per non piangere
brucerò notti intere
al mattino ti odierò
e una sera nel mio specchio
vedrò la fine del mio cammino
non un fiore e non una lacrima
al momento dell’addio
non ho veramente più niente da fare
Non ho veramente più niente…

 

 

 

 

Ma ora ascoltiamola….

prima nella versione originale di Becaud…

 

 

 

 

 

 

e poi in quella di Battiato…

 

 

 

 

 

CIAO DA TONY KOSPAN…




       
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Felice notte con la minipoesia d’autore… Nella mia solitudine… di Tagore   4 comments



 

 

NELLA MIA SOLITUDINE

Tagore


 

Nella mia solitudine

non trovo che il tuo canto;

è morto sulle tue labbra,

ma ha lasciato

risonanze infinite.

 

 

 

 

     

 

 

 

 

da Tony Kospan



 

Pubblicato 27 febbraio 2015 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA

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Con Giacomo Rondinella se n’è andato un pezzo di storia della canzone napoletana e non solo   2 comments




Ai giovani d’oggi il nome di Giacomo Rondinella non dice proprio nulla
eppure è stato una vera star della canzone.. soprattutto napoletana…
 e del cinema a partire dagli anni ’50.





(Messina 30.8.1923 – Fonte Nuova 26.2.2015)



Giacomo Rondinella ha avuto mella sua carriera
 tra l’altro 2 primati… quello d’aver cantato per primo
Munasterio ‘e Santa Chiara
e quello d’aver inciso per primo
Malafemmena
la mitica canzone scritta dall’amico Totò.








Bello, simpatico e dal fisico atletico è stato
un gran dongiovanni.

Ha anche avuto il merito di scoprire e lanciare
la bellissima e bravissima Virna Lisi.




Qui con una giovanissima Virna Lisi





BREVE BIOGRAFIA

.
.


Nato per caso a Messina da genitori-cantanti
viene avviato alla carriera in Marina ma già a 21 anni
vince il primo premio in un concorso di Voci nuove.

Il vero successo però gli arride qualche anno dopo
con lo spettacolo “Carosello Napoletano
prima a teatro e poi al cinema.








Per le doti di cui ho parlato su, ma anche
per la limpida e stupenda voce,
non solo ha numerosi successi canori
ma recita anche in numerosi film dagli anni 50 agli ’80.






Poi dopo aver vissuto per un certo periodo a Toronto (Canada)
si trasferisce a Fonte Nuova,
un piccolo comune della provincia di Roma,
dove vivrà fino alla fine.



RICORDO IN… VIDEO




Per salutarlo e rendergli omaggio
ho scelto questi 2 video…
il primo per ascoltar la sua mitica voce






e quest’altro per ammirarlo come attore e come cantante
insieme ad una giovanissima e debuttante Virna Lisi.







Tony Kospan









La Religione dell’amore – Negli arcani simboli di questa poesia Sufi la visione di un amore universale   2 comments

 

 

 

 

 

Conobbi anche questa poesia,
in verità all'epoca poco nota,
attraverso la trasmissione notturna di RAI 2
INCONSCIO E MAGIA di Gabriele la Porta
ormai scomparsa…

 
 
 
 
 
 
 
 
E’ una poesia non semplice
che ha tante arcane chiavi di lettura…
dalle più semplici alle più complesse…

Ci sono infatti diverse ipotesi
dei tanti simboli nascosti nei versi.
 
 
 
 
 
 
 
 
La mia più immediata riflessione fa riferimento
all’esistenza di qualcosa… che va oltre le religioni…
oltre le filosofie… oltre le ideologie…

E questo qualcosa è
L’AMORE UNIVERSALE
che ci affratella tutti…

Amore universale visto però come vera sintesi
sia della complessità che degli apparenti contrasti della natura
e delle nostre quotidiane ingarbugliate realtà.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 Ma provateci… proviamoci… insieme
a scoprire qualche altra chiave nascosta
con semplicità… senza problemi
così come la “sentite” così come la “sentiamo”
nel cuore e nella mente.

 

 

 

Possiamo ascoltare nel leggerla, se ci va,

questa musica new age 

 

 

 

 
 
 
 
 
LA RELIGIONE DELL’AMORE
Ibn' Arabi


Miracolo della natura!

Una gazzella velata indica un giuggiolo

e sbatte le ciglia.

Il suo pascolo giace tra le costole e le interiora,

miracolo,

un giardino in mezzo alle fiamme.

Il mio cuore può assumere ogni foggia:

Pascolo per le gazzelle,

Convento per i monaci,

Tempio degli idoli,

Caaba dei pellegrini,

Tavole della Torà,

Esemplare del Corano.

Credo nella religione dell’amore

ovunque si dirigono i suoi destrieri,

poiché l’amore è la mia religione e la mia fede.

 
 
 

 

 

 

Tony Kospan

 

 

 

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