Archivio per 6 febbraio 2014

Diego Velázquez – Breve bio… alcuni dipinti ed il suo capolavoro Las Meninas   Leave a comment





Diego Velazquez
(Siviglia 6.6.1599 – Madrid 6.8.1660)




BREVE BIOGRAFIA



Nato in una buona famiglia ebbe fin da piccolo un'ottima istruzione 
ma ben presto mostrò passione per la pittura 
per cui già da ragazzo iniziò a frequentare la “bottega” 
del  pittore Francisco de Herrera che gli insegnò le tecniche di base.


A 12 anni passò alla scuola di un altro pittore Francisco Pacheco, 
artista ed insegnante di Siviglia, la cui pittura era di un semplice realismo 
ma gli fece conoscere l'uso delle proporzioni e delle prospettive
oltre a fargli frequentare gli ambienti artistici della città.



La cucitrice – National Gallery of Art – Washington D.C.



Ben presto le sue capacità tecniche lo fecero apprezzare 
per cui poco più che ventenne (1622-1623) il conte duca di Olivares, 
suo ammiratore, gli diede l'incarico di pittore di camera . 


Divenuto ben presto pittore di Corte 
nel 1629 è in Italia (finanziato dal Re di Spagna) 
e viaggia dal nord al sud fino a Napoli 
approfondendo la conoscenza della pittura italiana.



Festa di Bacco



Tornò in Italia poi nel 1649 e vi restò fino al 1651
incontrando tra l'altro a Napoli il suo amico e collega Ribera.

La critica d'arte nell'analisi delle sue opere 
divide (anche se a grandi linee)  la sua produzione pittorica
in 3 periodi… 


 – Prima del primo viaggio in Italia…
 – Dopo il primo viaggio in Italia e
 – Dopo il secondo viaggio



Contadini a tavola


Rientrato in Spagna dopo un pò fu nominato dal Re
Gran Maresciallo di Palazzo
cosa che lo distolse sì un pò dalla pittura 
ma certo non dalla sua bravura 
per cui sono proprio di questo periodo 
molte delle sue opere più belle.


La rigidità del formalismo e del puritanesimo della Corte spagnola
era così forte che neppure il Re, in certi casi,  poteva aiutarlo
al punto che ci vollero ben 3 anni di inchieste
sulla sua purezza di sangue e sul non commercio di dipinti (!)
per ottenere l'onorificenza della Croce Rossa dell'Ordine di Santiago.




Venere e Cupido



Riuscì a dipingere un solo ritratto di nudo 
 Venere e Cupido (1644-1648)
e questo solo perché era sotto l'ala protettrice del re.


Morì nel 1660




Autoritratto




PICCOLA ANALISI DELLA SUA ARTE



Possiamo definire, a grandi linee, che il successo delle sue opere
è dovuto ad una qualche vicinanza allo stile del Caravaggio
ma soprattutto ad una appassionata ricerca estetica ed armonica 
di linee e colori ed alla precisione delle distanze e delle prospettive.
 

con una tendenza alla lezione caravaggesca, forgia il proprio realismo 
con una incessante verifica della natura estetica della creazione 
e del riscontro armonico delle parti cromatiche.
 

Benché ammiratore anche dei grandi pittori veneziani 
il suo stile, avvolto in una calda atmosfera barocca,
appare sempre e comunque indipendente e tutto suo.





LAS MENINAS 



LAS MENINAS
 
 
 
 
Il suo massimo capolavoro è “Las Meninas”, del 1656,
il cui titolo vine dalla parola portoghese «menina»,
cioè «damigelle d’onore».
 
 
In verità il dipinto,
che apparentemente privilegia la figlia maggiore della regina,
ritrae invece tutta la famiglia del re di Spagna,
Filippo IV e sua moglie Marianna d'Austria (nello specchio)
dame e personaggi di corte, 2 nani con un cane ai loro piedi
e… lo stesso Velazquez mentre dipinge.
 
 
L’originalità e la genialità del quadro
è nel totale ribaltamento
di ciò che vediamo in un normale dipinto.
 
 
Cioè qui l’immagine della scena è vista
non con con l'occhio del pittore
bensì con quello di chi è dipinto
e cioè dei sovrani in posa.
 
 
 
 
 
 
 
VELAZQUEZ E GLI ARTISTI DEL '900




Papa Innocenzo X (poi rivisitato da Bacon)
 
 
 
 
 
Picasso, Dalì e Francis Bacon sono tra i principali artisti del '900
che l'hanno molto apprezzato ed hanno rivisitato alcune sue opere.
 
