Archivio per 11 Maggio 2014

Lalla Romano riservata ma incisiva grande poetessa italiana del 900   2 comments

 
 
 
 

 
 
 
 
LALLA ROMANO
– UN SECOLO NELLA CULTURA ITALIANA –
 

 
UN BREVE RICORDO
PER IL MONDO DI ORSOSOGNANTE
a cura di Tony Kospan
 
 
 
 
 
Lalla Romano (Graziella Romano, detta Lalla)
Demonte 11.11.1906 – Milano 26.6. 2001
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Nata agli inizi del secolo scorso
è stata una poetessa, scrittrice, partigiana, professoressa…
amante dell'arte… etc, che ha vissuto davvero intensamente
 tutto il novecento (è morta nel 2005 a 95 anni)
nel mondo culturale ed intellettuale italiano
ma sempre in modo riservato ed appartato…
ragggiungendo infine la fama con il romanzo
Le parole tra noi leggere
vincitore del Premio Strega nel 1969.
 
 
 
 
 
 
 
Nonostante il carattere molto schivo ,
frutto della sua educazione fornitale dalla famiglia
di antiche tradizioni piemontesi,
ebbe però modo di conoscere e di farsi conoscere ed  apprezzare
da Montale a Mario Soldati… da Pavese a Pasolini… etc.
 
 
 
 
 
 
La sua attività letteraria molto intensa
(anche la sua vita lo è stata)
si svolse principalmente
nella scrittura di romanzi… poesie e saggi…
 
 
 
 
 
 
 
La critica definisce i suoi romanzi impietose pennellate
rivelatrici dei vizi e dei difetti della borghesia italiana
(che lei ben conosceva) e le sue poesie
di genere più intimista come vicine alla precisione
e stentoreità dei versi di lirici greci…

 

 

 
 
 
ORA ALCUNE SUE POESIE
 
 


 
 
TU VAI LONTANO
 
Tu vai lontano
ed io scateno dietro di te la muta
degli ansanti segugi
 Ti raggiunge
dovunque l'esercito implorante
Ascolta: in mezzo al cielo
angeli dissennati
senza ritegno gridano il tuo nome
 
 
 


 
 
 
IL SILENZIO
 
Musiche nascono
sono ancora parole,
soli ardono si spengono
sono ancora tempo.
Solamente il silenzio
oltre il gelo dei mondi
oltre il solitario passo dei vecchi
oltre il sonno dimenticato dei morti
solo il silenzio vive.
 
 
 


 
 
 
CANZONE
 
Amore, bada, se mi vuoi ferire,
che la ferita non mi sia mortale.
Lagnarmi non m’udresti del mio male,
ma lontano da te vorrei morire.
Come la cerva ch’è ferita a morte,
nel folto delle selve fuggirò.
Sola e senza rimpianger la mia sorte,
amor, lontano da te morirò.
 
 
 
 
 
 
 
F I N E
 
 
TONY KOSPAN
 
 
 
 
 
 
 

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Ricordate la… “Linea ” di Cavandoli… uno dei miti del Carosello? Eccola…   1 comment


 
 
 
 
 
 
 

RICORDATE LA LINEA DI CAVANDOLI?
 
 
 
 
La Linea è un personaggio nato da un tratto di matita
divenuto famoso in diverse parti del mondo negli anni ’60
e soprattutto in Francia dove prese il nome di “Balou“.

 
 
 
 
 
 
 
 

Lo conoscemmo, noi di quella generazione,


grazie al mitico “Carosello”


dove pubblicizzava una nota marca di pentole.

 
 
 

 
 
 
 
 
Ora, se vi fa piacere riveder la Linea,
o, essendo giovani, se avete la curiosità di conoscerla
eccola… in 3 episodi!
 
 
 
 
 
 
 
 

Il primo… è un esempio classico…
 
 
 
LA LINEA DI CAVANDOLI


 
 

fre bia pouce

 
 
 
 

Il secondo è un episodio sexy…


(sexy ma si fa proprio per dire… anche data l’epoca A bocca aperta)


 
LA… SEXY LINEA

 
 

fre bia pouce


 
 
 
 
 

ed infine il terzo che è un altro bellissimo video

molto più ampio per gli appassionati del genere.


 
 
 
 
fre bia pouce
 
 
 
 
 
Chi infine volesse conoscere in breve
la storia del suo creatore…
Osvaldo Cavandoli
ecco… una sua breve biografia da Wikipedia
 
 
 
 
 
 Osvaldo Cavandoli
 
 
 

Osvaldo Cavandoli detto CAVA (Maderno sul Garda, 1 gennaio 1920 – Milano, 3 marzo 2007) è stato un animatore e autore di fumetti italiano, Cittadino onorario di Milano. è famoso per il suo cartone animato La Linea.

Cavandoli è nato a Maderno, sul lago di Garda, ma si è spostato a Milano all’età di due anni.

Dal 1936 al 1940 ha lavorato come designer tecnico all’Alfa Romeo.

Appassionato fin da bambino ai fumetti si è avvicinato a questo mondo all’età di 23 anni, ha cominciato poi a lavorare con Nino Pagot.

