Archivio per 11 febbraio 2014

Ieri ci ha lasciati la mitica Riccioli d'oro
dei film americani degli anni 30
Shirley Jane Temple Black è stata attrice, cantante, ballerina
e nella maturità anche una diplomatica statunitense.
(Santa Monica 23.4.1928 – Woodside 10.2.2014)
Scelta, a 5 anni, tra le ragazzine della scuola
per il suo viso d'angioletto ed il luminoso sorriso
si rivelò subito una ragazza prodigio.
A 6 anni aveva già girato 2 film e a 7 girò
“Riccioli d'oro” che la farà entrare nel mito
proprio con questo nome.
I suoi film migliori sono proprio dal 1936 al 1939.
Poi da adulta ha svolto la carriera di ambasciatrice.
Come ricordarla se non con un bel video
con diverse scene da suoi film?
Ciao Ricciolina ora il tuo sorriso
starà brillando tra le stelle.
Tony Kospan
PER LE NEWS
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L'anno scorso ci ha lasciati
la mitica Riccioli d'oro
dei film americani degli anni 30
Shirley Jane Temple Black
è stata attrice, cantante, ballerina
e nella maturità anche una diplomatica statunitense.
(Santa Monica 23.4.1928 – Woodside 10.2.2014)
Scelta, a 5 anni, tra le ragazzine della scuola
per il suo viso d'angioletto ed il luminoso sorriso
si rivelò subito una ragazza prodigio.
A 6 anni aveva già girato 2 film ed a 7 girò
“Riccioli d'oro” che la farà entrare nel mito del cinema
proprio con questo nome.
I suoi film migliori sono proprio dal 1936 al 1939
e quindi quelli in cui era davvero piccolissima.
In quegli anni il suo mito non era solo cinematografico
ma anche un grande fenomeno di massa…
Dopo tanti film di strepitoso successo
a 12 anni inizia a diminuire la luce della sua stella
ed inizia a perdere l'amore del pubblico
ed alla fine degli anni 40 abbandona le scene
Da adulta
ha svolto la carriera di ambasciatrice.
.
Shirley Temple rimane tuttora
una delle principali figure della Hollywood classica.
.
Come ricordarla se non con un bel video
con diverse scene da suoi film?
Il sorriso di Ricciolina
ora starà brillando tra le stelle.
Tony Kospan
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Torniamo alla poesia Sufi con questa gemma
di una “moderna” poetessa di 1400 anni fa
che ci parla in modo sublme ma inconsueto
della grandezza del sentimento d'amore…
TI AMO DI 2 AMORI
– DELIZIOSA POESIA SUFI D'AMORE –
.
.
Rabi'a al-Adawiyya – (Bassora 713/717 – 801)
Rabi'a al-Adawiyya è una grande poetessa
e mistica medievale irachena,
nonché grande esponente del sufismo
inteso sia come pensiero che come poesia…
ed addirittura ne viene considerata
“la madre“.
Questo dimostra anche come nel sufismo
non c'era differenza tra i sessi
in quanto la spiritualità non è maschile nè femminile…
e ciò ci porta ad una incredibile considerazione
e cioè che le donne dell'epoca,
pur nell'ambito islamico,
godevano di grande considerazione e libertà.
Attar fu un suo grande ammiratore
e su di lei scrisse
“Storie e detti di Rabi‘a”.
Per comprender la forza
e l'indipendenza del suo pensiero
ecco un significativo botta e risposta
così come ci è stato tramandato:
“Donde sei venuta?”
“Dall’altro mondo”.
“E dove sei diretta?”
“All’altro mondo”.
“E cosa fai in questo mondo?”
“Me ne prendo gioco.
Mangio del suo pane
e compio l’opera dell’altro mondo”.
Ma veniamo alla poesia
i cui simboli stavolta appaiono
(a mio parere)
di non difficile interpretazione:
Il primo amore
appartiene alla sfera umana
ed il secondo
supera i confini del tempo e dello spazio.
L'amore profondamente vissuto
in queste 2 modalità
ci conduce verso l'Assoluto…
Leggiamola…
TI AMO DI 2 AMORI
Rabi'a al-Adawiyya
Ti amo di due amori,
uno di passione, uno a Te dovuto.
Nell’amore di passione
chiamo costantemente il Tuo nome e nessun altro.
Nell’amore a Te dovuto
ti togli il velo e lasci ch’io Ti veda.
Non merito lode per nessuno di questi amori.
Tu solo meriti lode per entrambi.
So bene che possono esserci interpretazioni diverse
come, ad esempio, sul tipo di amore di cui lei parla .
Voi cosa ne pensate?
Ciao da Tony Kospan
SOLO PER CHI AMA LA POESIA

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Frederic Soulacroix
Meglio che arrivi l’inverno che si vede e si sente,
piuttosto che un inverno che non si vede,
quello del cuore.
~ Stephen Littleword ~
Frederic Soulacroix
LASCIAMI VENIRE CON TE
Ghiannis Ritsos
Lasciami venire con te. Che luna stasera!
La luna è buona – non si vedrà
che si sono imbiancati i miei capelli. La luna
me li farà di nuovo biondi. Non te ne accorgerai.
Lasciami venire con te. […].
Ci sederemo un poco sul muretto, sull’altura,
e rinfrescandoci al vento di primavera
forse immagineremo pure di volare,
perché spesso, e perfino ora, sento il fruscío della mia veste
che pare il battito di due ali forti,
e quando ti chiudi in questo rumore del volo
senti irrigidirsi il collo, i fianchi, la tua carne,
e cosí stretto nei muscoli del vento azzurro,
nei nervi robusti dell’altezza,
non ha importanza che tu parta o torni
né conta che i miei capelli siano bianchi,
(non è questo che mi dà pena – mi dà pena
che non mi s’imbianchi anche il cuore).
Lasciami venire con te.
Lo so, ciascuno cammina da solo verso l’amore,
solo verso la gloria e la morte.
Lo so. L’ho provato. Non giova a niente.
Lasciami venire con te.
Frederic Soulacroix – Aver il coraggio di…
à TOUT LE MONDE
PAR ORSO TONY
SOLO PER CHI AMA LA POESIA E LA CULTURA

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