Sono le azioni che contano.
I nostri pensieri, per quanto buoni possano essere,
sono perle false finché che non sono trasformati in azioni.
Sii il cambiamento che vuoi vedere nel mondo.
Mahatma Gandhi

Oggi è l'anniversario della morte di un uomo
che ha cambiato la storia del suo paese e forse del mondo…
senza colpo ferire.

(Porbandar 2 10 1869 – Nuova Delhi 30 1 1948)
Il Mahatma è stato un grandissimo esempio per tutto il mondo
di come la non violenza,
attraverso il pensiero, le riflessioni, il buon senso etc. ,
possa battere la forza delle armi di un grande esercito.
Il grande esercito era quello della Gran Bretagna
all'epoca ancora una vera superpotenza mondiale.

Gandhi è stato un pensatore, uno statista
ma soprattutto, con la sua mitica “non violenza“,
è stato il leader nazionalista che contribuì
alla creazione di una nazione indiana
indipendente dall'impero britannico.

Ricordiamolo con alcuni suoi pensieri
e 2 sue note poesie che ci mostrano
la cifra immensa della sua Saggezza e della sua Umanità…

Werner Horvath
Serenità è quando ciò che dici,
ciò che pensi,
ciò che fai,
sono in perfetta armonia.
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La mia esperienza mi ha portato a constatare
che il modo migliore per ottenere giustizia
è trattare gli altri con giustizia.
.

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Per una persona non violenta
tutto il mondo è la sua famiglia.
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/vita/frase-99405?f=a:666>
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/filosofia/frase-122327?f=a:666>
da PensieriParole <http://www.pensieriparole.it/aforismi/saggezza/frase-144078?f=a:666>

PRENDI UN SORRISO
Mahatma Gandhi
Prendi un sorriso,
regalalo a chi non l’ha mai avuto.
Prendi un raggio di sole,
fallo volare là dove regna la notte.
Scopri una sorgente,
fa bagnare chi vive nel fango.
Prendi una lacrima,
posala sul volto di chi non ha pianto.
Prendi il coraggio,
mettilo nell’animo di chi non sa lottare.
Scopri la vita,
raccontala a chi non sa capirla.
Prendi la speranza,
e vivi nella sua luce.
Prendi la bontà,
e donala a chi non sa donare.
Scopri l’amore,
e fallo conoscere al mondo.

ESSERE UN FRATELLO
Mahatma Gandhi
In tutta umiltà mi sforzerò
di essere buono, amante del vero, onesto e puro;
di non tenere con me niente di cui non ho bisogno;
di meritare, con il mio lavoro, il mio salario;
di stare sempre attento a quel che bevo e mangio;
di essere sempre coraggioso;
di rispettare le altre religioni proprio come la mia,
e di cercare di veder sempre del bene nel mio prossimo,
di seguire fedelmente lo svadeshi
e di essere un fratello per tutti i miei fratelli.

