Archivio per 8 gennaio 2015
SCRIVO
Paul Éluard
Sui miei rifugi distrutti
Sui miei fari crollati
Sui muri del mio tormento
Scrivo il tuo nome
by Tony Kospan




ARTE POESIA MUSICA ETC
I N S I E M E
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E' stato un vero grande mito della musica leggera…
al punto da esser considerato il…
RE DEL ROCK…
Elvis Presley…
La sua apparizione sulle scene verso la metà degli anni '50
sconvolse letteralmente il mondo musicale americano.
Elvis da giovane
Oltre al ritmo veloce della sua musica
colpivano i suoi caratteristici movimenti di bacino
che gli fecero avere il soprannome: “The Pelvis“.
Il suo successo si diffuse presto negli USA
e subito dopo in tutto il mondo.

Qui Elvis prima versione – Hound Dog (1956)
Osannatissimo dai giovani, ma non solo,
divenne anche un vero e proprio simbolo mondiale
dell'America del Rock.
Successivamente la sua musica
cambiò ritmo ma le sue canzoni e la sua voce
continuarono ad emozionare…
Negli ultimi anni soffrì molto per la sua bulimia
e si lasciò andare a vari stravizi (ma mai di droga)
che forse gli causarono l'infarto che l'uccise.
(Tupelo 8.1.1935 – Memphis 16.8.1977)
Elvis moriva ma non la sua leggenda…
Ancora oggi dopo 38 anni dalla morte, Elvis,
che è considerato uno dei più grandi cantanti di sempre
viene ricordato alla grande…
in tutto il mondo, ma soprattutto a Memphis…
Ricordiamolo anche noi attraverso questo
suo famosissimo… bellissimo brano…
(che ha a sua volta una bella storia)
Can't Help Falling In Love
Ciao a tutti da Tony Kospan
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Ci sono canzoni che, forse perché baciate dalle stelle,
raggiungono un successo mondiale
e suscitano in tantissimi la curiosità di conoscerne la storia.
Questa, del 1962, è una di queste ed ebbe un tale successo
che suscitò perfino l’interesse del grande poeta
Eugenio Montale
come potremo ora leggere in questo post.
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Parleremo dunque della storia di questa canzone,
di Vinicius de Moraes,
della ragazza musa ispiratrice del poetico testo…
della mitica spiaggia…
ed infine della poesia che Montale le dedicò.
Inoltre avremo anche la possibilità d’ascoltarla in 3 versioni.
Vinicius de Moraes e… la ragazza di Ipanema
E’ poi, da un punto di vista strettamente musicale,
la canzone che ha fatto conoscere la Bossa Nova al mondo
ed ancor oggi è la Bossa Nova più cantata.
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Ovviamente lui., l’autore, è Vinícius de Moraes
poeta, cantante, compositore, drammaturgo e diplomatico brasiliano.
Vinícius de Moraes
(Rio de Janeiro, 19 ottobre 1913 – Rio de Janeiro, 9 luglio 1980)
IL POETICO TESTO
LA RAGAZZA DI IPANEMA
Vinicius de Moraes
Guarda che cosa mai bella
Così piena di grazia
E’ lei la ragazza che viene e che passa
In un dolce equilibrio camminando verso il mare
Fanciulla dal corpo dorato
Dal sole di Ipanema
Il suo incedere è più che un poema
E’ la cosa più bella che abbia visto passare
Ah! Come mi sento solo…
Ah! Come tutto è così triste…
Ah! La bellezza che esiste
La bellezza che non è solo mia
E che pure passa da sola
Ah! Se lei sapesse che quando passa
Il mondo intero si riempie di grazia
E diventa più bello grazie all’amore
Solo grazie all’amore.
Joao Gilberto e la spiaggia di Ipanema
LA CANZONE IN UNA 1° VERSIONE
Ascoltiamola in una prima versione cantata
dal grande Joao Gilberto
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Joao Gilberto
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in versione originale… portoghese.
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LA STORIA DELLA CANZONE
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La leggenda vuole che i due autori, Vinicius de Moraes e Antônio Carlos Jobim, si incontrassero regolarmente in un bar di Ipanema per scrivere una commedia musicale e che ora, per ricordare che lì nacque la canzone ora porta il suo nome.

