E mai ti sei sbagliata, solo una volta, una notte che t'invaghisti di un'ombra l'unica che ti è piaciuta. Un'ombra pareva. E volesti abbracciarla. Ed ero io.
Questa canzone non ha nè testo poetico nè musica eccezionale…
tuttavia è una canzone simpatica e divertente…
quasi ingenuamente divertente…
Molto si ipotizzò e si scrisse
su eventuali significati nascosti…
e sottilmente politici…
la paperina = il popolo
e
i papaveri = i potenti.
Tuttavia essa entrò allora
ed è rimasta sempre nel cuore degli Italiani.
E' una canzone che ha segnato davvero un'epoca…
essendo il suo successo durato molto a lungo…
grazie all'interpretazione di Nilla Pizzi…
che vediamo qui sotto con Antony Quinn
La canzone fu la 2° classificata al Festival di Sanremo del 1952,
dopo Vola Colomba, sempre cantata da Nilla Pizzi,
ma ebbe però molto più successo della prima…
1952 – La mitica Mille miglia
Il motivetto insieme a questa strofa… è di quelli che,
una volta entrati nella mente, per qualche magia…,
vi restano appiccicati… per sempre…
“Lo sai che i papaveri son alti, alti, alti, e tu sei piccolina, e tu sei piccolina, lo sai che i papaveri son alti, alti, alti, sei nata paperina, che cosa ci vuoi far…”
Un giorno una pozzanghera disse al pozzo vicino a sé: “Che vita insignificante la mia! Nessuno si accorge di me se non che qualche uccellino ogni tanto, per bere un po’ d’acqua. Tu invece sei ben conosciuto e vengono a te da lontano, ti hanno dato persino un nome”.
Il pozzo le rispose: “Cara amica mia, è vero che vengono da lontano e che mi hanno dato un nome, ma non vengono per me, vengono tutti a prendere l’acqua che la terra mi dona e se ne vanno felici per l’acqua che possono prendere. Ma a me va bene così, perché in ogni caso li vedo andar via contenti.
Ma anche tu non devi lamentarti, perché è vero che non hai un nome ma quando la tua acqua è calma, riflette lo stupendo azzurro del cielo sulla terra, mentre la mia acqua non ha che buio attorno a sé.
Pensaci amica mia, ciò che conta sia per me che per te, è permettere all’acqua che ci viene donata di dissetare chi ne ha bisogno.
Tu cara amica, disseti chi non sa più guardare il cielo“.
Aumentano infatti gli anni ma non diminuisce il suo successo.
In questi giorni Paperino (Paolino Paperino), ma il suo vero nome è Donald Duck, compie 80 anni.
Il simpatico e sempre sfortunato papero disneyano nacque infatti il 9 giugno del 1934 in un cartone animato “Little Wise Hen,” ovvero “La gallinella saggia“.
Il 16 Settembre dello stesso anno uscì poi il primo fumetto che partiva dal cartone su citato…
Era nato dalla matita di Al Tagliaferro con il suo caratteristico vestito blu alla marinara, i bottoni dorati ed il perenne cappellino… che sarà sempre la sua “divisa”.
Nei primi tempi fu però solo una delle figure di contorno di Topolino, ma dopo un pò acquisì un'autonomia tutta sua…
In breve divenne una star… conosciuta ed amata ancor oggi in tutto il mondo…
E' strano ma vero… Topolino è più amato del nostro papero negli Usa… mentre in Europa accade proprio il contrario…
Il nostro amico con le piume… nemico del lavoro… sempre in bolletta e quasi sempre perdente non ha mai smesso di entusiasmare i suoi lettori…
Egli è in pratica… nel mondo dei fumetti Disney… l'antieroe.
Forse il suo successo dipende dal suo entusiamo perenne e dal suo cuore d'oro sempre messi in difficoltà dallo zio super avaro Paperon de' Paperoni… da Paperina e da Qui Quo Qua.
La Disney l'ha così definito “E' un perdente ma non si dà mai per vinto e continua a combattere”.
Sono evidenti le differenze con Topolino, il topo più famoso del mondo, l'altro superpersonaggio dei fumetti disneyani… che invece sembra rappresentare una perfezione quasi eccessiva che tra l'altro non ci risulta nella nostra osservazione della realtà…
Inutile dire che ero e resto un fan di Paperino…
Concludo mostrandovi questo video… che piacerà a tutti coloro che amano Paperino…
ed augurando altri 80.000 anni di successo al nostro Papero per antonomasia… amatissimo amico ingenuo e divertente di grandi e piccini… insieme alla sua Paperina…
ai suoi nipotini… all'eterno Zio Paperone ed a tutti gli altri personaggi di questo mitico fumetto…
Dove gli occhi van volentieri, anche il cuore va, né il piede tarda a seguirli. Carlo Dossi
Lucien Levy Dhurmer – Visione d'autunno
FARO' Kahlil Gibran
Farò della mia anima uno scrigno per la tua anima, del mio cuore una dimora per la tua bellezza, del mio petto un sepolcro per le tue pene. Ti amerò come le praterie amano la primavera, e vivrò in te la vita di un fiore sotto i raggi del sole. Canterò il tuo nome come la valle canta l'eco delle campane; ascolterò il linguaggio della tua anima come la spiaggia ascolta la storia delle onde.
Il tempo di cui disponiamo ogni giorno,
è elastico.
Le emozioni lo dilatano,
le passioni lo restringono,
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