VORREI DIRTI
Tagore
Vorrei dirti le parole più vere,
ma non oso,
per paura che tu rida.
Ecco perché mento,
dicendo il contrario di quello che penso.
Rendo assurdo il mio dolore
per paura
che tu faccia lo stesso.
Henri-Jean-Guillaume Martin

LA TUA PAGINA DI SOGNO


Sidney Percy Kendrick
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Ci sono tante leggende
sull'origine della consuetudine di chiamare
i giorni 29, 30 e 31 gennaio i “Giorni della Merla“.
Questa fa riferimento ad una merla
colpevole del freddo di questi giorni
a causa del suo comportamento
che aveva irritato un Gennaio però molto dispettoso…
LA LEGGENDA DEI GIORNI DELLA MERLA

Gennaio, che prima era di 28 giorni, era solito riversare sulla terra un freddo e un vento intenso e gelido e si divertiva soprattutto ad infastidire una merla dal candido piumaggio…
Non appena la merla usciva dal nido per cercare il cibo, le rovesciava addosso tutto il gelo possibile…
Era una vera e propria persecuzione!

Infastidita e consigliata da altri uccelli, la merla decise di rinchiudersi nel proprio rifugio, con le dovute provviste, per tutto il mese di Gennaio.
L'ultimo giorno, la merla, felice di aver ingannato il tremendo Gennaio, uscì fischiettando dal proprio rifugio, prendendolo in giro.
Gennaio, molto arrabbiato, chiese subito in prestito a Febbraio tre giorni, durante i quali scatenò la propria rabbia, rovesciando enormi quantità di acqua, neve, vento e gelo.
La bianca merla fu costretta a rifugiarsi frettolosamente in un camino, nel quale vi rimase per tre giorni…uscendone poi tutta annerita a causa del fumo…
Da allora i merli hanno le piume per sempre nere… ed i giorni della merla continuano a gelare la campagna e la città… così come le piante… gli animali e le persone.

Prima di salutarvi… mentre imperversa il maltempo
ed il gelo previsto per questi giorni…
vi saluto con questo simpatico proverbio popolare
che spero risulti veritiero…

Testo dal web con modifiche
Ciao da Tony Kospan
LA TUA PAGINA DI SOGNO
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Approfondiamo la conoscenza di Van Gogh,
universalmente riconosciuto
come uno dei più grandi pittori di sempre.
Ne traccerò qui un profilo umano ed artistico
in modo sintetico ma auspicabilmente
abbastanza completo e chiaro.
(Zundert 30 3 1853 – Auvers sur Oise 29 7 1890)
L'ARTISTA
Vincent Van Gogh è proprio il prototipo dell'artista maledetto… dalla breve e tormentata vita conclusasi con un suicidio.
Sue costanti amiche sono angosce ed emarginazione… che lo avvicinano ad artisti e poeti del suo tempo come ad esempio Toulouse-Lautrec e Rimbaud.
Questa tradizione “nera” era nata già col romanticismo ma si era ampliata nel mondo artistico di fine '800.
Eppure da queste sofferenze psicologiche per la non accettazione delle realtà sociali sono nate opere immortali…
Notte stellata sul Rodano
BREVE BIOGRAFIA
Figlio di un pastore protestante dopo svariati lavori ebbe ad un certo punto anche lui una vocazione religiosa e divenne un predicatore.
Nello svolger la sua missione girando per poveri villaggi di minatori si appassionò alle loro lotte per migliorar le loro tremende condizioni di vita.
Questo però lo fece ritenere un soggetto socialmente pericoloso e fu licenziato.
Dopo un periodo di crisi e di sofferenze psicologiche ormai 27enne iniziò a dipingere.
La sua attività di pittore durò 10 anni scanditi da momenti di depressione ed altri di esaltazione.

Autoritratto
Innamoratosi di una prostituta nel 1882 andò a convivere con lei poi la lasciò e si trasferì nel nord dell'Olanda sempre consigliato ed assistito dal fratello Theo sia in campo artistico che economico.
Il miglior risultato di questo primo periodo è “I mangiatori di patate” del 1885 che vedremo più giù.

L'anno dopo raggiunge il fratello a Parigi che si trovava lì per lavoro e qui frequenta l'atelier Cormon, dove conosce altri giovani pittori come Toulouse – Lautrec ed incontra artisti come Pissarro, Gauguin, Seurat, Signac etc.
Questo gli consentì di approfondire la tematica dell'evoluzione dell'impressionismo e di affinare la sua arte soprattutto nell'uso del colore e nel contempo gli diede nuovi entusiasmi.

Vincent van Gogh – La taverna – Paris – 1886
Dopo 2 anni si trasferì in una cittadina del sud della Francia… Arles dove lo raggiunse Paul Gauguin.
Qui dopo un breve periodo d'intensa e favolosa (dal punto artistico) collaborazione Gauguin andò via ed in quell'occasione accadde la controversa storia del taglio del lobo di Van Gogh.

