
una farfalla, il vento la agita,
un brivido di madreperla
scintilla, tremola, trapassa.
Così nello sfavillio d’un momento,
così nel fugace alitare,
vidi la felicità farmi un cenno
scintillare, tremolare, trapassare.



DAL WEB – IMPAGINAZ. ED ADATTAM. TONY KOSPAN
Ancora una piccola favola…
ma stavolta firmata… da un grande filosofo…
Schopenhauer
e la spiegazione dell'empatia
I PORCOSPINI
In una fredda giornata d’inverno
un gruppo di porcospini si rifugia in una grotta
e per proteggersi dal freddo si stringono vicini.
Ben presto però sentono le spine reciproche
e il dolore li costringe ad allontanarsi l’uno dall’altro.
Quando poi il bisogno di riscaldarsi
li porta di nuovo ad avvicinarsi
si pungono di nuovo.
Ripetono più volte questi tentativi,
sballottati avanti e indietro tra due mali,
finché non trovano quella moderata distanza reciproca
che rappresenta la migliore posizione,
quella giusta distanza che consente loro di scaldarsi
e nello stesso tempo di non farsi del male reciprocamente.
Questa, in realtà, è molto di più di una favola…,
è infatti una magnifica… perfetta descrizione
dell’EMPATIA.
Ma cos'è l'empatia?
Ce lo spiega molto bene il brano che segue
che ci consente di approfondire la conoscenza
di quest'aspetto della nostra personalità
che molti confondono con la simpatia. N.T.K.
L'EMPATIA
Ecco il segreto dell’empatia, quella capacità di “sentire l’altro”, di cui tutti noi, seppure a diverso titolo siamo dotati per natura.
L’empatia è ciò che permette agli uomini di riconoscersi a vicenda dal semplice incontro di uno sguardo, di percepire i bisogni dell’altro come altrettanto importanti quanto i propri, entrando in contatto con il suo mondo interiore e le sue emozioni.
E se pensiamo a quanto contano le emozioni nel processo comunicativo possiamo ben capire perché l’empatia sia ritenuta una dote fondamentale per chi vuole essere un buon comunicatore, ma più in generale per chi vuole vivere felicemente qualsiasi tipo di rapporto (di coppia, di amicizia, di lavoro).
L’uomo è per natura un animale sociale; pertanto non può vivere senza relazionarsi con gli altri, ma, come suggerisce il racconto di Schopenhauer, il segreto sta nel trovare la giusta distanza che ci permette di percepire le emozioni dell’altro senza identificarci con esse.
Alcune persone pensano che il modo migliore per stare vicino a chi amano sia provare le stesse emozioni a tal punto da vivere quasi in simbiosi e se l’altro soffre si sentono quasi in dovere di soffrire esattamente come lui.
La vera empatia non richiede un simile sacrificio, che spesso è anche controproducente.
Lo sanno bene tutti coloro che svolgono professioni d’aiuto, medici, infermieri, psicologi per i quali è importante possedere una buona dose di empatia.
Se questi si facessero completamente carico delle problematiche degli altri non riuscirebbero ad essere loro d’aiuto perché sarebbe come pretendere di salvare chi è caduto nelle sabbie mobili gettandosi a pesce dentro di esse.
La vera empatia può essere dunque riassunta nella formula “vicini, ma non troppo”.
Dal libro “Leader di te stesso” di Roberto Re
Ciao da Tony Kospan
ARTE MUSICA POESIA
I N S I E M E
NEL GRUPPO DI FB
Nell'anniversario della morte di Giuseppe Mazzini
grande patriota, politico, filosofo e giornalista risorgimentale
mi fa piacere riproporre questo mio post in cui,
attraverso un suo brano,
si manifesta con evidenza la grandezza del suo pensiero
che oggi può aiutarci a non perdere la bussola….
(Genova 22 6 1805 – Pisa 10 3 1872)
In questo momento di grande caos istituzionale…
ed in cui la protesta contro tutto e tutti…
la divisione in ogni gruppo sociale è ai massimi livelli
e la vince su ogni altro logico ragionamento…
rilegger il pensiero di un Padre della Patria
certo non può che farci bene…
per il suo alto valore morale ed universale…
E' un brano valido per tutte le patrie,
anche se certo risente del clima risorgimentale,
ma il cui grande valore sta nella tensione
verso l'unità della nazione… pur nelle diversità.
Amate la Patria!
Senza Patria non avete nome né diritti.
La Patria è la nostra casa;
la casa che Dio ci ha dato, ponendovi dentro una numerosa famiglia,
che ci ama e che noi amiamo.
Lavorando per la Patria, noi lavoriamo per l'umanità.
La Patria è una cosa indivisibile.
Come i membri di una famiglia non hanno gioia dalla mensa comune
se uno di essi è lontano,
così voi non abbiate gioia e riposo finché vi sia una frazione del territorio,
sul quale si parla la vostra lingua, che non faccia parte dello Stato italiano.
CIAO DA TONY KOSPAN….
Nell'anniversario della morte di Giuseppe Mazzini
grande patriota, politico, filosofo e giornalista risorgimentale
mi fa piacere riproporre questo mio post in cui,
attraverso un suo brano,
si manifesta con evidenza la grandezza del suo pensiero
che oggi può aiutarci a non perdere la bussola….
(Genova 22 6 1805 – Pisa 10 3 1872)
In questo momento di grande caos istituzionale…
ed in cui la protesta contro tutto e tutti…
la divisione in ogni gruppo sociale è ai massimi livelli
e la vince su ogni altro logico ragionamento…
rilegger il pensiero di un Padre della Patria
certo non può che farci bene…
per il suo alto valore morale ed universale…
E' un brano valido per tutte le patrie,
anche se certo risente del clima risorgimentale,
ma il cui grande valore sta nella tensione
verso l'unità della nazione… pur nelle diversità.
Amate la Patria!
Senza Patria non avete nome né diritti.
La Patria è la nostra casa;
la casa che Dio ci ha dato, ponendovi dentro una numerosa famiglia,
che ci ama e che noi amiamo.
Lavorando per la Patria, noi lavoriamo per l'umanità.
La Patria è una cosa indivisibile.
Come i membri di una famiglia non hanno gioia dalla mensa comune
se uno di essi è lontano,
così voi non abbiate gioia e riposo finché vi sia una frazione del territorio,
sul quale si parla la vostra lingua, che non faccia parte dello Stato italiano.
CIAO DA TONY KOSPAN….