Siamo giunti ormai alla fine
di questo breve viaggio
nella poesia d'amore dell'Antico Egitto

Liriche d’amore 
dal papiro Chester Beatty I
new
age

STANZA SETTIMA (uomo)

Sono sette giorni
che non ho visto l’amata.
E’ entrata in me la malattia,
sono diventato con le membra pesanti,
ho dimenticato lo stesso mio corpo.
Se i medici vengono da me,
non mi soddisferanno i loro rimedi.
I maghi non trovano espedienti,
non si scopre la mia malattia.
Il dire: “Eccola!” mi rende la vita.
Il suo nome mi risolleva,
l’andirivieni dei suoi messaggeri
fa vivere il mio cuore.
L’amata è per me meglio delle medicine,
è per me meglio di un formulario magico.
La sua venuta è il mio amuleto:
quando la vedo, ritorno in salute.
Quando apre gli occhi,
diventa giovane il mio cuore,
quando parla,
divento forte.
Quando l’abbraccio,
allontana da me la malattia.
Ed è lontana da me da sette giorni.


PER LEGGER LA POESIA DELLA VI STANZA…
E DA LI' TUTTE LE PRECEDENTI…
Ciao da Tony Kospan
Scritti raccolti da Danny Fan-impagin. t.k.
F I N E
Ciao da Tony Kospan
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Un brano breve ma intenso
che conferma le doti nascoste nella penna
del notissimo scrittore…
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Potevi pensare che era matto.
Ma non era così semplice.
Quando uno ti racconta con assoluta esattezza che odore c'è in Bertham Street, d'estate, quando ha appena smesso di piovere, non puoi pensare che è matto per la sola stupida ragione che in Bertham Street, lui, non c'è mai stato.
Negli occhi di qualcuno, nelle parole di qualcuno, lui, quell'aria, l'aveva respirata davvero.
Il mondo, magari, non l'aveva visto mai.
Ma erano ventisette anni che il mondo passava su quella nave: ed erano ventisette anni che lui, su quella nave, lo spiava.
E gli rubava l'anima.
In questo era un genio, niente da dire.
Sapeva ascoltare. E sapeva leggere.
Non i libri, quelli son buoni tutti, sapeva leggere la gente.
I segni che la gente si porta addosso: posti, rumori, odori, la loro terra, la loro storia…
Tutta scritta, addosso.
Lui leggeva, e con cura infinita, catalogava, sistemava, ordinava.

(Alessandro Baricco – Novecento)
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Ciao da Tony Kospan

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*
CON ME NON BISOGNA PARLARE
Marina Ivanovna Cvetaeva
Con me non bisogna parlare,
ecco le labbra: date da bere.
Ecco i miei capelli: carezzali.
Ecco le mani: si possono baciare.
Meglio però, fatemi dormire.
à tout le monde
par Tony Kospan
*Consuelo Bagaloni – Volto di donna
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