Nel 1949 collabora con lo stesso Pagot alla realizzazione de I fratelli Dinamite, primo film di animazione a colori prodotto in Italia.

Nel 1950 ha cominciato a lavorare solo come direttore e produttore.Disegna per la pubblicità televisa personaggi come Bill e Bull e la Mucca Carolina.

Diviene tuttavia famoso soprattutto con La Linea, apparso la prima volta nel 1969 come carosello.

Nel 1978 e nel 1988 ha creato due nuovi cortometraggi: SexiLinea ed ErosLinea.

Nel 1980 collabora alla Pimpa di Altan.

Dopo la fine di Carosello, raccolse tutte le parti non pubblicitarie del suo lavoro dedicato a La Linea: 

94 cortometraggi, cui si aggiunsero il gustoso Olympic Games e un lavoro di maggior durata (7 minuti) per il bicentenario di Mozart.

Muore a Milano il 3 marzo 2007, all’età di 87 anni.

 

 

Ciaoooooooooooooo da
 
Tony Kospan






 
 

Dalì – Genio o follia? – Breve ricordo del più “esplosivo” dei grandi surrealisti   Leave a comment







L’unica differenza tra me e un pazzo

è che io non sono pazzo.

Dalì

.

.


Sogno causato dal ronzio di un’ape su una melagrana un attimo prima del risveglio 1944 (part.)

 



E’ stato uno dei più grandi surrealisti del XX secolo
amato ed odiato per i suoi eccessi…
e per il suo incredibile ma geniale… istrionismo.


 
 
 
Autoritratto

 

 
 
BREVE BIOGRAFIA


Scacciato da giovanetto, per indegnità,
dall’Accademia delle belle arti di Madrid
si recò a Parigi dove venne in contatto
con i più grandi artisti del primo '900
 
Qui poi dall’incontro con il Surrealismo
comprese che attraverso esso
poteva dar libero sfogo alla sua enorme immaginazione
ed al suo desiderio di rottura di ogni inibizione.




(Figueres 11.5.1904 – Figueres 23.1.1989)




Anche qui però, per il superamento di ogni limite,
lo portò ad essere espulso dalla corrente Surrealista
da parte di André Breton… con cui ebbe tutta la vita
momenti di incontro e di scontro.

Tuttavia questo non lo fermò affatto… anzi.




Dalì giovane con Man Ray



Nel 1929 ci fu un incontro
che avrà grande importanza per la sua vita e per la sua arte
quello con
Gala Deluvina Diakonoff,
moglie del poeta Paul Eluard
che diventò prima sua amante e poi sua moglie
e con cui restò poi per tutta la vita.




Dalì e Gala



Ma soprattutto Gala fu la sua musa ispiratrice di tanti dipinti
in cui dava libero sfogo alla sua idea di sensualità
dipingendola quasi sempre nuda e provocante.





Leda ed il Cigno (part.)
(qui è dipinta Gala sua moglie e musa)



Il suo rapporto con lei fu sempre di ammirazione e devozione
ma in un contesto di reciproca e totale libertà sessuale.






Metamorfosi di Narciso – 1937




Col tempo i suoi dipinti però raggiungevano
sempre più chiari significati ed alti livelli artistici
come il geniale “La persistenza della memoria
così come i suoi successi nella vendita dei dipinti.

In particolare il suo dichiarato intento pittorico
era quello di rappresentare la ricerca
della verità nella surrealtà
ovvero dipingere le manifestazioni dell’inconscio.





La persistenza della memoria


.


.


Tuttavia si faceva conoscere anche per altri aspetti…
se Breton, l’iniziatore del surrealismo e suo “maestro”,
 arrivò a coniare per lui il nomignolo di “Avida dollars,
anagramma del suo nome, per la sua ricerca,
continua e senza limiti, di successo e di denaro.



.



Il sogno americano




.
Nel 1939 si trasferì negli USA dove si avvicinò al Cattolicesimo.








Tornato, dopo la guerra, in Europa continuò la sua ricerca artistica
anche in altri settori… così come continuarono i suoi eccessi.

.


.


Mae WEst


.



Dopo la morte di Gala negli anni ’60 
fu Amanda Lear la sua Musa ispiratrice.




 
 
 




Negli ultimi anni di vita però
si affievolì molto la sua vena.




Ragazza alla finestra


 

LA DOMANDA


La domanda che molti si pongono è:
L’artista spagnolo era un folle o un genio?

Propendo per la seconda ipotesi…
e spiego perché.


 
 
 
 
 Donna nel paesaggio

 

In fondo tutti i grandi artisti hanno sempre avuto
un pizzico, e spesso più di un pizzico, di follia…
ed il rilievo artistico del nostro è indubitabile
nonostante una personalità molto discutibile…

Certo alla fine della sua lunga e controversa
vita umana ed artistica Dalì
fece cose non degne di un grande pittore
ma questo nulla toglie
al suo grande estro ed alla sua genialità
di cui aveva dato grande prova in precedenza.


  
 
 
 La rosa meditativa

 
 
 

Questo bellissimo video, si pone la stessa domanda
e nel contempo ci illustra molto bene la sua arte
nell’ambito del surrealismo ma non solo



 
 
 
 

 
 
 
 

Ciao da Tony Kospan
 
 
 
 
 



IL GRUPPO DI CHI AMA L'ARTE FIGURATIVA
(PITTURA, SCULTURA, FOTOGRAFIA E CINEMA)

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Le 3 Sfingi di Bikini




E tu… dove sei? – Poesia di Tony Kospan   2 comments

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E TU… DOVE SEI?
Tony Kospan
 

I tuoi occhi non vedo
la tua voce non odo
la tua mano nella mia non sento.
 
Dove sei?
 
Pur ieri
mentre la sera calava
m'eri vicina
e mi parlavi d'amore.
 
Ora non sento
nella mano
che la sterile penna…
non odo
che il silenzio
di questo momento…
non vedo
che questo foglio
ove scrivo…
 
E tu… dove sei?




Arthur Hacker
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A questa mia modesta poesia giovanile l'amica Luna
ha voluto dedicar un video molto carino…

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Ciao da Tony Kospan
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Un sogno di Edgar Allan Poe – Poesia sublime e vero inno al sogno   3 comments

 
 
 
 

Ecco una poesia che descrive, meglio di mille parole,
il vero senso, la grande importanza
nonché la capacità lenitiva dei nostri diurni affanni
da parte del… sogno.

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


UN SOGNO
 MITICA POESIA DI… E… SUL SOGNO 
di Edgar Allan Poe

 

 
 
 
 
 
 
 
 

Chi ama e in qualche modo coltiva
la presenza e l’ “amicizia” del sogno nella sua vita
si ritroverà di certo in quest’altra sublime poesia
ad esso dedicata.


 
 
 
 
Boston 19.1.1809 – Baltimora 7.10.1849
 
 
 
 

Poe è una delle figure più importanti della letteratura americana
ed inventore, tra l’altro, 
del genere poliziesco e del giallo psicologico
 
 
Fu espressione del movimento chiamato “neogotico”
ma la sua attività letteraria, davvero notevole
soprattutto in considerazione della brevità della sua vita,  
spaziò in molti campi
riscuotendo successo… anche nella poesia.


 
 
 
 
  
 
 
 

UN SOGNO
Edgar Allan Poe
 
 
In visioni di notturna tenebra
spesso ho sognato svanite gioie
mentre un sogno, da sveglio, di vita e di
luce
m’ha lasciato col cuore implacato.
 
Ah, che cosa non è sogno in chiaro giorno
per colui il cui sguardo si posa
su quanto a lui è d’intorno con un raggio
che, a ritroso, si volge al tempo che non è più?
 
Quel sogno beato – quel sogno beato,
mentre il mondo intero m’era avverso,
m’ha rallegrato come un raggio cortese
che sa guidare un animo scontroso
 
E benché quella luce in tempestose notti
così tremolasse di lontano
che mai può aversi di più splendente e puro
nella diurna stella del Vero?

 

 

 




Segnalo in particolare questa strofa

che, a mio parere, ci dice quasi tutto… sul sogno.


.

Quel sogno beato – quel sogno beato,

mentre il mondo intero m’era avverso, 

m’ha rallegrato come un raggio cortese 

che sa guidare un animo scontroso





 


COSA NE PENSATE?

 CIAO DA TONY KOSPAN 

 

 

 

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STORIA.. RICORDI E ATMOSFERE DI UN TEMPO
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Buona domenica e felice Festa della Mamma in poesia – La parola più bella di Gibran – arte.. e la canzone.. Tutte le mamme   2 comments

 
 
 
 
Frederick Richard Pickersgill

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e
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Il bambino chiama la mamma e domanda:
“Da dove sono venuto? Dove mi hai raccolto?”
La mamma ascolta, piange e sorride
mentre stringe al petto il suo bambino.
“Eri un desiderio dentro al cuore.”
Tagore
 
 
 
 
 

Albert Roelofs

 

 

 

LA PAROLA PIU' BELLA

Gibran

 

La parola più bella

sulle labbra del genere umano è “Madre”,

e la più bella invocazione è “Madre mia”.

E' la fonte dell'amore, della misericordia,

della comprensione, del perdono.

Ogni cosa in natura parla della madre.

La stella Sole è madre della terra

e le dà il suo nutrimento di calore;

non lascia mai l'universo nella sera

finchè non abbia coricato la terra

al suolo del mare e al canto melodioso

di uccelli e acque correnti.

E questa terra è madre degli alberi e dei fiori.

Li produce, li alleva, e li svezza.

Alberi e fiori diventano

madri tenere dei loro grandi frutti e semi.

La parola “madre” è nascosta nel cuore

e sale alle labbra

nei momenti di dolore e di felicità,

come il profumo sale dal cuore della rosa

e si mescola

all'aria chiara e nell'aria nuvolosa.

 

 

William Sergeant Kendall
 
 

 

 

a tutti…
in armonia e serenità…
da
Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
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