Archivio per 13 giugno 2014

L’Hully Gully ballo amatissimo negli anni 60. Storia… musica e video…   1 comment

 
 
 
 

 
 
 

L’HULLY GULLY
 
 
 
 
Ve lo ricordate???
 
 
 Lo dico a quelli che hanno più o meno la mia età (ehm… ehm)
ma, per la conoscenza della storia della musica, anche ai più giovani… 
 
 
Ricordiamolo, riascoltiamolo… un attimo
vedendo anche immagini vere dell'epoca
in un vero e proprio video-documento.

 
 
 
 
 

 
 
 
 
 

COME E DOVE NASCE?

 
 
 
E' un ballo, simile al samba, originario del Sud degli Stati Uniti d'America che era in voga negli anni 60.
 
In Italia diventa popolare con alcuni celebri brani di Edoardo Vianello:
“Hully gully in dieci”, “Abbronzatissima” (1963) e soprattutto “I watussi”, vero disco boom dell'estate 1964

 
 
 
 
 


 
  
 

NOI E LUI

 
 
 
Abbiamo ballato l’Hully Gully per trenta anni e nessuno pensava di definirlo Ballo di gruppo o Social Dance ah ah.
 
Era… Hully Gully e… basta.
 
Ogni volta che veniva suonato, le coppie in pista si scioglievano e singolarmente, in gruppo ordinato e compatto, si mettevano a ballare muovendo nella stessa direzione quei passi semplici semplici facili facili: quattro più quattro più quattro etc .
 
Nel corso degli anni eravamo convinti della eternità e della unicità dell’Hully Gully.

 
 
 
 





SIGNIFICATO DEL NOME




Ma cosa significa “Hully Gully”?

L'espressione deriva da un gioco popolare in America in cui un giocatore scuote una manciata di noci,

noccioline o semi e chiede al suo avversario “Hully Gully” cioè “Quanti sono?” 


.

.




.

.

DURATA DEL BALLO NEL TEMPO


 
Fra successi che andavano e venivano, esso sopravviveva, uguale a se stesso, immutabile e inimitabile per circa un decennio. 
 
Era italiano o cubano? Era americano o caraibico? 

All'epoca non ci interessava affatto… a noi bastava sapere che esistesse.

Nessuno si chiedeva da dove fosse venuto, e come, perché e quando.
 
Noi lo sentivamo più nostrano che mai, un compagno di giochi adolescenziali, che si manteneva in perfetto equilibrio con l’universo delle danze in continua trasformazione.
 
 
 

 

 

 


PERCHE' ERA TANTO AMATO? 




Era anche una certezza per i più timidi.
 
Nei tempi in cui non esistevano tante scuole di ballo, tutti potevano affrontare la pista su un brano di hully gully:
era un ballo amico che non tradiva mai e non nascondeva brutte sorprese.
 
Era un ponte levatoio aperto ed invitante verso il ballo:
era la porta d’ingresso che portava in pista anche i non ballerini. 
 
Il grande Edoardo Vianello, con le sue canzoni ( I Watussi – 1963  / Hully Gully in 10 – 1964  /  ecc.),  ci ha dato tanti momenti di allegria e per questo lo ringraziamo.

 
 
 
 
 

 
 
 
 


Ascoltiamo infine una delle canzoni italiane di maggior successo con questo ritmo… 
 
 
E' il mitico ma leggero e spensierato brano…I Watussidi Edoardo Vianello che, anche grazie al video, ci riporta alle atmosfere di allora.


 
 
  
 
 
 
 
 
 
 
 
CIAOOOOOOOOOO
 
 
TONY KOSPAN

 
 
 
 
Testo dal web con modifiche, impaginazione e rielaborazione T.K.





LA TUA PAGINA DI… SOGNO?


.

.



