Archivio per 24 luglio 2014

Il ragazzo ed il cavallo – Una semplice favoletta Zen che ci ricorda una grande verità…   Leave a comment

 
 
 

  La saggezza è merce rara… ahimè…  e non tutti la ricercano…  –



 
 


 
 
 
 
 
 


Forse sì non la raggiungeremo mai… la saggezza…
ma leggere questa breve storiella, che adoro,
penso che comunque non possa che farci bene
ed aprirci la mente.

 

 
 
 
 
Benedetto Luti – Allegoria della Sapienza

 
  

 
Infatti nel mondo che ci circonda, da quello reale a quello virtuale,
da quello della stampa a quello (soprattutto) televisivo
ascoltiamo grida, sentenze inappellabili, verità eterne etc…
salvo poi ascoltare, dalle stesse persone o da altri,
 il contrario dopo appena poche ore.

 

 
 
 
  

IL RAGAZZO ED IL CAVALLO



 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Un ragazzo riceve un cavallo come regalo per il suo quattordicesimo compleanno.
La gente del villaggio dice “Oh! Fantastico!”
Ma il maestro Zen, che vive nel villaggio, dice “Vedremo”

Il ragazzo cade da cavallo e si rompe una gamba
La gente del villaggio dice “Oh! Terribile!”

Il maestro Zen dice “Vedremo”
Il villaggio viene coinvolto nella guerra
e tutti i giovani uomini devono partire ma,
a causa della gamba rotta, il ragazzo resta a casa.
Tutti esclamano “Oh! Fantastico!”
Il maestro Zen dice “Vedremo”
 



 





Ci dice questa storiella infatti che dobbiamo guardare sempre
oltre le apparenze… e  che spesso, quel che sembra male,
può rivelarsi un bene… (e viceversa).

Quindi quando ci accadono degli eventi conviene aspettare
e ragionare… un po' e con calma… prima di dare un giudizio.









Dunque quel che appariva bene non lo era

e quel che appariva male… non lo era altrettanto!


Certo mi direte che questo lo sapevate già…

ma in verità quando poi traduciamo

in vera pratica di vita questa riflessione

senza lamentarci o gioire subito e spesso inutilmente?


Che ne pensate?

Ciao da Tony Kospan





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Buon giovedì in poesia.. Non era giorno di R. Perin – arte.. T. De Lempicka – canzone.. Guarda che luna   3 comments

 

 

 

Tamara de Lempicka – Autoritratto
 
 
 
 
 

 

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Io parto per strappare una stella al cielo e poi,

per paura del ridicolo, mi chino a raccogliere un fiore.

Edmond Rostand

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Tamara de Lempicka – Ragazza che dorme – 1935

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NON ERA GIORNO… NON ERA NOTTE…

– Roberto Perin –

 

Non era giorno,
non era notte,
erano “attimi” dove
l'infinito era
pieno di sentimento,
dove l'amore
stava riempiendo il nulla.

Era l'attimo
d'incontro tra comete,
tra vite gemelle, ma lontane,
vicine ma staccate.

Era un giorno
senza minuti,
senza cielo,
senza un avvenire
da sognare,
senza un passato
da ricordare.

Era un “istante”,
che mai penserà
che esista un prossimo.

Era una nascita,
era una vita
di luce al cielo.

Era il “momento”,
non un momento.

Non era notte,
non era giorno.

Era un attimo
che non si fermava,
un attimo, che viveva
più della sua vita d'istante.

Non voleva morire.

Non era notte,
non era giorno,
era l'attimo di
un amore eterno.

 

 

Tamara de Lempicka – In estate (1928)

 

 

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da Orso Tony
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

AMANTI DELL'ARTE ED ARTISTI…
I N S I E M E

 
 
 
 
 

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