Michelangelo Merisi da Caravaggio noto col solo nome Caravaggio.
Lo faremo soprattutto guardando i suoi dipinti
ed analizzando la sua mitica arte…
(Milano, 29 settembre 1571 – Porto Ercole, 18 luglio 1610) – Autoritratto
E' uno dei più celebri pittori italiani di tutti i tempi
nonostante sia morto molto giovane.
La sua formazione avvenne tra Milano e Venezia.
Il baro
La maggior parte delle sue opere
furono create a Roma, Napoli, Malta e in Sicilia.
Il suo stile pittorico,
lontano dalle mode accademiche del tempo,
ebbe poi grande influenza sulla pittura barocca.
Bacco
I suoi dipinti con un potente uso della luce
e con l'innovativa idea di dipinger il… vero
analizzano la condizione umana sia da un punto di vista fisico che emozionale.
Per questo,
ma anche per la sua capacità di vedere le cose
con la massima indipendenza e libertà di pensiero,
la sua arte appare come rivoluzionaria… per l'epoca.
Concerto di giovani
Asse centrale della sua ispirazione artistica
è per lui la necessità di dare un senso all'esistenza.
Al contrario dei pittori della sua epoca egli non cerca di portar l'uomo ad esaltare il divino bensì tende a cercare il divino nella complessità della realtà umana.
(Besançon 26 febbraio 1802 – Parigi 22 maggio 1885)
L’UOMO E LA DONNA
VISTI NELLA LORO DIVERSITA’
MA INSIEME NELLA LORO COMPLEMENTARIETA’.
L’AUTORE INNEGGIA
ALL’ASSOLUTA UGUAGLIANZA TRA I SESSI
PUR NELL’OVVIA DIVERSITA’…
COSA CHE OGGI “DOVREBBE” ESSER NORMALE
MA ERA UNA COSA QUASI SORPRENDENTE ALL’EPOCA.
A MIO PARERE LA POESIA CI IMMERGE
IN UN’ATMOSFERA DOLCE, FANTASTICA E SOGNANTE…
ANCOR DI PIU’ POI SE LA LEGGIAMO
ASCOLTANDO QUESTA DOLCISSIMA MUSICA…
Coby Whitmore
L’UOMO E LA DONNA
Victor Hugo
L’uomo è la più elevata delle creature. La donna è il più sublime degli ideali. Dio fece per l’uomo un trono, per la donna un altare. Il trono esalta, l’altare santifica.
L’uomo è il cervello. La donna il cuore. Il cervello fabbrica luce, il cuore produce amore. La luce feconda, l’amore resuscita. L’uomo è forte per la ragione. La donna è invincibile per le lacrime. La ragione convince, le lacrime commuovono.
L’uomo è capace di tutti gli eroismi. La donna di tutti i martìri. L’eroismo nobilita, il martirio sublima. L’uomo ha la supremazia. La donna la preferenza. La supremazia significa forza; la preferenza rappresenta il diritto.
L’uomo è un genio. La donna un angelo. Il genio è incommensurabile; l’angelo indefinibile. L’aspirazione dell’uomo è la gloria suprema. L’aspirazione della donna è la virtù estrema. La gloria rende tutto grande; la virtù rende tutto divino.
L’uomo è un codice. La donna un vangelo. Il codice corregge, il vangelo perfeziona. L’uomo pensa. La donna sogna. Pensare è avere il cranio di una larva; sognare è avere sulla fronte un’aureola.
L’uomo è un oceano. La donna un lago. L’oceano ha la perla che adorna; il lago la poesia che abbaglia. L’uomo è l’aquila che vola. La donna è l’usignolo che canta. Volare è dominare lo spazio; cantare è conquistare l’Anima.
L’uomo è un tempio. La donna il sacrario. Dinanzi al tempio ci scopriamo; davanti al sacrario ci inginocchiamo. Infine: l’uomo si trova dove termina la terra, la donna dove comincia il cielo.
I fatti (reali) si svolgono nel mondo (virtuale) di Maple Story, un gioco di ruolo molto diffuso in Giappone.
Una donna di 43 anni conosce (virtualmente), un uomo (reale), se ne innamora (virtualmente) e nel gioco si sposano. Quando lui (reale) la lascia, lei gli uccide il personaggio (virtuale).
Arrestata, rischia l’equivalente di 5000 mila euro di multa e fino a 5 anni di prigione per “accesso non autorizzato a un computer” (per uccidere l’avatar è entrata nel gioco usando il login dell’ex-marito).