La millenaria storia della pizza fino alla… Margherita…   5 comments





Diamo uno sguardo all’evoluzione, nel corso dei millenni,
della pizza
uno degli alimenti più amati in tutto il  mondo.






Partirò però dalla simpatica storia della nascita
della mitica Margherita, regina delle pizze…
e poi parlerò di quella specie di pane schiacciato…
che rappresenta l’antichissimo antesignano della pizza.


Il post poi si concluderà…
con la simpatica canzoncina a lei dedicata.








 
 
 
 
LA VERA STORIA DELLA PIZZA MARGHERITA (E NON SOLO)
a cura di Tony Kospan
 
 
 
 



In verità questa pizza condita da mozzarella, pomodoro e basilico, già esisteva… ed era amata dalla Regina Carolina moglie di Re Ferdinando di Borbone… che, essendone ghiotta, aveva perfino fatto costruire, nella reggia, un bel forno a legna.





 




Non sapeva però la regina borbonica Carolina che i 3 colori sarebbero stati quelli di un’altra dinastia, quella dei Savoia, che avrebbe poi esautorato la sua.

Ma andiamo con ordine









Nell’estate del 1889 il re d’Italia Umberto I e la regina Margherita erano in vacanza a Napoli nella reggia di Capodimonte.


La regina, avendo saputo delle bontà della pizza da qualche personaggio del seguito mandò a chiamare a corte il pizzaiolo Don Raffaele Esposito.

I coniugi Esposito, utilizzando i forni della Reggia, non prepararono solo la pizza in questione ma anche diverse altre… con vari ingredienti: una con sugna, formaggio e basilico; una con l’aglio, olio e pomodoro etc.



 


La Regina Margherita





Ma la Regina Margherita si entusiasmò soprattutto per quella con mozzarella, pomodoro e basilico, cioè con i colori della bandiera italiana, e però… non solo per motivi patriottici.
Don Raffaele, colse al volo l’occasione di farsi pubblicità (e farsi benvolere dai Reali) e quindi chiamò questa pizza, in onore della Regina, “alla Margherita“. 












Nel menu della sua pizzeria, già il giorno dopo, essa troneggiava richiestissima ed al primo posto.

Era nata la pizza Margherita…
.
.
.
.





La storia della pizza – in senso lato – 
però ha origini molto più antiche..
.
.
LE LONTANISSIME ORIGINI DELLA PIZZA

.
.
.
.






Diversi storici ritengono che una specie di pizza, molto simile al pane, era presente già nell’alimentazione etrusca, egizia e di altri popoli antichi con forme e condimenti ovviamente molto diversi.
Era un alimento semplice che necessitava solo di componenti facilmente reperibili: farina, olio, sale e lievito. 
La pizza inizia ad avvicinarsi a quella che intendiamo oggi a Napoli, nel medioevo, per cercare di rendere più saporita e condita la preesistente schiacciata di pane;
Dunque in origine è simile al pane, cotta in forni a legna e condita con aglio, strutto e sale grosso… a cui alcuni poi aggiungevano formaggio (caciocavallo) e basilico.










Bisogna ricordare che fu la pizza, anche nella forma più povera, a far sì che nei territori del Regno delle 2 Sicilie le popolazioni riuscissero a superare,  in modo meno drammatico di altre zone, le tante diverse carestie… avvenute nel corso dei secoli (in Germania questo stesso ruolo lo ebbe invece la patata).











La pizza infine proprio come oggi la conosciamo, e cioè non più simile al pane ma con impasto morbido e gustoso, appare a Napoli tra il ‘500 e il ‘600.


Era preparata a forma di disco sul quale venivano aggiunti i condimenti più diversi disponibili all’epoca.
Il definitivo trionfo della pizza moderna avviene però con la scoperta del pomodoro che, importato dal Perù solo come pianta ornamentale, rivelò poi la sua capacità di trasformarsi in una gustosa salsa.



.
.
.
.
.
.


