Archivio per 12 marzo 2014

Buonanotte con la bella minipoesia… Amanti e pazzi… di W. Shakespeare   1 comment

  

 

 

 
 
 
 
 
AMANTI E PAZZI
W. Shakespeare
 
 
Amanti e pazzi han sì ardenti cervelli
e sì inventive fantasie,
ch’essi crean
più che la fredda ragion poss'intender.
 
L’amante, il pazzo ed il poeta
han la stessa fantasia.
 
 
 
 
 
Fragonard – L'amante incoronato
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
by Tony Kospan
 
 

 

 

 ARTE MUSICA POESIA
E TANTO ALTRO
NEL GRUPPO DI FB
 
 
 

Il figlio della luna dei Mecano – Bella canzone ma anche saga fantasy d’amore e gelosia   1 comment

 
 
 


“Per chi non fraintenda,
narra la leggenda
di quella gitana che pregò la Luna
bianca ed alta nel ciel”
 
 
 
 
 
IL FIGLIO DELLA LUNA
 
UNA CANZONE CHE E' ANCHE UN… BEL RACCONTO…
 
 
 
 
 
 
 

 

 

 

La canzone il cui titolo originale è

Hijo De La Luna

è dei Mecano, un gruppo spagnolo,

e fa parte di un LP di cui è la perla…

 

Per testo, fantasy e musica affascinante…

riscuote sempre grande successo.

 

Conosciamola…  e poi l'ascoltiamo.

 

 

 


 

 

 LA STORIA

.

.

Ci racconta  la commovente leggenda di una zingara

che disperata chiese alla luna il ritorno dell’uomo che amava.

  

La Luna acconsentì purché potesse accudire personalmente

il suo primo figlio.

 

 

 

 

 

 

Alla nascita del bimbo, bianco come il latte, il suo uomo

“scuro come il fumo” – credendosi tradito – la uccise…

ed abbandonò il figlio della Luna.

  

La musica è struggente così come la voce della Torroja

e la canzone tocca i punti più profondi del nostro cuore… 

 

 

 

 

 

Ma ecco, per chi desidera conoscerlo bene,

il testo in italiano…

 

 

 

 

 

 

IL FIGLIO DELLA LUNA

 
Per chi non fraintenda
narra la leggenda
di quella gitana
che pregò la luna
bianca ed alta nel ciel
mentre sorrideva
lei la supplicava
«fa che torni da me»
«tu riavrai quell’uomo
pelle scura
con il suo perdono
donna impura
però in cambio voglio
che il tuo primo figlio
venga a stare con me»
chi suo figlio immola
per non stare sola
non è degna di un re

Luna adesso sei madre
ma chi fece di te
una donna non c’è
dimmi luna d’argento
come lo cullerai
se le braccia non hai
figlio della luna

Nacque a primavera
un bambino
da quel padre scuro
come il fumo
con la pelle chiara
gli occhi di laguna
come un figlio di luna
«questo è un tradimento
lui non è mio figlio
ed io no, non lo voglio»

Luna adesso sei madre
ma chi fece di te
una donna non c’è
dimmi luna d’argento
come lo cullerai
se le braccia non hai
figlio della luna

II gitano folle
di dolore
colto proprio al centro
dell’onore
l’afferrò gridando
la baciò piangendo
poi la lama affondò
corse sopra al monte
col bambino in braccio
e lì lo abbandonò

Luna adesso sei madre
ma chi fece di te
una donna non c’è
dimmi luna d’argento
come lo cullerai
se le braccia non hai
figlio della luna

Se la luna piena
poi diviene
è perché il bambino
dorme bene
ma se sta piangendo
lei se lo trastulla
cala e poi si fa culla
ma se sta piangendo
lei se lo trastulla
cala e poi si fa culla

  

 

 

 

 

 

E' stata tradotta in diverse lingue e sulle sue note

sono stati creati stupendi video… musicali…

 

Ne presento ora 2…

entrambi belli… ma ciascuno a modo suo…

 

Questo il primo…

 

 

 

 

 

e questo è il secondo

forse preferibile per la bellezza delle immagini

 

 

 

 


CIAO DA TONY KOSPAN
 
 
 

 

 

LA PAGINA DI SOGNO DI FB?