Il bar, allora Bar Veloso, era sulla strada che una ragazza percorreva tutti i giorni per recarsi da casa alla scuola.
La ragazza si chiamava Heloisa Pinheiro.
Guardandola tutti i pomeriggi i due musicisti colsero da lei l’ispirazione per la canzone che scrissero sui tavolini del bar.
Oggi il Bar Veloso si chiama “The girl from Ipanema” e il nome della strada è divenuto, da Rua Montenegro, Rua Vinícius de Moraes.
In realtà la storia è diversa (e forse meno romantica).
Eccola.
Nonostante i due abbiano sicuramente frequentato il bar, la melodia di questa canzone venne composta da Jobim al pianoforte della propria abitazione, in Rua Barro da Torre, per una commedia (Blimp) che Moraes aveva in mente ma di cui non aveva ancora scritto nulla.
Vinicius aveva scritto le parole di questa canzone a Petropolis, vicino a Rio de Janeiro.
Anche “Chega de Saudade” era stata scritta qui sei anni prima ma dedicandola proprio a Helô Pinheiro.
Heloisa Eneida Menezes Paes Pinto
Il titolo della canzone doveva essere “Menina que passa “ (La ragazza che passa).
Per quanto riguarda la ragazza, alta, abbronzata, mora con gli occhi verdi, bella e giovane, Jobim e Moraes la videro effettivamente passare molte volte davanti al Bar Veloso nell’inverno del 1962, perché Heloisa Eneida Menezes Paes Pinto, Helo per gli amici, viveva lì vicino in Rua Montenegro ed era cliente dello stesso bar.
Non c’era da stupirsi quindi che molti nel quartiere (e tutti in quel bar) la conoscessero.
LA CANZONE… 2° VERSIONE
Questa è in formato mp3…

L’AMBIENTAZIONE: LA SPIAGGIA DI IPANEMA
Non meno importante, per il fascino della canzone,
è certamente l’ambiente in cui nacque:
la mitica spiaggia di… Ipanema
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La strada che attraversa la foresta Tijuca offre continuamente vedute spettacolari della spiaggia e del quartiere di Ipanema, del suo proseguimento Leblon e della Laguna Rodrigo de Freitas, che i carioca Chiamano la Lagoa.
Questa è la zona ricca di Rio, sede di benessere e di carioca nouveau riche.
Ipanema (un nome indio che significa acque pericolose) si sviluppò come insediamento di frontiera nel 1894, con lunghe piste in terra battuta che correvano parallele alle dune di sabbia, e qualche capanna ai lati della strada.
Considerato un avamposto sperduto ai confini della civiltà, il quartiere fu a lungo ignorato, finché la calca di Copacabana divenne insopportabile per i suoi residenti benestanti, che si spostarono in un’ altra spiaggia più a sud: Ipanema.
Vinicius de Moraes e Helo Pinheiro qualche anno dopo
LA POESIA DI MONTALE
Infine ecco una sorprendente… poesia
di un insospettabile Montale dedicata proprio a lei.
Leggiadra ti distendi
sullo scoglio lucente di sale
e al sole bruci le membra.
Ricordi la lucertola
ferma sul masso brullo;
te insidia giovinezza,
quella il lacciòlo d’erba del fanciullo.
L’acqua’ è la forza che ti tempra,
nell’acqua ti ritrovi e ti rinnovi:
noi ti pensiamo come un’alga, un ciottolo
come un’equorea creatura
che la salsedine non intacca
ma torna al lito più pura.
Hai ben ragione tu!
Non turbare
di ubbie il sorridente presente.
La tua gaiezza impegna già il futuro
ed un crollar di spalle
dirocca i fortilizî
del tuo domani oscuro.
T’alzi e t’avanzi sul ponticello esiguo,
sopra il gorgo che stride:
il tuo profilo s’incide
contro uno sfondo di perla.
Esiti a sommo del tremulo asse,
poi ridi, e come spiccata da un vento
t’abbatti fra le braccia del tuo divino amico che t’afferra.
Ti guardiamo noi, della razza
di chi rimane a terra.
(Eugenio Montale, Ossi di seppia)
Ragazza di Ipanema
LA CANZONE… 3° VERSIONE
Quest’ultima versione è in italiano
cantata da Bruno Martino.
Il video presenta anche altre immagini
della ragazza, della spiaggia etc…
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Infine concludiamo con 3 recenti immagini
della Ragazza di Ipanema…
ora Nonna… ma sempre molto vivace.
F I N E
Fonti e testi da vari siti web – rielaborazione ed impaginazione Orso Tony
PER CHI AMA LA STORIA I RICORDI E LE ATMOSFERE DI UN TEMPO
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BREVE BIOGRAFIA
Paul Verlaine nasce nel 1844
in una famiglia francese benestante.
Fin da piccolo iniziò a scrivere poesie.
Presto mostra una personalità complessa e difficile
fatta di dolcezza e brutalità…
che traspare in modo chiaro fin dai primi tempi
anche nella sua poetica.
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(Metz 30.3.1844 – Parigi 8.1.1896)
La madre, per sottrarlo alla sua vita sregolata
lo fa sposare.
Il matrimonio però dopo un breve periodo di tranquillità,
che ritroviamo nei versi della raccolta La bonne chanson,
finisce presto per la sua incostanza e soprattutto
per la relazione con l'altro poeta “maledetto”, Rimbaud.
Anche questo rapporto finisce a sua volta dopo 3 anni
con l'esplosione di alcuni colpi di pistola,
per fortuna non gravi, sparati al suo amico.
Verlaine e Rimbaud
Questo episodio però lo porta in carcere e qui…
ecco una nuova svolta… stavolta religiosa.
Ma di nuovo, dopo un periodo sereno,
ricade nei suoi eccessi di ogni genere.