Dunque solo in un momento successivo qualcuno ebbe l’idea di guarnire la pizza con la salsa… e fu… subito grandissimo amore.

Incomincia cosi l’era della pizza moderna che, partendo da Napoli, si diffonde dappertutto diventando uno dei cibi più amati e… mangiati… nel mondo… assumendo però poi forme,  cotture… spessore… e condimenti d’ogni genere secondo i diversi gusti dei popoli.







Molto recentemente… il 7.12.2017… l’Unesco ha proclamato la pizza napoletana “patrimonio dell’umanità“.


.
.
.



.
.
.


LA PIZZA IN… MUSICA

.

Dopo questo breve excursus storico – pizzaiolo, 

vi saluto con questa canzoncina a lei dedicata…

e fantasticamente interpretata da Aurelio Fierro








e… vado a farmi una bella… pizza.

Mi dispiace non poterla mangiare insieme a voi…


Questo, per ora, non c’è concesso nel mondo virtuale…

ma… col pensiero… forse sì.


Ciao da Orso Tony



COPYRIGHT TONY KOSPAN



La tua pagina d’Amore.. Cultura, Psiche e Sogno
per colorare insieme e non banalmente le nostre ore

.
.
.
.

Frore in su nie.. Fiore nella neve – La bella canzone poesia ed un ricordo di Andrea Parodi   1 comment

 

 

 

 

 

FRORE IN SU NIE – FIORE NELLA NEVE
(E NON CI LASCEREMO MAI)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
UNA CANZONE CHE NON PUO’ NON EMOZIONARE…
COSI’ COME LA STORIA DI
ANDREA PARODI
DEI TAZENDA…
GRUPPO ETNO-ROCK NATO IN SARDEGNA
 
 
 
 
Andrea Parodi
(Porto Torres 18.7.1955 – Quartu Sant'Elena 17.10 .2006)
 
 
 
Andrea nasce a Porto Torres da padre savonese e madre sarda,
si diploma all'Istituto Tecnico Nautico,
dove poi tornerà come docente di Marinaresca.
 

Matura una lunga esperienza musicale nel Coro degli Angeli,
di Sassari, con il nome di Sole Nero..
 
 
 
 
 

 
Andrea Parodi viene premiato dai critici a Sanremo nel 1991
per la mitica…  
“Spunta la luna dal monte”
presentata con i Tazenda e Pierangelo Bertoli.
 
 
Nel 1988, con Luigi Camedda e Luigi Marielli,
 aveva fondato infatti il gruppo dei Tazenda
(nome preso da un libro di fantascienza di Isaac Asimov)
con l'intento di miscelare la musica tradizionale sarda
ed il pop melodico all'italiana.
 
 
 
 I Tazenda
 
 
I Tazenda raggiunsero una grande popolarità
ma poi nel '98 si sciolsero e Parodi continuò da solista…
 
 
 
 
 
 
Tenne suo ultimo concerto
solo qualche mese prima della sua fine
nonostante l'evidenza degli effetti del grave male sul suo volto
e la cosa emozionò tantissimi di noi per il suo coraggio
e per il suo amore per la musica e per la vita.
 
 
Rimane ancor oggi un mito per molti…
 
 
 
 
 
 
 
 
Ricordiamolo con questa canzone…
di cui possiamo ora leggere il poetico testo
in sardo ed in italiano prima di ascoltarla…
 
 
 
FRORE IN SU NIE





 


Frore in su nie   


(e non ci lasceremo mai…)




 

 

Fiore della neve

(e non ci lasceremo mai…)

Che foza in su ‘entu so deo

Che frore in su nie

Comente nue in custos chelos

Raidos de abba e de anneos

Deo chena caminu e cun meda oriolos

Deo chena respetu e chena a “mie”

 

 Chentu disizos asie

Chentu pensamentos

Chentu ‘ortas cada die

Milli e unu die asie

Milli testamentos

Milli e unu pentimentos

 

