Archivio per 20 marzo 2014

Buonanotte con la bella minipoesia… L’innamorato… di Victor Hugo…   1 comment

 
 
 
 
 
 
 
 
L’INNAMORATO
Victor Hugo
 
 
Ho incontrato in strada
un giovane poverissimo
che era innamorato.
Aveva un vecchio cappello,
la giacca logora,
l’acqua gli passava
attraverso la suola delle scarpe
e le stelle…
attraverso l’anima.
 
 
 
 
Mario Mafai – Studente innamorato

 

 


 
 
 
 
BY TONY KOSPAN
 
 
 
 
 

 

P O E S I E ?

FANTMONDOPOESIA.jpg picture by orsotony21
 
UN MODO DIVERSO DI VIVERLE… 
 
 
 
 
 

Degas ed Offenbach – Ballerine e Can Can – Arte e musica nella Bella Epoque   Leave a comment

 
 
 
Edgar Degas – Ballerine in rosso
 
 
 
 
 
Edgar Degas, tra i più grandi dell'Impressionismo,
è definito ilpittore delle ballerine“.

In verità il suo grande amore per questo tema
si sviluppò soprattutto
verso la fine della sua notevole carriera artistica.
 
 
 
 
 
(Parigi 19 7 1834 – Parigi 27 9 1917)
 
  

Con questo post…  in verità
voglio proprio accostare questo grande cantore
della Belle Époque nell'arte
al trionfale… Can Can… ed alle danze
che allora appassionavano moltissimi.
 


  

Edgar Degas – Scuola di danza

 

 

 

Questo, ci consentirà di tuffarci attraverso immagini…

dipinti e musiche nelle mitiche ed allegre atmosfere

di fine '800 ed inizio '900 soprattutto francesi.




Edgar Degas – Piccola ballerina
 
 
 
 
 

IL CAN CAN E… LE BALLERINE

 

 

 

 

 

OFFENBACH E DEGAS – CLASSICA ED ARTE

 
 
 
 
 
Le Moulin Rouge – La salle en 1898

 
 
 
 
 
 
 
  
     DEGAS         OFFENBACH
 
 
 
 
 IL FAMOSISSIMO ALLEGRO
CAN CAN
VERA COLONNA SONORA DELLA
BELLE EPOQUE
SARA' UNITO ALLE STUPENDE TELE DI
DEGAS
DEDICATE ALLE SUE AMATE BALLERINE
 
 
 
 
 


.
.
Qual è il pittore che ha “cantato” le ballerine
meglio di Degas?
E qual è l'autore della musica del più amato Can Can
se non Offenbach?

.
.


 


ORA ACCOSTIAMO 2 DIPINTI 
A 2 VERSIONI DEL MITICO BALLO…


Nel primo video abbiamo una versione recente
del celebre ballo
trasmessa dalla televisione francese….


clicca per vedere l'immagine a dimensioni normali
 
Degas – Ballerine in blu
 

  
 
  e nel secondo possiamo vedere
le ballerine dello storico CAN CAN
con vere immagini d'epoca.
 
 
 
 
clicca per vedere l'immagine a dimensioni normali
Degas – Ballerine
 
 
 
 
Buon ascolto… e buona visione
da Orso Tony…
 
 
 
 
 

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Beniamino Gigli e Non ti scordar di me – Breve ricordo di un cantante ed una canzone mitici   Leave a comment

 
 



 
 
 
Breve ricordo di un interprete
e di una canzone… ancor oggi… mitici…

a cura di Tony Kospan
 
 
 

 
 
 

BENIAMINO GIGLI
E

NON TI SCORDAR DI ME
 

Gigli è stato un tenore, un attore
e tra i più celebri cantanti del XX secolo.

 

  

Recanati 20.3.1890 – Roma 30.11.1957

 
La canzone è del 1935 e dunque l'Italia è in piena epoca coloniale.
 
 
 
 

 

Prima di passare alla canzone vediamo queste altre immagini 

che ci possono dare un'idea dell'atmosfera di quell'anno…

 

COCO CHANEL NEL 1935

 


Vipiteno

  

Firenze

  

Fiera di Milano

 

Elsa Schiaparelli – stilista dell'epoca

  

La canzone, un valzer lento con echi di melodramma,

scritta da due autori napoletani Domenico Furnò ed Eugenio De Curtis

fu lanciata da Beniamino Gigli nel film omonimo.

  

 



 Gigli, all'epoca 45enne, e già molto noto…

interpretava (ovviamente)

la parte di un tenore che riconquistava l'amata

grazie alla sua voce e proprio con questa canzone.

eniamino igli

 

 

Il film piacque moltissimo e ci fu perfino qualche punta di fanatismo

(un'ammiratrice scrisse al “suo” Beniamino di aver visto il film 76 volte in un mese!!!)

anche perché molta gente non aveva mai visto il cantante,

che all'epoca aveva ereditato il “trono” di Caruso.