samp5873205a0f06c928.jpg PSICHE E SOGNO picture by orsosognante
 
 
 

Palazzo Parisio a Malta – Costruzione romantica in un giardino di sogno   3 comments

 
 
  
 


ENTRIAMO…
LI’ DOVE IL BELLO SPOSA LA NATURA

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 


I GIARDINI DI PALAZZO PARISIO A MALTA

 
 
 
 
 
 
 
 
 
Nel cuore del villaggio di Naxxar, Palazzo Parisio, è un romantico palazzo di eccezionale grandezza, se paragonato agli altri palazzi storici dell’isola, e testimonia le aspirazioni di una ricca famiglia maltese del XIX secolo.
 
 
 
 
 
 
 
 
In origine la dimora fu il buen retiro della famiglia Parisio – possidenti siciliani imparentati con la nobiltà maltese – che lasciava il palazzo a La Valletta per la caccia e la frescura della campagna.  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Nel XIX secolo il Palazzo fu acquistato dal marchese Giuseppe Scicluna, banchiere e noto filantropo maltese, ai cui eredi appartiene tuttora.  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Quella che era una residenza estiva fu trasformata in una sontuosa dimora anche grazie alle maestranze Italiane di Carlo Sada, autore della decorazione del Teatro Bellini di Catania. I lavori iniziarono nel 1898 e terminarono nel 1906, un anno prima della morte del marchese.
Quando i paesaggisti idearono i giardini vi era in origine un sentiero sopraelevato di circa mezzo miglio con ai lati vecchi olivi, ancora oggi visibili, e con un belvedere sulla costa e la baia di San Paolo. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Nel creare i giardini fu ideato un sistema idrico e di irrigazione molto complesso, fu scavata una cisterna per l’acqua, ampia la metà del giardino e intercomunicante con pozzi dei dintorni. I giardini all’Italiana, cinti da mura, sono una miscela affascinante di simmetria e colori mediterranei. L’Orangerie, sulla sinistra dell’ingresso, sembra esser stata costruita prima del 1890, anno in cui il Palazzo fu rinnovato. I vetri ancora in gran parte originali hanno uno spessore di ben 4 millimetri.  Al suo interno si trova una grotta rivestita di pietra, risalente forse la Seicento, che nasconde un complesso e interessante sistema di irrigazione. 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Nel Giardino si possono ammirare numerose specie mediterranee ed esotiche: Chorisia speciosa, Meryta denhamii, Banksia seratifoglia, Coculus, Quercus ilex, Araucaria, Brugmansia, Erythrina cristagalli, Jacaranda mimosifloia,   Sapindus mukorossi, Nerium oleander, inoltre una vasta collezione d’Hibiscus ibridi, più di 60 piante di colori diversi dal viola al marrone: Tylene, Peggy Walton, Fifth dimension. Ricca anche la collezione di Bougainvillea e di Agrumi come Citrus medica ” Maxima”, Citrus aurantium “Canaliculata”, Citrus sinensis, Citrus limon e Calamondine.  
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Solari, ricchi di colore e profumo, i giardini di palazzo Parisio sono un’eccellente testimonianza della diffusione del giardino all’Italiana fin quasi al Novecento fuori dai confini nazionali, oltre che degli scambi culturali tra Malta e il Sud Italia.
 
 
 

 
 
 
 

Ciao da Tony Kospan

affascinato da sempre… dai bei giardini.


IL TUO BEL GRUPPO DI FB
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Ecco l’antica.. ma sempre.. attuale teoria yin e yang… in un’ampia analisi   4 comments

 
 
 

Yin e Yang rappresentano, nella filosofa cinese,

i due principi fondamentali dell’universo.

 

 

Essi sono la rappresentazione della dualità fondamentale

esistente in ogni parte del cosmo… ed in noi…
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 Yang: il principio positivo, maschile, rappresentato dal colore bianco

 Yin: il principio negativo, femminile, rappresentato dal colore nero

 

 

 

 
 
 
 
 
In India si dice che l’ora più bella è quella dell’alba, quando la notte aleggia ancora nell’aria e il giorno non è ancora pieno, quando la distinzione fra tenebra e luce  non è ancora netta e per qualche momento l’uomo, se vuole, se sa fare attenzione, può intuire che tutto ciò che nella vita gli appare in contrasto, il buio e la luce, il falso e il vero non sono che due aspetti della stessa cosa.
Sono diversi, ma non facilmente separabili, sono distinti, ma non sono due.

