Archivio per 11 giugno 2014
IL MURO… BEL RACCONTINO DI SAGGEZZA DI BRUNO FERRERO… Leave a comment
Anna Achmatova – Grande poetessa russa capace di rivelare il suo cuore senza ipocrisie 3 comments

Nata in una nobile famiglia ben presto iniziò a scrivere poesie
che furono apprezzate negli ambienti letterari (ma non dal padre) e pubblicate.


e poi al tempo delle cd. purghe staliniane

E sul mio petto ancora vivo
piombò la parola di pietra
Non fa nulla, vi ero pronta,
in qualche modo ne verrò a capo.
Oggi ho da fare molte cose:
occorre sino in fondo uccidere la memoria,
occorre che l'anima impietrisca,
occorre di nuovo imparare a vivere.
Se no….
Oltre la finestra l'ardente
fremito dell'estate come una festa.
Da tanto lo presentivo:
una giornata radiosa
e la casa deserta.
fu però riabilitata nel 1955.
per il quale aveva un vero e proprio culto…

ma dopo la rivoluzione di ottobre le sue poesie furono soggette a censura…

Ma è soprattutto la sua capacità di svelare apertamente
nei suoi versi ogni più intimo aspetto del suo cuore
che fa di lei un caso davvero unico nella letteratura russa.
.
.


Leggiamo ora alcune sue poesie, a parer mio significative,
che ci consentono di conoscer meglio la sua poetica… ed il suo cuore.
NE' MISTERO NE' DOLORE
né volontà sapiente del destino:
sempre quell'incontrarci ci lasciava
l'impressione di una lotta.
l'attimo del tuo arrivo,
percepivo nei palmi socchiusi
il morso leggero di un tremito.
la variopinta tovaglia del tavolo…
Capivo fin da allora
quanto è angusta questa terra.

alla mia vita sciagurata,
a solitudini vissute in due
e bevo anche a te:
all'inganno di labbra che tradirono,
al morto gelo dei tuoi occhi,
ad un mondo crudele e rozzo,
ad un Dio che non ci ha salvato.

Ah, tu pensavi che anch’io fossi una
che si possa dimenticare
e che si butti, pregando e piangendo,
sotto gli zoccoli di un baio.
radichette nell’acqua incantata,
e ti invii il regalo terribile
di un fazzoletto odoroso e fatale.
o sguardi l’anima dannata,
ma ti giuro sul paradiso,
sull’icona miracolosa
e sull’ebbrezza delle nostre notti ardenti:
mai più tornerò da te.

che né l’amore, né la passione possono osare:
le labbra si fondono nel terribile silenzio
e il cuore si spezza per amore.
pieni di felicità alta infiammata,
quando l’anima è libera e distratta
dal lento languore della voluttà.
raggiungerlo è morire d’angoscia…

Il mio amico di Gianni Morandi – Quando una canzone va oltre la canzone 9 comments





Morandi – Falagiani
Il mio amico cammina che sembra un pendolo
attraversa la strada e tutti lo guardano
in questo mondo veloce si muove a fatica
ma tu guarda che razza di scherzi ti fa la vita
il mio amico è sempre stato cosi’ fino da piccolo
con la faccia bambina ed impaurita che sembra un cucciolo
quando parla il mio amico farfuglia piano
e le parole nell’aria si sciolgono come venissero da lontano
ma il mio amico è il mio amico e solo io so com’è
lui ha un cuore pulito che un altro non c’è
il mio amico quando è solo ascolta canzoni
e ad ogni nota riaffiorano in lui vecchie e nuove passioni
quando tu sei arreso e non sai cosa fare
lui ti dice addormentati e prova a sognare
vorrei essere anch’io cosi’ ingenuo e felice
invece corro e da sempre non trovo mai pace
il mio amico almeno è una bella persona
uno strano violino con le corde di seta
in un mondo distratto che cinico suona
questo grande concerto che in fondo è la vita
il mio amico non parla mai di odio e sfortuna
anzi dice era peggio non essere nato
non avrei mai potuto vedere la luna
e tutte le altre bellezze che Dio ha creato
Il mio amico a volte scompare e non lo vedo piu’
anche lui soffre mesi d’amore e non li manda giù
gli succede di solito con una sconosciuta
e ogni volta ancor prima che inizia è una storia finita
ma il mio amico è il mio amico e solo io so dov’è
se vuol farsi trovare, se ha bisogno di me
o se invece vuol stare per giorni a parlare
sulla spiaggia da solo con le onde del mare
il mio amico che gioca con gli occhi a pallone
ci incoraggia e soffre anche in allenamento
lui dai bordi del campo comanda l’azione
ondeggiando leggero come grano nel vento
dal mio amico ho imparato un milione di cose
per esempio ad amare senza essere riamato
a guardare la luna e i giardini di rose
e tutte le altre bellezze che Dio ha creato
Il mio amico è il mio amico e non lo cambierei
i ricordi piu’ belli ce li ho isieme a lui
in questo mondo veloce il mio amico si muove a fatica
proprio lui che mi aiuta a capire e ad amare la vita.






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ma più dolce è il bacio che ho rubato alla tua bocca.
H. Heine

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come un piccolo fiore alla terra.
Lei è dolce come il sonno che viene
per il corpo stanco.
L’amore che provo è la mia vita,
che scorre veloce come il fiume
durante le piene dell’autunno,
che scivola in sereno abbandono.
Le mie canzoni sono una sola cosa
col mio amore, come l’acqua che mormora
con le sue onde, le sue correnti.



Buonanotte con la bella minipoesia… Felicità… di Blaga Dimitrova 1 comment



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