Sa notte colet fuinde

Currende che sos sonnios meos

Sa notte colet fachende

‘occhider sos inimicos meos

 

Deo intr’ ‘e sos silentzios ‘e Deus

Intro ‘e su coro meu

Sas manos ‘alu unidas, asie

Chi parent in pregatoria

Deo contr’ ‘e su tempus,

su tempus contr’ a mie

Deo comente frore in su nie

 

Cento desideri miei

Cento pentimenti

Cento volte insieme a te

Mille e un giorno ancora qui

Mille testamenti

Mille volte insieme a te

   

Chentu disizos asie

Chentu pensamentos

Chentu ‘ortas cada die

Milli e unu die asie

Milli testamentos

Milli e unu supra a mie…

 

…e non ci lasceremo mai

In questo o all’altro mondo

…e non ci stancheremo mai

Nel cielo più profondo

…e non ci perderemo mai

Nel buio dentro il sogno

…e non ci lasceremo mai

Insieme fino in fondo

Come foglia nel vento sono io

Come fiore nella neve

Come nuvola in questi cieli

Gravidi di pioggia e di affanni

Io senza una strada e con molti pensieri

Io senza rispetto e senza “me”

Cento desideri così

Cento inquietudini

Cento volte ogni giorno

Mille e un giorno così

Mille testamenti

Mille e uno pentimenti

 

La notte trascorra fuggendo

Correndo come i miei sogni

La notte trascorra

Uccidendo i miei nemici

 

Io dentro i silenzi di Dio

Dentro al mio cuore

Le mani ancora unite, così

Che sembrano in preghiera

Io contro il tempo,

 il tempo contro di me

Io come fiore nella neve

 

Cento desideri miei

Cento pentimenti

Cento volte insieme a te

Mille e un giorno ancora qui

Mille testamenti

Mille volte insieme a te

 

Cento desideri così

Cento inquietudini,

Cento volte ogni giorno

Mille e un giorno così

Mille testamenti

Mille e uno su di me…

 

…e non ci lasceremo mai

In questo o all’altro mondo

…e non ci stancheremo mai

Nel cielo più profondo

…e non ci perderemo mai

Nel buio dentro il sogno

…e non ci lasceremo mai

Insieme fino in fondo

 
 
 
ORA E' PERO' GIUNTO IL MOMENTO DI ASCOLTARLA
GRAZIE A QUESTO VIDEO NOTO PER LA SUA BELLEZZA
IN TUTTO IL MONDO DEL WEB,

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN
 
 
 
 
 
 
 
 
PER LE NOVITA' DEL BLOG
SE IL BLOG TI PIACE
I S C R I V I T I

 
 
 

La bella leggenda della creazione della… pecora…   2 comments

 
 
 
Un altro simpatico racconto
di Bruno Ferrero…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
LA DOLCE LEGGENDA
DELLA CREAZIONE DELLA… PECORA…

Bruno Ferrero

 

 

Nota
 
 
 
 
 
 
Appena creata, la pecora scoprì di essere il più debole degli animali.

Viveva con il continuo batticuore di essere attaccata dagli altri animali, tutti più forti e aggressivi.

 
Non sapeva proprio come fare a difendersi.

Tornò dal Creatore e gli raccontò le sue sofferenze.
.

“Vuoi qualcosa per difenderti?”, le chiese amabilmente il Signore.

 
“Sì”.
 
“Che ne dici di un paio di acuminate zanne?”.
.
La pecora scosse il capo: “Come farei a brucare l’erba più tenera? .
.
Inoltre mi verrebbe un’aria da attaccabrighe”.
.

“Vuoi dei poderosi artigli?”.

.

“Ah no! Mi verrebbe voglia di usarli a sproposito”.

.

“Potresti iniettare veleno con la saliva”, continuò paziente il Signore.

.

