LA FOTOGRAFIA AL SERVIZIO DI UN PROGETTO:
DOCUMENTARE DAL VERO USI COSTUMI E TRADIZIONI
DEGLI INDIANI D'AMERICA
Eh sì stavolta, grazie a E. S. Curtis, non ci saranno
immagini di fantasia del saggio popolo nativo nordamericano
ma assolutamente reali e capaci così di darci
una precisa visione dei loro usi e costumi.
EDWARD SHERIFF CURTIS
L'UNICO BIANCO CHE DAVVERO INQUADRO'
GLI INDIANI D'AMERICA
a cura di Tony Kospan
L'UNICO BIANCO CHE DAVVERO INQUADRO'
GLI INDIANI D'AMERICA
a cura di Tony Kospan
I PARTE

Edward Sheriff Curtis – esploratore, etnologo e fotografo
E' solo grazie a lui che abbiamo una vera e precisa
documentazione della reale vita degli Indiani d'America
prima che fosse contaminata dagli usi dei bianchi.
documentazione della reale vita degli Indiani d'America
prima che fosse contaminata dagli usi dei bianchi.

Tra la fine dell'ottocento e l'inizio del Novecento ritrasse in mirabili immagini gli appartenenti alle varie tribù degli Indiani d'America ancora nei loro tradizionali costumi, gli oggetti del loro artigianato e i grandi spazi del paesaggio americano dove vivevano.

E' stato uno dei più grandi fotografi americani, fotografò i suoi soggetti muovendo dai deserti del South West per spingersi sino ai banchi di ghiaccio dell'Artico, registrando così, attraverso le immagini e la parola scritta i costumi e la cultura di oltre ottanta tribù.

Oggi questo ci appare quasi normale… ma se ci caliamo… nel periodo storico in cui Curtis operò… vicinissimo alle guerre tra bianchi e pellerossa… e se pensiamo quale fosse all'epoca (ahimé) la considerazione di cui godevano i Nativi americani… ci possiamo rendere conto della straordinaria importanza della sua opera.

Si tratta per me di immagini davvero molto affascinanti…
che hanno dentro… il senso e l'anima della realtà storica delle cose…

Ma non si tratta solo di documentazione storica per quanto utilissima…
Egli grazie alla grande padronanza tecnica ed alla sua arte fotografica…
riesce a penetrare il cuore degli Indiani d'America ed a donarci anche la vera atmosfera in cui essi vivevano.




Ciao da Tony Kospan…
continua…
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