Archivio per 13 novembre 2014

Buonanotte con la bellissima minipoesia… Quando non sarai… di William Shakespeare   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
 
QUANDO NON SARAI
William Shakespeare
 

Quando non sarai
più parte di me,
ritaglierò dal tuo ricordo
tante piccole stelline,
allora il cielo sarà così bello
che tutto il mondo
si innamorerà della notte.
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 

 
da Tony Kospan
 
 
 
 
 

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Pubblicato 13 novembre 2014 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA

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Siamo abitudinari? Sì… questo studio lo conferma!   Leave a comment


 
 
 
 



  

Sapevamo già che l’uomo
è un essere abitudinario…
ma mai era stato accertato
con tanta statistica scientifica certezza!
 
 
 
 
 
 
 
 
Ecco un interessante articolo, a mio parere,
che offro alla vostra conoscenza
e, se volete, alle vostre riflessioni…
anche sui vari aspetti che ne conseguono…
 
 
 
 
 
 
 
.
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ESSERI UMANI… ABITUDINARI!!!!
By Lupo
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Attraverso il segnale dei telefoni cellulari un gruppo di ricercatori ha monitorato per sei mesi 100.000 persone. Un campione particolarmente grande seguito per capirne gli spostamenti, scoprendo che gli esseri umani passano l’80% del loro tempo sempre negli stessi luoghi.
Siamo una specie abitudinaria, che tende a frequentare gli stessi spazi a intervalli precisi e sempre abbastanza vicino ai luoghi familiari. Spostamenti che assomigliano a quelli di altri animali predatori secondo schemi collaudati in natura. Per il gruppo di ricerca formato dai fisici Marta Gonzàlez, César Hidalgo e Albert-Làszlo Barabèsi saremmo una sorta di “predatori passivi”.
 
 
 
 
 


 

 

 

Si tratta della prima ricerca che indaga gli spostamenti delle singole persone: lo schema osservato, simile ma non identico a quello già visto in altre specie, è detto Levy flight ed è caratterizzato da spostamenti in zone limitate con qualche occasionale movimento su una distanza più lunga.
Già in uno studio del gennaio 2006, pubblicato sulla rivista Nature, si concluse che gli esseri umani seguissero questa legge.
In quella ricerca si seguì il viaggio delle banconote, attraverso la registrazione dei numeri di serie grazie al lavoro di numerosi volontari.
Per Gonzàlez, Hidalgo e Barabèsi, tuttavia, il metodo su cui fu basato lo studio del 2006 era limitato: le banconote cambiano proprietario continuamente, al contrario dei cellulari che rimangono con la stessa persona per periodi molto lunghi.
Inoltre, il segnale del cellulare è rintracciabile automaticamente, senza dover ricorrere a volontari. Considerare le antenne da cui passa il segnale significa poi tracciare in modo preciso il percorso del cellulare nello spazio.
 
 
 
 
 



 

 

 

Per evitare errori dovuti ai cellulari spenti, i ricercatori hanno comparato i dati ottenuti con quelli ricavati da un campione più modesto, in cui la posizione del telefonino era verificata ogni due ore, che fosse acceso o meno. Tale comparazione ha dimostrato che le rilevazioni effettuate per il gruppo più grande erano molto simili a quelle per il gruppo più piccolo.
Ogni rilevazione è stata eseguita in forma anonima, registrando solo il segnale del cellulare e non associandolo ad alcun nominativo.
Secondo lo studio anzidetto, il movimento degli esseri umani è sì di tipo Levy flight, ma in forma modificata, in quanto la distanza degli spostamenti non è casuale come negli animali predatori ma è tipica per ogni individuo.
La spiegazione è che la nostra specie passa la maggior parte del tempo, l’80%, nei medesimi luoghi.
 
 
 
 
 



 

 

 

Un comportamento abitudinario che ha permesso al gruppo di ricerca di elaborare una funzione che descrivesse il movimento e che, eliminati determinati fattori individuali, potesse ritenersi di ordine universale.
Le conclusioni dello studio potrebbero avere importanti ripercussioni in futuro: il modello ricavato dall’analisi statistica degli spostamenti potrebbe essere utile per pianificare meglio le vie di traffico, preparare piani di emergenza e prevedere schemi di diffusione delle patologie in area urbana.
 
 
 
 
 

 

 

 

Pubblicato su: Understanding individual human mobility patterns, Nature, 453, 779-782 (5 June 2008). Da ANTHROPOS
 – Impaginazione Tony Kospan –
 
 
 
 
 

CIAO DA TONY KOSPAN

 
 
 
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Buon giovedì in poesia.. Cuore nuovo di Garcia Lorca – arte.. F. Vallotton – canzone.. Crederò   1 comment

 

 

Felix Vallotton

 

 

 

 

 

 

 

Ed io che intesi quel che non dicevi,
m'innamorai di te perché tacevi
Guerrini

 

 

 

 

Felix Vallotton – La visita

 

 

 

CUORE NUOVO
Federico Garcia Lorca
 
 

Il mio cuore come una serpe
si è spogliato della sua pelle
e la tengo fra le mie dita
piena di ferite e di miele.

I pensieri annidati
nelle tue rughe, dove sono?
Dove le rose che profumavano
di Gesucristo e di Satana?

Povero involucro che opprimevi
la mia stella fantastica!
Grigia pergamena indolenzita
di ciò che volli e ora non amo più.

Vedo in te embrioni di scienze,
mummie di versi e scheletri
di antiche mie innocenze
e di miei romantici segreti.

Ti appenderò ai muri
del mio museo sentimentale,
vicino ai gelidi e oscuri
gigli dormienti del mio male?

O ti metterò sopra i pini
-libro dolente del mio amore-
perché tu conosca i trilli
dell’usignolo all’alba?
 

 

 

 

Felix Vallotton – Donne nude e gatti

 

 

 

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da Orso Tony

 

 

 

 

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