Archivio per 9 luglio 2014
Buonanotte in minipoesia con… In gran segreto… di J. A. Nino Leave a comment
La poesia in… poesia, aforismi, dipinti, canzoni e… non solo… Leave a comment
Il grande Montale disse che probabilmente la poesia nata dalla necessit
di aggiungere un suono vocale al ritmo martellante delle musiche primitive…
Questo lascia immaginare un’origine comune tra musica e poesia…
che poi sono diventate espressioni artistiche del tutto deiverse ed autonome…
bench a mio parere talvolta si reincontrano
quando ad esempio una poesia viene musicata o il testo di una canzone
ci appare pura poesia… etc…

Personalmente sono di ci convintissimo ed infatti,
la vera poesia contiene, rima o non rima, metrica o non metrica,
un suo interno ritmo… una sua intrinseca musicalit.
La poesia ha una sua storia millenaria ed giunta intatta
fino ai nostri giorni arricchendosi per sempre sempre di pi
di temi, forme e contenuti di ogni genere costituendo cos
un fantastico mondo capace di arricchire la nostra vita
facendoci volare sopra le difficolt e le miserie umane.


Parlare per di poesia, davvero a fondo?, ci…
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Piccolo omaggio ad Ernest Borgnine grande caratterista di Hollywood e premio Oscar del 1956 Leave a comment



ma ha anche vinto un Oscar nel 1956

Una delle sue ultime immagini


La speranza di pure rivederti – Desiderio e paura di rivivere un amore in questi versi non facili.. di Montale 5 comments
Piccola… criptica… ma famosissima e davvero sublime
è questa poesia…
L'autore anche qui utilizza una forma scarna ed essenziale
per manifestare con forza quel fondo di angoscia verso la vita
che lo caratterizza apparendogli essa nemica ed oscura…
Eugenio Montale – Genova 12 10 1896 – Milano 12 9 1981

LA SPERANZA DI PURE RIVEDERTI
Eugenio Montale
(da “Le Occasioni”)
La speranza di pure rivederti
m’abbandonava;
e mi chiesi se questo che mi chiude
ogni senso di te, schermo d’immagini,
ha i segni della morte o dal passato
è in esso, ma distorto e fatto labile,
un tuo barbaglio:
(a Modena, tra i portici,
un servo gallonato trascinava
due sciacalli al guinzaglio).
Magritte – La memoria
Spero di legger anche un vostro parere..
CIAO DA TONY KOSPAN

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Una bella riflessione sulla felicità di Martin Luther King Leave a comment
Il figlio della luna… Poetica canzone… fantasy… d’amore e gelosia Leave a comment
“Per chi non fraintenda,
narra la leggenda
di quella gitana che pregò la Luna
bianca ed alta nel ciel”

La canzone il cui titolo originale è
“Hijo De La Luna”
è dei Mecano, un gruppo spagnolo,
e fa parte di un LP di cui è la perla…
Per testo, fantasy e musica affascinante…
riscuote sempre grande successo.
Conosciamola… e poi l'ascoltiamo.
LA STORIA
.
.
Ci racconta la commovente leggenda di una zingara
che disperata chiese alla luna il ritorno dell’uomo che amava.
La Luna acconsentì purché potesse accudire personalmente
il suo primo figlio.
Alla nascita del bimbo, bianco come il latte, il suo uomo
“scuro come il fumo” – credendosi tradito – la uccise…
ed abbandonò il figlio della Luna.
La musica è struggente così come la voce della Torroja
e la canzone tocca i punti più profondi del nostro cuore…
Ma ecco, per chi desidera conoscerlo bene,
il testo in italiano…
IL FIGLIO DELLA LUNA
narra la leggenda
di quella gitana
che pregò la luna
bianca ed alta nel ciel
mentre sorrideva
lei la supplicava
«fa che torni da me»
«tu riavrai quell’uomo
pelle scura
con il suo perdono
donna impura
però in cambio voglio
che il tuo primo figlio
venga a stare con me»
chi suo figlio immola
per non stare sola
non è degna di un re
Luna adesso sei madre
ma chi fece di te
una donna non c’è
dimmi luna d’argento
come lo cullerai
se le braccia non hai
figlio della luna
Nacque a primavera
un bambino
da quel padre scuro
come il fumo
con la pelle chiara
gli occhi di laguna
come un figlio di luna
«questo è un tradimento
lui non è mio figlio
ed io no, non lo voglio»
Luna adesso sei madre
ma chi fece di te
una donna non c’è
dimmi luna d’argento
come lo cullerai
se le braccia non hai
figlio della luna
II gitano folle
di dolore
colto proprio al centro
dell’onore
l’afferrò gridando
la baciò piangendo
poi la lama affondò
corse sopra al monte
col bambino in braccio
e lì lo abbandonò
Luna adesso sei madre
ma chi fece di te
una donna non c’è
dimmi luna d’argento
come lo cullerai
se le braccia non hai
figlio della luna
Se la luna piena
poi diviene
è perché il bambino
dorme bene
ma se sta piangendo
lei se lo trastulla
cala e poi si fa culla
ma se sta piangendo
lei se lo trastulla
cala e poi si fa culla
E' stata tradotta in diverse lingue e sulle sue note
sono stati creati stupendi video… musicali…
Ne presento ora 2…
entrambi belli… ma ciascuno a modo suo…
Questo il primo…
e questo è il secondo
forse preferibile per la bellezza delle immagini
LA PAGINA DI SOGNO DI FB?
Il giuggiolo… questo sconosciuto – Descrizione, storia, usi, il famoso detto e la ricetta Leave a comment
Buon mercoledì in poesia.. Baciami di Prévert – arte.. S. H. Meteyard – canzone.. Mi ritorni in mente 1 comment
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