Archivio per 2 gennaio 2014

Breve ricordo del mitico Rascel… grande piccoletto… con alcune sue frasi ed uno storico video   1 comment

 

 

 

 Con Anna Magnani e Totò
 

 

 

OGGI E' L'ANNIVERSARIO DELLA SUA MORTE 

 

 

Torino 27 4 1912 – Roma 2 1 1991

 

 

Nato per caso a Torino dove i suoi genitori,

cantanti di operetta, si trovavano per degli spettacoli,

il padre, romano, ci terrà però poi a farlo battezzare a Roma

per dargli il certificato di… romanità

.

Ed in effetti romanissima… ma non solo…

è stata la sua brillante carriera…

che iniziò fin da giovanissimo…

 

 

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.

Dopo un buona gavetta nell'avanspettacolo prima della guerra…

il successo vero gli arriva solo negli anni 50 grazie al sodalizio artistico

con i mitici autori Garinei e Giovannini

ed in particolare a partire da Attanasio cavallo vanesio


E' stato, con i suoi spettacoli soprattutto televisivi,

uno di coloro che ci hanno accompagnato per diversi anni della nostra vita

con tanti mitici spettacoli



 

.

Mi fa piacere ricordarlo con alcuni suoi aforismi…

ed un video che è un vero cimelio storico.


 

Le verità sono come le medicine:
hanno il sapore cattivo e nessuno le vuole prendere,
però fanno bene.


  
Il pubblico è come un bambino.
Se gli si lascia un bel giocattolo lo rompe subito.
Bisogna aver pazienza, giocare assieme.




Sono così distratto, ma tanto distratto,
che mi sono dimenticato di crescere
.



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Il mitico video…di…

E' ARRIVATA LA BUFERA…

 

 

 

 


 

 

 

CIAO DA ORSO TONY…

 

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L’enigma Rubens… i Satiri… la sua pittura sensuale…. e la poesia di Szymborska dedicata alle sue donne   1 comment


Autoritratto al Circolo con gli amici



Breve ricordo del grandissimo Pittore fiammingo del ‘600

soprattutto con un accenno alla sua duplice personalità,

religiosissima in privato ed erotica nell’arte,

e poi ad uno dei temi da lui amati,  i Satiri.


Infine una poesia della poetessa Premio Nobel, Wislawa Szymborska,

dedicata alle mitiche e formose donne dei suoi dipinti.


 .

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Rubens – Il giardino dell’amore

 

 

RUBENS
I SATIRI… E LA PITTURA SENSUALE
a cura di Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
Sir Pieter Paul Rubens
(Siegen 28 giugno 1577 – Anversa 30 maggio 1640)

 
 
 
Rubens è certamente tra i massimi pittori fiamminghi del XVII secolo…
 
La sua pittura è definita di genere barocco francese e nord europeo.
 
Desidero però parlare qui soprattutto di un bel contrasto, alquanto eclatante, che si manifestò soprattutto nelle opere della sua maturità.
 
 
 
 

RubensBorea rapisce Orizia

 
 
 
Mi riferisco al contrasto tra
– il personaggio morigerato, compassato, ossequioso verso la religione (andava a messa tutti i giorni) studioso delle opere classiche e dalla vita matrimoniale assolutamente felice e senza intoppi
e
– l’artista che è stato capace di creare opere di una sensualità unica in cui il fuoco dell’erotismo e la tempesta dei sensi sono in modo evidente assolutamente sovrani.
 
 
 
 

Rubens – Il ratto delle figlie di Leucippo

 
 
 
Molte delle sue opere hanno fatto parlare perfino di Sindrome di Rubens per la loro, presunta per alcuni e certa per altri, capacità di scatenare impulsi erotici in chi le osserva.

 
 
 

Rubens – Venere allo specchio

 
 
 
Ricordiamo che i temi classici e mitologici erano per gli artisti il migliore e però forse anche l’unico modo per superare i limiti espressivi imposti dalle severe leggi censorie del tempo e dar così libero sfogo al loro estro.
 
In particolare Rubens scelse per far questo soprattutto il tema dei Satiri e Sileni.
 