 
Come un uomo e una donna, che sono sì meravigliosamente differenti,

ma che nell’amore diventano Uno.
 
 
 
 
 

 
 
 
 
LE QUATTRO LEGGI DELLA RELAZIONE YIN YANG

 

Nella medicina tradizionale Cinese le relazioni tra Yin e Yang vengono riassunte in quattro cosiddette

 

” Leggi fondamentali”

 

 

 

Queste leggi sono simbolicamente rappresentate nel disegno del Taiji.

 

Fermiamoci a osservarlo:

 

 

 

 

 

 

Lo spazio è diviso in due colori opposti: questo è ciò che permette li definirli.

Lo Yin è nero perché lo Yang è bianco, non esistono spazi grigi all’interno del diagramma, in ogni punto l’uno o l’altro colore si manifesta solo per contrasto con il suo inverso.

Yin e Yang sono opposti e complementari, pertanto si respingono e si attraggono.

Questo è ciò che viene espresso dalla prima legge.  Osserviamo che c’è una piccola zona di bianco nel nero e viceversa: Yin e Yang si fondano a vicenda e non possono sussistere indipendentemente l’uno dall’altro, sono inscindibili e comunicanti; entrambi sono inclusi all’interno di un unico cerchio per metterne in rilievo la sostanziale unità.

Questo cerchio rappresenta il Dao, la legge universale che crea, sostanze e ritma la vita esprimendosi attraverso questi due principi polari. Questo è ciò che viene espresso dalla seconda legge.

La linea che divide il cerchio non è una linea retta perché rappresenta un rapporto dinamico; un modello di movimento perpetuo autoregolato, in cui i due elementi sono in uno stretto rapporto di relazione (inversa); più cresce lo Yin tanto diminuisce lo Yang e viceversa, da un punto di vista temporale questo avvicendarsi dà luogo a un’alternanza ma la quantità di Yin e di Yang del totale rimane invariata. Questo è ciò che viene espresso dalla terza legge.  

Infine possiamo osservare che il nero inizia dove il bianco raggiunge il suo apice e viceversa, secondo ciò che la tradizione cinese esprime nella legge fondamentale dei mutamenti: “giunto all’estremo necessariamente si inverte”: Yin e Yang si trasformano reciprocamente (nel loro inverso). Questo è ciò che viene espresso dalla quarta legge

L’estremo freddo genera il caldo, l’estremo caldo genera il freddo; il Qi freddo dà origine al denso, il Qi caldo al rarefatto

 

 

 

 

 

 

MORFOLOGIA E FISIOLOGIA

 

In molti testi di agopuntura si trovano classificazioni delle diverse zone del corpo in termini Yin Yang: la testa è Yang e il corpo Yin, l’addome è Yin e la schiena Yang, il tronco Yin gli arti Yang, l’addome Yin e il torace Yang e via dicendo. Come abbiamo accennato, le categorie di Yin e Yang si applicano per relazione e contrasto; non è possibile classificare una parte del corpo come Yin o Yang se non rispetto a qualche altra parte; il torace è Yin rispetto alla testa ma Yang rispetto all’addorne.

 

 

 

yin_yang_dragons.jpg YING YANG DRAGONS image by longhangingsnake

 

 

 

La forma

 

Nel Neijing sono fornite delle semplici coordinate che possono essere applicate a qualsiasi struttura: l’alto è Yang rispetto al basso, la sinistra è Yang rispetto alla destra, l’aspetto posteriore è Yang rispetto all’anteriore, l’estemo (e distale) è Yang rispetto all’interno (e prossimale). Se consideriamo queste indicazioni possiamo notare come  ogni parte si può ulteriormente suddividere in un aspetto Yin (-) e un aspetto Yang (+):

I cinque organi Zang (reni, cuore, fegato, Polmoni,: Milza) hanno caratteristiche prevalentemente Yin poiché rappresentano la parte più interna del corpo, trattengono l’energia senza disperderla e presentano una struttura piena e compatta. I sei organi Fu (stomaco, intestino crasso, intestino tenue, vescica, e vescica biliare) sono Yang rispetto agli Zang poiché trasformano la materia senza trattenerla, la trasportano perché sia evacuata e hanno di con- seguenza una struttura vuota ed elastica.

