Archivio per 3 aprile 2014

Il Caravaggio – Nella sua geniale arte… il trionfo della luce e la ricerca del divino nell’umana realtà   1 comment


 
 
 
Ragazzo con frutta
 
 
 
 
Proviamo a conoscere in breve
Michelangelo Merisi da Caravaggio
noto col solo nome
Caravaggio.

Lo faremo soprattutto guardando i suoi dipinti
ed analizzando la sua mitica arte…

 
 
 
 
 
 
(Milano, 29 settembre 1571 – Porto Ercole, 18 luglio 1610) – Autoritratto
 
 
 
 
E' uno dei più celebri pittori italiani di tutti i tempi
nonostante sia morto molto giovane.
 
 
La sua formazione avvenne tra Milano e Venezia.
 
 
 
 
 
Il baro
 
 
 
 
La maggior parte delle sue opere
furono create a Roma, Napoli, Malta e in Sicilia.
 
 

Il suo stile pittorico,
lontano dalle mode accademiche del tempo,

ebbe poi grande influenza sulla pittura barocca.
 
 
 
 
 
Bacco
 
 
 
 

I suoi dipinti con un potente uso della luce
e con l'innovativa idea di dipinger il… vero
analizzano la condizione umana
sia da un punto di vista fisico che emozionale.
  

Per questo,
ma anche per la sua capacità di vedere le cose
con la massima indipendenza e libertà di pensiero,
la sua arte appare come rivoluzionaria… per l'epoca.
 
 
 
 
 
Concerto di giovani
 
 
 
 
Asse centrale della sua ispirazione artistica 
è per lui la necessità di dare un senso all'esistenza.
 
Al contrario dei pittori della sua epoca
egli non cerca di portar l'uomo ad esaltare il divino
bensì tende a cercare il divino
nella complessità della realtà umana.
 
 
 
 
 
Buona ventura
 
 
 
 
 
Ne parleremo in modo più approfondito analizzando
 la “Madonna dei Pellegrini
opera per molti aspetti davvero molto sorprendente…
 
 
Ammiriamolo ora anche in questo video…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
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L’uomo e la donna – Un vero inno ad entrambi in questa sublime poesia di V. Hugo   Leave a comment

 
 
 

Renoir – Passeggiata
 
 

 
 
UN VERO E PROPRIO INNO ALL’AMORE
QUESTA POESIA… PER ME DAVVERO SUBLIME…
DI VICTOR HUGO…


(PADRE DEL ROMANTICISMO FRANCESE)
 
 
 
 
 
Victor-Marie Hugo
 (Besançon 26 febbraio 1802 – Parigi 22 maggio 1885)
 
 
 
 
 
L’UOMO E LA DONNA
VISTI NELLA LORO DIVERSITA’
MA INSIEME NELLA LORO COMPLEMENTARIETA’.
 
 
 
 
 
Barres ...
 
 
 
 
 
L’AUTORE INNEGGIA
ALL’ASSOLUTA UGUAGLIANZA TRA I SESSI
PUR NELL’OVVIA DIVERSITA’
 
 
COSA CHE OGGI  “DOVREBBE”  ESSER NORMALE
MA ERA UNA COSA QUASI SORPRENDENTE ALL’EPOCA.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
A MIO PARERE LA POESIA CI IMMERGE
IN UN’ATMOSFERA DOLCE, FANTASTICA E SOGNANTE…
ANCOR DI  PIU’ POI SE LA LEGGIAMO
ASCOLTANDO QUESTA DOLCISSIMA MUSICA…  
 
 
 
 
 

Nota 
 
Coby Whitmore

 
 
 
L’UOMO E LA DONNA
Victor Hugo  
 
 
L’uomo è la più elevata delle creature.
La donna è il più sublime degli ideali.
Dio fece per l’uomo un trono, per la donna un altare.
Il trono esalta, l’altare santifica.
 L’uomo è il cervello. La donna il cuore.
Il cervello fabbrica luce, il cuore produce amore.
La luce feconda, l’amore resuscita.
L’uomo è forte per la ragione.
La donna è invincibile per le lacrime.
La ragione convince, le lacrime commuovono.
L’uomo è capace di tutti gli eroismi.
La donna di tutti i martìri.
L’eroismo nobilita, il martirio sublima.
L’uomo ha la supremazia.
La donna la preferenza.
La supremazia significa forza;
la preferenza rappresenta il diritto.
L’uomo è un genio. La donna un angelo.
Il genio è incommensurabile;
l’angelo indefinibile.
L’aspirazione dell’uomo è la gloria suprema.
L’aspirazione della donna è la virtù estrema.
La gloria rende tutto grande; la virtù rende tutto divino.
 L’uomo è un codice. La donna un vangelo.
Il codice corregge, il vangelo perfeziona.
L’uomo pensa. La donna sogna.
Pensare è avere il cranio di una larva;
sognare è avere sulla fronte un’aureola.
L’uomo è un oceano. La donna un lago.
L’oceano ha la perla che adorna;
il lago la poesia che abbaglia.
L’uomo è l’aquila che vola.
La donna è l’usignolo che canta.
Volare è dominare lo spazio;
cantare è conquistare l’Anima.
L’uomo è un tempio. La donna il sacrario.
Dinanzi al tempio ci scopriamo;
davanti al sacrario ci inginocchiamo.
Infine:
l’uomo si trova dove termina la terra,
la donna dove comincia il cielo.
 