 

Alfa Romeo Bimotore – 1935

 

 

 

 

 

Tuttora la pellicola è una dalle più apprezzate,

dagli ammiratori del cantante.

  

La canzone ebbe un grande successo che non è mai tramontato

ed è stata interpretata da molti altri tenori e diversi grandi cantanti.

 

 

 

Marlene Dietrich – ” Il diavolo è donna ” 1935


  




NON TI SCORDAR DI ME


E.De Curtis – Furnò

 

Partirono le rondini
dal mio paese freddo e senza sole,
cercando primavere di viole,
nidi d'amore e di felicità
La mia piccola rondine partì
senza lasciarmi un bacio
senza un addio partì
Non ti scordar di me;
la vita mia legata e a te
io t' amo sempre più
nel sogno mio rimani tu
Non ti scordar di me
la vita mia legata e a te
c'è sempre un nido
nel mio cuor per te
Non ti scordar di me!
Non ti scordar di me!

 

 

 

 Ascoltiamola ora nella versione cantata dal grande Beniamino…

in un'affascinante versione d'epoca… proprio quella del film…

 

 

 

Ciao da Tony Kospan 


.


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Buon giovedì e bentornata Primavera in poesia – Il sogno di T. Astrid – arte di A. Mucha.. e non solo   Leave a comment

 
 
 

Alphonse Mucha

 

 


e

 
 
 


 

Ed io che intesi quel che non dicevi,
m’innamorai di te perché tacevi.
Olindo Guerrini




  


 


Alphonse Mucha
 
 
 

 
 
 
 
Nota
 
 
 
IL SOGNO
Tollefsen Astrid
 
Se ancora desideri incontrare
chi non hai mai conosciuto,
puoi aspettare un’ora qui
al confine.
La sera è fredda
e la notte si fa lunga e buia.
Di qui passano tutti,
e se anche camminano
con il capo piegato,
devono alzarlo alla luce violenta
delle lanterne delle guardie di frontiera.
E quando lo sconosciuto giunge,
tu vuoi riconosceme il volto
dalla sua stanchezza e dalla sua forza,
tu vuoi riconosceme le mani
dal modo in cui esse si congiungono
l’una nell’altra
dal modo in cui esse si modellano
ad una coppa
al fine di porgerti ciò
di cui tu sei assetato.
Tu non vuoi poter gridare,
tu non vuoi poter bere,
ma soltanto sapere
che tutto ciò che hai sognato è vero.

 
 
 
 
Alphonse Mucha
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 






 
 
à tout le monde


par Ours Antoine
 
 
 
 
 









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Equinozio di Primavera ricorrenza della Natura – Astronomia riti miti poesie e… video   Leave a comment

 
 
 
 
 
 
 
20 MARZO 2014
EQUINOZIO DI PRIMAVERA
 
 
 

 

 

 

ORIGINE DEL NOME ED…

ASTRONOMIA

 

 

La parola “equinozio” deriva dal latino e significa notte uguale” [al giorno].

Gli equinozi di marzo e settembre sono i due giorni dell’anno nei quali hanno inizio primavera e autunno.

Quest'anno… il 20 marzo 2014 alle 17,57  finisce l’inverno ed inizia la primavera.

Dopo 6 mesi il Sole viene a trovarsi nuovamente sul piano dell’equatore terrestre e il circolo d’illuminazione passa per i poli.

In questo giorno il Sole passa allo zenit all’equatore e la giornata dura esattamente 12 ore in tutto.

L’equinozio, oltre che dalla durata del giorno e della notte, può essere riconosciuto con una semplicissima esperienza di gnomonica: osservate l’ombra di un chiodo infisso su un muro esposto al Sole.

Il vertice dell’ombra, durante ogni giorno dell’anno, disegna una curva che, agli equinozi, diventa una retta.

Questa retta e almeno le due curve giornaliere dei solstizi sono generalmente presenti su i quadranti degli orologi solari.

 

 

 

 

 

 

UNA CONSIDERAZIONE

SU QUESTA RICORRENZA

 

 

Al di là di tutto… al di là d'ipotesi… sogni… riti… credenze… tradizioni… etc…l'equinozio preciso asse della ruota dell'anno… è  assolutamente una… reale ricorrenza della Natura.
 
 
 
Una realtà che ci parla del nostro pianeta immerso nell'Universo… baciato da una stella che gli consente la vita e che alle ore 17,57 del giorno 20 di questo marzo 2014 questa stella, il Sole, si presenta in un punto ben preciso all'intersezione tra l'eclittica e l'equatore celeste.

 

 

 

 
 
 
STAGIONI:
FINISCE L’INVERNO ED INIZIA LA PRIMAVERA
 
 
 
L’Equinozio è un momento particolare… dunque… ma accade qualcosa ancora di più importante.
 