“Non se ne parla neanche. Sarei odiata e scacciata da tutti come un serpente”.

.

“Due robuste corna, che ne dici?”.

.

“Ah no! E chi mi accarezzerebbe più?”.

 
 
 
 
 

 

 

“Ma per difenderti ti serve qualcosa per far del male a chi ti attacca…”.

.

“Far del male a qualcuno? No, non posso proprio. Piuttosto resto come sono”.
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 

Siamo, in un certo senso, come piccoli animali senza nemmeno una pelliccia o denti aguzzi per difenderci.

Ciò che ci protegge non è la cattiveria ma l’umanità:
la capacità di amare gli altri e di accettare l’amore che gli altri vogliono offrirci.
.


Non è la nostra durezza a darci il tepore la notte, ma la tenerezza, che fa desiderare agli altri di scaldarci.

 
 
La vera forza dell’uomo è la sua tenerezza.
 
 
 

 

 

 

 

dal web – impagin. t.k.

 

 

CIAO DA TONY KOSPAN

 

 

 

 



LA POESIA…
IL SUO FANTASTICO MONDO…
LE SUE SUBLIMI EMOZIONI…
NELLA PAGINA FB



Un ricordo di Pessoa.. poeta del sogno e dell’introspezione.. con bio.. aforismi e poesie   Leave a comment

Pubblicato 13 giugno 2014 da tonykospan21 in Senza categoria

Buon W. E. in poesia.. Vicinanza all’amata di Goethe – arte.. G. Clausen – canzone.. Total eclipse – e..   2 comments

 

George Clausen

 

 

 

Dell'amicizia a prima vista,
come dell'amore a prima vista,
va detto che è la sola vera.
H. Melville

 

 

Nota (Total Eclipse di Bonnie Tayler)

George Clausen – Lettura alla luce della lampada

 

 

VICINANZA ALL'AMATA

~ Goethe ~

 

Io penso a te quando il raggio del sole

mi raggiunge dal mare.

Penso a te quando il biancore lunare

si specchia nella fonte.

Ti vedo quando sulla via lontana

si solleva la polvere

e quando a notte là sul ponticello

passa il viandante, e trema.

Io odo te quando il mugghiar dell'onda

monta cupo laggiù.

Vado spesso nel quieto bosco e ascolto,

quando tutto è silenzio.

Sono con te: benchè così lontana

tu sei vicina a me.

Cade il sole, mi fan luce le stelle.

Oh, se tu fossi qui!

 

 

George Clausen – La tagliatrice di fieno

 

 

 

 

 

 

 

 

a tutti da Orso Tony

 

 

 

Photobucket - Video and Image HostingPhotobucket - Video and Image HostingPhotobucket - Video and Image HostingPhotobucket - Video and Image Hosting
POESIE? LEGGERLE… SCRIVERLE
NEL TUO GRUPPO DI FACEBOOK
FANTMONDOPOESIA.jpg picture by orsotony21
 
 
 

Felice notte con la bella minipoesia… Incontro… di Carlo Bramanti   5 comments

 

 

 

 

 

INCONTRO

Carlo Bramanti

 

Un mar

Di sogni e pensieri

Di volti sinceri

S’affollano, ora assolati

E c’è odor di foglie

Di verdi voglie

E ora null’altro

Null’altro che gli occhi tuoi

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

da Tony Kospan

 

 

 

Vivere il web… come in un club…
un salotto tra amici e lontano dalla folla?
NEL GRUPPO DI AMICI DI PENNA
di “GABITO GRUPOS
UN MODO DIVERSO DI VIVERE IL WEB
sampc3a187dad82b18dc.jpg Psiche e Sogno picture by orsosognante
PROBLEMI AD ISCRIVERTI?
COME ISCRIVERSI A PSICHE E SOGNO DI GABITO GRUPOS
T.K.
 
 
 

Pubblicato 13 giugno 2014 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA

Taggato con ,

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: