
Sir Lawrence Alma-Tadema





La vita è come una commedia:
non importa quanto è lunga,
ma come è recitata
~ Lucio Anneo Seneca ~
Sir Lawrence Alma-Tadema
TANTA ACQUA
Jacques Prévert
Tanta acqua è passata sotto i ponti
Ed anche un grande fiume di sangue
Ma ai piedi dell’amore scorre un bianco ruscello
E nei giardini della luna
Dove ogni giorno si fa festa
A te questo ruscello canta addormentato
Quella luna è il mio capo
Dentro cui gira un grande sole blu
E gli occhi tuoi
Sono questo sole.
Sir Lawrence Alma-Tadema
LA PAGINA CULTURALE DI FB
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QUELLI CHE…
Rumi
Quelli che non sentono questo Amore
trascinarli come un fiume,
quelli che non bevono l’alba
come una tazza di acqua sorgiva
o non fanno provvista di tramonto,
quelli che non vogliono cambiare…
lasciateli dormire.
by Tony Kospan

POESIA E CULTURA INSIEME
SU GOOGLE PLUS
UN MODO DIVERSO DI VIVERLE
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Un'antichissima… ma moderna ed incredibile bambola.
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Ho, qualche tempo fa, raccontato in breve
la lunga storia della bambola ma,
a seguito di un approfondimento richiestomi da un'amica,
eccomi a parlare di nuovo di bambole antiche
e lo faccio davvero con molto piacere.
Lo stesso piacere, e soprattutto la stessa forte emozione ,
che ho provato nel legger l'incredibile storia che segue.

La bambola fa parte del corredo funerario della giovane romana Crepereia Tryphaena, il cui sarcofago fu ritrovato nel 1889 durante gli scavi per la costruzione del Palazzo di Giustizia sul Lungotevere a Roma.
La ragazza, vissuta nel II secolo dopo Cristo, morì intorno ai vent'anni, forse di parto, dopo un breve matrimonio o per altri studiosi alla vigilia del matrimonio essendo stato rinvenuto al dito un anello con la scritta “Filetus” (nome del marito o del fidanzato).
Quando da sposa si trasferì nella sua nuova casa, portò con sé un giocattolo al quale era evidentemente molto legata:
una “pupa“, una bambola d'avorio con il suo corredo.

La bambola è alta circa 20 centimetri e presenta una caratteristica davvero incredibile per quell'epoca:
le articolazioni snodate alla spalla, all'anca e persino al gomito ed al ginocchio, snodi che nemmeno oggi possiede la più famosa delle bambole.
Le mani hanno le unghie, i piedi sono perfettamente delineati ed il volto, decisamente bello, è sovrastato da capelli disposti in un'acconciatura di sei trecce raccolte sul capo a corona (pettinatura tradizionale delle spose romane).

La scatola
Nella vetrina del Museo Centrale Montemartini sono esposti, insieme alla bambola, la scatola che doveva contenere gli abiti della bambola ed un piccolo pettine.
Vi sono poi anelli ed altri gioielli di Crepereia, non particolarmente preziosi, ma di discreta fattura.

Altri oggetti della ragazza e della bambola
E' commovente ancor oggi, dopo quasi duemila anni, osservare quest'oggetto così raffinato e “moderno”.
Infatti questa incredibile bambola testimonia sia l'amore di chi la donò che l'attaccamento ad essa di una fanciulla.
La sfortunata giovanetta riteneva così cara questa sua bambola da volerla portar, e tener con sé, anche nell'ultimo viaggio e dunque per sempre.
(Fonti: vari siti web)
Ciao da Tony Kospan


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Questa la storia del creatore delle mitiche
UOVA MATRIOSKA D’ORO,
vere e proprie opere d’arte che uniscono fantasia,
bellezza della lavorazione e… pietre preziose…
e di cui ci sono pochissimi esemplari al mondo.

Google ricordò alla grande, il 30 maggio di qualche anno fa,
l’anniversario di questo grandissimo orafo d’arte russo.
Fu così che volli conoscer lui e le sue favolose lavorazioni.
(San Pietroburgo 30 maggio 1846 – Losanna il 24 settembre 1920)
BREVE STORIA DI FABERGE’
E DELLE SUE UOVA
Fabergé operava da orafo a San Pietroburgo
e la bellezza dei suoi gioielli, vere opere d’arte,
finì per suscitare l’interesse dello Zar
che nel 1887 gli chiese di creare
un uovo di Pasqua d’oro con… sorpresa.
Il risultato fu così affascinante che da allora ogni anno,
fino alla rivoluzione d’ottobre, lo zar gli commissionò
2 uova all’anno.
La lavorazione era così complessa e minuziosa
che per ciascun uovo necessitava moltissimo tempo.
Inutile dire che la sua gioielleria divenne
la più famosa di Russia… e che i suoi gioielli
vinsero premi internazionali
Con la rivoluzione sovietica, però,
fu costretto a fuggire all’estero con il figlio Eugéne.
Visse in diversi paesi europei
ma alla fine si stabilì col figlio in Svizzera,
a Losanna, dove morì…

LA NASCITA DELLE MITICHE UOVA
Ma ecco come iniziò, in particolare,
la bella storia delle Uova Matrioska d’oro…
Il primo uovo matrioska
Il primo uovo conteneva un tuorlo tutto d’oro,
contenente a sua volta una gallinella d’oro e smalti,
con gli occhi di pietre rubino che racchiudeva
a sua volta una copia in miniatura
della corona imperiale russa,
che ancora a sua volta aveva al suo interno
un piccolo uovo di rubino.
ALCUNE TRA LE UOVA PIU’ BELLE
Vediamone ora altre che, son certo,
ammirerete anche voi.
L’uovo recentemente ritrovato
LE UOVA IN VIDEO
Infine ecco un video che ci mostra
queste ed altre preziosissime…
rarissime… fantastiche ed artistiche uova.
Ciao a tutti da Tony Kospan
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Albert Lynch
L’amore è la più saggia delle follie,
un’amarezza capace di soffocare,
una dolcezza capace di guarire
William Shakespeare
Albert Lynch
TUTTO E’ AMORE
Blaga Dimitrova
Non aver fretta!
– mi sussurrava una segreta voce. –
Non è matura l’ora dell’amore! –
Ed io, incorreggibile disubbidiente,
Soltanto a lei, Dio, ho dato ascolto –
né io stessa so il perché.
Non aver fretta! – E i grappoli tintinnano –
le campane di pioggia e di bronzo solare,
e nelle botti il vino sogna la tempesta,
si inaridiscono e si screpolano le labbra,
salate da una goccia di sangue.
Mistero d’amore, io non ti ho riconosciuto
nello sbocciare istantaneo della primavera.
Come è tangibile ciò che non sfioriamo,
come il calice non bevuto inebria,
come tutto è amore!
Albert Lynch – Fiori freschi dal giardino
a tutti da Orso Tony
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ANDIAMOCENE IN VIAGGIO…
Xavier Villaurrutia
Andiamocene in viaggio,
senza muoverci,
per vedere la sera di sempre
con altro sguardo,
per vedere lo sguardo di sempre
con diversa sera.
Andiamocene in viaggio,
senza muoverci.







by Tony Kospan
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