 
 
 
 

Josephine Wall


 

 

Barres & déco diverses

 

 

CIAO DA TONY KOSPAN

 

 

 

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Rembrandt – Gli sposi ebrei



 

 

LA SEMPRE PIU’ FORTE INFLUENZA DEL VIRTUALE SUL REALE RILEVATA DA QUESTE 2 STORIE   Leave a comment

 
 
LEGGIAMO… CARI AMICI INTERNAUTI…
QUESTE INCREDIBILI STORIE E… MEDITIAMO…

 
 
 
 
 
 
 
 
 
FATTI REALI 
IN UN MONDO VIRTUALE
 
 
 
 




 
 
 
 

I

 
 
 
 
Il reale carcere del mondo virtuale
 
 

I fatti (reali) si svolgono nel mondo (virtuale) di Maple Story, un gioco di ruolo molto diffuso in Giappone.
 
Una donna di 43 anni conosce (virtualmente), un uomo (reale), se ne innamora (virtualmente) e nel gioco si sposano.
Quando lui (reale) la lascia, lei gli uccide il personaggio (virtuale).
Arrestata, rischia l’equivalente di 5000 mila euro di multa e fino a 5 anni di prigione per “accesso non autorizzato a un computer” (per uccidere l’avatar è entrata nel gioco usando il login dell’ex-marito).

E’ stata fortunata che in Giappone non è in vigore la pena capitale per i… mouse.
 
(Fonte: Zeus News)
 
 
 
 
 




 
 
 
 
II
 
 
Un efferato delitto…
 
 
 
Mi aveva imposto il divorzio senza neanche una parola di avvertimento”: è ancora arrabbiata la maestra di piano di 43 anni, giapponese, mentre racconta alla polizia come sono andate le cose.
 
E cioè che la improvvisa separazione decisa dal suo marito online
– badate bene, il matrimonio era valido solo nel mondo virtuale di Maple Story –
l’ha fatta andare fuori di testa.
Al punto che ha aspettato che l’ex compagno, un impiegato di 33 anni, facesse logout dal gioco di massa coreano che sta facendo impazzire, letteralmente, il Giappone
(ma non solo: dal 2003 anche migliaia di italiani ci hanno o ci stanno giocando).
 
Allora è subito è entrata nel mondo 2D fatto di mostri ed entra in contatto virtuale con l’uomo.
E lì ha compiuto l’”orrendo delitto”:
nei panni dell’avatar dell’ex marito ha compiuto nientemeno che un suicidio.
Virtuale.
 
Che però ora le può costare nel mondo reale fino a 5 anni di galera e una multa da 5 mila dollari per il furto di identità virtuale.
 
 

(Fonte: WEB)
 
 
 

 
 
 
 
 
 
 

Storie davvero incredibili ma il rischio che cose del genere accadano sempre più di frequente… è reale… realissimo e vicino… vicinissimo… in questa ed in tante altre forme…
 
Sono storie capaci di farci riflettere… sul nostro mondo web… mondo che ci può assorbire al punto anche di farci perder di vista la realtà…
 
 
 
 
 
 
 
Ciao da Orso Tony
 
 
 
 
 
IL GRUPPO DEGLI ARTISTI
E PER CHI AMA L'ARTE
 
 

Io sì – Romanticissima e bellissima canzone-poesia di Luigi Tenco…   Leave a comment

 

 

 

 

In un'antologia di canzoni – poesie penso che questa nota…,
ma non notissima canzone…, del grande Tenco non possa mancare…
 
 
 
Per me è poesia pura…
 
 
 
 
 
 
Luigi Tenco (Cassine 21 3 1938 – Sanremo 27 1 1967)
 
 
 
 
 
La canzone è tutta sua…
testo e musica…
 
 
Appare a me… ma non solo…
come una delle sue canzoni più incisive…
più sensuali… più romantiche e più intriganti
 
 
Direi che rappresenta un vero e proprio unicum…,
proprio per questi aspetti…,
tra le canzoni di questo mitico cantautore…
vero mito della gioventù… degli anni 60…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
E’ bello ascoltarla
sia nella versione maschile sofferta e profonda del grande Luigi…
che  nella versione femminile
cantata con la consueta sensualità ed intensità
dalla classica Ornella Vanoni…
 
 
Prima però… leggiamo il testo…
per apprezzarne il valore “poetico”.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
IO SI’
 
– Tenco –
 


Io sì,
che t’avrei fatto vivere
una vita di sogni
che con lui non puoi vivere
 
Io sì,
avrei fatto sparire
dai tuoi occhi la noia
che lui non sa vedere
ma ormai…
 