L'orecchio tagliato
Dopo la partenza di Gauguin entrò di nuovo in una grave crisi psicologica alternata da momenti di euforia ed altri di depressione che ebbero fine col suo suicidio con un colpo di pistola.
I suoi quadri più famosi furono realizzati in pochissimi anni ed in vita non ebbe alcun riconoscimento tranne un articolo di giornale.
Subito dopo la morte però la sua arte fu riconosciuta e lui divenne un vero e proprio mito.
Autoritratto
LE OPERE
Il suo primo significativo periodo definito di Nuenen è contaddistinto dal grande interesse per la pittura sociale nella quale il tema principale è quello del mondo degli umili.
Significativa in tal senso è, come si diceva su, la tela “I mangiatori di patate“.

Mangiatori di patate
Il periodo parigino segna un totale rinnovamento, come abbiamo accennato su.
Van Gogh modifica la tecnica di stendere i colori con rapide pennellate e li rischiara.
I soggetti diventano per lo più urbani… sia interni che esterni ma anche i paesaggi.

Caffetteria in piazza
La stagione di Arles è quella dei suoi capolavori.
E' il periodo breve ma intenso della completa maturazione in cui lascia libero e totale spazio all'esplosione del colore e che termina con la notissima “Camera da letto“.
Ecco alcuni capolavori di questo periodo partendo dalla mitica “Notte Stellata“.

Notte Stellata
La ronda dei carcerati
La berceuse (Madame Roulin)
Camera da letto
Agostina Segatori al Café du Tambourin – 1887
La casa gialla
Il mandorlo in fiore
Infine in questo bel video possiamo ammirare
una bella carrellata di suoi capolavori
ascoltando… la grande musica di Mozart.
F I N E
Chi desiderasse legger
la storia della sua amicizia con Gauguin
e dell'orecchio tagliato con le ultime ipotesi…
IL GRUPPO DI CHI AMA
VIVER L'ARTE…
I N S I E M E
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Sono le azioni che contano.
I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere,
sono perle false finché che non sono trasformati in azioni.
Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.
Mahatma Gandhi

Oggi è l'anniversario della morte di un uomo
che ha cambiato la storia del suo paese e forse del mondo…
senza colpo ferire.

(Porbandar 2 10 1869 – Nuova Delhi 30 1 1948)
Il Mahatma è stato un grandissimo esempio per tutto il mondo
di come la non violenza,
attraverso il pensiero, le riflessioni, il buon senso etc. ,
possa battere la forza delle armi di un grande esercito.
Il grande esercito era quello della Gran Bretagna
all'epoca ancora una vera superpotenza mondiale.

Gandhi è stato un pensatore, uno statista
ma soprattutto, con la sua mitica “non violenza“,
è stato il leader nazionalista che contribuì
alla creazione di una nazione indiana
indipendente dall'impero britannico.

Ricordiamolo con alcuni suoi pensieri
e 2 sue note poesie che ci mostrano
la cifra immensa della sua Saggezza e della sua Umanità…

Werner Horvath
Serenità è quando ciò che dici,
ciò che pensi,
ciò che fai,
sono in perfetta armonia.
.

.
La mia esperienza mi ha portato a constatare
che il modo migliore per ottenere giustizia
è trattare gli altri con giustizia.
.

.
Per una persona non violenta
tutto il mondo è la sua famiglia.
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/vita/frase-99405?f=a:666>
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/filosofia/frase-122327?f=a:666>
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/saggezza/frase-144078?f=a:666>

PRENDI UN SORRISO
Mahatma Gandhi
Prendi un sorriso,
regalalo a chi non l’ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole,
fallo volare là dove regna la notte.
Scopri una sorgente,
fa bagnare chi vive nel fango.
Prendi una lacrima,
posala sul volto di chi non ha pianto.
Prendi il coraggio,
mettilo nell’animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita,
raccontala a chi non sa capirla.
Prendi la speranza,
e vivi nella sua luce.
Prendi la bontà,
e donala a chi non sa donare.
Scopri l’amore,
e fallo conoscere al mondo.

ESSERE UN FRATELLO
Mahatma Gandhi
In tutta umiltà mi sforzerò
di essere buono, amante del vero, onesto e puro;
di non tenere con me niente di cui non ho bisogno;
di meritare, con il mio lavoro, il mio salario;
di stare sempre attento a quel che bevo e mangio;
di essere sempre coraggioso;
di rispettare le altre religioni proprio come la mia,
e di cercare di veder sempre del bene nel mio prossimo,
di seguire fedelmente lo svadeshi
e di essere un fratello per tutti i miei fratelli.

Grazie… sempre… Gandhi… per il tuo grande insegnamento…
anche se ahimé sembra che la stessa India spesso lo dimentichi…
Tony Kospan
PER CHI AMA LA POESIA
ED IL SUO MONDO
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