Grazie… sempre… Gandhi… per il tuo grande insegnamento…
anche se ahimé sembra che la stessa India spesso lo dimentichi…
Tony Kospan
PER CHI AMA LA POESIA
ED IL SUO MONDO
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Questa poesia,
che ci riporta al tema dell’amore che va oltre il tempo,
(benché non corrisposto)
è stata amata da molti, tra cui Montale e Branduardi*,
ed è tuttora amata da moltissimi.
*Branduardi l’ha cantata e dopo potremo ascoltarla in video
E’ considerata un capolavoro ed il titolo originale è
WEN YOU ARE OLD
QUANDO TU SARAI VECCHIA
– YEATS –
POESIA D’AMORE SUBLIME
a cura di Tony Kospan
Stavolta preferisco che la leggiate prima,
che ne gustiate in pieno le emozioni che dà,
e poi ne approfondiremo diversi aspetti.
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QUANDO TU SARAI VECCHIA
William Butler Yeats
Quando tu sarai vecchia e grigia,
col capo tentennante
ed accanto al fuoco starai assonnata,
prenderai questo libro.
E lentamente lo leggerai, ricorderai sognando
dello sguardo che i tuoi occhi ebbero allora,
delle loro profonde ombre.
Di quanti amarono la grazia felice
di quei tuoi momenti
e, d’amore falso o a volte sincero,
amarono la tua bellezza.
Ma uno solo di te amò l’anima irrequieta,
uno solo allora amò le pene del volto tuo che muta.
E tu, chinandoti verso le braci, sarai un poco triste,
in un mormorio d’Amore dirai,
di come se ne volò via…
passò volando oltre il confine di questi alti monti
e per sempre poi il suo volto nascose
in una folla di stelle.
E’ chiaro che Yeats con questa poesia
ha il coraggio di guardare all’amore…
in modo originale, ma nel contempo sublime,
immaginando la donna amata ormai anziana.
LA STORIA DI QUESTA POESIA
Wiiliam Butler Yeats – Dublino 13.6.1865 – Roquebrune-Cap-Martin 28.1.1939
Il poeta anglo-irlandese l’ha scritta
per l’attrice Maud Gonne, da lui amata per la tutta la vita,
che però non corrispose mai al suo amore.
Il poeta ne è consapevole ma con questi versi,
pur nel dolore,
mostra una grande capacità di amare…
una capacità che supera ogni limite…
perfino il non amore dell’amata.
Maud Gonne
L’ANALISI DELLA POESIA
Egli si rivolge alla donna amata prefigurandola
nel momento in cui, col tempo, sfiorita la sua bellezza,
ormai prevarranno le difficoltà fisiche…
e cioè nella vecchiaia.
La “vede” seduta accanto al fuoco
in una sorta di leggera sonnolenza
e spera che prenda un libro, proprio quel libro,
in cui ci sono le poesie che lui le ha dedicato.
Maud Gonne
Che lo legga lentamente
riandando con il pensiero ai suoi passati amori,
alcuni sinceri ed altri meno,
riscoprendo in lui
l’unico che l’amò davvero nella sua vera essenza,
adorandone lo spirito irrequieto e non solo la sua bellezza.
Yeats and Maud Gonne by Anne Marie ODriscoll
L’ultima parte ci riporta alla dolce atmosfera iniziale
e qui il poeta sogna che Lei nel riveder, triste,
le immagini degli amori passati,
che nulla le hanno lasciato,
tra le stelle ritrovi nascosto il volto del poeta che l’ha amata
al di sopra ed al di là di ogni cosa.
Ovviamente questa è solo la mia interpretazione
e sono curioso di leggere la vostra.
INFINE LA POESIA IN… VIDEO
Ma non è un video in cui si ascolta un fine dicitore che la legge,
bensì… cliccando qui giù, possiamo ascoltarla cantata da Branduardi
Ciao da Tony Kospan
IL MONDO DI ORSOSOGNANTE
PAFINA DI FB

J.W. Waterhouse – Lady of Shalott
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LA PIU’ BELLA POESIA MODERNA
CONTRO LA GUERRA
(A MIO PARERE)
E’
UOMO DEL MIO TEMPO
L'AUTORE E' IL GRANDE POETA ITALIANO…
E PREMIO NOBEL
SALVATORE QUASIMODO
(Modica 20 agosto 1901 – Napoli 14 giugno 1968)
Non servono parole per descriverla…
in quanto parla da sola… ed alla grande…
Eccola…
UOMO DEL MIO TEMPO
Sei ancora quello della pietra e della fionda,
uomo del mio tempo. Eri nella carlinga,
con le ali maligne, le meridiane di morte,
t’ho visto – dentro il carro di fuoco, alle forche,
alle ruote di tortura. T’ho visto: eri tu,
con la tua scienza esatta persuasa allo sterminio,
senza amore, senza Cristo. Hai ucciso ancora,
come sempre, come uccisero i padri, come uccisero
gli animali che ti videro per la prima volta.
E questo sangue odora come nel giorno
Quando il fratello disse all’altro fratello:
«Andiamo ai campi». E quell’eco fredda, tenace,
è giunta fino a te, dentro la tua giornata.
Dimenticate, o figli, le nuvole di sangue
Salite dalla terra, dimenticate i padri:
le loro tombe affondano nella cenere,
gli uccelli neri, il vento, coprono il loro cuore.
Guernica – Pablo Picasso
E QUI ORA POSSIAMO ANCHE ASCOLTARLA…
CANTATA…
IN QUESTO DAVVERO INTERESSANTE VIDEO
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