Ciononostante a Parigi iniziano i successi
della sua attività poetica e letteraria
e si inserisce bene nei salotti culturali parigini
mentre però la sua vita continua
in una continua alternanza di povertà e benessere.
Il gruppo dei poeti maledetti
.
Oltre alle poesie di vario genere scrisse anche un saggio
proprio sui poeti maledetti…
(Rimbaud, Mallarmé, Corbière ed altri)
in cui parla anche di se stesso,
ma con lo pseudonimo di Pauvre Lelian.
Morì povero in un ospedale parigino.
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LA SUA POETICA
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La sua poesia, che predilige la musicalità del verso,
è di tipo evocativo e non descrittiva…
cioè ci fa giungere alla verità delle cose
con visioni illuminanti e suggestive.
I suoi versi scorrono senza vincoli con grande fluidità e semplicità
e mostrano una profonda sensibilità che molti associano
a quella dei pittori Impressionisti.
Considerato ai suoi tempi un maestro dai giovani
è stato un precursore della poesia moderna.
Ecco ora alcune delle sue poesie che amo…
NOI SAREMO
Noi saremo, a dispetto di stolti e di cattivi
che certo guarderanno male la nostra gioia,
talvolta, fieri e sempre indulgenti, vero?
Andremo allegri e lenti sulla strada modesta
che la speranza addita, senza badare affatto
che qualcuno ci ignori o ci veda, vero?
Nell’amore isolati come in un bosco nero,
i nostri cuori insieme, con quieta tenerezza,
saranno due usignoli che cantan nella sera.
Quanto al mondo, che sia con noi dolce o irascibile,
non ha molta importanza. Se vuole, esso può bene
accarezzarci o prenderci di mira a suo bersaglio.
Uniti dal più forte, dal più caro legame,
e inoltre ricoperti di una dura corazza,
sorrideremo a tutti senza paura alcuna.
Noi ci preoccuperemo di quello che il destino
per noi ha stabilito, cammineremo insieme
la mano nella mano, con l’anima infantile
di quelli che si amano in modo puro, vero?
LE CONCHIGLIE
Ogni incrostata conchiglia che sta
in quella grotta
in cui ci siamo amati
ha la sua propria particolarità.
Una dell’anima nostra
ha la porpora
che ha succhiato nel sangue ai nostri cuori
quando io brucio e tu
a quel fuoco ardi;
Un’altra imita te
nei tuoi languori
e nei pallori tuoi di quando,
stanca,
ce l’hai con me perché
ho gli occhi beffardi;
Questa fa specchio
a come in te s’avvolge
la grazia del tuo orecchio,
un’altra invece
alla tenera e corta nuca rosa;
Ma una sola, fra tutte,
mi sconvolge.
VOLA CANZONE RAPIDA
Vola, canzone, rapida
davanti a Lei e dille
che, nel mio cuor fedele,
gioioso ha fatto luce un raggio.
Dissipando, santo lume,
le tenebre dell’amore: paura,
diffidenza e incertezza.
Ed ecco il grande giorno!
Rimasta a lungo muta
e pavida. La senti?
L’allegria ha cantato
come una viva allodola
nel cielo rischiarato.
Vola, canzone ingenua,
e sia la benvenuta
senza rimpianti
vani colei che infine torna.
VIVIAMO IN TEMPI…
Viviamo in tempi infami
dove il matrimonio delle anime
deve suggellare l'unione dei cuori;
in quest'ora di orribili tempeste
non è troppo aver coraggio in due
per vivere sotto tali vincitori.
Di fronte a quanto si osa
dovremo innalzarci,
sopra ogni cosa, coppia rapita
nell'estasi austera del giusto,
e proclamare con un gesto augusto
il nostro amore fiero, come una sfida.
Ma che bisogno c'è di dirtelo.
Tu la bontà, tu il sorriso,
non sei tu anche il consiglio,
il buon consiglio leale e fiero,
bambina ridente dal pensiero grave
a cui tutto il mio cuore dice: Grazie!
.
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Al lettore – Manoscritto
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Ciao da Tony Kospan
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E’ stato un vero grande mito della musica leggera…
al punto da esser considerato il…
RE DEL ROCK…
Elvis Presley…
La sua apparizione sulle scene verso la metà degli anni ’50
sconvolse letteralmente il mondo musicale americano.
Elvis da giovane
Oltre al ritmo veloce della sua musica
colpivano i suoi caratteristici movimenti di bacino
che gli fecero avere il soprannome: “The Pelvis“.
Il suo successo si diffuse presto negli USA
e subito dopo in tutto il mondo.

