Archivio per 26 giugno 2014
Lalla Romano riservata ma incisiva grande poetessa italiana del 900 Leave a comment
Thomas Struth – Il grande fotografo specializzatosi nel riprendere i… visitatori dei Musei Leave a comment
Nel campo della Storia della Fotografia alcuni artisti
hanno preferito seguire un tema particolare…
o un particolare aspetto della vita umana.
Uno di questo è il fotografo di cui ora vi parlerò
che, oltre a diversi altri,
ha scelto un genere davvero molto particolare.
THOMAS STRUTH
IL FOTOGRAFO DEI… VISITATORI DEI MUSEI

Thomas Struth (nato nel 1954)
Rielaborazione libera di un articolo di
LAURA LARCAN
da parte di Tony Kospan

LAURA LARCAN
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E’ un gioco teatrale spettacolare, da applauso.
Quello che poteva essere un intento documentario di ambienti museali diventa letteralmente una messinscena.
Thomas Struth può immortalare le sale del museo con i suoi capolavori universali, coinvolgendo gli stessi visitatori, che diventano anche loro elementi perfettamente integrati con l’ambiente circostante, in una sorta di teatralità silenziosa,
dove il turista appare trasfigurato in una comparsa della scena.
Ma Struth può anche avvicinarsi di più alle persone, colte nel momento in cui contemplano l’opera d’arte.
Ed è questo il suo segno più arguto e innovativo, scegliendo di ritrarre frontalmente la gente che guarda, vista come dal punto di vista dell’opera: quasi uno studio psicologico dei modi di guardare e di recepire l’arte di persone di diverse età, sesso e provenienza sociale.
Struth punta così a ritrarre la condizione esistenziale dell’uomo confrontato con la propria immagine nell’opera d’arte.
Ecco, allora, ritrovare nelle sue immagini folle di individui nelle più svariate attività: possono ammirare estatiche l’opera, possono ascoltare la guida, possono distogliere l’attenzione e osservare altre persone.
Sono veri e propri saggi sull’osservazione, sull’osservare e sull’essere osservati.
Ma Struth affronta con la sua macchina fotografica anche le altre indagini tematiche come quelle legate alle chiese e ai luoghi sacri, dove il fotografo trasfigura la monumentalità architettonica e spaziale, profusa di valori cromatici, nella superficie invasiva di un “pattern” decorativo, come ad esempio realizza con la facciata del Duomo di Milano.
Duomo di Milano – interno
Un altro tema sono i cosiddetti “Paradisi”, scatti fotografici che ritraggono luoghi dove l’uomo non ha mai o ha raramente messo piede.
Qui scorre l’altro tema caro a Thomas Struth, quello della natura, dei territori incontaminati, delle foreste amazzoniche, di una natura, insomma, che è protagonista assoluta in una dimensione parallela alla realtà urbana, un mondo senza tempo, sospeso in una grandiosità sconosciuta e silenziosa.
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Un tema spiazzante che appare opposto a tutta quella civiltà fatta di arte, di città e architetture finora perlustrate.
D’altronde, l’essenza di questa fotografia la indica lo stesso Struth quando afferma “cerco un dialogo tra passato e presente e la possibilità di cercare uno spazio di quiete nel nostro mondo frenetico“.
ALTRE SUE OPERE
Testo rielaborato da repubblica.it – immagini da vari siti – impaginazione T.K.
CIAO DA TONY KOSPAN




Breve ricordo del grande Odoardo Spadaro e della sua mitica “Porta un bacione a Firenze” Leave a comment
Felice giovedì in poesia.. Lasciami libere le mani di Neruda – arte.. A. J. Moore – canzone.. Luce.. di Elisa. 1 comment
Albert Joseph Moore
Lily Cole – 2005
Il corpo e l’anima abbisognano sempre di nuove sfide
~ Paulo Coelho ~
Albert Joseph Moore – Omaggio alla musica
Pablo Neruda
e il cuore, lasciami libero!
Lascia che le mie dita scorrano
per le strade del tuo corpo.
La passione – sangue, fuoco, baci –
m’accende con tremule fiammate.
Ahi, tu non sai cos’è questo!
che piega la selva
sensibile dei miei nervi.
è la carne che grida
con le sue lingue ardenti!
è l’incendio!
E tu sei qui, donna,
come un legno intatto
ora che tutta la mia
vita fatta cenere vola
verso il tuo corpo pieno,
come la notte, d’astri!
e il cuore, lasciami libero!
Io solo ti desidero,
ti desidero solamente!
Non è amore, è desiderio
che inaridisce e s’estingue,
è precipitare di furie,
avvicinarsi dell’impossibile,
ma ci sei tu,
ci sei tu per darmi tutto,
e per darmi ciò che possiedi
sei venuta sulla terra –
com’io son venuto
per contenerti,
desiderarti,
riceverti!

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par Tony Kospan


Con la bella minipoesia… Amo in te… di Nazim Hikmet… buonanotte a tutti 1 comment

Nazim Hikmet
l'avventura della nave che va verso il polo
amo in te
l'audacia dei giocatori delle grandi scoperte
amo in te le cose lontane
amo in te l'impossibile
entro nei tuoi occhi come in un bosco
pieno di sole
e sudato affamato infuriato
ho la passione del cacciatore
per mordere nella tua carne.
amo in te l'impossibile
ma non la disperazione.

