Archivio per 22 gennaio 2015
Felice notte con la bella minipoesia… Se la violenza… di David Pierini 3 comments
Un mistero negli occhi – Poesia bella.. enigmatica e densa di simboli di Antonio Machado 5 comments




Antonio Machado
Vergine altera, mia compagna, t’arde
un mistero negli occhi.
Non so se odio o amore è questa luce
eterna della tua nera faretra.
Con me verrai finché proietti un’ombra
il corpo e resti ai miei sandali arena.
– La sete o l’acqua sei sul mio cammino?
Dimmi, vergine altera, mia compagna.



E’ stato riconosciuto un 5° gusto… l’Umami. Ecco cos’è… Leave a comment

L' Umami è ben noto ai nostri palati ma sconosciuto alla nostra cultura che ha impiegato quasi cento anni per promuoverlo al rango di «quinto gusto».
Ecco come oggi gli esperti “allenatori dei sensi” vogliono insegnarci a riconoscerlo.





Per una serata frizzante… la simpatica canzone… Buonasera Oh Marie… Buonasera signorina… Leave a comment

Auguro a voi tutti
una bella e sorridente serata con questa
simpaticissima… frizzantissima… canzone…
di
ANDRE’ HAZES

Il corallo – Storia.. natura… mito.. arte e magia in… oreficeria Leave a comment
IL CORALLO
MITO STORIA NATURA ARTE
IL MITO
L’origine del corallo è stata per secoli avvolta nella leggenda.
Ovidio nelle “Metamorfosi” e Plinio il Vecchio nella “Naturalis historia” riconoscono al corallo la stessa genesi mitica. Il sangue che continuò a gocciolare dalla testa recisa della gorgone Medusa, si trasformò in corallo.
LA NATURA
Il suo colore caldo e vivo, l’origine marina, la sua natura ambigua devono aver fortemente impressionato i primi popoli del bacino del Mediterraneo che hanno così iniziato a lavorarlo e a farlo conoscere in tutto il mondo. Il corallo propriamente detto è un celenterato ottocorallo dell’ordine dei gorgonacei, caratterizzato da uno scheletro calcareo ramificato, colorato più o meno intensamente di rosso, per la presenza di sali di ferro, e ricoperto da uno strato di tessuto molle denominato sarcosoma.
Nel sarcosoma si osservano molti polipi provvisti di otto tentacoli ramificati e contrattili, I coralli si riproducono per mezzo di piccole larve ciliate, natanti e vermiformi che, trascinate dalle correnti, si fissano alle pietre, dove ciascuna dà origine ai un primo individuo (oozoite), che per gemmazione da origine a una colonia.
LA STORIA
Il corallo sembra aver esercitato il proprio fascino sui popoli sin dai tempi più remoti:
Il mondo romano, che fa ampio uso del corallo, preferisce al prodotto lavorato destinato ad ornamenti e realizzazioni complesse, manufatti più semplici. Il mondo medievale adotta invece il corallo con grande ampiezza e varietà, non soltanto in contesti artistici, ma anche economici e spirituali. Difatti, nel medioevo, il corallo appare legato a due principali sfere d’uso: Il Rinascimento registra il radicarsi di una lavorazione del corallo in senso plastico e figurativo, legata in modo particolare alla realizzazione di soggetti sacri. Pian piano nel corso del tempo Napoli e (soprattutto) Torre del Greco assumono il ruolo di guida sia nella pesca che nella realizzazione di prodotti in corallo.
A partire dal 1870 Torre del Greco si afferma come uno dei maggiori centri produttivi a livello mondiale nel settore del corallo. Dopo la prima guerra mondiale, grazie ad una nuova concezione di gioiello, il corallo entra a pieno titolo nell’altissima gioielleria;
dopo le difficoltà vissute nel corso del secondo conflitto mondiale, si registra una ripresa dei flussi commerciali legati al corallo, e le aziende di Torre del Greco, altamente specializzate, tornano ad essere tra le prime nel panorama mondiale ma in Italia ci sono anche altri punti di eccellenza.
UNA DELLE CAPITALI DEL CORALLO
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Torre del Greco è unanimemente riconosciuta come tale anche se in Italia vi sono altri importanti centri per la sua lavorazione. La pesca del corallo è stata esercitata dai Torresi da tempi remoti ed i loro guadagni erano tali che che Ferdinando IV di Borbone chiamò la città “spugna d’oro” del suo regno.
Dal ‘500 i Torresi si spinsero nel mare della Corsica e della Sardegna e già nel ‘600 avevano una flotta di centinaia di barche. Poi alla fine del ‘700 si spinsero anche verso le coste africane. La città ospita ben 2 musei dedicati al corallo: uno storico all’interno dell’ “Istituto d’arte di stato” e l’altro più piccolo.
L’arte del corallo viene insegnata e tramandata dall’antica Scuola d’incisione e lavorazione del corallo annessa all’omonimo Museo. Nel suo territorio sono tantissime le aziende di ogni dimensione che lo lavorano e l’esportano in ogni parte d’Italia e del mondo. Qui giù il francobololo del 2010 che testimonia l’importanza storica della lavorazione torrese del corallo.
TONY KOSPAN
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Quando il paracadutismo è un vero show! Stupendo video con bella musica… Leave a comment





Buon giovedì in poesia.. La forza della vita di M. Sallemi – arte.. J. S. Sargent – canzone.. Sappi amore mio 1 comment
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Felice notte con la bella minipoesia… Pudore… di Antonia Pozzi Leave a comment

ti piace
e tu me lo dici
sia pur solo con gli occhi
io mi spalanco
in un riso beato
ma tremo
come una mamma piccola giovane
che perfino arrossisce
se un passante le dice
che il suo bambino è bello.