E’ stata fortunata che in Giappone non è in vigore la pena capitale per i… mouse.
(Fonte: Zeus News)
II
Un efferato delitto…
Mi aveva imposto il divorzio senza neanche una parola di avvertimento”: è ancora arrabbiata la maestra di piano di 43 anni, giapponese, mentre racconta alla polizia come sono andate le cose.
E cioè che la improvvisa separazione decisa dal suo marito online
– badate bene, il matrimonio era valido solo nel mondo virtuale di Maple Story –
l’ha fatta andare fuori di testa.
Al punto che ha aspettato che l’ex compagno, un impiegato di 33 anni, facesse logout dal gioco di massa coreano che sta facendo impazzire, letteralmente, il Giappone
(ma non solo: dal 2003 anche migliaia di italiani ci hanno o ci stanno giocando).
Allora è subito è entrata nel mondo 2D fatto di mostri ed entra in contatto virtuale con l’uomo.
E lì ha compiuto l’”orrendo delitto”:
nei panni dell’avatar dell’ex marito ha compiuto nientemeno che un suicidio.
Virtuale.
Che però ora le può costare nel mondo reale fino a 5 anni di galera e una multa da 5 mila dollari per il furto di identità virtuale.
(Fonte: WEB)
Storie davvero incredibili ma il rischio che cose del genere accadano sempre più di frequente… è reale… realissimo e vicino… vicinissimo… in questa ed in tante altre forme…
Sono storie capaci di farci riflettere… sul nostro mondo web… mondo che ci può assorbire al punto anche di farci perder di vista la realtà…
Julius Leblanc Stewart – Andiamoa fare un giro? – 1897
ORSO TONY
IL CONDOR
Pablo Neruda
Io sono il condor, volo su di te che cammini e d’improvviso in un giro di vento, penna, artigli, ti assalto e ti innalzo in un ciclone sibilante di freddo tempestoso.
Alla mia torre di neve, alla mia tana nera, ti porto, e sola vivi, e ti copri di penne, e voli sopra il mondo, immobile, nell’alto.
Donna condor, saltiamo su questa preda rossa, straziamo la vita che passa palpitando e innalziamo uniti il nostro volo selvaggio.
E' nato solo ieri eppure la sua è stata una storia
davvero travolgente…
IL TELEFONINO HA 41 ANNI
E' nato infatti il 3 aprile del 1973
ed ha cambiato per sempre la storia della telefonia
e della telecomunicazione in genere.
Quel giorno Martin Cooper
ingegnere della Motorola, settore ricerca,
fece a New York la prima telefonata della storia
con un prototipo di “telefonino” che in realtà,
pur portatile, era enorme rispetto a quelli di oggi
Infatti pesava 1,1 kg e le sue dimensioni erano
di circa 23 cm x 13 e ci volevano circa 10 ore per caricarsi
mentre la carica durava meno di 30 minuti.
Martin Cooper col 1° cellulare
La prima telefonata senza fili la fece,
con una certa “cattiveria”,
al suo amico Joel Engel della concorrente Bell AT&T.
.
Il primo modello però iniziò ad esser commercializzato
solo 10 anni dopo quando la Motorola decise
di iniziarne la produzione al costo di circa 4000 $.
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Quel primo telefonino
si chiamava DynaTAC ed invase subito i negozi
anche se il costo era notevolissimo.
Il successo fu comunque enorme e del tutto inaspettato
per cui molte altre aziende di elettronica
si tuffarono per migliorarne le prestazioni e fare affari.
Da allora i miglioramenti sono stati continui ed eccezionali
sia nelle misure che nel design così come pure
la diminuzione dei prezzi (almeno per quelli “normali”)
e la sua stupefacente diffusione in tutto il mondo.
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Tre sono i momenti salienti della storia del ns inseparabile amico:
1 – quello in cui divenne davvero tascabile, 2 – quello in cui furono rese possibili le connessioni a internet 3 – quello in cui divenne un vero mini pc portatile iperconnesso (smartphone)
Il creatore del telefonino festeggiava così nel 2013 il 40° anniv.
Ormai telefonare in senso stretto serve sempre meno
perché le nuove tecnologie o i s.n. (twitter, fb, app etc.)
hanno esteso in modo incredibile la possibilità
di interagire con gli altri quasi ad ogni secondo.
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Comunque auguriamo lunga vita
ai nostri telefonini e chissà quali altre sorprese,
con sempre più evolute tecnologie, essi ci potranno donare…