Un bellissimo saggio raccontino zen…
ERCHE' LA GENTE GRIDA? ![]()
Un maestro domanda ai suoi discepoli:
“Perché la gente grida quando è arrabbiata?”
I discepoli pensano per un attimo e poi rispondono: “Perché perdono la calma maestro!”
Il maestro aggiunge:
”Ma, perché gridare se l’altra persona è proprio davanti a te? Non sarebbe possibile parlare a bassa voce?? Perché gridare proprio quando si è arrabbiati?” . . .
. . . I discepoli davano delle risposte ma purtroppo non soddisfacevano il maestro.
.. . . . Quando discutiamo, facciamo in modo che i nostri cuori non si allontanino. Non diciamo parole che ci possano distanziare ancora di più, . .
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CIAO… A BASSA VOCE…
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Archivio per 4 settembre 2014
Perché la gente grida? Ce lo spiega questa simpatica storiella zen… 3 comments
L’ultima lettera di Alberto Bevilacqua ad una signora… Leave a comment
Anche i freddi numeri hanno una loro fantastica… storia… 2 comments
Gli antichi, in verit, per fare i calcoli usavano i cosiddetti abachi, cio tavolette divise in scomparti nei quali venivano sistemati dei sassolini che corrispondevano alle cifre di cui erano composti i numeri; essi funzionavano un poco come funzionano i pallottolieri. In ciascuno scomparto veniva sistemata una serie di sassolini a seconda delle unit, delle decine, delle centinaia e cos via, di cui era composto il numero. Negli stessi scomparti, in modo coerente, venivano aggiunti i sassolini corrispondenti al numero che doveva essere sommato. Si contavano quindi tutti i sassolini presenti nel comparto delle unit e, se superavano il dieci, si lasciavano solo quelli eccedenti tale numero, mentre, nel secondo scomparto, quello delle decine, si aggiungeva un sassolino che valeva pertanto quanto dieci del primo scomparto. Si raggruppavano quindi i sassolini dello scomparto delle decine e, come nel caso precedente, se superavano il dieci, se ne toglieva appunto tale numero…
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Musica e poesia – Ovunque proteggi – Un classico di Vinicio Capossela Leave a comment




Non dormo ho gli occhi aperti per te,
guardo fuori, guardo intorno,
come è gonfia la strada di polvere e vento,
nel viale del ritorno.
Quando arrivi,quando verrai per me,
guarda l’angolo del cielo,
dove è scritto il tuo nome,
ed è scritto nel ferro del cerchio di un anello.
E ancora mi innamora e mi fa sospirare così,
adesso e per quando tornerà l’incanto…
E se mi trovi stanco,e se mi trovi spento,
se il meglio è già venuto
e non ho saputo tenerlo dentro me.
I vecchi già lo sanno il perchè,
e anche gli alberghi tristi,
che troppo per poco e non basta ancora
ed è una volta sola.
E ancora proteggi, la grazia del mio cuore,
adesso e per quando tornerà l’incanto,
l’incanto di te,di te vicino a me.
Sassi nelle scarpe e polvere sul cuore,
freddo nel sole,e non bastan le parole.
Mi spiace se ho peccato,
mi spiace se ho sbagliato,
se non ci sono stato,se non sono tornato.
Ma ancora proteggi la grazia del mio cuore,
adesso e per quando tornerà nel tempo,
il tempo per partir,il tempo di restare,
il tempo di lasciare,il tempo di abbracciare,
ricchezza e fortuna in pene e in povertà
nella gioia e nel clamore,nel lutto e nel dolore,
nel freddo e nel sole,nel sonno e nel rumore,
ovunque proteggi la grazia del mio cuore,
ovunque proteggi la grazia del tuo cuore..
Ovunque proteggi,proteggimi nel male,
ovunque proteggi la grazia del tuo cuore..
Ma veniamo ora al… video…


Ciaooooooooooo
Tony Kospan
UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA E LA CULTURA
NELLA PAGINA FB

Il bello del vero amore per H. Hesse in questo brano di sogno… 1 comment


FELICITA’ D’AMORE

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Buon giovedì in poesia.. Ieri ti ho baciato di Salinas – arte.. J. W. Alexander – musica.. Venus rapsody Leave a comment
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