I cosiddetti meridiani sono orbite energetiche connesse all’attività vitale degli organi interni; sono considerati Yin se associati all’attività di uno Zang (meridiani Taìyin, Shaoyin, Jueyin), Yang se sono associati all’attività di un Fu (meridiani Taiyang, Yangming, Shaoyang). 1 meridiani straordinari (cioè non vincolati a un organo preciso) possono anch’essi essere distinti in Yin (Renmai, Yinqiao, Yinwei) o Yang (Dumai, Yangqiao, Yangwei). Si tratta comunque di divisioni di comodo all’interno di un sistema unitario:

Yin e Yang sono nomi diversi per un’unica specie [di meridiani]. Quelli che stanno in alto e quelli che stanno in basso s’incontrano reciprocamente; i meridiani e i collaterali sfociano l’uno nell’altro in una circolazione ininterrotta.

La complementarietà e la continua alternanza tra Yin e Yang fanno sì che in alcuni aspetti della realtà essi scambino i loro attributi; vediamo qualche esempio : Il fuoco è un elemento Yang e l’acqua un elemento Yin ma, nella genesi dei trigrammi del cielo posteriore,il fuoco è la figlia mediana e l’acquail figlio.All’interno del corpo,gli organi-orbite Yin sono cinque(numero dispari – Yang) gli organi orbite Yangsono sei (numero pari – Yin)

 In eziologia, i fattori patogeni celesti danneggiano prevalentemente gli organi Yin, i fattori patogeni alimentari (terrestri) danneggiano general- mente gli organi Yang.

Le sostanze dense o torbide (Zhuo) sono considerate Yin rispetto a quelle fluide e limpide (Qing); però nel cap. 40 del Lingshu si dice che tutti i meridiani Yang sono torbidi e tutti gli Yin limpidi (tranne il Taiyin del piede); questo perché le sostanze grossolane vengono gestite dagli organi- orbite Yang mentre le sostanze quintessenziali dagli organi-orbite Yin.

 

 

 

 

 

 

 

Aspetti fisiologici:

funzione, attività e substrati


 

Se dovessimo tradurre in termini moderni l’antica concezione del ruolo dello Yin Yang nel metabolismo, potremmo considerare Yang 1 atti- vità connessa alla digestione degli alimenti, Yin il loro assorbimento e integrazione (trofismo). Inoltre si potrebbe distinguere tra anabolismo, (Yin) e catabolismo (Yang); tra il trasporto e utilizzo delle sostanze nutrienti (Yang) e la loro conservazione nei tessuti (Yin).

Nella concezione generale dell’attività vitale, gli aspetti ‘visibili’ sono considerati Yin rispetto agli aspetti ‘invisibili’; in linea di massima potremmo dire che l’attività riconducibile a sostanze materiali è Yin rispetto a quella connessa a ‘funzioni’ immateriali. La ‘sostanza-funzione’ unitaria dell’organismo è il Qi, materia-energia-informazione; la materia ne rappresenta il polo Yin, l’inforrnazione  il polo Yang, l’energia configura l’aspetto dell’interazione tra i due poli. Le diverse funzioni dei Qi si differenziano tanto in base alla struttura fisica, quanto in base alla sfera percettiva che loro attiene:

Il Qi dei polmoni comunica con il naso, i polmoni in equilibrio consentono di distinguere profumi e odori; il Qi del cuore comunica con la lingua, il cuore in equilibrio consente alla lingua di distinguere i cinque sapori; il Qi del fegato penetra negli occhi; un fegato in equilibrio consente agli occhi di distinguere i cinque colori; il Qi della milza comunica con la bocca; una milza in equilibrio consente alla bocca di distinguere i cinque cereali; il Qi dei reni comunica con le orecchie, i reni in equilibrio consentono alle orecchie di distinguere i cinque toni.