Io sì,
t’avrei detto il mio amore
cercando le parole
che lui non sa trovare
 
Io sì,
t’avrei fatta invidiare
dalle stesse tue amiche
che di lui ora ridono,
ma ormai…
 
Io sì,
t’avrei fatta arrossire
dicendoti “ti amo”
come lui non sa dire
 
Io sì,
da te avrei voluto
quella tua voce calda
che a lui fa paura
ma ormai…
 
Io sì,
t’avrei fatto capire
che il bello della sera
non è soltanto uscire
 
Io sì,
t’avrei insegnato
che si incomincia a vivere
quando lui vuol dormire,
ma ormai…
 
Io sì,
che t’avrei insegnato
qualcosa dell’amore
che per lui è peccato
 
Io sì,
t’avrei fatto sapere
quante cose tu hai
che mi fanno impazzire
ma ormai…

 

 

 

 

 
 
 
 Ascoltiamola dunque cantata dall’autore…
 
 
 

 
 
 
 
 
e, se ci va,
anche nella bella interpretazione della Vanoni…
 
 

 
 
 
 
Ciao da Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
 

ARTE MUSICA POESIA ETC…
I N S I E M E
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Felice giovedì pomer. in poesia – Il condor di Neruda – arte.. J. L. Stewart – canzone.. Brivido felino   Leave a comment

 
 
 
 
 
Julius Leblanc Stewart
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
              
 
 
Posso resistere a tutto,
tranne che alle tentazioni
~ Oscar Wilde ~  
 
 
       
 
 
 
 
 
Julius Leblanc Stewart – Andiamo a fare un giro? – 1897
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 Nota
ORSO TONY
 
 
 
IL CONDOR
Pablo Neruda
 
Io sono il condor, volo
su di te che cammini
e d’improvviso in un giro
di vento, penna, artigli,
ti assalto e ti innalzo
in un ciclone sibilante
di freddo tempestoso.
Alla mia torre di neve,
alla mia tana nera,
ti porto, e sola vivi,
e ti copri di penne,
e voli sopra il mondo,
immobile, nell’alto.
Donna condor, saltiamo
su questa preda rossa,
straziamo la vita
che passa palpitando
e innalziamo uniti
il nostro volo selvaggio.
 
 
 
 
 
Julius Leblanc Stewart – Il battesimo
 
 
 
 
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Il cellulare compie 41 anni. Ecco tutta la sua piccola ma fantastica storia   Leave a comment

 

E' nato solo ieri eppure la sua è stata una storia

davvero travolgente…

 

 

 

 

IL TELEFONINO HA 41 ANNI


E' nato infatti il 3 aprile del 1973

ed  ha cambiato per sempre la storia della telefonia

e della telecomunicazione in genere.


Quel giorno Martin Cooper

ingegnere della Motorola, settore ricerca,

fece a New York la prima telefonata della storia

con un prototipo di “telefonino” che in realtà,

pur portatile, era enorme rispetto a quelli di oggi

 

Infatti pesava 1,1 kg e le sue dimensioni erano

di circa 23 cm x 13 e ci volevano circa 10 ore per caricarsi

mentre la carica durava meno di 30 minuti.

 


Martin Cooper col 1° cellulare


  

La prima telefonata senza fili la fece,

con una certa “cattiveria”,

al suo amico Joel Engel della concorrente Bell AT&T.

.

Il primo modello però iniziò ad esser commercializzato

solo  10 anni dopo quando la Motorola decise

di iniziarne la produzione al costo di circa 4000 $.

.

Quel primo telefonino

si chiamava DynaTAC ed invase subito i negozi

anche se il costo era notevolissimo.

  




Il successo fu comunque enorme e del tutto inaspettato

per cui molte altre aziende di elettronica

si tuffarono per migliorarne le prestazioni e fare affari.


Da allora i miglioramenti sono stati continui ed eccezionali

sia nelle misure che nel design così come pure

la diminuzione dei prezzi (almeno per quelli “normali”)

e la sua stupefacente diffusione in tutto il mondo.


.

.


     

 

 

Tre sono i momenti salienti della storia del ns inseparabile amico:

1 – quello in cui divenne davvero tascabile,
2 – quello in cui furono rese possibili le connessioni a internet
3 – quello in cui divenne un vero mini
pc portatile iperconnesso (smartphone)

 

 

 

Il creatore del telefonino festeggiava così  nel 2013 il 40° anniv.

 

 

 Ormai telefonare in senso stretto serve sempre meno

perché le nuove tecnologie o i s.n. (twitter, fb, app etc.)

hanno esteso in modo incredibile la possibilità

di interagire con gli altri quasi ad ogni secondo.




.

Comunque auguriamo lunga vita

ai nostri telefonini e chissà quali altre sorprese,

con sempre più evolute tecnologie, essi ci potranno donare…

 

 

 

 

 

 

Se ci va ora possiamo vedere

grazie a questo interessante e completo video RAI

la sua storia anche per immagini…


 

  

 

Ancora auguri… telefonino…

 

 

 

 

Tony Kospan

 

 

 

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