Il Satiro è il compagno di Pan e Dioniso abitante dei boschi ed impersonifica la fertilità e la forza vitale della natura mentre i Sileni sono anche loro divinità dei boschi, presenti nella mitologia greca, ma caratterizzate dal carattere selvaggio e lascivo.
 
 
 
 

Rubens – Ninfe e Satiri  1635

 
 
 
Tuttavia la sensualità delle sue opere non emana solo da dipinti con immagini esplicite ma spesso in modo chiaro e forte  anche in quelle in cui non appaiono per quel che esse lasciano invece immaginare.
 
 
Si pensi infatti ad esempio a quest’opera che ha molti ammiratori e che fa molto parlar di sé.

 
 
 
 
 
Rubens – Il satiro e la fanciulla – Collez. Principe del Liechtenstein
 
 
 
 
In questo dipinto, anche se non appare nulla di sensuale in modo esplicito, tuttavia appare evidente che per l’ingenua giovinetta il destino pare ormai tracciato, e certo nessun padre gradirebbe un genero di tal fatta.
 
 
Infatti se esaminiamo con attenzione notiamo:
 
– lo sguardo sì simpatico ma davvero inequivocabile del satiro
– il sorriso mefistofelico da brividi
– il suo corpo nudo benché accostato al cesto “caravaggesco” che pur cerca di attutire un po’ la forza di queste impressioni
 
– la scena poi parla… da sola…
 
 
Ci sono poi diverse altre sue opere in cui il tema dei Satiri è affrontato in modo quasi prepotente come ad esempio la seguente.

 
 
 
 

Rubens – Due Satiri



In realtà le rotondissime forme dei suoi personaggi non riguardavano solo le donne… come ad esempio il dipinto qui giù.



 

Gesù e Giovanni Battista bambini con 2 angeli

 

 

Prima di esporre una mia conclusione mi fa piacere riportare una bella poesia della poetessa Premio Nobel Wislawa Szymborska dedicata proprio alle sue donne…
 
 
 
 
LE DONNE DI RUBENS
 
 
Ercolesse, fauna femminile,
nude come il fragore di botti.
Fanno il nido in letti calpestati,
nel sonno la bocca si apre al chicchirichì.
Le pupille rovesciate all’indietro
Penetrano dentro le ghiandole
da cui i lieviti stillano nel sangue.
 
Figlie del barocco, l’impasto si gonfia,
vaporano i bagni, s’arrossano i vini,
nel cielo galoppano porcelli di nuvole,
le trombe nitriscono l’allarme carnale.
 
O cucurbitose, o esorbitanti,
e raddoppiate dal cader dei veli
e triplicate dalla violenza della posa,
grasse pietanze d’amore!
 
Le loro magre sorelle si alzarono presto,
prima che nel quadro facesse giorno.
E nessuno le vide incamminarsi in fila
dal lato non dipinto della tela.
 
Esiliate dello stile. Costole contate,
mani e piedi d’uccello.
Provano a volare sulle scapole sporgenti.
 
Il Duecento gli avrebbe dato un fondo d’oro.
Il Novecento – uno schermo d’argento.
Ma il Seicento non ha nulla per chi è piatto.
 
Giacché perfino il cielo è convesso
convessi gli angeli e convesso il dio ―
Febo baffuto che su un destriero
sudato irrompe nell’alcova ribollente.
 
 

 



Rubens – Le tre Grazie – 1635

 
 
 
Concludo con un accenno ad un altro aspetto della pittura di Rubens la modernità…
 
A mio parere non tanto per la tecnica ma per gli atteggiamenti, i movimenti, la plasticità dei corpi, la naturalezza e la forza delle espressioni davvero sorprendenti dei soggetti dipinti, Rubens anticipa movimenti artistici che si affermarono solo nei secoli successivi.
 
 
 
 

Rubens – Venus frigida

 

 

F I N E

 
 

Categoria “Arte” del blog IL MONDO DI ORSOSOGNANTE
 
Copyright Tony Kospan



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Rubens – I 4 Continenti


 
 

Piccoli consigli su come rallentar gli effetti del tempo sul nostro corpo   4 comments

 

 

 
 
 
 
Penso che questi consigli possano esserci utili…
soprattutto se non siamo più giovanissimi…
per rallentar gli effetti del tempo sul nostro corpo.
 