In senso stretto il Qi è associato all’aspetto ‘invisibile’(Yang) dell’attività vitale: il Qi come pneuma – come forza propulsiva – è considerato Yang rispetto al Sangue, emblema dell’aspetto visibile (Yin). Allo stesso modo il Qingqi (Qi puro), l’aria che respiriamo, è Yang rispetto ai liquidi fisiologici (Jingye):

Lo Yin e lo Yang sono ciò che coniuga l’aspetto femminile e maschile di Sangue e Qi; la destra e la sinistra sono le vie dello Yin e dello Yang; l’acqua e il fuoco ne sono gli emblemi, Yin e Yang sono ciò che consente alle diecimila creature di avere inizio. Perciò si dice: lo Yin è all’interno ed è ciò che custodisce lo Yang; lo Yang è all’esterno ed è ciò che attiva lo Yin. In Occidente si tende ancora oggi a separare l’attività fisiologica da quella psicologica. in Cina, sin dai tempi più remoti, soma e psiche erano unificate in una concezione unitaria della bioenergia, la quale comprendeva tanto gli aspetti materiali del metabolismo quanto gli aspetti ‘sottili’dell’attività psichica.  

L’attività metabolica nel suo insieme è Yin rispetto all’attività psico- cognitiva in senso lato (comprendendo al suo interno anche gli scambi d’informazione a livello cellulare); di conseguenza l’attività neurofisiologica nel suo complesso è relativamente Yang. Naturalmente, secondo lo schema consueto, se ne possono distinguere aspetti Yin e Yang; ad esempio, l’attività neuromotoria è Yin rispetto all’attività neurosensoriale:

Il [Qi del] cielo è insufficiente a nord-ovest, di conseguenza il nord-ovest è un luogo Yin e la vista e l’udito a destra non sono altrettanto chiari che a sinistra. La terra è insufficiente a sud-est, di conseguenza sud-est è un luogo Yang e la mano e  piede a sinistra non hanno la stessa forza che hanno a destra.

 

 

 

yin_yang_dragons.jpg YING YANG DRAGONS image by longhangingsnake



 L’Imperatore chiese:

“Da cosa dipende ciò?”

e Qi Bo rispose: 

 


“L’est [sinistra] è Yang, l’Essenza dello Yangqi si accumula verso l’alto; accumulandosi verso l’alto, fa sì che l’alto sia luminoso e il basso insufficiente; di conseguenza la vista e l’udito sono brillanti però mano e piede non si utilizzano altrettanto bene.

L’ovest [destra] è yin. L’ Essenza dello Yinqi si accumula verso il basso; accumulandosi verso il basso, il basso risulta florido ma l’alto insufficiente; di conseguenza la vista e l’udito non sono brillanti mentre la mano e il piede sono facilitati.

Per quel che riguarda l’insieme delle afflizioni da patogeni(esterni), in alto sono piu’ frequenti a destra in basso a sinistra. Questo perché dove lo Yin e lo Yang di cielo e terra non sono completi, lì i patogeni si installano.

Possiamo distinguere tra un polo Yin costituito dal substrato materiale che conserva o elabora l’informazione (ad esempio i cromosomi, le sinapsi, il tessuto cerebrale ecc.) e un polo Yang costituito dalla percezione sensoriale e dall’attività psicocognitiva in senso lato. il polo Yin è riconducibile al Jing (‘Essenza’), il polo Yang allo Shen (Spirito).

Il Qi rappresenta l’aspetto di integrazione tra i due poli Jing e Shen. Nella concezione cinese, le diverse emozioni non sono altro che flussi di Qi, i quali, nel bene o nel male, incidono in maniera determinante sul funzionamento degli organi interni. Per un parallelo con la terminologia occidentale potremmo associare questo aspetto del Qi all’attivítà psico-neuro-endocrina.

E’ inoltre possibile distinguere le diverse ‘sostanze’ sulla base delle quattro immagini’ dell’Yijing. le più preziose, conservate dall’organismo, hanno sempre in sé sia una componente Yin che una componente Yang; quelle solo Yang rappresentano l’energia di scarto (ossia la dispersione in calore); quelle solo Yin la materia di scarto.

La parte Yin del nutrimento [lett. dei sapori] esce dagli orifizi inferiori, la parte Yang del Qi si manifesta negli orifizi superiori [percezione sensoriale]. La parte grezza del nutrimento è ciò che s’intende per Yin, la sua parte sottile è lo Yang nello Yin. La parte grezza del Qi è ciò che s’intende per Yang, la sua parte sottile è lo Yin nello Yang. La parte grezza dei sapori dev’essere eliminata, la parte sottile scorrere; la parte sottile del Qi si esprime all’esterno; quella più grezza produce calore.