Qui Elvis prima versione – Hound Dog (1956)
Osannatissimo dai giovani, ma non solo,
divenne anche un vero e proprio simbolo mondiale
dell’America del Rock.
Successivamente la sua musica
cambiò ritmo ma le sue canzoni e la sua voce
continuarono ad emozionare…
Negli ultimi anni soffrì molto per la sua bulimia
e si lasciò andare a vari stravizi (ma mai di droga)
che forse gli causarono l’infarto che l’uccise.
(Tupelo 8.1.1935 – Memphis 16.8.1977)
Elvis moriva ma non la sua leggenda…
Ancora oggi dopo 38 anni dalla morte, Elvis,
che è considerato uno dei più grandi cantanti di sempre
viene ricordato alla grande…
in tutto il mondo, ma soprattutto a Memphis…
Ricordiamolo anche noi attraverso questo
suo famosissimo… bellissimo brano…
(che ha a sua volta una bella storia)
Can’t Help Falling In Love
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Frederic Bazille – Riunione di famiglia









Parlare d'amore
è solo fare dei pettegolezzi intorno a un mistero
E. Flaiano







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Frederic Bazille – Vestito rosa
GABBIANO
~ Esther Ciulla ~
Ascolta gabbiano,
aspetta un momento, un attimo solo !
Sono io che ti chiamo,
sono io che rapita,
guardandoti in volo
invano le mani protendo
a prenderti l’ali…
Oh gabbiano, potessi io
lontano volare,
perdermi in orizzonti perlati,
potessi come te seguire l’onda
di mari infiniti,
cullarmi nel cielo coi venti !
Potessi io, ubriaca di sole
vagare stordita,
gustare appagata lo spazio
nei mari e nei cieli
e riprendere vita.

Frederic Bazille – Il piccolo giardiniere




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