L'Uomo si rende conto che esso rappresenta un momento della propria dimensione di vita… sia sua… che di ogni altro essere vivente sul nostro pianeta…
 
Inizia infatti con la primavera il percorso delle stagioni che poi attraverserà l’estate e l’autunno per concludersi con l’inverno.

Si nasce, si cresce, ci si sviluppa e si ritorna alla Madre Terra, nell’eterno ciclo della vita.

 
Questi momenti di passaggio segnano sempre un punto di svolta, anche quando non ne siamo esplicitamente consapevoli, e dimostrano che noi siamo parte di qualcosa di grandioso, di eterno, di Divino, e che una scintilla di Luce è sempre dentro di noi…

Gli Antichi celebravano con feste e riti questi momenti dell’Eterna Trasformazione e anche noi, se riusciamo a trovare un momento di raccoglimento per soffermaci su di essi, possiamo imparare qualcosa da questa ricorrenza della Natura.
 
 
 
 

GLI EQUINOZI NELLE VARIE CIVILTA'

 

 

Gli Equinozi sono sempre stati celebrati nelle culture di tutto il mondo…

Molto interessanti sono i riti dei Maya, del culto Buddista in Giappone mentre l'Iran festeggia in questo giorno l'inizio dell'anno.

 

 


 

RITO DEI DRUIDI

 

Nel Libro degli Incantesimi ( Inghilterra X sec) è descritto il rito per la fertilità dei campi da praticare il giorno dell’equinozio di primavera.

Prima dell’alba, prendere quattro zolle dai quattro lati della terra e segnate il punto dove si trovano, prendete olio, miele, lievito e latte e un pezzo di ogni tipo di albero che cresce sulla terra, un parte di ogni erba, versate su di essi la rugiada lunare e poi lasciare gocciolare tre volte sulle zolle, cantando:

 

“Crescete e moltiplicatevi e riempite la Terra”

 

La cerimonia si conclude durante il tramonto del sole: rimettendo al loro posto le zolle ci si volge verso Est, ci si inchina tre volte e si recita

 

“Prego la Terra e i cieli sopra di noi
e la potenza del cielo e la sua alta dimora
affinché la mia bocca pronunci questo incantesimo,
frutto di un saldo pensiero;
che le messi crescano per i nostri bisogni terreni,
che la terra sia ubertosa
e che i campi verdi siano bellissimi”

 

 

 

 

LE TRADIZIONI CLASSICHE ESOTERICHE

 

 

 

 

Per le sue grandi valenze simboliche in molte culture del passato l'equinozio assumeva valenze esoteriche e venivano celebrati al suo arrivo… riti “misterici“… di cui ben poco si sa… proprio per il loro carattere di segretezza.

 

 

 

 

POESIE

 

 

Non sono molte le poesie dedicate a questo momento di passaggio… d'altronde gli equinozi sono fenomeni naturali che interessano di più la scienza… e certamente meno… la poesia.

Eccone però 3… che a mio parere meritano…

 

 

 

 

 

EQUINOZIO

Paloma Germani

 

Il passo della notte, non è

corsa di lancette.

O ticchettio di rami alla finestra.

Neanche rabbia del vento, che ulula

ferito dalle mura, lame d'umano,

riflessi di rifugio.

è come l'equinozio, di settembre

appeso su lagune, che ozia

sull'uguale tempo,

quello concesso

a luna e sole.

 

 

 

 

NUOVO TEMPO

M. Dazzi

 

Stamane per le strade di campagna

il cielo è dentro le pozzanghere.

La pioggia di tre giorni ristagna,

un biondo vento soffia in su le nuvole.

Mussole e lini bianchi

palpitano sulle siepi.

I rametti già così stanchi,

in vetta d'improvviso gemmano.

Le passere lascian la pigrizia,

sbucano dal loro ciuffo di piume,

nuove alla nuova delizia

saltarellando il capo scuotono.

Dalla terra odore di essenze.

Tra il verde, rado stupore di case.



LA NOTTE UGUALE

Fiorella Cappelli


La notte uguale

Preciso istante

di un sogno astrale

punto a diamante

e tu… appartieni

ai desideri

e li mantieni

accesi e veri

nei lunghi giorni

notti stringate

poi tu ritorni

tra le mie fate.

  

 

 

BREVE VIDEO INFINE

SULL'EQUINOZIO NEL MONDO

 

 

 

 

Che questa Primavera sia una stagione

di rinascita e di ripresa per tutto e per tutti.

 

 

 

 

F I N E

 

 

Fonti: svariati siti web –  impaginazione modifiche ed aggiunte… t.k.

 

 

CIAO DA TONY KOSPAN

 

 

 


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Con la bella minipoesia… In un attimo… di Alda Merini… felice notte a tutti   1 comment

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
IN UN ATTIMO
Alda Merini
 
 
O demone in un attimo
 
mi porti lontano verso di lui
 
che crudelmente mi bacia
 
in cerca di un'avventura.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
a tutti
 
da Tony Kospan
 
 
 

Pubblicato 20 marzo 2014 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA

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