 

 

 

 

 

 

da “Medicina Cinese”La radice e i fiori di Giulia Boschi 

COORDINAMENTO ED IMPAGINAZIONE DELL’ORSO 

 

 








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Breve ricordo di D’Annunzio… mitico esponente della letteratura italiana… con una sua sorprendente poesia   Leave a comment



Ricordare in breve

la figura umana… la vita e le opere di Gabriele D'Annunzio,

non è assolutamente facile sia per la sua complessità

che per diversi aspetti ancor oggi controversi.







Mi limiterò qui a ricordare che è stato

scrittore, poeta, drammaturgo, aviatore, militare,

politico, patriota, giornalista ed… eroe di guerra e che

in campo letterario è considerato il più alto esponente italiano

del Decadentismo assieme a Giovanni Pascoli.






Volendo però render omaggio all'indubbia

genialità del Vate anche nel campo della poesia

ne esaminerò una che mi appare sorprendente

data la sua mitica fama di irresistibile dongiovanni

Voglio un amore doloroso“.



 


 
 
Non avrei mai creduto infatti di poter annoverare
tra le poesie sublimi e di sogno
una poesia del… Vate.
 



 
 

 


 


 
Sarà forse per la nota fama
di uomo esageratamente trasgressivo…
in tanti aspetti della vita…
che lo ritenevo incapace di visioni così profonde.
 


 
 
Gabriele D’Annunzio
 Pescara 12 3 1863 – Gardone Riviera 1º marzo 1938


 


 
Ma questa poesia, che per certi aspetti
precorre la psicanalisi freudiana,
 invece smentisce quest’impossibilità…
anche se poi occhieggia comunque quel…
 ”letto di porpora”…

 
 
 
 



Di cosa ci parla dunque questa poesia?
 
 
Ci dice innanzitutto che il vero amore
quello che ti squassa il cuore…
non può non essere… ahimè… 
anche doloroso ed inquieto…
e che però l'importante è che alla fine
ci consenta di conoscere e
vivere attimi d’infinito


 
 
Andrew Gonzalez
 
 
 
 
Ci dice anche che il poeta desidera far all’amore…
con la donna che ama…
(o, secondo altra interpretazione,
che lo sta già facendo).
 
 
Ci parla infine dell’amore
come ricerca dell’Assoluto…
 che vada oltre la morte…
 
 
Mi farebbe piacere conoscere però
anche il vostro pensiero…
 
 
 
 

 

 

 
 

Arthur Hughes

 
 
 
 
  
VOGLIO UN AMORE DOLOROSO
Gabriele D’Annunzio
 
Voglio un amore doloroso, lento,
che lento sia come una lenta morte,
e senza fine (voglio che più forte
sia della morte) e senza mutamento.
 
Voglio che senza tregua in un tormento
occulto sien le nostre anime assorte;
e un mare sia presso a le nostre porte,
solo, che pianga in un silenzio intento.
 
Voglio che sia la torre alta granito,
ed alta sia così che nel sereno
sembri attingere il grande astro polare.
 
Voglio un letto di porpora, e trovare
in quell’ombra giacendo su quel seno,
come in fondo a un sepolcro, l’Infinito.

 

 


 

Paolo e Francesca – Amos Cassioli

 

 

 

Ciao da Tony Kospan

 

 

 

POESIE?
UN MODO DIVERSO DI VIVERLE?
NELLA PAGINA FB…

 

Breve ricordo di Nilla Pizzi… regina della canzone… e della mitica canzoncina Papaveri e papere   Leave a comment

 

 

  

Oggi è l'anniversario della morte

di Nilla Pizzi

  

 

 

 

 

 

Adionilla Pizzi (il suo vero nome) 

era nata a Sant'Agata Bolognese nel 1919.

 

Era definita «regina della musica italiana»…

per i suoi grandi successi nei primi Festival di Sanremo

ed è stato un vero e proprio mito della canzone italiana

negli anni '50 e '60.