 
 
 
 
 
 
 
 

1. Proteggi il tuo corpo con gli antiossidanti, vitaminici ad alta concentrazione ed integratori antiossidanti (frutta e verdura possono non essere sufficienti)

2. Limita i cibi grassi

3. Cerca di mantenere il tuo peso un 5% sotto il tuo peso ideale. La mortalita’ cresce significativamente a valori  del peso superiori del 20%

4. Fai esercizio fisico almeno 15 minuti al giorno per ottenere un qualche beneficio di longevità

5. Cerca di avere un’ espressione giovane, di pensare giovane, di essere mentalmente attivo ed aggiornato. Apparire giovane ti farà sentire meglio ( la chirurgia estetica in questo rappresenta un aiuto)

6. Non rassegnarti al fatto che diventi vecchio come una scusa per non fare nulla: il senso di affaticamento, il sovrappeso, la debolezza, i dolori sono tutte cose trattabili con successo che ti devono spingere a rivolgerti al più presto ad uno specialista antiaging

 

 

 

 

 

 

7. Se hai più 45 anni, controlla i tuoi livelli ormonali almeno una volta all’anno

8. Mantieni la tua attività sessuale e rifiuta un decadimento funzionale che e’ invece importante per la salute e la longevità

9. Non fumare, non incominciare o smetti immediatamente. Ogni minuto di fumo e’ un minuto di vita perso

10. Dormi un sonno regolare in una stanza tranquilla e fresca; evita alcool alla sera e di bere troppa acqua: la vescica piena può svegliarti. La melatonina aiuta a regolare il ritmo sonno-veglia nei casi di insonnia.

11. Adotta le comuni tecniche antistress: Roma non e’ stata costruita in un giorno, organizza bene il tuo tempo, le tue attività di lavoro, sportive e di piacere. Il DHEA migliora l’umore, la capacità di pensare lucidamente, il livello di energia e riduce l’angoscia di ” non farcela”

12. Evita assolutamente lunghe esposizioni, soprattutto del viso, al sole, specie nelle ore centrali delle giornata, senza un’efficace protezione solare”. Il sole aumenta le rughe, essica la cute, favorisce l’insorgenza di melanomi

 

 

 

 

 

 

DAL WEB – IMPAGINAZIONE T.K. 

 
 
 
 

CIAO DA TONY KOSPAN
 
 
 

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Felice giovedì in poesia – Forse non vedi di V. S. Solov’ëv – arte.. Degas – canzone.. Sappi amore mio – e..   1 comment

 

 

Edgar Degas – La ballerina

 

 

 

 

 

 

La nostra felicità dipende
più da quello che abbiamo nelle nostre teste
che da quel che abbiamo nelle tasche.
Arthur Schopenhauer

 

 

 

 

 
   Notas/Notes

Edgar Degas – M.me-Jeantaud allo specchio


 

FORSE NON VEDI…

Vladimir Sergeevic Solov’ëv

 

Mia cara, forse non vedi

come tutto ciò

che appare ai nostri occhi

è soltanto riflesso

ombra di quel

che agli occhi è invisibile?
 

Mia cara, forse non odi come

lo stridente stridore del mondo

è un eco fallace

delle trionfanti armonie?
 

O forse, mia cara, non senti

che solo una cosa v’è al mondo:

ciò che un cuore

a un cuore confida

in un muto saluto?

 

 

CUORE AZZURRO

 

 


         
 
 
 

Edgar Degas – Scuola di ballo

 
 
 
a tutti
da  Tony Kospan
 
 
 



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Felice prima notte del 2014 con la bella minipoesia Cos’è l’amore? di Alan Douar   1 comment

 
 
 
 
 
 
 
COS'E' L'AMORE ?
Alan Douar
 

Quando ti chiedi cos'è l'amore,
immagina due mani ardenti
che si incontrano,
due sguardi perduti l'uno nell'altro,
due cuori che tremano
di fronte all'immensità di un sentimento,
e poche parole
per rendere eterno un istante.
 
 
 
 
Jack Vettriano
 
 
 
 
 
 
 
 

 
 
 
 
 
 
by Tony Kospan
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

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Pubblicato 2 gennaio 2014 da tonykospan21 in BUONANOTTE IN MINIPOESIA

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