 
 
 
 
F I N E 


IL GRUPPO DEGLI ARTISTI
E DI CHI AMA L'ARTE
IN OGNI SUO ASPETTO
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Breve omaggio a Ugo Foscolo con la sua opera più nota… Dei Sepolcri… e…   Leave a comment

 

 

 

Nell'anniversario della nascita del Foscolo

tra i principali letterati italiani a cavallo tra '700 e '800

e nel contempo tra i pochi poeti amati a scuola,

per la sua vena neoclassica e nel contempo romantica,

mi piace ricordarlo con questo video dedicato

alla sua opera più importante.

 

 

Zante 6 2 1778 – Turnham Green 10 9 1827

 

 

Oltre alle tante sue belle poesie

debbo dire che anche questa,

nonostante il tema,

allora mi piaceva moltissimo.

 

L'opera trae origine dal decreto napoleonico

che vietava la sepoltura nelle chiese per motivi igienici e sanitari

ma lui con questa opera

proponeva una soluzione più naturale e sognante.

 

 

 

 

 

 

A mio parere una delle spiegazioni del fatto che

a noi ragazzi il Foscolo piacesse tanto 

 può esser anche il fatto che appariva, ed appare,

tra i meno pomposi… i meno paludati…

 

Ma veniamo al video

 

 

 

 

 

 

Ciao da Tony Kospan

 

 

 

 

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UN MODO DIVERSO DI VIVER
LA POESIA (E NON SOLO)
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Omaggio a Klimt con il suo monumentale mitico fregio e la musica di Beethoven   Leave a comment




Vienna 14.7.1862 – Neubau 6.2.1918

.

.

Breve omaggio al grande pittore austriaco,

tra i massimi esponenti dell'Art Nouveau (Liberty, in Italia),

Gustav Klimt

 attraverso una sua mitica opera

associata ad una grande musica di Beethoven   

 

Klimt – Il bacio

 
 
 
 
L'associazione tra i 2 grandi artisti e tra arte e musica
non è di fantasia ma è in “re ipsa”.

 
Sì perché la monumentale opera di Klimt
di cui parleremo era proprio dedicata a Beethoven…
ed al suo fantastico Inno alla Gioia
(Inno europeo).
 
 
 


Klimt – Fregio di Beethoven – Parete A


 
 
 
 
KLIMT E IL FREGIO DI BEETHOVEN
 
 

Il Fregio, lungo 24 metri e sviluppato su tre pareti
fu eseguito in occasione della XIX mostra della Secessione
dedicata nel 1902 (e quindi 112 anni fa)
alla grande scultura di Max Klinger raffigurante l'apoteosi di Beethoven.

 
 
 
 
 


Klimt – Fregio di Beethoven – Parete B 

 

Klimt dipinge direttamente sulla parete 
senza preoccuparsi di cercare materiali capaci di durare nel tempo
pensando che l'opera sarebbe stata eliminata alla fine della manifestazione.

 
Per fortuna, nonostante ciò, l'opera si è conservata molto bene.

 
Klimt è un amante dei simboli 
ed in questa monumentale opera vuol narrare
l'eterna lotta tra bene e male 
 
 .
.
 



Klimt – Fregio di Beethoven – Parete C

 


 



E la musica?


 
Bè essendo stata bloccata per l'Italia
la 9° sinfonia associata a Klimt in video
ho dovuto ripiegare sull'Inno alla Gioia
in questo video che associa communque
anch'esso i 2 grandi artisti…



 
 
 
 
clicca per vedere l'immagine a dimensioni normali
 
 

 
 
 
 
BUONA VISIONE E BUON ASCOLTO DA TONY KOSPAN
 
 
 
 
 
 

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Felice giovedì in poesia – Andavo per i campi di Goethe – arte.. Fragonard – canzone.. Pazza idea – e..   Leave a comment

 
 
 
 

Jean-Honoré Fragonard
 
 
 
Coloro che sognano di giorno sanno molte cose
che sfuggono a chi sogna soltanto di notte.
E. A. Poe
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

Jean-Honoré Fragonard – Amanti felici
 
 
 
 
ANDAVO PER I CAMPI
Johann Wolfgang Goethe
 
Andavo per i campi
così, per conto mio,
e non cercare niente
era quello che volevo.
E lì c'era un fiorellino,
subito lì, vicino,
che nella vita mai
ne vidi uno più bello.
Volevo coglierlo,
ma il fiore mi disse:
possiedo radici,
e sono ben nascoste.
Giù nel profondo
sono interrato;
per questo i miei fiori
son belli tondi.
Non so amoreggiare,
non so adulare;
non cogliermi devi,
ma trapiantare.
 
 
 
 

Jean-Honoré Fragonard  – La pastorella
 
 
 
 
 
 
a tutti…
 
da Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
 
 
 
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