 

 

Sant'Agata Bolognese 16 4 1919 – Segrate 12 3 2011

 

 

Mi fa piacere ricordarla con questo post

dedicato ad una sua simpaticissima canzone 

che è certo tra i suoi più grandi successi…

 

 

 

 

 

Quella che ascolteremo però
non è una gran bella canzone in senso classico…
né come testo né come musica…
ma che all'epoca era un vero e proprio simpatico cult

 

 

 

Nilla Pizzi


 

 
 
 
Si tratta di Papaveri e Papere
i cui autori sono
Vittorio Mascheroni e Mario Panzeri
autori di tante altre canzoni di successo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 

In verità, come accennavo su,  la canzone
è solo una canzone simpatica e divertente…
quasi ingenuamente divertente…
anche se molti pensano alla presenza di significati nascosti…
e sottilmente politici…
la paperina = il popolo
e
i papaveri = i potenti…
come scrisse lo stesso Panzeri
 
 
Tuttavia essa entrò allora,
ed è rimasta sempre, nel cuore degli Italiani.
 
 
 




La canzone segnò davvero un'epoca…
dato che il suo successo durò molto a lungo…

 
 
 
 
 Nilla Pizzi con Antony Quinn
 
 
 
La canzone fu la 2° classificata al Festival di Sanremo del 1952,
dopo Vola Colomba, sempre cantata da Nilla Pizzi,
ma ebbe però molto più successo della prima…
 
 
 
 
1952 – La mitica Mille miglia
 
 
 
 

Il motivetto, insieme alla strofa che segue…
è di quelli che, una volta entrati nella mente,
per qualche magia…,
vi restano appiccicati… per sempre…
 
 
 
 

 
 
 
 
“Lo sai che i papaveri son alti, alti, alti,
e tu sei piccolina, e tu sei piccolina,
lo sai che i papaveri son alti, alti, alti,
sei nata paperina, che cosa ci vuoi far…”
 
 
 
 
Ma ora ascoltiamola…
leggendo… se ci va… anche il testo…
 
 
 
 
 
 
 
 
e/o, se ci fa piacere, in questo video…
simpaticissimo e… floreale…
 
 
 
 
1952 – Nilla Pizzi al Festival di Sanremo
 
 
 
 
CIAO DA TONY KOSPAN

 



 

 

IL GRUPPO DI CHI AMA L'ARTE
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Buon mercoledì in poesia – Foreste di smeraldo di J. Walter – arte.. E. E. Semenowsky – canzone.. Lei – e..   1 comment

 

 

Emile Eismann-Semenowsky

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Emile Eismann-Semenowsky – Donna classica sdraiata
 
 
 
  
 
 
barra__7hrts.gif picture by indiaguerreira
 
 
 
L'amore è la più saggia delle follie,
un'amarezza capace di soffocare,
una dolcezza capace di guarire.
William Shakespeare
 
 
 barra__7hrts.gif picture by indiaguerreira 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
VERDI FORESTE DI SMERALDO
Jayan Walter
 
 
Ho sognato
verdi foreste di smeraldo,
rivi d’acqua cristallina e pura
che corrono splendenti
tra pietre di zaffiro, giada e topazi,
gente felice sotto l’azzurro cielo
di quei giardini d’Eden scomparso,
libero di volare oltre le barriere del vento,
senza il dolore della sofferenza,
oltre la paura dell’abbandono,
al di là del grigiore della vecchiaia.
Poi improvviso son sveglio e demente,
di nuovo preda del corpo prigione,
ancora terreno legato
al triste vivere d’appassita bellezza.
 
 
 
 
  

Emile Eismann-Semenowsky
 

 
 
 
  
 
 
     
  

da Orso Tony

 

 

 

 

 


ARTE MUSICA POESIA E… CULTURA VARIA
I N S I E M E
NEL GRUPPO DI G+

 

 

 

 

Buonanotte con la bella minipoesia… Il giorno ideale… di Carlo Bramanti…   1 comment

 
 
 
 
 
 
 
 
 
IL GIORNO IDEALE
Carlo Bramanti
 
Verso di te 
il cielo si stinge,
gocce d’azzurro
sulle vie assolate: 
son forte abbastanza,
è il giorno ideale 
per dirti ” T’amo”.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
par Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
CULTURA?
NEL GRUPPO DI GOOGLE PLUS… 
 
 
 
 
 
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